La Palestra
“Feel it
Breathe it
Believe it
And you'll be walking on air
Go try
Go fly
So high
And you'll be walking on air”
Quel giorno ero elettrizzata non vedevo l'ora di andare in palestra. Quando finalmente arrivò il momento di partire presi la sacca e saltai in macchina.
Arrivata davanti al Palaindor feci un bel respiro ed entrai, all'interno percorsi un lungo corridoio e poi mi ritrovai davanti un'altra porta, la aprì e trovai Ciccio, il custode, che mi disse dove andare. Così salì le scale e cercai lo spogliatoio, che era era il doppio se non il triplo di quello vecchio, e ci trovai le mie compagne. Mentre ci cambiavamo alcune ragazze che erano già state in questa palestra ci raccontavano com'era e dai loro racconti sembrava magnifica, come un parco giochi per un bimbo. Sentirne parlare era una cosa ma vederla un'altra, rimanemmo tutte a guardare l'enorme palestra sulla soglia della porta. Era stupenda, c'erano due travi alte e altre due più basse, le parallele, la pedana del corpo libero e il volteggio, più tutti gli attrezzi maschili. Quando arrivò Elisa ci spiegò che il sabato si allenavano anche il preagonismo e i maschi e che bisognava fare attenzione a non stargli in mezzo a piedi.
Finita la spiegazione iniziammo il riscaldamento, le due ore passarono in fretta ed era già ora di tornare a casa.
I giorni passavano e iniziammo a usare le parallele e le travi alte, salire sulle parallele era bello ma ci voleva molta forza nelle braccia che io non ho quindi preferivo la trave, che è il mio attrezzo preferito.
Un giorno si aggiunsero ai nostri allenamenti due bimbe di 5/6 anni al massimo e noi pensammo fossero nuove ma più avanti scoprimmo che non erano del nostro corso.
Quando Marco ce lo disse non ci potevo credere, le due bimbe erano con noi perché dovevano fare una gara e avevano bisogno di qualche allenamento in più e indovina indovina anche noi potevamo partecipare alla gara.