Storia scritta per l'iniziativa Au!Zouis/Narry Fest del gruppo Wanki!Fic.
Fairytales.
Tanto
tempo fa, in un paesino francese dimenticato da Dio, un tintinnio dolce: pezzi
di metallo che cozzano. Un sorriso comparve da dietro la porta leggermente
scardinata. Harry sapeva chi fosse prima ancora di alzare lo sguardo dal
quaderno, lo sapeva perché era pieno pomeriggio e Niall non era mai in ritardo.
Chiuse il quaderno di francese e come ogni giorno sapeva che avrebbe finito i
compiti la notte, aiutato da Louis.
Da
dietro al bancone della panetteria sorrise prima di raggiungere l'amico. Niall,
visibilmente basso per i suoi 8 anni, indossava i suoi soliti vestiti
sgualciti, aveva le solite guance arrossate e come al solito, era senza soldi.
Nessuno li aveva, in quel paesino francese dimenticato da Dio ma Niall, rimasto orfano di padre nel viaggio che
dall'Irlanda lo aveva portato li, ne aveva meno di tutti. Harry lo sapeva e non
aveva problemi a porgergli una piccola pagnotta tenuta da parte dal suo pranzo.
-Non farti vedere da mamma. Ho ancora i lividi di quando ha scoperto che ti
davo la mia merenda a scuola.- non che ci fosse bisogno di dirlo, Niall aveva
già mandato giù l'intero panino e sorrideva all'amico. -Andiamo?- chiese solo.
Harry
si affacciò alla stanza adiacente al negozio e si avvicinò a Louis chino a sistemare
i ceppi di legna nel forno, non voleva disturbarlo ma il maggiore si accorse di
lui e dolcemente lo prese in braccio -Vado a giocare con Niall.- disse
indicando con il capo la testa bionda che sorrideva dietro la porta, Louis
passò una mano sporca di fuliggine tra i capelli ricci del bambino prima di -Va
bene piccolo.-
-State
attenti.- urlò poi, ma Harry non lo sentì, stava già correndo a perdifiato giù
per la strada sterrata verso il Lago. Lago è il nome che gli avevano dato loro,
non era che uno stagnetto, una piccola distesa d'acqua che, a causa degli
alberi che la circondavano, non si prosciugava in nessuna stagione.
Nessuno
lo frequentava -È infestato da creature malvagie.- narravano le leggende del
paese, -Se ti bagni con la sua acqua non potrai più uscirne, sarai costretto a
vivere li dentro intrappolato.-aggiungevano i più creduloni, ma a Niall le superstizioni
non erano mai piaciute per questo aveva dimostrato a Harry che si poteva fare
il bagno e uscirne vivi. E dopo poche settimane, il riccio se n'era convinto.
Neanche
a Harry piacevano le superstizioni, non amava neppure le fiabe e le favole, lui
voleva storie reali, voleva credere che anche lui avrebbe vissuto un'avventura
tutta sua, da grande, ma senza spade magiche o fatine che la rendevano
impossibile.
Quel
giorno dopo il consueto bagno si sdraiarono tra i pochi fiori e i ciuffi d'erba
e -Raccontami dell'Irlanda, Niall.- chiese Harry serio.
-Anche
oggi?- sbuffò Niall.
-Per
favore.- mise il broncio Harry e sbattendo le ciglia sugli occhi verdi convinse
Niall.
-L'Irlanda
non è come qui. Le case sono diverse, ci sono più prati e più pecore, i paesi
sono più grandi, pensa che la gente si muove con grandi carrozze trainate da
cavalli. Nei porti ci sono grandi navi e ogni giorno arrivano i marinai. Ci
sono grandi boschi e in mezzo ai boschi i castelli. Ne ho visti tanti ma non li
ricordo molto, sono alti fino al cielo e le torri lo superano. I principi danno
sempre delle feste e tutti si vestono bene.- gli occhi dei due brillarono
all'immaginarsi tutto ciò ma l'espressione di Harry rimase corrucciata.
-Harry..-
disse poi piano Niall -Ti prometto che quando diventerò ricco andremo in
Irlanda e ti comprerò un castello gigantesco e giocheremo tutto il tempo.-
-Sarà
più bello di quello vero?- chiese Harry facendo un cenno con la testa a
un punto indefinito alle sue spalle.
Non
sarebbe servito comunque, entrambi sapevano che si riferiva all'enorme -e
orribile a detta di chi aveva il coraggio di commentarlo- castello che
sovrastava, da una collina, tutta la campagna circostante. Era stato costruito
privando ai cittadini dei soldi con cui mangiare, era stato considerato uno
spreco, in tempo di carestia, ma nessuno avrebbe potuto fermare il Principe
senza finire sulla forca.
-Ovviamente
sarà più bello.- rispose quindi sicuro Niall.
Harry
sorrise mostrando due dolci fossette all'amico e -Io voglio un cavallo tutto
mio.- sentenziò.
-Ne
avremo cento!- risponse pieno d'entusiasmo il biondo, i due bambini,
fantasticando, passarono il restante tempo del pomeriggio, ridendo molto come
solo quando sono soli riuscivano a fare. Non avevano altri amici che loro, i
coetanei facevano finta di non conoscerli perché al paese dicevano che erano
"quelli strani". La verità è che erano entrambi stranieri e, in quel
paesino dimenticato da Dio, chi era diverso non veniva accettato. Era Jay,
colei che Harry ha imparato a chiamare mamma, l'unica persona che ancora
combatteva per far accettare il bambino in paese, per questo non approvava la
compagnia di Niall, oltre che perché non pagava nulla al suo negozio e -Non
posso permettermi di sfamare anche lui, Harry.- sgridava sempre il figlio, era
convinta gli mettesse in testa idee strane.
-Mamma-
stava chiedendo Harry entrando nel negozio, che non era che una stanza della
loro misera casa anche se restava la più grande del paese, -io sono Irlandese?-
La
donna sorrise al bambino prima di sistemargli i capelli ricci e ribelli sulla
fronte e -No, amore, sei Inglese. È vicino all'Irlanda ma è un posto più
bello.-
-E
tu come lo sai?- chiese curioso ma titubante il bimbo, avendo paura di far
arrabbiare la madre.
-Quando
tuo padre è arrivato qui ha raccontato storie sull'Inghilterra, storie di posti
magnifici.-
-Com'era
mio padre?-
-Harry,
quante volte devi chiedermelo ancora?-
-Scusa..
Ma tu lo amavi?-
-Si
Harry, per questo mi sono presa cura di te, sei uguale a lui.- negli occhi
della donna passò un velo di tristezza prima di -Hai finito i compiti?-
cambiare argomento e tono alla conversazione.
-Si
mamma.- mentì Harry nascondendo il quaderno dietro la schiena. -Vado da Lou.-
urlò e corse via.
-C'è
Zayn con Louis, non disturbarli.- lo avvertì Jay, ma Harry, troppo intento a
correre, non la sentì. Per questo non si aspettava Zayn in camera del fratello
quando entrò senza bussare e per questo i due erano ancora stretti in un bacio
quando Harry restò li, shoccato sulla porta, prima di sorridere e -Loulou ha il
fidanzato!- cantilenare.
Louis
si sollevò dal letto spaventato e spinse via Zayn -Harry.. Shh, non urlare.- lo
supplicò.
-Vieni
qua.- lo invitò sul letto cercando di restare calmo mentre Zayn si stava
alzando e -A domani.- disse solo prima di uscire.
-Harry
devi promettermi una cosa.- iniziò Louis prendendo le mani del fratellino
minore tra le proprie -Non devi dire a nessuno quello che hai visto, non a
Niall, neanche alla mamma. A nessuno, me lo prometti?-
-Certo,
Lou. Promesso.- disse sorridendo il bambino disegnando una croce sul proprio
cuore ma -Perché?- chiese curioso.
Il
maggiore sorrise alla promessa e -A nessuno piace quando due maschi si amano.-
-Perché?-
insistette Harry e sbuffando -Non lo so.- ammise Louis.
-Mi
aiuti a fare i compiti?- domandò il bambino facendo ricomparire il sorriso sul
volto di Louis -Certo piccolo.- e tra compiti e coccole i due si addormentarono
stretti in quella stanza rude senza che nessuno si accorgesse di tutti i
pensieri che ronzavano nella piccola testa riccia.
Fu
solo il pomeriggio seguente, quando Zayn entrò nella panetteria, che Harry
decise di chiarirsi qualche dubbio. Andò verso Zayn, seduto in un angolo ad
aspettare Louis e gli sorrise cauto. -Posso?- chiese sedendoglisi in braccio.
Il moro non se l'aspettava quella domanda ma sorrise e gli passò una mano sulla
schiena con fare paterno. -Zayn.. Tu ami Lou?-
Il
maggiore sorrise e -Si, piccolo.-
-E
come lo sai?- Zayn sembrò pensarci, non era bravo con le parole e Harry lo
sapeva, conoscendolo da quando aveva memoria -Beh, lo conosco fin da piccolo e
non c'è persona con cui sto meglio. Non mi immagino un futuro senza di lui e
non vorrei vivere con nessun altro.- i suoi occhi castani brillarono mentre
parlava di Louis e la sua bocca era tirata in un sorriso dolce.
-Anche
io voglio essere innamorato.- confessò Harry in un bisbiglio facendo ridere
Zayn, -Hey! Sei piccolo ancora, pensa a divertirti. Anche tu troverai con chi
passare la tua vita, scricciolo.-
In
quel momento Louis irruppe in stanza e guardò dolcemente il fratello stretto in
un abbraccio con l'amante. Si curò di essere solo prima di -Hei sono geloso, di
entrambi.- scherzare. I due uscirono fianco a fianco come facevano ogni volta
lasciando Harry nella panetteria ad aspettare le 5 con un quaderno tra le mani
che non aveva nessuna voglia di guardare.
Erano
sulla sponda del Lago con solo pochi stracci addosso per coprirsi da quel poco
vento che sferzava e -Niall, ti posso chiedere una cosa?- trovò il coraggio
Harry.
Il
biondo neanche gli rispose tant'era impegnato a seguire una farfalla con lo
sguardo per aspettare il momento migliore per acchiapparla.
Così
Harry continuò -Ieri mi hai detto che mi comprerai un castello..- si sentiva
incredibilmente stupido ora che lo stava per dire ma.. -Si e lo farò- rispose
Niall per farlo continuare -Beh tu ci vieni a vivere con me in quel castello,
no?-
Gli
occhi azzurri acceso di Niall si illuminarono prima di -Certo che si.-
Harry
pensava di non essersi spiegato bene e -Ma quindi tu vuoi vivere per sempre con
me?-
Niall
ci pensò qualche secondo guardando il cielo e -Si!- decretò soddisfatto
dell'idea.
Il
riccio mosse i capelli bagnati dalla fronte e -Sono innamorato di te e tu lo
sei di me.- sentenziò solenne.
-Che
cosa?- chiese il biondo divertito mentre le guance di Harry si imporporavano
sempre più.
-Beh,
ci conosciamo da tanto..- prese a elencare Harry -E sei l'unico con cui mi
piace giocare, tutti gli altri sono stupidi. E poi vogliamo vivere insieme!-
concluse Harry come se così Niall avrebbe capito tutto.
-È
questo l'amore?- chiese il biondo titubante.
-Me
l'ha detto Zayn.-
Niall
sorrise felice, ciò che dicevano Louis e Zayn era legge per loro.
-Si,
sono innamorato di te.- disse Niall, e Harry era così felice che l'amico
l'avesse capito che aveva una gran voglia di abbracciarlo.
-Ma..
Adesso? Che dobbiamo fare?-
-Credo
dovremmo darci un bacio, è quello che fanno le persone innamorate.- disse Harry
sicuro di se.
Si
alzarono in piedi e si posizionarono l'uno di fronte all'altro. Harry fece un
piccolo passo in avanti ma fu Niall che, con uno slancio gli cinse le braccia
intorno al collo e fece sbattere la sua bocca con quella di Harry con violenza.
-Ahi.- se ne uscì Harry dopo qualche secondo passato in quella posizione.
-Wow!-
esclamò invece felice Niall prima di -Guarda, uno scoiattolo!- dire e iniziare
a correre a perdifiato tra gli alberi. Harry rise tanto fino a che non ebbe mal
di pancia e a quel punto tutti gli animali erano scappati dalla radura
spaventati.
***
10 anni
dopo, molto lontano da quel paesino francese dimenticato da Dio, Niall e Harry
vivono, o meglio lavorano, insieme alla corte del Principe di Mullingar, paese
d'origine di Niall, e per loro questo è ció che di migliore possa esistere,
eccetto forse, non dover lavorare.
Non
sono cambiati poi molto loro, aria sognante, capelli ricci e sempre spettinati
uno, guance arrossate e occhi di un celeste brillante l'altro; dormono, ogni
notte, stretti in un abbraccio, sono l'uno l'ombra dell'altro e non c'è altra
persona che vorrebbero al loro fianco.
Harry è ancora indubbiamente innamorato di Niall; Niall non lo dice ma entrambi sanno che è così.
Ciaaaao People :) Quì Hamleys con questa cosina scritta per il primo Fest a cui partecipo, conto di farlo a molti altri ma beh ero al mare questa settimana quindi non ho potuto che scrivere una sola storia.
Spero vi possa piacere, il pairing Narry a me ispira solo ed esclusivamente fluff quindi l'Au!Kids mi è sembrata la scelta che avrebbe reso meglio *-*
Ok, alla prossima, se volete, ho l'account pieno di storie, passate :D
Hamleys x