Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ElisaBooBear    28/07/2013    1 recensioni
Katherine era una normale ragazza di quasi 16 anni. Tre mesi fa la sua vita si era interrotta psicologicamente, i suoi genitori morirono e lei si chiuse in se stessa. Ma un giorno ascoltò una voce angelica di cui si innamorò senza sapere di chi fosse. Presto sarebbe entrato un ragazzo nella sua vita, anzi 5, ma solo uno le conquistò il cuore. Un sogno che diventa realtà...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ci svegliammo entrambe, dopo una lunga nottata di sonno, dal dolce suono della voce della mamma di Sarah, che non solo ci urlò nelle orecchie “BUONGIORNO RAGAZZE” ma ci aprì entrambe le finestre della camera cosi che entrasse l’aria gelida di dicembre. Era una donna amabile, ma a volte era insopportabile.
Sarah: Mamma! Sono le….- prese la sveglia- sono le 6!
Moira: E allora? L’aereo parte alle 9 da Fiumicino, dobbiamo prendere il treno ad alta velocità che ci porterà li in 1 ora e mezza. Partiamo alle 7.
Io: Dai Sarah, vado io in bagno per prima così tu stai a letto 5 minuti in più.
Moira: Oh vedi che brava ragazza… vado giù a preparare la colazione.
Scese dalle scale, io entrai in bagno, mi lavai il viso e poi osservai il mio riflesso sullo specchio. In queste ultime settimane ero cambiata, non ero più pelle e ossa, avevo preso quasi 5 chili.
Presi il cambio che mi ero portata per la partenza, decisi di vestirmi bene perché in quel pomeriggio sari dovuta andare a casa di Louis, per la sorpresa. Ma poi riflettei sul fato che era scomodo viaggiare con un vestito e le scarpe coi tacchi, così mi vestii normalmente.
http://www.hotbeautyhealth.com/wp-content/uploads/2012/12/layered-winter-outfits-06.jpg
Appena entrai in camera vidi Sarah sprofondata nel sonno di nuovo, così per svegliarla le misi il cellulare con la sua canzone preferita vicino all’orecchio. Si sveglio dolcemente  con un sorriso stampato in faccia che mai lo dimenticherò.
Sarah: Ecco perché sei la mia migliore amica. Tu si che sai come svegliarmi.
Si alzò di scatto, forse ricordandosi che ero fossero. Corse in bagno a lavarsi e in 5 secondi ritornò in camera per vestirsi. In 2 minuti era già pronta.
Dopo aver fatto colazione prendemmo i bagagli e li caricammo in macchina. Moira prese le chiavi e salì in macchina con noi. Eravamo entrambe elettrizzate dalla partenza che ancora non potevamo crederci. Presto avrei rivisto Louis che mi mancava terribilmente, era partito da poco ma già sentivo la sua mancanza. La mancanza dei suoi baci e delle sue coccole.
Moira: Dimmi un po’ Sarah… è vero che avresti ballato con Harry Styles al Gala d’inverno?
Due colpi di tosse uscirono dalla mia bocca, per segnalare a Sarah che forse era meglio aspettare prima di dirglielo.
Sarah: Em…no.
Io: Sai Moira… a scuola ci sono tante pettegole.
Moira: Eh si… be dai acceleriamo perché dobbiamo esser in stazione fra 10 minuti o perderemo sia il treno e di conseguenza sia l’aereo.
 
***
 
Dopo un ora e mezza di treno scendemmo a Roma e prendemmo l’autobus per l’aeroporto Fiumicino. Appena arrivammo depositammo i bagagli subito dopo aver fatto il check-in.
Il numero del nostro volo era LHA2435, alle ore 09.35, adesso erano le 09.15.
Ci sedemmo per aspettare Moira che era andata in bagno.
Sarah: come va tra te e Louis?
Io: Bene, ora stiamo insieme.
Cerca di accennare almeno un sorriso, per non far capire a Sarah che mi sentivo in colpa per non aver detto a Louis che Harry si era dichiarato, ma infondo era meglio così, non avrei mai voluto che litigassero per colpa mia.
Sarah: Mi fa piacere.
Io: Si be… all’inizio era un po’ difficile, la lontananza mi giocava brutti scherzi e pure a lui…ma non eravamo ancora insieme, ci siamo fidanzati solo due giorni fa.
Sarah: Quindi non avete ancora fatto nulla di concreto?
Mi fece un sorrisetto un po’ malizioso, e capii quello che intendeva.
Io: No per il momento preferisco aspettare. Molte volte Louis ci ha provato, sa essere molto…persuasivo ed eccitante.
Sarah: ahahaha capisco.
Io: Te? Dimmi di Harry… vi ho visti ballare l’altra sera.
Sarah: si be…ci siamo scambiati un paio di sguardi intensi, quasi mi ci perdevo nei suoi occhi verdi, mi ha stretta con forza e passione durante il ballo proprio come una vera coppia di innamorati. Ma non credo di piacergli, forse non sono il suo tipo.
Io: Harry non ha un tipo preciso di ragazza! E tu sei perfetta Sarah! Lui sebbene è da poco mio fratello non mi ha detto nulla su di te ancora…
Sarah: Cosa? Tu-tuo fratello?
Io: Si be… abbiamo lo stesso padre, io sono stata adottata.
Sarah: Non lo avrei mai detto, però un po’ vi assomigliate dai…
Io: Comunque andremo a stare a casa di mio cugino Jer… ho già scelto la camera per noi due. Praticamente abbiamo un porta che collega entrambe le stanze e un bagno un comune. Non è favoloso?
Sarah: Kath…ma andiamo a stare  in un albergo per caso?
Io: Quasi…mio cugino ha una villa immensa…e dovresti vedere quella di Harry! Il doppio.
Rimase sbalordita da quello che le avevo appena detto, un pò forse se lo immaginava ma quando avrebbe visto con i suoi occhi tutto ciò forse sarebbe rimasta paralizzata per 10 secondi.
Mi resi conto solo ora che era da un secolo che non parlavo e mi confidavo con lei per così tanto. Una volta prima che accadesse tutto, veniva sempre a casa mia, facevamo i compiti e poi ci buttavamo sul letto a spettegolare sui ragazzi.
All’improvviso una voce metallica femminile richiamò la nostra attenzione.
X: Attenzione, il volo LHA2435 è in partenza, 5 minuti al decollo. Si pregano i viaggiatori di salire al più presto. Grazie.
Ci alzammo di fretta e cercammo Moira ma non la trovammo così ci decidemmo di correre verso il nostro aereo.
Ma inciampammo addosso a una ragazza alta, dai capelli corvini e gli occhi marroni, le labbra rosse e piene e la pelle abbronzata.
Io: Scusaci tanto, non volevamo, ma siamo di fretta.
X: Non preoccupatevi, lo sono pure io il mio volo per Londra parte tra 5 minuti.
Sarah: Che coincidenza pure noi!
X: Bene, oh ma che maleducata io sono Jasmine Devonne.
Aveva un leggero accento francese misto inglese, mi piaceva quella ragazza. Era simpatica e solare.
Dava l’aria di una manager di successo.
Era vestita  molto elegante, gonna a tubino nera, camicetta color avorio appena aperta sul seno per risaltare la collana di perle attorno al collo, indossava una giacca color blu scuro e tacchi altissimi con plateau nere con decorazioni in oro. Era magnifica.
Io: Scusaci, noi siamo Katherine Salvatore e Sarah Laurent.
Jasmine: Hai origini francesi?
Sarah: Si, mio nonno paterno era francese.
Jasmine  le sorrise, come se avesse trovato una nuova amica, doveva avere sui 22 anni, non molto in là con l’età.
Jasmine: Oh ma che sciocca, vi sto facendo perdere tempo, andiamo.
Corse verso il corridoio che portava all’aereo, ma si fermò ed estrasse dalla pochette nera il suo bellissimo iPhone con la cover d’oro decorata in pizzo.
Moira: ragazze! Vi ho cercate ovunque vi avevo detto di stare lì sedute!
Sarah: Mamma! L’aereo sta per partire. Ciao!
Si abbracciarono forte, anche io avrei voluto la mia mamma ad abbracciarmi così alla mia partenza. Potevo solo immaginare la sua alta figura avvicinarsi e stringermi in un abbraccio infinito, col suo profumo di rose che penetrava nelle narici per infondermi un senso Di calma.
Moira abbracciò pure me. Poi ci guardò allontanarci verso le porte scorrevoli.
Si aprirono le porte a un corridoio lungo, bianco e luminoso.
Leggemmo la targa del nostro volo su un portone enorme con una scalinata, salimmo sopra questa scalinata. Lì ci aspettava una hostess in un completo rosso, ci guardò un po’ male forse per il ritardo.
Prendemmo posto nei sedili numero 12 io e 13 Sarah. Il 14 era vuoto ma vedemmo sedersi Jasmine, la raggiungemmo. Il mio posto era accanto all’oblò, poi c’era Sarah, fra me e Jasmine.
L’aereo decollò e secondo la hostess il viaggio sarebbe durato più o meno 1 ora e mezzo. Così decisi di dormire per tutto il tempo. Nonostante ci fosse Sarah che parlava in continuazione con Jasmine… sognai Louis, il girono del suo compleanno a casa sua. E poi c’era Harry.
 
***
 
Io mi avviai verso il bagno per incipriarmi le guancie. Quando uscii sentii delle mani prendermi i fianchi da dietro e una testa appoggiarsi alla mia spalla. Credevo fosse Louis, così mi voltai.
Io: Lou… Harry? Che ci fai qui?
Harry mi mise il suo dito vicino alla bocca, poi disegno il contorno quasi volesse baciarmi.
Si avvicinò senza esitare e appoggiò le sue labbra sulle mie, trasportandomi in un bacio lungo e dolce. Io non mi divincolai dal bacio stranamente, ma come una lama affilata ti ferisce, la voce di Louis ci staccò.
Mi guardò quasi incredulo, il sorriso che aveva prima si tramutò in una smorfia e i suoi occhi da azzurro cielo divennero grigio cupo, dalle troppe lacrime che tratteneva.
Harry: Louis non è quello che sembra…
Louis: A no? E cosa dovrebbe essere? VATTENE! O NON RISPONDO DELLE MIE AZIONI.
Cercai di avvicinarmi a Louis, con cautela, gli presi la mano, ma lui con velocità mi strinse forte il polso, faceva male, ma me lo meritavo.
Louis: Lo senti? Il dolore? Io questo non te lo avrei mai fatto! Perché io TI AMO! O almeno credevo di amarti fino a pochi istanti fa.
Io: Louis io non provo nulla per lui, devi credermi.
Mi spinse addosso al muro con forza e vidi Harry avvicinarsi protettivo.
Louis: Tu vattene adesso da casa mia! Lasciaci soli.
Se ne andò e lo seguì con lo sguardo che scendeva le scale. Poi il suo sguardo ritornò a me.
Louis: Sai cosa provo adesso?
Io: Scusami Louis… è stato lui a baciarmi, potrei mentire e dire che l’ha voluto solo lui. Ma quando lui mi ha baciata non mi sono fermata.
Scappai via dalla sua presa e scesi le scale piangendo, tutti mi guardarono sbigottita.
Aprii la porta di casa e quando la stavo per chiudere sentii Louis urlare il mio nome.
Louis: Katherineee!!
 
 ***
 
Sarah: Katherineee sveglia daiii
Io: Louis…
Sarah: N non sono Louis sono Sarah. Ben svegliata principessa.
Non feci a meno di notare che tutti attorno a me si stavano alzando per raggiungere l’uscita, così mi voltai a sinistra e vidi che l’aereo era atterrato.
Sarah: Dai scendiamo che sennò qua ci fanno ritornare da dove siamo venute.
Sarah mi prese per mano, e proprio quando stavo per uscire dall’aereo mi bloccai.
Sarah: Cosa ce? Hai dimenticato qualcosa?
Io: No…ho paura… ho paura di perdere Louis…
Sarah: Non lo perderai affatto! Anzi adesso che abiterete vicino vi potrete vedere tutte le volte che volete!
Volevo dirle che c’erano cose che non sapeva, come il fatto che il mio fratellastro, Harry, quello di cui si stava per innamorare Sarah era innamorato di me. Ma non glielo avrei detto o le avrei distrutto ogni speranza con Harry, avrei solo peggiorato la situazione.
Mi trascinò giu dalla scalinata, e quando poggiai piede a terra, capii che da quel momento sarei rimasta su quella ‘terra’. Ero arrivata alla nuova vita. Londra.
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ElisaBooBear