Un amore di Nonno

“Un giorno capirai che io sono il migliore componente della famiglia. Un giorno ti pentirai di avermi picchiato con una pantofola.”
Quando aveva beccato Ace usare la sua crema corpo per una pelle liscia e vellutata, aveva brandito la sua ciabatta e l’aveva rincorso per tutta la casa.
Quando l’aveva stretto all’angolo del soggiorno e gliel’aveva schiaffata in volto, Ace aveva annunciato con voce solenne quella particolare profezia, ma lei l’aveva interpretata come un tentativo di intimorirla, di paventarla ed era tornata a tormentarlo con la pantofola.
Invece un giorno arrivò Garp, il nonno Garp.
Con la sua enorme mole, entrò nella stanza, mentre lei stava allattando il bambino e sbatté sul tavolo, che si ruppe, un'enorme busta di plastica.
"Ora ci penso io al mio bel nipotino: lo crescerò come un uomo! Diventerà forte sano e coraggioso."
Vociò con la sua voce gutturale.
"Con me non ti devi preoccupare di niente!" Rise allegramente, mostrando le tonsille.
"Scusa ma tu hai cresciuto Ace e Rufy vero?" Domandò preoccupata.
"Certamente!" Rispose fiero di sè.
"Non provare ad avvicinarti a mio figlio allora!"
Lo prese in braccio e scappò via, spaventata: no, no, no: un altro Ace o un altro Rufy no!


Immaginate i pranzi di natale con una famiglia del genere? xD
Bè, sarebbero tremendi. xD
E la deficienza continua....