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Autore: Strega_Mogana    30/07/2013    3 recensioni
Raccolta di one-shot/flash fic con tema i sorrisi.
Un sorriso a Settimana per Severus. Un anno di sorrisi.
Sfida n. 14 del Forum Il Calderone di Severus - Magie Sinister
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Harry/Ginny, Hermione/Severus, Lily/Severus
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Vi ricodo che il sorriso n. 18 é la storia "Il momento giusto per dire Ti amo", mentre il sorriso n. 19 é il seguito "Posso avere un bacio?"

n. 20

Titolo: Porcospino
Autore:
Ellyson
Beta: Querthe
Tipologia: One shot Rating:Per tutti
Genere: Romantico
Personaggi: Severus Piton, Hermione Granger
Pairing: Hermione / Severus
Epoca: Epilogo alternativo
Avvertimenti: AU Riassunto:

- Prima di uscire come una furia dal mio ufficio mi hai paragonato ad un porcospino.
- Perché è quello che sei! – rispose Hermione gesticolando incontrollata - Ti chiudi a riccio e quando qualcuno vuole aiutarti lo pungi con le tue spine.


Nota 1:
Questa one shot si collega ad una raccolta che sto già scrivendo e che perfezionerò in vacanza.
Per voi sarà assurdo ma in questa storia praticamente vi svelo il finale della raccolta. Questo perché il finale di per sé è importante fino ad un certo punto. Non è la meta, ma il percorso quello su cui sto cercando di basare le storie.
E’ scritta in modo un po’ strano, con salti temporali dal presente al passato che, in effetti, potranno mandare in confusione fino alla fine.
Tutto è, comunque, voluto. XD
Nota 2:
Questa è l’ultima storia che posto prima delle ferie. L’ultimo mese tra i casini lavoro/famiglia e il caldo ho scritto poco, spero di rifarmi al mare.
Vi auguro, quindi, buone, buonissime vacanze!
E che Severus sia sempre nei vostri sogni e sorrisi!

Parole: 1378

Porcospino

Hermione camminava in cerchio nel salotto della sua casa.
Avevano litigato.
Di nuovo.
Ormai non facevano altro da giorni e la cosa iniziava ad infastidirla.
A volte i loro battibecchi erano solo un violento preliminare, fare l’amore dopo un litigio era sempre dannatamente eccitante. Lui era passionale, focoso e sfogava tutta la sua rabbia sul suo corpo, facendola sua in un modo tale che la sorprendeva ogni singola volta.
Un paio di volte lo aveva istigato di proposito.
Ma in quegli ultimi giorni era diverso.
Severus era nervoso e suscettibile. Lo capiva, a dire il vero, sapeva che nei giorni che precedevano l’anniversario della morte di Silente era sempre agitato e più terribile del solito, ma questa volta era diverso.
C’era qualcosa che lo turbava, che lo preoccupava e, nonostante tutto quello che era successo tra di loro, non voleva confidarsi. Così si limitava a mugugnare qualcosa, chiudersi nel suo guscio nero impedendole di entrare. Impedendo a chiunque di entrare.
L’aveva sopportato per giorni interi, poi era scoppiata.
Avevano urlato nella presidenza. I Presidi alle pareti si erano tappati le orecchie. Perfino Silente li aveva fissati stupito ed incredulo.
Non si sarebbe stupita se le loro grida si fossero sentite fino ad Hogsmeade.
Quell’ultima lite poteva essere la fine della loro relazione.
Sbuffò e percorse il salotto con più veemenza imprecando mentalmente.
L'apertura della porta di casa bloccò ogni sua maledizione. Si fermò osservando trucemente il suo compagno entrare in casa.
- Non si usa più bussare? - domandò irritata incrociando le braccia al petto.
Il mago chiuse la porta lanciandole un’occhiataccia.
- Vuoi lanciarmi addosso degli uccelli? - chiese ironico ignorando la domanda.
- Stai attento Severu Piton, - lo minacciò lei puntandogli un dito – potrei lanciarti qualcosa di più pesante di uno stormo di canarini.
- Dobbiamo parlare. - disse lui fermo davanti alla porta di casa.
- Io non voglio parlare.
- Prima di uscire come una furia dal mio ufficio mi hai paragonato ad un porcospino.
- Perché è quello che sei! – rispose Hermione gesticolando incontrollata - Ti chiudi a riccio e quando qualcuno vuole aiutarti lo pungi con le tue spine.
Il mago si limitò a sollevare un sopracciglio sottile.
- Vattene, Severus! Vai a sfogare il tuo malumore e il tuo cinismo da qualche altra parte.
- Vuoi consumare il pavimento del salotto e lanciarmi silenziosi insulti?
- Sì!
- Non te lo permetterò.
- Tu non me lo permetterai? - urlò la strega furiosa. Un paio di libri tremarono pericolosamente sulla libreria – Tu non puoi darmi ordini. Non sono più una tua studentessa. Non lo sono più da anni.
Per un attimo le sembrò che Severus avesse fatto un passo indietro, come se fosse spaventato dalla sua rabbia. Ma Severus Piton non si faceva spaventare da nulla, neppure dalla sua donna furiosa.
Come a dare conferma dei suoi pensieri, si avvicinò al divano. Hermione lo seguì, ma non si sedette. Sapeva che la vicinanza a lui poteva essere pericolosa.
- Non ho usato le parole giuste, né qui né nel mio ufficio. - fece lui sedendosi sul cuscino nel centro – Mi dispiace.
Una scusa da Severus poteva valere oro, ma non bastava per chetare la sua rabbia.
- Non basta. - gli disse fissandolo, tenendo sempre le braccia incrociate.
- Lo so. - rispose l’altro appoggiando la testa sullo schienale e chiudendo gli occhi.
Sembrava vulnerabile, come se stesse combattendo una battaglia interiore.
Battaglia a lei preclusa.
- So come sei e ti accetto per questo, ho accettato il tuo carattere testardo il giorno in cui ho ammesso di amarti e non ti vorrei diverso, ma ti stai isolando da giorni. Non mi dici quello che hai, non mi permetti di aiutarti. So che si avvicina quella data, ma…
- Non c'entra Albus. - ammise il mago – E, questa volta, non puoi aiutarmi.
- Vuoi lasciarmi, Severus? - gli domandò a bruciapelo con un groppo in gola.
Piton sollevò la testa di scatto e la fissò.
- No. - disse quell'unica sillaba con decisione e seriamente. L'anima e il cuore di Hermione tirarono un sospiro di sollievo.
- Allora dimmi cosa c'è.
- Non sono bravo con le parole. Specialmente quando c'è di mezzo una donna. Le cose si complicano se amo quella donna.
Severus non le diceva mai che l'amava, glielo dimostrava tutti i giorni questo sì, ma non c'era mai stata una dichiarazione vera e propria. Ogni volta che vedeva Harry e Ginny scambiarsi delicate effusioni davanti a tutti – compreso un Severus sempre più schifato – sentiva una lieve invidia. Avrebbe voluto anche solo sfiorargli una mano davanti a tutti, ma lui non glielo permetteva. Era sempre rigido, in disparte e bisbetico quando era circondato dalle teste rosse Weasley.
In fin dei conti le andava bene così, quando quelle lunghe e chiassose serate finivano Severus la sorprendeva con baci mozzafiato nel momento in cui erano soli, una volta l’aveva spinta nel capanno degli attrezzi di Arthur incapace di aspettare fino a Hogsmeade.
Hermione non poté reprimere un lieve sorriso felice.
- Non uso le parole giuste. - continuò lui, nella sua voce c’era ancora un lieve senso di colpa per il passato. Un passato così distante da sembrare un’altra vita. La vita di qualcun altro.
Sporca mezzosangue.
La strega strinse i pugni, con il passare degli anni aveva imparato ad amare Severus in ogni sfumatura e più lo amava, più si era ritrovata a portare rancore per la madre di Harry. Lily l'aveva reso insicuro del proprio cuore e della propria anima.
Proprio come in quel momento.
- Io non sono Lily, Severus.
Vide le labbra sottili di lui – quelle labbra sottili che amava anche più dei suoi occhi scuri e profondi e delle sue perfette mani – incurvarsi in un sorriso.
- Questo lo so, Hermione. - la fissò di nuovo e la donna si sentì tremare dentro – Tu mi hai salvato.
- Ti sei salvato da solo.
- Ma tu mi hai dato una scelta.
- A quanto pare non basta per avere la tua fiducia. – non avrebbe voluto dirlo, ma era troppo in collera. E quando era arrabbiata diceva sempre cose superflue.
- La fiducia non c'entra.
La strega sbuffò.
- Non pensare alle parole. – gli disse – Dimmelo e basta.
Il mago non le aveva tolto gli occhi di dosso per un momento, era rimasto seduto sul suo divano. Una macchia nera sul sofà color crema.
Si fissarono negli occhi per lunghi minuti silenziosi.
Fu Piton il primo a parlare.
- Sposami.
Hermione sgranò gli occhi, sentì le gambe cedergli e il corpo formicolare dalla testa ai piedi.
Sposami.
Le stava chiedendo di sposarlo? Lui. Severus Piton.
Non poteva essere vero.
- Non puoi parlare sul serio. – balbettò incredula.
Senza più dire nulla Severus prese una scatoletta dalla tasca interna del mantello, l’aprì e l’appoggiò sul tavolino basso davanti al divano.
Hermione spostò diverse volte lo sguardo dall’oggetto sul tavolo al volto del suo uomo.
- Oh Godric, Helena, Tosca e Salazar…- mormorò sedendosi, anzi forse era meglio dire sprofondando pesantemente, accanto al suo compagno – parli sul serio.
Allungò tremante una mano verso la scatoletta.
- E’ bellissimo, Severus.
Restò in silenzio fissando l’anello nella sua custodia, intimorita anche al solo pensiero di sfiorarlo con le dita. Non aveva mai pensato a loro due come a marito e moglie, non c’era un motivo specifico, semplicemente non ci aveva mai pensato. Non era mai stata una di quelle donne che programmano la loro vita sul matrimonio. Lei aveva sempre avuto dei sogni tutti suoi, sogni che erano andati a farsi benedire un pomeriggio nella Stamberga Strillante.
Ma quel pomeriggio le aveva portato Severus e, tutto sommato, le cose erano andate meglio del previsto.
Certo c’erano state lacrime. Amarezza. Litigi e altre lacrime. Ma, decisamente, ne era valsa la pena.
Sentì la mano di Severus spostarle un boccolo dietro l’orecchio, sentì il suo calore sulla pelle e, ancora prima che parlasse, il suo alito caldo sul collo.
- Allora… - le sussurrò piano facendola rabbrividire – vuoi diventare la signora porcospino?
Hermione ridacchiò continuando ad osservare l’anello, sentendo la punta della lingua di lui tracciare una leggera scia sulla sua pelle.
- Sì. – sospirò spostando la testa di lato dandogli più spazio e più pelle da assaporare – io amo i porcospini.

Fine

Nota 3:
Non ho scritto la descrizione dell’anello perché voglio lasciare a voi la libertà di immaginarlo. D’oro, d’argento, di platino, con i diamanti, gli smeraldi, pietre nere… libertà di fantasia!
Personalmente vado molto sul semplice: montatura di platino con un diamante solitario. Semplice e delicato, lo trovo perfetto per una donna come Hermione.

   
 
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