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Autore: Neflehim    30/07/2013    3 recensioni
Draco cerca disperatamente il suo amore perduto ai tempi della scuola. In una notte in cui i ricordi si fanno strada nella sua mente , dentro casa sua appare la sua nemesi al femminile: Hermione Jane Granger.
La ragazza coperta di sangue gli consegna una bambina .Gli intima di proteggere la piccola e poi sparisce nel nulla , lasciando il ragazzo nella confusione più totale.
Se la trama vi incuriosisce... leggete per favore!
SOSPESA
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Cap 13

Aspettarono solo mezz’ora prima che Amos uscisse dal camino di Potter tutto sporco di cenere:- Vedi di non sporcare nulla Amos!-
L’ometto sbiancò e con un colpo di bacchetta si ripulì:- Ho … ho portato … gl - gl’ingredienti che … che m… mi aveva chiesto … S- signor Malfoy- balbettò.
- Grazie mille Amos, torna al laboratorio,ora.-
Amos fece un mezzo inchino e poi tornò dentro il camino e sparì tra le fiamme verde-azzurre, dopo aver lasciato sul tavolo una valigetta di cuoio.
Dopo che Amos scomparve dalla stanza, Harry prese la valigetta e l’aprì, trovandovi dentro tutti gl’ingredienti, stipati in maniera ordinata con le targhette.
Sotto uno di essi però, notò qualcosa. Sembrava una piccola chiave antica con all’impugnatura uno strano disegno,mentre all’apice vi era un piccolo anellino a cui vi era legato un cordone . Qualcosa gli diceva che Amos non voleva che altri oltre lui e Draco vedesse quella chiave, così senza che nessuno lo vedesse, prese la chiave e la fece passare sotto la manica per poi farla scivolare nella tasca.
Nonostante avesse fatto di tutto per non farsi vedere, il suo amico biondo lo notò e lo guardò strano .
Il moro gli fece cenno che gliene avrebbe parlato in privato più tardi.
Draco annuì impercettibilmente e guardò Isabelle prendere i sacchetti ed appellare un calderone d’argento.
- Allora,dove è il laboratorio?- affermò decisa.
Draco fu il primo a guidarla fuori dall’ufficio, verso il suo laboratorio.
Non aveva mai permesso a nessuno, tranne che a Potter, di entrare nel  suo laboratorio. Ora però, era diverso: Isabelle Stanton poteva aiutare suo padre, ed indirettamente anche Hermione, quindi prestargli il suo laboratorio era il minimo.
Arrivarono nei sotterranei velocemente. La stanza era enorme, probabilmente soggetta ad un incantesimo estensivo potente.
Era piena di scaffali su cui erano appoggiate decine e decine d boccette, vuote o con dentro delle pozioni.
Al centro della stanza vi era un tavolo rotondo di marmo con sopra un calderone d’argento che bolliva. Accanto ad esso vi era anche una bilancia d’ottone ed una serie di provette.
Isabelle si guardò attorno approvando il laboratorio di Draco:
- Ottimo, biondo. Devo ammetterlo, hai buon gusto.-
- Si, si, grazie- disse il ragazzo spiccio .
La donna si mise subito all’opera con l’occorrente, seguita passo passo da Draco, che non si perdeva una sua mossa. La donna era davvero un’ottima pozionista: usava mosse svelte e precise,senza alcun errore neppure nel tagliare i componenti.
Ci misero circa un’ora per prepararla e ce ne volle un'altra per farla cuocere.
Dopo averla fatta raffreddare Isabelle la mise in una provetta, poi prese da sotto il mantello una pergamena e vi disegnò sopra con dell’inchiostro una stella a cinque punte racchiusa da un cerchio. Su ogni punta vi scrisse delle frasi in una strana lingua, sconosciuta ai più.
- Cos’è?- chiese il biondo curioso.
- Un pentagono particolare. Magia nera. Serve per confermare che la pozione sia giusta. Si fa cadere una goccia del proprio sangue dentro la pozione e poi  un'altra sulla pergamena. Dopo si fa cadere una goccia della pozione sulla pergamena.
Se il disegno diventa rosso allora la pozione è giusta, se diventa blu la pozione è fallita… vediamo, allora.-
Prese un piccolo coltellino svizzero con cui si punse il dito e fece cadere la goccia cremisi prima nella boccetta e poi sulla pergamena.
Subito dopo fece cadere un po’ della pozione sulla pergamena.
Aspettarono qualche minuto prima che il disegno cambiasse colore .
Da nero a rosso cremisi. Un evidente successo.
- Ottimo, ora ci serve un cadavere- affermò risoluta come se fosse normale, mentre tutti gli altri la guardarono stralunati, Potter compreso.
- Isabelle ?! Un cadavere?-
Quella alzò lo sguardo su di loro :- Bè ? che c’è?-
- Che significa esattamente una cadavere?-
La donna ora lo guardava come se vedeva un alieno:- Secondo te che significa cadavere? Solitamente vuol dire essere umano morto …-
- E secondo te dove lo troviamo un essere umano morto adesso?-
- Se non sbaglio i babbani hanno un posto chiamato obitorio …-
Il moro la fissò stralunato per qualche secondo- Cioè fammi capire: ci stai dicendo che dobbiamo chiedere un cadavere all’obitorio babbano? E cosa credi che dovremmo fare? Chiedere al responsabile 
"Ci scusi, ci serve un cadavere vi dispiace se ne prendiamo uno in prestito?"- concluse acidamente.
- Hei Harry, siete voi gli eroi non io! O trovate un cadavere o nisba. Se vogliamo fargli credere che Lucius sia morto un cadavere è il nostro migliore asso. –
- Come avete fatto con quello di Narcissa?-
- Se ne occupò Hermione. Mi disse che aveva chiesto ad un suo amico all’obitorio babbano. Gli doveva un favore ed in cambio lei gli ha chiesto un cadavere.-
Harry si passò una mano tra i capelli ingovernabili: - Stean Meridon. L’ho conosciuto qualche tempo fa. Vedremo di farci una visita - disse guardando il biondo che annuì.
- Bene, torniamo tra un’ora.-
Improvvisamente una forte fitta al braccio colpì Draco che si piegò in due per il dolore. Alzò su una manica: sull’avambraccio vi era un lungo taglio che sanguinava copiosamente.
- Draco!- esclamò Harry correndo verso di lui . Il biondo scacciò via la mano. Doveva sopportare il dolore da solo, come lo stava facendo Hermione in quel momento . Non curò la ferita, la fasciò solamente.
Curarsi mentre lei invece continuava a soffrire non era giusto. Smettere di soffrire mentre lei invece pativa le pene dell’inferno …
No. Non poteva farlo. Anche se in realtà lui il dolore, lo continuava a sentire.
- Tutto a posto Harry … è tutto ok, solo un altro ricordino di zia Bella –
- Bastarda ! –
- Su andiamo …. Più tardi è peggio è. –
- Sicuro che è tutto ok ?- chiese il moro preoccupato.
- Si si . Ora andiamo.-
Il moro sospirò :- Va bene, va bene- disse allungando una mano verso Draco che la prese senza esitazione. Dopo qualche secondo si ritrovarono in una stanza decisamente inquietante: era scura, al centro vi era un lettino d’ospedale con sopra un corpo decisamente morto. Piegato su quest’ultimo vi era un uomo in camice bianco, con in mano un bisturi ed una lente d’ingrandimento.
Harry e Draco stavano per avvicinarsi quando il presunto Stean tirò fuori un polmone dal corpo che stava analizzando.
- Potter! Che diavolo di lavoro fa questo tizio?!- sussurrò il biondo disgustato.
- Stean è un medico legale. Fa le autopsie ai cadaveri: lui è quello che stabilisce se una morte è avvenuta per cause naturali, per suicidio oppure se è stata causata da parte di qualcuno. Per farlo deve aprire il corpo e analizzare, se il sangue è contaminato o se gli organi interni hanno subito malformazioni. Dopotutto i babbani devono trovare un modo per sostituire la magia con le loro forze.-
Draco rimase affascinato da quella spiegazione: i babbani non erano poi così male.
- Hei Harry! Come te la passi amico?- esclamò all’improvviso il medico, con i guanti ancora sporchi di sangue.
- Tutto a posto... Stean, che ne dici se ti togli quei guanti? Fai un po’ impressione …-
Il medico si guardò perplesso le mani, poi fece un sorriso imbarazzato dopo essersi tolto velocemente i guanti ed aver coperto il cadavere con un telo bianco.
- Scusate … allora Harry, c’è un motivo preciso per cui siete qui, giusto?-
- Ricordi cosa ti chiese Hermione in cambio del favore che ti aveva fatto anni fa?- chiese il moro .
Stean sbiancò scuotendo la testa :- Ma che intenzioni avete ? Volete mettere su un mercato di zombi?-
- Non dire cretinate Stean!- sbottò Harry .
- Bè, ma in realtà è quello che stiamo facendo, no? Anche se non volutamente.- gli sussurrò il biondo .
L’amico rimase un attimo interdetto, ammettendo internamente che in effetti aveva ragione.
- Lasciamo stare … Come avrai capito ci serve un corpo … morto.-
Stean scosse la testa agitato - Sentite …. Io non posso,ok? Va contro la mia morale … sono comunque corpi umani ed io ho il dovere di “preservarli” ... non posso mi dispiace.-
Harry sospirò:- Stean, abbiamo bisogno di quel corpo. Hermione … è  scomparsa. Quel corpo ci serve per ritrovarla e … salvarla. Capisci?-
Stean divenne sempre più bianco:- H- Hermione ?  Cosa le è successo?!-
- Sono cose da maghi, Stean. Sai che non possiamo dirti nulla … mi dispiace … posso solo dirti che faremo di tutto per riportala a casa. Per questo … per favore, aiutaci.-
Il medico sembrò combattuto fino alla fine:- Va bene, vi darò il corpo di un’ uomo di cui non si sa nulla. Vi prego … ritrovatela- l’implorò mentre tirava fuori da una cella un corpo maschile .
- Te lo giuro.-
Il medico annuì e consegnò loro la barella con sopra il corpo.
- Bene, allora conto su di voi.-
- Sicuro. Ora andiamo, ti faccio avere notizie al più presto.-
- Ci conto .-
Detto questo Harry tirò fuori dal mantello un sacchetto contenente un po’ di Polvere volante che buttò nel camino della stanza adiacente.
Subito dopo fece entrare nel suddetto camino la barella con il corpo, che sparì poco dopo tra le fiamme.
- Laboratorio Vice capo Auror!-
- Bene Stean… Noi andiamo, a presto!-
 Detto questo il moro prese il braccio di Draco e si smaterializzò nel laboratorio, dove Isabelle si stava già affaccendando attorno al corpo.
- Che ne pensi Belle? Va bene?-
- E’ un corpo perfetto! Avete un ottimo fornitore!- esultò la donna estasiata.
- Non è il nostro fornitore Belle .. non lo è ora e spero non lo sarà mai, dannazione! Questa deve essere l’ultima volta chiaro? Quello che stiamo facendo mi da i brividi, quanti me ne da il lavoro di Stean.-
- Non avete ammazzato nessuno Potter! Smetti di farti problemi!- sbottò Isabelle irritata.
- Fa quello che devi fare e basta Belle! – la rimbrottò il moro più irritato di lei.
- Va bene, va bene. Non scaldarti …- disse lei annoiata riprendendo il suo lavoro.
Draco le si avvicinò osservando quello che stava facendo. La donna si muoveva in modo svelto e preciso senza sbagliare una mossa.
Posizionò la barella con il corpo accanto al tavolo rotondo con sopra il materiale, solo tre in realtà: la boccetta con il sangue di Lucius,il libro nero con la formula ed una siringa.
- Cosa si deve fare?-
Isabelle prese la siringa e gliela passò :-Metti il sangue e la pozione in questa e poi iniettala nel braccio del corpo.-
Draco eseguì alla perfezione.
Nel momento in cui il biondo infilò l’ago nel braccio del cadavere e gl’iniettò il sangue all’interno delle vene, Isabelle iniziò la strana litania contenuta nel libro nero.
Puntò la bacchetta sul braccio dell’uomo su cui iniziò a formarsi uno strano reticolo di colore nero, simile ad un tatuaggio che partì dal polso fino alla spalla.
Pian piano, sotto gli occhi stupiti di tutti, il corpo dell’uomo iniziò a cambiare : i capelli si allungarono ed il loro colore divenne biondo quasi bianco. Le labbra si fecero più sottili, mentre la fronte si fece più ampia. Il colorito invece non cambiò poi molto. Rimase pallido, tipico del Malfoy che ora stava sdraiato su quella branda.
Alla fine davanti agli occhi di tutti apparve sulla brandina il corpo di Lucius Malfoy.
- Wow ! E’ uguale!-esclamò Harry, quando Isabelle finì di recitare la sua strana litania.
-E’ovvio, parli con una professionista!- si vantò la donna orgogliosa.
-Si si certo- la blandì Harry scherzosamente.
- Hei !- esclamò Belle indignata, facendo scoppiare un piccolo momento di ilarità, che si spense al ricordo del motivo perchè erano tutti lì.
Cadde un silenzio teso nella stanza che fu interrotto dalla voce di Draco :- Presto la riporteremo a casa … Dobbiamo solo decidere come
agire …-
Harry annuì concorde, così decisero di lasciare Isabelle nel laboratorio a rifinire le ultime cose , mentre loro si diressero velocemente nell’ufficio del Capo Auror.
Si sedettero entrambi alla scrivania e decisero di richiamare Blaise per organizzare il piano di “evacuazione Lucius e rapimento Weasley”.
Il moro arrivò poco dopo ed insieme iniziarono a buttare giù un piano d’azione.
- Come ci organizziamo?- iniziò Blaise.
- Facciamo come avevamo programmato all’inizio: Prendiamo Weasley e quando capiscono che è scomparso e saranno tutti agitati noi attaccheremo e ci riprenderemo Lucius sostituendolo al sosia , infine modificheremo la memoria dei Mangiamorte per far loro credere che mio padre sia morto. Ci divideremo in due gruppi : mentre un gruppo di noi attacca la base, un altro preleverà Hermione e la riporterà a casa. Fine.-
- Si, è decisamente un buon piano. Ci organizziamo in tal senso … te ne occupi tu Blaise?-
Il moro annuì sull’attenti .
Passarono un’altra mezz’ora a rifinire per bene il tutto e inoltre cercarono di trovare un modo per far allontanare Bellatrix da Lucius.
Quando tutto fu concordato decisero di rivedersi nel pomeriggio.
Così, mentre Blaise organizzava i vari gruppi, Harry e Draco tornarono a casa dove Ginny, Eltanin e James li aspettavano per il pranzo.
 Arrivati a casa la prima cosa che sentirono furono le risate dei bambini e dell’unica donna presente. Quei suoni per loro furono boccate d’aria fresca dall’ombra interiore che sentivano dentro.
Si diressero velocemente verso la biblioteca da dove provenivano le risate. Quando entrarono nella stanza la scena era esilarante: Ginny era sdraiata sul divano contorta dalle risate mentre i due bambini stavano ai lati – per non gravarle sulla pancia rigonfia- e le facevano il solletico senza pietà, ridendo gioiosamente.
- Eltamin, James ! Ora basta o mi arrabbio !- esclamò Ginny tra una risata e l’atra.
Harry e Draco rimasero per qualche secondo a fissare la scena  ammaliati da tanta pace e allegria.
Manca ancora qualcuno.
Era questo il pensiero dei due in quel momento.
Presto tornerai a casa, Venere.
E’ una promessa.
   
 
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