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Autore: mistressjane    30/07/2013    1 recensioni
Ok in questa storia Harry Ron e Hermione sono al sesto anno, Voldemort non esiste e il loro professore di difesa contro le arti oscure è Gilderoy Allock. durante una sua lezione un suo incantesimo non va come dovrebbe e cosa succederà quando lui e cinque studenti verranno catapultati indietro nel tempo? esattamente in britannia nel 117 d.C.? Come cambieranno le loro vite e soprattutto quella di Hermione? riusciranno a tornare a casa? beh, per scoprirlo dovete leggere la storia!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Draco Malfoy, Gilderoy Allock, Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Vorrei ringraziare chi ha messo questa storia fra le favorite/seguite. Un abbraccio speciale a chi a recensito.

Se avete delle domande, sentitevi liberi di chiedere!


Capitolo 6: Attacchi a sorpresa

I soldati sopravvissuti erano pronti a salvare il generale. La notte era buia, senza luna, e le guardie del villaggio dei Pitti erano poche.

“Ok questo è il piano” iniziò Dias “Entriamo, liberiamo il generale e scappiamo”

Tutti annuirono e subito Dias fece il segnale.

I dieci soldati lasciarono l’ombra degli alberi ed entrarono nel piccolo villaggio. Facendo attenzione a non fare rumore uccisero le guardie, poi si riunirono davanti alla pietra dove era legato il generale.

Virilus era pieno di tagli e lividi, stava dormendo legato con le braccia in alto da catene di ferro e ai soldati si strinse lo stomaco nel vedere il loro comandante in quelle condizioni.

“Bene” disse Dias “Harry, Draco, con me! Voi altri controllate il campo”

I tre soldati si avvicinarono a Virilus, Harry e Draco presero una lancia e iniziarono a forzare la catena di ferro.

“Generale” disse Dias quando Virilus aprì gli occhi.

“L-la legione?” chiese con voce roca.

“Siamo sopravvissuti solo noi” spiegò mentre aiutava Harry e Draco.

A quel punto sentirono il galoppare di alcuni cavalli, i guerrieri Pitti stavano tornando.

“Oh no! Forza, forza!” esclamò Dias mentre spingeva con tutta la forza che aveva.

I guerrieri si avvicinavano sempre di più al villaggio.

“Lasciatemi qui” disse il generale.

“No!”

“Lasciatemi qui!”

“Dobbiamo fare come dice, altrimenti ci prenderanno!” disse Draco mentre si allontanava.

“Io non ti abbandonerò”

“No Dias! Guida tu ciò che rimane della legione, riportali a casa”

Anche Harry si allontanò e fuggì dal villaggio.

“Generale…”

“Fallo!” urlò Virilus.

Dias lo guardò negli occhi un’ultima volta, quell’uomo era un eroe. Un comandante straordinario, stimato dai suoi soldati e temuto dai suoi nemici.

Se ne andò senza guardarsi indietro perché sapeva che se avesse visto l’uomo che ammirava pronto a morire, non sarebbe riuscito a scappare. Aveva fatto una promessa a un generale, doveva riportare a casa i suoi uomini, era questo il suo compito, il suo dovere.

All’inizio del bosco si rincontrò con i soldati.

“Dov’è Thax?” chiese notando che ne mancava uno.

“Eccomi” disse arrivando di corsa “Ho voluto lasciare un ricordo… Ho l’elmo del generale, lui dov’è?” chiese mostrando l’elmo di Virilus.

“Ancora lì” disse Dias iniziando a correre nella foresta.

“Ahh! Tutto questo per niente!” esclamò Thax seguendo i suoi compagni.

“Schifosi bastardi” sussurrò Bothos lanciando un ultimo sguardo al villaggio.

Xxxxxx

Intanto nel villaggio Etain, Hermione e il capo di Pitti stavano discutendo sulle prossime mosse, quando un soldato li chiamò dall’esterno della tenda:

“Gorlacon, Gorlacon!”

I tre uscirono e videro un soldato enorme portare in braccio un bambino morto.

“No…” sussurrò Gorlacon “NO! FIGLIO!”

Gorlacon si inginocchiò davanti al corpo di suo figlio e pianse la sua morte giurando vendetta contro i soldati che avevano fatto questo. Il suo unico figlio doveva essere l’erede del suo regno e ora quei romani gliel’avevano portato via.

In quel momento decise che domani, non solo avrebbe ucciso il loro generale, ma lo avrebbe fatto con una morte lunga.

Il mattino seguente Gorlacon guardò il corpo del figlio bruciare, prima di radunare tutti i Pitti del villaggio intorno alla pietra.

“Guarda di cosa siete capaci” disse avvicinandosi a Virilus “Uccidere un bambino…”

Il capo gli slegò le mani ma gli lasciò la catena di ferro.

“Prima di morire” continuò “Sappi che gli uomini che hanno fatto questo non vivranno fino a domani”

“Bene, procedi” disse Virilus alzando la testa orgogliosamente.

Il generale non aveva intenzione di farsi sottomettere.

Gorlacon si allontanò da lui e prese una spada, poi gli mise una mano al collo per tenerlo fermo mentre un altro Pitto si avvicinava con un’ascia.

“I tuoi soldati avrebbero dovuto sapere…” disse “Che il ferro freddo non si piega… Ma si SPEZZA!”

Il Pitto diede un colpo secco alla catena e liberò il generale. Gorlacon gli lanciò la spada ai piedi.

Virilus la prese. Se proprio doveva morire, voleva farlo con orgoglio e uccidere prima il Pitto che avrebbe osato sifidarlo.

“CHE COSA STATE ASPETTANDO, AVETE PAURA?” urlò “NESSUNO MI VUOLE SFIDARE?” incitò la folla di Pitto “NESSUN UOMO È COSI CORAGGIOSO?”

A quel punto Etain uscì dalla folla portando la sua lancia. Il generale si girò verso di lei.

“Ah! Così scoprirò…” disse preparandosi ad attaccare “Se sei una lupa”

Virilus scattò in avanti brandendo la spada verso Etain. La donna evitò il suo colpo e procedette ad attaccare a sua volta.

Hermione era nel mezzo della folla e stava pregando perché il generale non ferisse Etain. La ragazza non l’avrebbe permesso, ora che la magia le era ritornata, l’avrebbe protetta.

Hermione aveva capito subito le intenzioni di Etain e aveva cercato di farle cambiare idea, ma la donna era testarda e voleva la testa del generale.

Si rilassò quando vide che era in vantaggio ma il suo cuore fece una capriola quando la spada di Virilus le sfiorò il collo e invece le graffiò la spalla, facendo fuoriuscire un rivolo di sangue.

Ora il generale era a terra e mentre la donna si avvicinava le diede un calcio nelle gambe, facendola cadere. Virilus, che aveva perso la spada, si avventò su di lei con i pugni alzati, ma Etain fu più veloce e gli diede un calcio in faccia, ribaltando le posizioni.

La donna riprese la sua lancia e guardò Virilus che era in ginocchio e sputava sangue cercando di tenere la testa alta e gli occhi fissi in quelli di Etain.

Con due mosse veloci la donna gli tagliò leggermente il petto e posizionò la lancia per infilzarlo. Virilus la guardò negli occhi e in quel momento Etain lo infilzò dritto nel cuore.

La folla di Pitti esultò e circondò il corpo del generale che aveva ancora la lancia infilzata.

Etain si allontanò e guardò il cielo per poi lanciare un urlo verso il sole. Hermione si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.

Quel pomeriggio la donna guardò il corpo del generale bruciare. Quell’uomo si era fidato di lei e lei lo aveva ucciso. Non si sentiva in colpa, il suo odio per i romani andava ben oltre.

Decise di tornare nella tenda e man mano che si avvicinava riusciva a sentire Hermione mormorare parole senza senso.

“Ehi Etain” la salutò appena entrò “Stai bene?”

La donna annuì, poi prese la mano di Hermione e la condusse verso la tenda di Gorlacon.

“Come sapete” iniziò il capo “Quei cani romani hanno ucciso mio figlio. Capisco che siete appena tornate, ma voglio vendetta. Etain, li troverai tutti per la memoria del mio erede?”

Etain annuì.

“Bene, partirete subito così non ci impiegherai molto tempo a prenderli, non possono essere lontani. Ho già altri dieci guerrieri e i vostri cavalli pronti”

Uscirono dalla tenda e la donna si avvicinò nuovamente al corpo di Virilus, che ormai era solo cenere. Si inginocchiò, prese alcune manciate di cenere e le mise in un piccolo sacchetto.

Tornò ai cavalli e montò sul solito cavallo bianco, gli altri guerrieri e Hermione dietro di lei.

“Etain” disse Gorlacon avvicinandosi a loro “Tu sei la mia ira. Mandali all’inferno e portami le loro teste”

La donna annuì e partirono al galoppo seguendo le tracce che i soldati avevano lasciato la sera precedente.

Xxxxxx

“Continuate a correre!” stava urlando Dias.

I soldati stavano viaggiando senza sosta da ore. Volevano dirigersi verso Nord e poi Ovest per depistare i Pitti che li stavano inseguendo.

“Basta” disse Neville cadendo sul suolo della foresta “Non ce la faccio più”

Tutti i soldati si fermarono stremati. Thax prese Dias per una manica e lo allontanò dagli altri.

“Ci sta rallentando” sussurrò “Basta una parola e ci penso io”

Dias gli puntò un dito al petto:

“O viviamo uniti, o moriamo divisi. A partire da te!”

“Come vuoi” Thax prese l’elmo del generale e lo porse a Dias “Questo ti servirà centurione”

“Il ragazzo ha ragione Dias” disse Bothos “Dobbiamo mangiare”

“Ok voi aspettate qui, io, Ron, Draco e Gilderoy andremo a caccia” disse Harry.

“Va bene”

I quattro cominciarono ad allontanarsi.

“Che stai dicendo Potter? Noi non sappiamo cacciare”

“Malfoy, prima ho lanciato un incantesimo e ha funzionato. Basta schiantare il primo animale che vediamo”

Tutti estrassero le loro bacchette e con calma aspettarono che qualche animale si facesse vivo.

Dopo un po’ di tempo un cervo apparse fra i rami. Senza fare rumore alzarono le loro bacchette e in contemporanea urlarono: “Stupeficium!”

Il povero cervo cadde a terra.

“Gilderoy, va a chiamare gli altri”

Allock corse verso il punto dove avevano lasciato gli altri soldati e poco dopo tornò insieme a loro.

“Benissimo ragazzi”

Dias tagliò la gola all’animale e ne mise il sangue in una specie di ciotola.

“Bevete finché è caldo”

Con molte lamentele anche Malfoy bevve, poi Bothos aprì lo stomaco al cervo.

“Che schifo!” disse Draco.

“Il muschio all’interno è digerito a metà” spiegò il soldato.

Quando ebbero finito di mangiare ripresero a correre senza fermarsi mai.

Xxxxxx

“Ahh!”

Etain fermò di colpo il suo cavallo e subito dopo anche gli altri soldati fecero come lei.

La donna chiuse gli occhi e respirò profondamente. Dopo alcuni secondi li riapri e sorrise.

“Cosa c’è?” le chiese Hermione.

Etain fece segno di seguirla e riprese a galoppare. Si fermò di nuovo e tutti videro il cadavere di un cervo.

La donna scese dal cavallo per analizzarlo più attentamente. Era chiaro che erano stati i romani ad ucciderlo per nutrisri.

“Sono stati loro, vero?”

Annuì verso Hermione e poi le indicò le impronte accanto all’animale.

Ormai era quasi buio quindi decisero di accamparsi. Attorno al fuoco i Pitti iniziarono a preparare il gualdo, una specie di pittura per segnarsi i volti.

Etain prese la ciotola e ci aggiunse la cenere di Virilus, poi con un piccolo ramo mischiò il contunuto. Il risultato fu una pittura di colore blu intenso e la donna iniziò a pitturarsi il volto.

Tracciò due righe sulla parte destra del viso, partendo dalle sopracciglia e facendo una L fino quasi a un angolo della bocca, poi altre tre righe sulla parte sinistra di cui un piccolo tratto sopra il sopracciglio e il resto verticalmente lungo la guancia.

Hermione e gli altri pitti copiarono la sue azioni, ognuno con dei tratti diversi.

Quando i si tingono i volti con il gualdo blu, è più di un ornamento, è un rito sacro. Per i Pitti significa che è meglio morire che fallire.

Hermione era nella tenda con Etain e aspettavano il ritorno della guardia che avevano mandato avanti per scoprire il rifugio dei romani.

“Etain! Li ho trovati. Sono poco più avanti”

Hermione sapeva cosa dovevano fare adesso: un attacco a sorpresa.

Lei e Etain si alzarono e insieme ad altri due Pitti partirono nella notte verso i fuggitivi romani.

Xxxxxx

“Harry, Neville, Draco, e Gilderoy, siete pronti?” chiese Dias.

“SI!” risposero tutti.

“Bene, i Pitti si sono accampati lungo la valle,non gli importa se sappiamo dove sono, non ci temono. Andiamo a riprenderci l’onore!”

Dias aveva scoperto la posizione dei Pitti e ora voleva attaccarli a sorpresa con il vantaggio del buio. Sapeva che era l’unico modo per sopravvivere perché se li stavano inseguendo non c’erano speranze.

Quando i Pitti ti inseguono, non si fermano mai. Corrono per ore, cavalcano per giorni, mangiano appena e quasi non dormono. Etain ha imparato a cacciare fin dalla nascita, sa scovare le sue prede in ogni luogo e schiacciarle per ucciderle.

Ora da la caccia ai romani, ora erano loro la preda.

“Voi altri” disse rivolgendosi a Bothos, Ron, Thax, Brick e Leonidas “Controllate il nostro campo”

I sei soldati partirono nella notte e attraversarono il fiume accanto al quale c’erano i Pitti.

Scorsero subito due sentinelle e prima che potessero avvertire gli altri guerrieri.

A Dias l’accampamento sembrava fin troppo tranquillo e silenzioso, e la cosa non gli piaceva per niente.

Poco dopo infatti un’altra guardia arrivò urlando:

“Ci sono i Romani! Lei dov’è?”

Dias gli andò incontro e lo infilzò nello stomaco, senza ucciderlo.

“Perché ci state dando la caccia?” gli chiese sbattendolo contro un albero.

“Uno dei tuoi” disse il Pitto a fatica “Ha ucciso il figlio del re” prese fiato “Gorlacon ha giurato vendetta sulle vostre teste” Dias estrasse la spada dal suo corpo.

“Uccidilo e facciamola finita” disse Draco.

Ma poi il Pitto continuò:

“I tuoi amici al di là del fiume sono già morti”

“Oh NO!” urlò Dias allontanandosi dal Pitto “Hanno avuto la nostra stessa idea, ecco perché Etain non ci ha sentiti!”

I soldati ripresero a correre verso il loro campo.

Xxxxxx

“Aaaaahhh!” urlò Leonidas appena vide Etain avvicinarsi correndo.

Il soldato non fece a tempo a dire altro perché subito la sua lancia gli si conficco nel petto.

Gli altri due Pitti riuscirono a uccidere Bothos e Hermione ferì Thax ad una gamba.

“Lascialo sanguinare!” le urlò un Pitto.

La ragazza si girò e vide Etain avvicinarsi a Ron.

“Etain, no!” la donna si fermò “Ti prego, era mio amico”

Ron era seduto in terra e stava tremando, Etain lo guardò e decise di lasciarlo vivere.

“Grazie” disse Hermione per poi dare un leggero bacio a Etain, anche se Ron era proprio davanti a loro.

I Pitti fecero per andarsene quando Ron la chiamò:

“Hermione!”

Lei si girò verso Etain e le disse di andare avanti.

“Mi dispiace Ron, davvero. Quello che ci è successo ci ha cambiato”

“Tu stai con lei. Lei è il nemico, io ti amo!”

“Lei non è il nemico, per me voi siete il nemico. Hai avuto la possibilità di amarmi a Hogwarts ma non ti sei mai accorto dei miei sentimenti. Adesso io amo lei”

“Cosa farai quando arriverà Silente?” chiese rassegnandosi.

“Non lo so. Ma non la abbandonerò qui. Ti ho salvato la vita stasera, ma se torneremo ai nostri tempi, niente sarà più come prima”

“Sarai sempre una dei miei migliori amici. Finché non ucciderai uno dei nostri compagni di scuola”

“Grazie Ron. Il generale è morto. Ti do un consiglio: fate più incantesimi possibile. Il ministero ci troverà prima. Ora scusa ma lo devo fare” estrasse la bacchetta “Stupeficium!”

Poi scappò prima che gli altri romani tornassero.

Angolo Autrice.

Ecco qui il nuovo capitolo, è leggermente più lungo degli altri. Spero vi sia piaciuto!
  
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