29/07/2013
3 recensioniBravery
Mi sciolgo dalla stretta della sua mano e l’unica cosa che riesco a dire è:
-La mia amica mi aspetta, devo andare. Ciao-
Me ne vado prima che possa dire qualcosa, ma andandomene riesco ad intravedere quel sorriso meraviglioso che ha sempre stampato sulla faccia, e che io davvero non sopporto. Forse pensava che sarei caduta ai suoi piedi, ma no. Io non sono come le altre.
Dal primo giorno che lo vidi su quella rivista pensai che non sarebbe stato il ragazzo giusto per me. E andando avanti, col tempo, capì che era proprio così. Però nonostante non lo sopportassi, c’era qualcosa di affascinante in lui che mi incuriosiva.Salgo le scale lentamente, non riesco a fare diversamente, sono come stordita.
Dimentico che nella stanza c’era Chiara, che sicuramente mi avrebbe chiesto.
-Che fine avevi fatto? Ma soprattutto, dove sono le pizze?-
-Un tizio me le ha fatte cadere per terra- rispondo
-Ecco perché hai quella faccia. LUI era carino però non sa neanche che esisti. Può succedere a chiunque, calmati ora-
-No, tu non hai capito. Il tizio, LUI, era Harry-
-Chi?- mi chiede come fosse una rimbambita
Prendo la medaglietta del bracciale con la sua faccia e gliela faccio vedere.
-Ma sei sicura?- chiede, e faccio segno di si con la testa.
-Diciamo che è una buona cosa, no?- domanda.
-No-
-E perché?-
-Non lo so di preciso, però pensavo fosse diverso da come lo descrivono, da come lo immagino io- le rispondo
-E non è così?-
-No, dopo avermi fatto cadere le pizze si è scusato e mi ha invitato ad uscire. Il che è strano dato che nessuno lo ha mai fatto in 18 anni, quindi perche doveva farlo proprio lui? Non ha senso. Anzi ce l’ha se consideriamo il fatto che tutti dicono che sia abbastanza sfacciato-
-Forse hai ragione- mi dice –comunque, la cena?-
-Andiamo al ristorante dell’hotel, è l’unica soluzione- dico.
Dopo Cena
-Mettiti il pigiama, guarderemo un dvd. Ne ho portati un paio da casa, dato che sarebbe impossibile guardare la tv inglese con te-
-Sarebbe più facile se mettessero i sottotitoli-
-Davvero?- le dico piuttosto ovviamente. –Che film vuoi vedere?- le chiedo
-Hunger Games-
-Ok-
Infilando il dvd nel video registratore penso alla protagonista del film, Katniss. Penso a tutto quello che le è successo, che di certo non è stato una passeggiata. La morte del padre, dover badare alla sorella minore e l’arena.
Penso anche all’altro ragazzo, Peeta. Nessuno dei suoi fratelli si è sacrificato per lui alla mietitura e sua madre aveva la convinzione che quell’anno il Distretto 12 avrebbe avuto un vincitore, ma non si riferiva a lui.
So che è solo un film tratto da un libro, il frutto dell’immaginazione di Suzanne Collins, ma anche io vorrei avere il loro coraggio. Anche io vorrei saper affrontare con coraggio tutto ciò che mi succede. Vorrei avere quel coraggio che mi servirà per realizzare il mio sogno.
Non so se riuscirò ad affrontare quell’audizione, ma lo spero con tutto il mio cuore.
Finito il film andiamo a letto.
In Italia è l’una di notte, quindi qui in Inghilterra è mezzanotte, ma ancora non dormo, nonostante sia molto stanca.
-Chiara?- dico
-Si..-
-Domani shopping-
-Ok-
“Ok” era la sua semplice risposta ad una qualsiasi domanda o affermazione. Alcune volte mi stupiva di quanto potesse essere semplice quella ragazza. Le voglio un mondo di bene, e lei ne vuole a me. Sapevo che dopo quell’”ok” si era già addormentata e da quell’”ok” sapevo che non vedeva l’ora di fare shopping l’indomani.
Angolo Autrice:
Sarà forse passato poco meno di un anno da quando ho aggiornato l’ultima volta. Quindi credo che alle mie vecchie lettrici non interesserà neanche minimamente continuare a leggere questa ff. Ma io ho voluto continuare a scriverla, e per questo devo ringraziare le mie amiche Chiara e Cristina, per trovare anche qualche nuova lettrice.
Mi scuso ancora per l’enorme ritardo.
Baci Fede<3 P.S. Se vi va seguite me e Chiara su Twitter: Ashtons_Smilee e teenangels_alma