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Autore: OneDirectionILoveYoou    30/07/2013    2 recensioni
-Dici di avere tutto,non hai bisogno di me
-Senza te non sono niente!
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nella storia parteciperanno oltre agli OneD e a un nuovo personaggio, Justin Bieber.
Se magari l'introduzione non vi ha incuriosito siete invitate e a leggere il prologo
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Elyn's pov

 

Faceva talmente caldo che iniziavo ad odiare la mia felpa, che quel giorno scartai tra mille magliettine e camicette aderenti che Liam si limitava a comprarmi in uno dei tanti negozietti che frequentava solo per le commesse, delle ragazze molto facili.

 

Tentata dal fatto di rimanere in canottiera e togliere la felpa, mi incamminai verso il mio armadietto: al solito i corridoi erano deserti.

Erano quasi le nove e tutti erano nelle proprie aule che aspettavano i loro insegnanti.

 

Venivo a scuola leggermente in ritardo proprio per questo: evitare di parlare con la gente.

Odiavo la mia vita, e se qualcuno ne fosse entrato a far parte ne avrebbe pagato di certo le conseguenze; non mi andava di deludere qualcuno quindi mi limitavo a seguire le lezioni e rimanere la sfigata che mangia da sola in mensa e non esce il sabato sera, ma bensì rimane tutte le notti fuori facendo in modo di non morire con una pallottola in testa.

 

Avevo giusto un'amica: Susan Thomas, figlia di un vecchio amico di mio padre.

Susan era una tipa simpatica e dolce con tutti, ma era anche una ragazza molto facile, e questo non faceva altro che renderla debole.

Ci conoscevamo dalla nascita, ma lei faceva parte delle cheerleader, e non era raccomandabile per lei, farsi notare con una sfigata.

Ecco cos'ero per tutti: una stupida sfigata, che non aveva amici e che si rifugiava in un paio di cuffiette pur di sfuggire alla vita reale; quando invece facevo di tutto per andare avanti ogni giorno cercando di non morire assassinata per i guai di mio padre e di mio fratello.

 

Susan di tutto questo naturalmente non ne sapeva niente, e non gliel'avrei sicuramente detto!

Ci sentivamo delle volte, quando lei era da sola, io ero sempre disponibile; era un po' opportunista sotto questo punto di vista, però a me non dispiaceva. 

Avrei fatto di tutto per avere almeno una persona su cui contare quando tutta questa vendetta sarebbe finita, quando mio fratello e la sua famiglia pazzoide sarebbe stata sotto un mucchio di macerie a far compagnia a mio padre, ero disposta a qualsiasi cosa.

 

Ero intenta a cercare il libro di chimica, avevo le auricolari alle orecchie e il cellulare con la riproduzione casuale, quando sentì la presenza di qualcuno accanto a me: mi voltai ed il mio sguardo incontrò due meravigliosi occhi nocciola, un viso d'angelo e dei capelli biondi tirati su in una cresta ben ordinata.

Indossava un jeans scuro, una giacchetta nera di pelle sbottonata, da cui si poteva notare una canottiera bianca che lasciava intravedere l'ombra dei suoi addominali scolpiti, e delle supra bianche ben pulite.

 

Sarà il nuovo arrivato, pensai.

Gli sorrisi, e dopo aver lasciato che ricambiasse vi avviai verso l'aula di Chimica.

Quel ragazzo era un dono della natura!

Aveva un sorriso perfetto, era meraviglioso.

Troppo bello per Las Vegas; qui c'è qualcosa sotto, pensai tra me e me.

 

Cercai di pensare positivo, ma risultò inutile.

Di sicuro quel ragazzo non era nulla di buono: è sempre così, i ragazzi più fighi sono privi di  cervello o vita normale, che non somigliasse minimamente alla mia!

 

Entrai in classe, evitando i rimproveri insulsi della White.

Era una donna alquanto severa, era un'ottima insegnante ma allo stesso tempo una cattiva compagnia per chiunque si fosse degnato di passare del tempo con lei.

Questo spiegava il motivo del suo non matrimonio con il collaboratore, il signor Grieg.

Si diceva che ci fosse del feeling tra i due, ma l'unica cosa di cui si è parlato per due settimane è stato l'urlo della White contro il suo quasi marito, per non averle detto che vivesse ancora con i genitori.

 

Ero immersa nei miei pensieri, senza ascoltare minimamente la noiosa lezione, quando la porta in legno, fece il solito rumorino snervante facendo comparire il ragazzo di prima.

Lui e tutto il suo fascino si spinsero verso la cattedra, e dopo aver dato il solito rimprovero per il ritardo, la professoressa, disse delle parole che non avrei preferito sentire:

-Si sieda pure accanto alla signorina Payne-

 

Sgranai gli occhi, per la sorpresa e come se niente fosse lo vidi sedersi accanto a me.

Potevo sentire gli occhi di tutta la classe su di me:

la professoressa che voleva vedere se il nuovo arrivato, il signorino Bieber a quanto si era detto, avesse seguito i suoi maledetti ordini.

Le cheerleader invidiose per la mia fortuna, anche se io non avrei mai pensato di poterla definire tale.

I ragazzi che lo guardavano per potersi assicurare di non avere un nuovo rivale, e poi c'erano Harry e Louis, che mi fissavano come se avessi lasciato in vita il nemico.

 

Che avevo fatto adesso?

 

-Quindi è così che ti chiami...- il suono della sua voce mi distrasse dalla voce squillante della White.

 

-Così come?-

 

-Payne...- rispose, il nuovo ragazzo fissando la professoressa, fingendo di essere attento.

 

Odiavo il fatto che non mi guardasse mentre mi parlava, in effetti odiavo quando tutti lo facevano.

 

-Bieber...- 

 

-Come ti chiami??- 

 

No okkay, a che gioco stavamo giocando?

Il ragazzo era un po' fregato mentalmente.

Mi dice di conoscere il mio nome e finge indifferenza ma poi mi chiede quale sia il mio nome nonostante lo conoscesse già, diventando curioso.

 

-Dove vuoi arrivare?- Chiesi girandomi e fissandolo.

 

-Oh niente che ti possa importare piccola...-

 

-Non chiamarmi piccola... ho un nome!-

 

Risposi innervosita.

Lo conoscevo da nemmeno 5 minuti e già avevo capito che era un deficiente nato.

 

Mentre Harry innervosito continuava a fissarmi girandosi dal terzo banco per arrivare a me seduta all'ultimo, notavo Louis intento a calmarlo.

 

Quei due erano fuori, certamente non quanto il signorino qui accanto a me, ma ci erano vicini... insomma cosa si credevano che avessi raccontato tutto di noi al primo che capita??

 

Harry e Louis erano due dei migliori amici di mio fratello, e odiavano il fatto che io facessi parte del gruppo, e questo lo odiava anche Liam visto che papà prima di morire aveva affidato tutto a me, nonostante fossi una ragazza e fossi la figlia minore.

Temevano che li avrei rovinati, ma si sbagliavo di grosso.

Li avevo sempre aiutati, e anche salvati delle volte!

 

Sentì Bieber sospirare pesantemente. 

Il che mi diede fastidio; so che è un normale respiro ma lui mi dava fastidio così anche il suo respiro era fastidioso per me:

 

-La smetti?- soffocai in un urlo.

 

-Di fare che?- mi guardò lui alzando un sopracciglio.

OHH questa volta si era degnato di girarsi.

 

-Di respirare... pesantemente!-

 

Fece una smorfia.

 

-Mi dai fastidio- aggiunsi snobbando il fatto che fosse un gran figo.

 

Lui rise in silenzio, incredulo della mia frase insensata e io mi irritai al tal punto da fissarlo con odio tutto il tempo; il che continuò le sue risate soffocate per lo svolgimento della lezione, e gli sguardi assassini di Harry.

 

Presi i miei appunti con serenità e sclerando mentalmente sul mio nuovo compagno di banco, sentì il suono della campanella suonare e come da manuale corsi fuori per lasciare quel povero pazzo ai suoi problemi mentali.

 

 

Harry's Pov

 

Era l'ora di chimica.

Non c'è bisogno di dirlo, il fatto che io odiassi la chimica era ovvio.

Per fortuna la lezione la seguivo con Louis e così avrei potuto distarmi come volevo.

 

-Hai visto quant'era bella ieri quella sul cubo???- mi chiese Louis alludendo alla notte precedente passata in discoteca con tutta la gang.

 

-Ohh sì... era così eccitante...- dissi mordendomi il labbro inferiore.

 

Subito dopo scoppiammo a ridere entrambi, ma la professoressa ci lanciò il suo ennesimo rimprovero pregandoci di smetterla.

 

Eravamo intenti a non parlare, il che era strano dato che noi chiacchieravamo in continuazione, quando bussarono alla porta ed entrò un ragazzo alto all'incirca quanto me: capelli biondi alzati in una cresta, pantaloni scuri, canottiera e scarpe bianche con giacca di pelle.

Aveva stile ed era anche carino ma modestamente io ero molto meglio.

 

-Si può accomodare accanto alla signorina Payne-

 

il mio cuore perse un battito alle parole della professoressa... insomma: Bieber era un nostro rivale , ed Elyn era la sorella di Liam.

 

Anche se non l'avevo mai ammesso per poter accadere debole agli occhi di tutti, avevo sempre avuto un debole per Elyn, si da quando era una bambina.

 

Era un bella ragazza e il suo modo di fare e di comportarsi mi piacevano molto: amavo il modo in cui sorrideva, in cui metteva una ciocca di capelli dietro l'orecchio, in cui si mordeva il labbro inferiore amavo tutto di lei.

 

Questo mio amore che non le avevo mai dimostrato cercavo di nasconderlo con l'odio nei suoi confronti, sopratutto nel fatto che lei faceva parte dei Motors.

 

Naturalmente Louis di questo sapeva tutto e mi aveva mille volte, consigliato di parlarle ma io avevo sempre rinunciato avendo paura di una sua possibile negazione.

 

 

Notavo i due ragazzi parlare, anche se i loro sguardi erano sempre separati:

 

-Tranquillo amico, Kathelyn non si butta a quei livelli.-

Louis mi rassicurò, ma io non avevo voglia di sopportare quella situazione.

 

 

Elyn's Pov

 

La prossima ora sarebbe stata occupata dal professor Harris, l'insegnante di Scienze.

Come giusta regola sarei dovuta andare a posare i libri di chimica nell'armadietto per alleggerire la sacca, ma il fatto di dover incontrare il deficiente di prima non mi andava molto a genio, quindi mi limitai  a proseguire verso il secondo piano, sperando vivamente che il ragazzo non fosse con me anche quest'altra ora.

 

Insomma era un gran bel ragazzo, su questo non ci pioveva, ma era molto irritante, e poi era un Bieber, e alle parole di mio fratello la  famiglia Bieber non aveva nulla di buono, se non il fascino, aggiungerei io.

 

Ero completamente immersa nei miei pensieri quando il cellulare mi vibrò in tasca: un messaggio da Liam.

Diceva: "Sta' attenta!"

 

Era possibile?  Già sapeva tutto.

Sicuramente Harry e Louis avranno riferito tutto.

Odiavo le situazioni come queste, loro si coalizzavano tra di loro lasciando sempre la colpa a me.

 

L'unico di cui mi fidavo maggiormente lì dentro era Zayn; era l'unico che mi capisse davvero, o almeno tentava.

 

Harry era davvero carino, ma il suo odio nei miei confronti mi aveva spinto a trattarlo con disprezzo perché d'altronde era quello che si meritava.

Ce l'aveva con me per non so quale motivo, e non perdeva tempo quando si trattava di rimproverarmi; delle volte era molto più irritante di mio fratello: e peggio di Liam non c'è nessuno!

 

Riposai il cellulare in tasca, e improvvisamente mi sentì tirare da dietro.

Era Bieber, avrei riconosciuto la sua voce snervante, tra mille.

 

-Dirai qualcosa a tuo fratello?-

 

Sapevo che non era una persona con una vita normale, e adesso questa sua domanda ne era la conferma.

Lui mi lasciò il braccio che poco prima aveva stretto per attirare la mia attenzione.

 

-Dovrei?- 

 

Feci una smorfia, e lui imbarazzato si grattò la nuca.

 

-bè...- Fece per parlare ma lo bloccai dicendo:

 

-sa già tutto...-

 

Lui rise nervoso. 

La sua risata era molto melodiosa da sentire, ma i complimenti tra di noi non erano leciti, quindi feci spallucce e cercai di tornare a camminare, ma lui tornò ad afferrarmi il braccio facendomi tornare indietro:

 

-Lasciami... - dissi mentre cercavo di liberarmi dalla sua presa.

 

-Aspetta... sono Justin, Justin Bieber!- mi sorrise porgendomi la mano.

 

Ricambiai il sorriso e gli stinsi la mano a mia volta... sembrava un bravo ragazzo, se non si chiamasse Bieber.

Justin, forse era un nome che non gli si addiceva, visto che la sua vita era uguale alla mia, non era nulla di giusto.

 

Ne ero certa, faceva parte dei Devils, la banda che viveva a Calabasas, la gang che mio fratello voleva morta, l'assassino di mio padre.

 

Anche se non era sicuramente stato lui il suo assassino, era un mio nemico, e dovevo odiarlo, per forza, era comunque una delle persone che mi avevano portato via mio padre, e avrebbero pagato le conseguenze: me se sarei occupata personalmente.

 

-Dovresti dirmi il tuo nome adesso..- mi fece notare Justin.

 

-Penso che tu già lo sappia.- risposi io, ritirando la mia mano dalla sua.

 

-Come vuoi piccola.- sospirò dopo aver sistemato lo zaino in una spalla.

 

Continuava a chiamarmi piccola, sapendo che mi desse fastidio e questo mi faceva innervosire.

Era così irritante!

-Non chiamarmi piccola!-

 

-Come dovrei chiamarti se non mi vuoi dire il tuo nome ?!- disse ovvio facendo spallucce.

 

-Mi chiamo...-

 

Ci pensai su. Lo so era normale che io avessi dovuto dire Kathelyn, ma il mio cervello mi suggerì di mentire.

So che sapeva già che fossi una dei Motors ma coprirmi ulteriormente non mi avrebbe sicuramente danneggiato.

 

-Lola...Lola Payne- Vidi lui sorridere, e subito dopo si sistemò il ciuffo biondo.

Lo stavo fissando, e lui faceva lo stesso.

avevamo posato lo sguardo l'uno su l'altra e la cosa era molto imbarazzante: mi persi in quegli occhi d'oro e penso lui fece lo stesso nei miei smeraldo.

Per un attimo, mi sentì debole, come se non ci fosse altra cosa che mi sarebbe potuta piacere altre quello sguardo che ti toglieva il respiro.

 

-KATHELYN?!??-  la voce di Susan improvvisamente mi stonò l'orecchio.

 

Io e Justin ci girammo a guardarla: stava correndo verso di noi.

Maledicendo il suo arrivo, sperai con tutto il cuore che la campanella della seconda ora suonasse per portarmi in classe lontano dalle mie fottute bugie.

che fine avrebbe fatto LOLA??

 

 

Zayn's Pov

 

Appena la campanella della seconda ora suonò, mi alzai dal mio banco per andare fuori in giardino, naturalmente nessuno si accorse che un'attimo prima c'ero e l'attimo dopo non più, dato che ad ogni suono di campana i miei compagni iniziavano a fare un macello bestiale.

 

Uscì dalla classe assaporando il silenzio creato appena uscito da quella stanza troppo rumorosa, amavo il silenzio, mi dava una pace interiore assurda e mi era spesso utile per pensare.

 

Continuai a camminare nell'infinito corridoio scolastico, trovandomi poco dopo finalmente la porta d'uscita davanti, girai la maniglia ed uscì.

Naturalmente i miei 4 migliori amici erano già arrivati per la nostra "riunione fuori orario".

-Allora? Che succede ragazzi? Come mai questa riunione? -

Dissi dato che non mi era ancora stato spiegato niente

-Bieber..è in classe con Elyn, e indovina un po'? è seduto con lei-

mi spiegò Liam mentre stringeva le mani in due pugni facendo diventare le nocche bianche.

Non riuscivo a credere alle mie orecchie e credo che la mia bocca stesse toccando il suolo, ma mi ricomposi subito.

-Che facciamo?- 

Stavolta fu Harry a parlare.

-Sicuramente non ce ne staremo qui con le mani in mano-

sentì dire a Liam con una voce preoccupata mista di arrabbiatura.

-Allora che facciamo?-

disse Niall giocando con le chiavi della sua macchina.

-Niall..tu sai per caso dove si arriva alla casa Devils?-

Disse Liam con un non so che di strano nella voce

-Si certo..perché?-

Disse il biondo stringendo la chiavi.

-Andiamo-

disse Liam attirando l'attenzione di tutti.

-Dobbiamo andare a..-

Liam non lasciò finire la frase a Louis che aggiunse

-Si, andiamo a casa Devils, a Calabasas-





#AngoloAutrice
Hey bellissime! abbiamo aggiornato <3
speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e che lascerete qualche recensione
vi SCONGIURIAMO DI FARLO  :c
infondo che vi costa scriverci una piccola recensione? <3
ah ! vorremo sapere se qualcuno potrebbe farci il banner <3
per chi vorrebbe farlo basta che ci contatti <3

grazie mille a tutti <3

un bacione,il team DreamJarla10-94
   
 
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