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Autore: Feltonistas    29/07/2013    3 recensioni
Rose ha un segreto: è incinta. E Scorpius Malfoy è il padre. Deve dirglielo- ma è Natale! Dovrà andare a cercarlo a Malfoy Manor. Ma cosa succede quando i suoi genitori pensano che sia stata rapita?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Famiglia Malfoy, Il trio protagonista, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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EEEEEEEEEEED ECCOMI CON IL NUOVO (E ULTIMO) CAPITOLO! Non voglio prendere troppo tempo dalla lettura del capitolo, ma vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto questa FF, l'hanno recensita e l'hanno messa tra i Preferiti e i Seguiti. :) Ovviamente, poi, ringrazio di cuore l'autrice :D Quindi, grazie per avermi seguito in questa avventura e spero che vi sia piaciuta :D

- SCORPIUS MALFOY!
 
Sentendo il mio nome, saltai di almeno un metro per aria, aggrappandomi al bracciolo del divano per prestare attenzione. Albus si era svegliato e stava spostando lo sguardo tra me e Rose, con gli occhi appannati e confusi.
- Cos...Scorpi...Ch' suscede?- mormorò lui.
'Scorpi? Oh Dio santo.'
- SCORPIUS HYPERION MALFOY!
'Hyperion. Anche peggio.'
Sentii Rose in piedi vicino a me per fronteggiare la porta, aspettando che, inevitabilmente, si spalancasse.
CRASH!
Wow, non avevo mai visto mio nonno in quella sfumatura di rosso.
- RAGAZZO! CHE SIGNIFICA TUTTO CIÒ? LEI PORTA IN GREMBO L'EREDE DEI MALFOY?- puntò la bacchetta tremante contro Rose.
- Beh...- esitai io, occhieggiando la bacchetta- Qualcosa come...beh, fondamentalmente si.- dissi alla fine, facendo un passo davanti a Rose per fare in modo che mio nonno non uccidesse la madre di mio figlio.
- COME HAI POTUTO?! TI INSEGNERÒ I VALORI DI FAMIGLIA!- lui iniziò ad alzare la bacchetta in modo pericoloso mentre scintille rosse fuoriuscivano dalla punta.
- Su, padre,- mio padre lo fermò finalmente- Scorpius comprende l'enormità della situazione...
- NON È PER IL BAMBINO! È CON COSA LUI È ANDATO A LETTO INSIEME, IL PROBLEMA! 
Potei vedere i genitori di Rose nel corridoio dietro la mia famiglia che rabbrividivano per l'indignazione e riuscii a sentire Rose farsi piccola piccola, come se fosse imbarazzata, o piena di vergogna. Non poteva farla sentire così per essere chi era. Posai il braccio intorno a lei e la strinsi a me. 
- Nonno- dissi freddamente.- Rose è un'ospite. Dove sono le tue buone maniere? Non solo quello, ma porta in grembo il tuo bis nipotino ed è anche la ragazza che amo. 
Arrossii per quanto stupido suonasse e potei vedere che anche le guance di Rose si infiammarono, ma continuai a lanciargli occhiatacce. 
- Tu sei innamorato di lei?- sentii il padre di Rose chiedere incredulo dal corridoio.
- Già, gli piace tua figlia! Penso che dovresti picchiarlo per questo.- disse Albus dall'angolo della stanza, cercando di diminuire la tensione della casa. Dove era stato fino a quel momento? 
- Cosa?- gli urlò di rimando il signor Weasley, poi ci fu un piccolo gemito di dolore e un 'ahi, Ron, il mio piede!', fino a che riuscì a farsi strada attraverso la folla e mi si mise di fronte.
- Ad ogni modo, stavo scherzando, zio Ron...
Ebbi circa un secondo per decidere il metodo esatto in cui avrei assassinato Albus prima che....
- ROSE! Digli di smetterla di mentire!- le ordinò il padre.
Albus rise dal suo angolo.
'Piccolo deficiente fastidioso.'
- No, papà. Spero che non stia mentendo, perché anche io sono innamorata di lui.
Fu il turno di Rose di arrossire ma mantenne lo sguardo sconcertato del padre.
- Ma lui...lui...lui ha il nome di un insetto velenoso!
- A dire il vero, lo scorpione è un'aracnide.- corresse automaticamente; troppe persone avevano usato l'insulto dell'insetto con me.
- E...e...e lui è un so-tutto-io!- disse il signor Weasley, con la voce che tremava.
- Anche io lo sono, papà.- Rose roteò gli occhi mentre io ammiccavo. 
- E lo è anche tua moglie.- sentii dire alla signora Weasley con un certo stile da dietro mia madre. 
- Tu sei innamorato di lei, figliolo?- mi chiese mio padre.
'Qui andiamo oltre l'imbarazzo.'
Feci una smorfia al dover annunciare il mio amore per qualcuno di fronte a tutta la mia famiglia e a quella di Rose. Non avevo mai detto a mio padre che avessi mai avuto una ragazza; lasciamo perdere innamorarsi e fare sesso.
- Oh, Dio.- disse mio nonno, roteando gli occhi.- Risparmiacelo. Non sono qui per sentire qualche storiella elaborata sul vostro amore immaginario. Questo è molto serio: la prima cosa che dobbiamo fare è sbarazzarci del bambino.
La mia mascella crollo e sentii Rose irrigidirsi affianco a me. Vidi le lacrime riempirle gli occhi e mi guardò spaventata. Io guardai verso mio nonno, fissandolo dritto negli occhi, il grigio che incontrava il grigio.
- Non ci sbarazzeremo del bambino, nonno.- gli dissi lentamente. 
Silenzio.
Ancora più silenzio.
Quando aveva intenzione di dire qualcosa?
Non dovemmo aspettare a lungo per l'esplosione predetta, ma quando successe, saltai in aria lo stesso.
- TU BRUTTA PUTTANELLA!- urlò contro di Rose.
Il signor Weasley si girò di scatto e gli ringhiò contro; non potevo biasimarlo, io ero già pronto a dare un bel pugno su quella faccia ipocrita del mio stesso nonno. La signora Weasley prese posto affianco a suo marito e posò una mano sul suo braccio, nel tentativo di calmarlo.
- TI SEI INFILATA A FORZA NELLA NOSTRA FAMIGLIA!
Sentii la rabbia crescere ancora di più dentro di me. Rose non aveva fatto un bel niente. Mi aveva dato la possibilità e io l'avevo presa.
- E TU- mio nonno si girò verso di me- TU HAI DISSACRATO IL NOME DI FAMIGLIA!
Potevo sentire il sangue pompare più velocemente; ero seriamente incazzato ora.
- Da questo momento in poi- il nonno aveva smesso di urlare- non ti considero più parte della famiglia, sporco traditore del sangue, e la tua dannata puttana mezzosangue che porta il tuo figlio bastardo...
- STAI ZITTO!
La stanza cadde improvvisamente nel silenzio. Io respiravo pesantemente, gettando occhiatacce verso mio nonno. Non ce la facevo più; avevo ascoltato malvolentieri tutte le sue parole stupide per troppo tempo.
- Sono stanco di tutta questa merda-(mia madre rabbrividì)- che riesci a tirare fuori! L'ho ascoltata per troppo tempo e non mi sono mai lamentato! Io non ho dissacrato il nome di famiglia, tu l'hai fatto. Se non lo avessi notato, nonno, eri un Mangiamorte. 
Lui aprì la bocca per replicare ma io lo zittii con un'occhiata. 
- E come osi chiamare in questo modo Rose? Senza parlare del tuo stesso nipote? Bastardo? Andiamo, nonno. Ma tu ce li hai i valori di famiglia? 
Albus ridacchiò da suo angolo ma tappò la bocca quando tutti lo guardammo. 
- Rose mi ha dato la possibilità di essere coinvolto nella vita del nostro bambino e io, non essendo un coglione totale, ho scelto la giusta opzione: mi prenderò le mie responsabilità. Eravamo due quella notte; non sono neanche un Serpeverde. E sicuramente non sono un codardo. Quindi andate tutti a fanculo.
E con questo, presi la mano di Rose e la portai fuori dalla stanza, lasciando dietro di me solo un rumore di porta sbattuta e l'eco delle mie parole. 
                                                             * * * * 
Scorpius spalancò la porta della sua camera e entrò dentro, tirandomi con sé. Albus fu subito dietro di noi prima che ebbi la possibilità di chiudere la porta. 
- Ugh!- urlò Scorpius in frustrazione, gettandosi sul letto con la testa tra le mani. 
- È stato fantastico, Scorpius!- disse Albus gioiosamente- Merlino, sei stato davvero coraggioso. Non ho mai avuto le palle di dire tutto quello a mio nonno, figurati al tuo. E sono un Grifondoro! 
Albus sospirò felicemente mentre ricordava gli eventi che avevano preso luogo quella sera.
- Se sei fortunato, non dovrai mai dire quelle cose a tuo nonno.- mormorò Scorpius.
- Amico, credo che avessero dovuto smistarti in Grifondoro con me!- sorrise Albus, non sentendo il commento di Scorpius. 
Io sorrisi a mio cugino e mi sedetti affianco al padre del mio bambino.
- Stai bene?- sussurrai, toccandogli dolcemente la spalla.
- Sì- disse lui, alzandosi in piedi immediatamente- Come stai tu? Scusa, sai, per mio nonno. È un coglione.
- Va tutto bene.- risi io- Immagino che dovrei abituarmi a quei commenti. 
- Non dovresti.- disse lui seriamente.
Io annuii lentamente. 
- Come riusciremo a farcela?- mormorò lui.
Io lo guardai severa.- Ti stai tirando indetto dopo tutto quello che è successo?
- Assolutamente no.- rispose lui immediatamente- Ma abbiamo bisogno di un piano. Ti amo, Rose; non voglio fare un casino.
- Beh, credo che questo sia il momento che io me ne vada.- disse Albus imbarazzato, vedendo quanto vicini fossimo io e Scorpius.- Sarò...dappertutto tranne qui.- Con un occhiolino esagerato lasciò la stanza, chiudendo la porta dietro di sé.
'Beh, allora sa davvero carpire un suggerimento.'
- Ad ogni modo- iniziai io- questo non è qualcosa che possiamo pianificare, Scorpius. I bambini non hanno un programma. Dovremo fare le cose al momento.
'Questa è la cosa più spaventosa che abbia mai detto.'
- Hai ragione. Ma ce la faremo, Rose. Che si fottesse tutto quello che dicono. Qualunque cosa accada, non importa. Ciò che importa siamo noi e il bambino. 
Io sorrisi. Lui colmò lo spazio tra le nostre labbra e mi baciò, a fondo e con passione.
E poi la porta si spalancò...di nuovo.
- Rose, Scorpius, ne abbiamo parlato e...oh.
Mia madre guardò stupidamente me e Scorpius, seduti sul letto con le labbra attaccate. Non dava proprio una bella impressione...di nuovo. Ma con l'esercizio mentale che solo quelle come mia madre possiedono, ignorò la scena.
- Noi quattro, i genitori di Scorpius e tuo padre ed io, abbiamo parlato e abbiamo concordato che saremo dalla vostra parte.- disse lei senza traccia di amarezza.
- Avete deciso di tenere il bambino e lui o lei sarà nostro nipote.- aggiunse la signora Malfoy- Un nipote incredibilmente intelligente, dai capelli biondo fragola.
Io quasi risi; era già eccitata. 
- Sì, quindi, come oggi i più giovani dicono, vi guardiamo le spalle.- concordò mia madre- E proveremo a...ehm...restare civili da questo momento in poi.
Il signor Malfoy sbuffò e io mi ritrovai a concordare silenziosamente con lui.
- Sono sicuro che il ragazzo furetto, qui, non sa neanche cosa significare fare il gentile...- iniziò mio padre.
- Faresti meglio a stare zitto, rosso, oppure...
- Basta!- li richiamò mia madre, guardandomi con uno sguardo di scusa.- Ho detto provare.
'È una povera speranza ma grazie per lo sforzo.'
Io sorrisi e strinsi la mano di Scorpius.
- E per quanto riguarda il nonno?- chiese con tono piatto.
- Lascialo perdere.- rispose il signor Malfoy con uno sguardo torvo.- Gli passerà. Non ha altra scelta.
Scorpius fissò suo padre per qualche momento ma poi sorrise; un sorriso bellissimo. 
Perché sorrideva così di rado? Potevamo sicuramente fermare guerre con quelle labbra e quei denti!
- Credo che sia meglio che andiamo a casa, Rose, cara.- disse mia madre- E anche Albus. Sono sorpresa che sia rimasto tanto a lungo.
- Si è addormentato sul divano al piano di sotto.- spiegai mentre Albus faceva un profondo sbuffo dietro di me, che tutti ignorammo.
- Ha senso.- disse mia madre- Siete pronti ad andare?
Io guardai Scorpius e lui mi abbracciò con forza, sussurrandomi nell'orecchio- Se senti il bisogno di piangere, pensa soltanto al mio fascino e alla mia bellezza. Non guardarti nello specchio perché piangeresti ancora di più. Ci vediamo domani!
E con queste ultime parole e un bacio che fece fallire il nostro piano di essere delicati, seguii Albus e i miei genitori nel camino che si illuminò di fuoco color smeraldo e urlai- La Tana!
Con un ultimo saluto, Malfoy Manor divenne verde e poi sparì completamente. Io posai una mano sulla mia pancia e sorrisi.
 
'Circa otto mesi dopo...'
 

IL BAMBINO WEASLEY-MALFOY È NATO

Rose Weasley, figlia dei celebrati Ron ed Hermione Weasley, dopo circa sette ore di travaglio, ieri sera ha dato alla luce un bellissimo bambino. Scorpius Malfoy, il padre del bambino, figlio del filantropo Draco Malfoy e della famosa Erbologista Astoria Malfoy, è stato con lei durante ogni secondo del parto. 
  
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