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Autore: Stecullen94    28/07/2013    1 recensioni
Edward Cullen è un ragazzo introverso, sua madre è morta dandolo alla luce e da quel giorno suo padre lo odia e gli rinfaccia sempre la morte della madre.
Si trasferisce a Forks con suo padre e i suoi fratelli, Emmet e Alice, perchè aveva appreso dai suoi nonni che nella cittadina c'era un bravissimo dottore che forse avrebbe saputo curare la sua grave malattia.
Alla Forks High School incontrerà Isabella Swan, vivace e popolare, fidanzata con il capitano di basket della scuola. Pian piano diventeranno amici, e la loro amicizia si trasformerà in qualcosa di più forte e passionale, ma oltre all'amore c'è qualcos'altro che preoccupa Edward: la paure di morire e di non poter più vivere con la sua amata.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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                                                                                                             Ultime nubi all’orizzonte





(Pov Edward)

“Daiii, ti prego”

“No” “Please”

“Ho detto noooo”

“Ma mi scocciooo”

“Finiscila”

Era d’almeno un’ora che andavamo avanti così, io mi scoccio a stare a letto, insomma ormai sto meglio posso provare a muovermi ma la mia cara ragazza, invece, continua a dirmi che devo stare fermo a letto

“Ma guarda che le gambe le posso muovere” riprovo

“Hai un taglio sotto un piede che non è ancora guarito” mi risponde e sbuffo, certo che quando ci si mette è davvero tremenda

“Va bene, va bene, ho capito” sbuffo e mi lancio di schiena sul cuscino, dimenticandomi di schiena e costole che iniziano a farmi male

“Vedi che non stai bene” dice come risposta al gemito che mi è appena uscito dalle labbra, odio quando mi fanno male in questo modo, forse hanno ragione, meglio non muoversi tanto

“Non è giusto io sono sempre coricato, solo, ferito e dolorante e voi invece girate quanto volete e non pensate al fatto che vorrei almeno sfogarmi un po’” borbotto girando gli occhi verso la finestra

“Eddy non puoi, te l’ha detto pure mio padre che è meglio se stai seduto insomma sei stato per due settimane in coma e le tue condizioni non sono ancora buone. Hai subito un lungo intervento, ossa riaggiustate, quasi una commozione cerebrale, ti hanno rimesso a posto pure alcuni organi e hai anche subito un trapianto … “ mi spiega e sospiro, lo sapevo già, quando a un certo punto mi rendo conto di una parola che non avevo sentito fin ora….. Trapianto?

“Aspetta un secondo” la blocco prima che possa continuare a parlare e mi alzo leggermente con un gomito mentre riporto gli occhi su di lei

“Cosa?” mi chiede perplessa, aggrottando la fronte

“Hai detto trapianto?” le chiedo insicuro e la vedo sbiancare

“No, non l’ho detto hai sentito male sicuramente” risponde subito e stringo gli occhi, ok qua c’è qualcosa che puzza… è, di certo, non sono io!!

“Bella” la chiamo per fargli capire che non ci casco e lei sbianca ancor di più prima di alzarsi velocemente

“Oh cavolo, mi sono dimenticata che devo fare una commissione veloce per mia madre. Amore non ti preoccupare torno tra un paio di minuti, tu non ti alzare e non muoverti per nessun motivo” mi raccomanda e dopo avermi baciato velocemente si dirige verso la porta

“Amore aspe…” cerco di dirle ma vengo interrotto dal fatto che lei non è più davanti a me ed esasperato mi riappoggio ai cuscini sospirando, tanto vale provare a fare un sonnellino, quando all’improvviso mi rendo conto di una cosa ..

Se non c’è Bella, nessuno mi controlla;
Se nessuno mi controlla, io sono libero di fare quello che voglio;
Quindi io posso alzarmi!!

“Oh yes!!” sbotto felice rimettendomi seduto velocemente, preferisco tralasciare la parte dove dico un sacco di maledizioni per il dolore che mi sono provocato, e allungo una mano verso il giacchettino blu che mi avevano messo ai piedi del letto qualora avessi avuto freddo

“Ok Edward ora riprendi il coraggio che hai nascosto chissà dove e alzati” mi dico sospirando e prendendo una stampella, che avevo vicino al letto, mi alzo molto lentamente non prima però di aver preso una cosa importante dal cassetto dove l’avevo nascosto agli occhi di Bella, questo regalino me lo sono fatto portare stamattina da Emmet e avevo intenzione di darlo uno di questi giorni alla mia ragazza. Appena mi alzo sento un senso di nausea assalirmi e inizia a girarmi la testa ma non mi arrendo, niente e nessuno m’impedirà di fare qualche passo verso la libertà, o meglio verso il non stare sempre a letto

“E adesso passo per passo, lentamente” mi ridico a voce, così cercando di trattenere i gemiti di dolore che mi escono ogni volta che faccio un passo vado verso l’uscita, spero solo che Bella non torni adesso, o che non passi Carlisle sennò sono morto.

“Evviva” esclamo appena metto un piede fuori dalla porta e mi guardo intorno, in giro vedo solo gli infermieri occupati, tutto tranquillo nessuno sembra accorgersi di me e poi è normalissimo per quanti malati ci sono io posso tranquillamente nascondermi tra loro… Bella, amore mio, non tornare subito mi raccomando.


(Pov Emmet)

“Ho capito. Allora diglielo, non possiamo più tenerglielo nascosto è ora che lui sappia del trapianto” dico seriamente a Bella

Stiamo parlando al telefono da qualche minuto ormai, mi aveva chiamato preoccupata del fatto che Edward stava per sapere del trapianto di polmone, non è che noi non glielo vogliamo dire solo che abbiamo paura della sua reazione una volta che apprende che ha il polmone di nostro ….
Di nostro padre dentro di lui!! Più ci penso più non riesco ancora a credere al fatto che in realtà lui ci amasse ci ha trattato malissimo in tutti questi anni, e soprattutto ha trattato malissimo Eddy, come faccio a credere al fatto che lui ha fatto tutto per noi?
Come faccio a credere che lui ci ha salvato la vita facendo finta di odiarci?
Certo Edward è riuscito a raccontarci tutta la storia l’altro ieri, so che non ci direbbe mai una bugia, e io mi fido di lui ma seriamente non so cosa pensare pure se tutto potrebbe iniziare ad avere un senso adesso ma non ….

“Emmet? Emmet ci sei?” mi sento chiamare all’improvviso e mi ricordo con chi stavo parlando

“Si scusa, stavo pensando. Dicevi?” rispondo subito e la sento sospirare

“Che hai ragione, è meglio dirglielo. Vuoi che vi aspetto così glielo diciamo tutti insieme?” mi chiede, vorrei tanto andare ma se ci penso forse è meglio non andare oggi ….. Insomma credo che Edward oggi vuole dargli quel regalo…

“No diglielo tu, basta che poi mi fai sapere se succede qualcosa….. Solo ti posso chiedere una cosa?” gli chiedo subito

“Certo dimmi”

“Scusa se te lo chiedo ma…. Tu lo ami davvero? Insomma pensi che questa è una cosa seria oppure per te è solo momentanea?” gli chiedo subito voglio rassicurarmi sul fatto che lei lo ama davvero, sennò in caso contrario devo bloccare mio fratello

“Si Emmet lo amo sul serio, credimi se penso al futuro posso vedere più o meno la nostra vita: laureati e sposati e forse, se va tutto bene, anche con figli. So che forse sembra troppo presto ma, se Edward mi chiedesse già da adesso di sposarlo in futuro io gli risponderei subito di si.. Lo amo troppo e non posso pensare alla mia vita senza di lui” mi risponde e sorrido felicissimo, era quello che volevo sentirgli dire

“Sono felice che dici questo. Mi raccomando fammi sapere come va poi. A dopo” la saluto e chiudo subito senza neanche sentire la sua risposta, non vedo l’ora di sentire mio fratello stasera, chissà cosa mi dirà

“Emmet perché sorridi come un’ebete?” sento la voce di mia sorella dietro di me e la guardo male “Non sono affari che ti interessano nana” le rispondo ed esco subito dalla cucina dove mi ero rifugiato a parlare con Bella …. Spero davvero che vada tutto bene, in tutti i sensi intendo.


(Pov Edward)

“Edward …. Edward figliolo mi senti” mi sento chiamare

Ma cosa…

“Edward apri gli occhi forza” mi dice la voce e faccio come dice per poi ritrovarmi davanti il volto di Carlisle

“Carlisle?” chiedo per assicurarmi che sia lui mentre sospira con sollievo

“Per fortuna ti sei svegliato, mi hai fatto spaventare” mi sgrida e mi aiuta a mettermi seduto sul lettino mentre mi accorgo di essere di nuovo nella mia camera

“Che cos’è successo?” gli chiedo perplesso, insomma non mi ricordo di essere tornato in camera

“Diciamo che gli infermieri hanno trovato un paziente coricato in un corridoio e mi hanno chiamato urgentemente” mi dice è colpevole abbasso lo sguardo

“Scusa pensavo potessi muovermi liberamente ormai, più o meno” mi scuso e lo sento sospirare

“Edward c’è un motivo se ti dico di non muoverti o di muoverti poco. Se vuoi camminare fallo con qualcuno vicino non rischiare più di farti del male sennò la prossima settimana non potrò mandarti a casa per passare il Natale” mi spiega severo e sgrano gli occhi alle sue parole

“Cosa?” gli chiedo sorpreso infatti e mi sorride felice

“Sai stai migliorando così tanto, nonostante tutto, che ho pensato di mandarti a casa un po’ prima del previsto sempre se mi prometti che farai quello che ti dico io e che starai a riposo” mi dice e sorrido

“Certo, assolutamente, tutto quello che vuoi, ascolterò sempre, promesso” blatero subito e ride

“Bene, ora che ci siamo accordati vado a riprendere il mio giro di visite, vengo più tardi a cambiarti le fasciature e vedi di fare il bravo” mi ordina dandomi una leggere pacca sulla spalla e poi si volta quando mi ricordo di una cosa

“Carlisle” lo chiamo subito e lui si gira curioso

“Dimmi” risponde

“Per favore potresti non …” inizio a dirgli

“Tranquillo Bella non saprà niente né della fuga né dello svenimento” mi rassicura bloccandomi, mentre mi fa l’occhiolino, e sospiro felice

“Grazie” gli dico e mentre lo vedo uscire mi ricordo di un’altra cosa

“Carlisle!” lo richiamo subito con emergenza e vedo la sua testa ricomparire di nuovo

“Dimmi” mi ripete è, questa volta, sospiro agitato, molto agitato….

“Ti potresti avvicinare? Devo chiederti una cosa…..”


(Pov Bella)

Tutti mi hanno dato il consenso nel dirglielo, tutti nel vero senso della parola, devo solo entrare nella camera e dirgli quello che gli devo dire, sono sicura che ne sarà felice però sono preoccupata quando saprà di suoi padre, insomma ancora non ha digerito bene neanche il fatto che è morto ….

“Ehy amore sei tornata” mi sento salutare e quando alzo gli occhi rimango sorpresa, non mi ero accorta di essere tornata

“Co…. Edward?” domando insicura mentre lui mi guarda con divertimento misto a confusione

“Sennò chi? La fata turchina?” mi prende in giro e si mette ben seduto sul letto

“Ah ah molto simpatico, pure se con un paio di ali non staresti male di certo” ribatto e vado da lui per sedermi sul suo letto

“Tutto a posto?” mi chiede accarezzandomi la guancia e gli sorrido

“Si perché?”

“Ti vedo un po’ preoccupata” mi dice e sbuffo

“Certo che non puoi evitare di leggermi vero?” gli chiedo scherzando

“Naaa, per me sei come un libro aperto, pure se in questo momento non riesco a leggere una pagina” sghignazza e lo stesso faccio io per poi prendere la sua mano tra le mie

“C’è una cosa che devi sapere, e che ancora non ti abbiamo detto” lo informo subito e vedo i suoi occhi fissarmi straniti

“A parte il marchio? Che c’è per caso mi è spuntata una coda?” mi chiede divertito e sbuffo esasperata

“Potresti fare il serio, è una cosa importante” lo rimprovero leggermente mentre continuo a giocare con la sua mano e lo vedo un po’ irrigidirsi

“Brutta o bella?” mi chiede e lo guardo di scatto perplessa

“Cosa?”

“Dico è una brutta notizia o una bella?” mi richiede e gli sorrido

“Può essere tutt’e due le cose , non so come la prenderai dopo gli ultimi eventi” gli dico

“Dimmi tutto” mi dice subito e sospirando continuo a giocare con la sua mano

“La mattina del giorno che ti hanno salvato, tuo padre, aveva mandato una lettera a mio padre con scritto che qualora lui fosse morto dovevano usare i suoi organi per salvarti e curarti, e così hanno fatto. Certo di tuo padre hai preso solo il polmone, ecco perché prima ho quasi detto trapianto. Sono pure riusciti a sistemarti l’arteria e il cuore, infatti mio padre pensa che quasi sicuramente non avrai più problemi e crisi” gli spiego ma non accenno a guardarlo

“Il polmone di mio padre?” mi chiede insicuro

“Si”

“Niente più crisi?” mi fa un’altra domanda e sorrido, questa era la migliore notizia che io avessi mai sentito dopo che l’ho visto risvegliarsi dal coma

“Esatto” sussurro

“Più …. Niente” lo sento sussurrare con voce incrinata, subito lo guardo e vedo delle lacrime scendergli dagli occhi, così gli sorrido dolce e facendo attenzione lo attiro tra le mie braccia e lo stringo al petto

“Ehy tranquillo, è tutto a posto, starai bene. Non dovrai più preoccuparti di niente” gli sussurro accarezzandolo e lo sento singhiozzare

“Posso continuare a vivere con voi, non devo più aver paura di chiudere gli occhi la sera, io….. “ singhiozza e lo stringo di più a me

“Però calmati dai” gli ridico e si alza subito dal mio abbraccio per poi guardarmi mentre ancora le lacrime scendono dai suoi occhi

“Sai cosa vuol dire tutto questo?”

“No cosa?” gli chiedo curiosa

“Che una volta che avrò preso quelle lettere, una volta che Aro e company saranno sistemati in prigione ….. e una volta che sistemerò Black e company a scuola, così da non darci più fastidio, tutto sarà finito” mi dice e nego con la testa

“Non finito, solo messo da parte, meriti di essere felice amore” gli dico accarezzandolo

“Posso chiederti una cosa?” mi chiede e mi prende la mano che avevo appoggiato sulla mia gamba

“Dimmi” lo esorto e lo sento sospirare

“Certo sicuramente ti aspetterai un’altra domanda, forse la dai per scontata…. Ma voglio farti sapere che puoi sempre cambiare idea insomma se un giorno non mi dovessi più amare puoi sempre lasciarmi pure se spero non accada mai e se iniziano davvero a sistemarsi le cose almeno potremmo essere più sereni, insomma ora che so che ci sono solo delle ultime nubi da superare sono sicuro di potercela fare, e voglio davvero chiederti una cosa del genere perché ci tengo molto…” inizia a blaterare e non capisco molto di quello che dice

“Edward” lo richiamo e mi fissa subito mentre mi porge uno scatolino quadrato e mi fa segno di aprirlo: quando lo apro ci trovò dentro due anelli a fascia in argento, quelli che di solito si usano quando una ragazza e un ragazzo si mettono insieme

“Ti amo e te lo voglio chiedere lo stesso, pure se so che forse è inutile chiedertelo, però ci tengo. Bella quando finiremo il liceo vuoi venire a vivere con me?” mi chiede e sorrido emozionata, è la seconda volta che mi sembra mi stia per chiedere se lo voglio sposare e per la seconda volta rimango sorpresa, certo non che voglia affrettare le cose: so solo che se mi dovesse chiedere di sposarlo gli risponderei subito di si …

“Certo che si idiota, lo davo già per scontato che saremmo andati all’università insieme e avremmo vissuto insieme” inizio a ridere e poi lo abbraccio di slancio, sempre senza fargli male

“Chiedere non costa niente” mi risponde e poi mi bacia, cavolo quanto lo amo

“Ti amo” dico basandomi sul mio ultimo pensiero

“Lo so” sussurra solamente mentre continua a baciarmi.





Holàààà
“Ed eccoci tornati dopo una lunga mancanza”
“Finalmente non vedevo l’ora, credimi appena ho saputo che il capitolo stava per essere postato sono scappato dal mare per venire subito qui”
“Infatti fa troppo caldo, però il lavoro ci chiama e noi siamo arrivati”
“L’autrice dov’è?”
“Eccomi qua ragazzi, vi sono mancata?”

“Oh yes, non vedevamo l’ora di tornare tutti”
“Oh bene. Emmet ma perché stai gocciolando?”

“Ho fatto una bella corsa per raggiungervi dalla spiaggia”

“Ah capito, a proposito di sgocciolare, ormai con la storia siamo proprio agli sgoccioli, pure se ho deciso anche di mettere degli extra a fine storia, ormai siamo vicini alla fine”
“Nooo non vogliooooo”
“Qualche anticipazione per il prossimo capitolo?”
“Nessuna, posso solo dirvi che probabilmente farò un salto temporale arrivando direttamente a gennaio o a febbraio, ma comunque ci sto ancora pensando”
“Bene allora non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo”

“Mi raccomando fateci sapere che ne pensate”
“Alla prossima”
“Kiss”
  
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