Unknown

Andai al bar come al solito per farmi una birra. Non lo facevo per dimenticare come sembrava piacesse fare a quei ragazzini che si trovavano adesso in giro: il mio passato aveva forgiato ciò che ero. Bevvi un sorso e mi girai per dare un'occhiata agli altri avventori del bar.
Fu allora che lo vidi: era un ragazzo che non doveva avere neanche vent'anni che se ne stava da solo a mangiare una brioches con lo sguardo perso nel vuoto e le cuffie alle orecchie.
Conoscevo quello sguardo. Riuscivo a percepirne l'intensità. Se ne stava in silenzio, ma nei suoi occhi si scorgeva una tristezza quasi struggente. Sapevo esattamente cosa provava. Conoscevo quella disperazione bruciante che ti dilania il petto. L'avevo provata per tanto tempo e a volte ancora tornava a tormentarmi. E nonostante tutto quel dolore, la voce non usciva e le persone mi passavano accanto senza notarmi, come fossi un fantasma nella folla, una di quelle persone di cui non ti ricordi mai perché non ha nulla di speciale.
Anche quel ragazzo si sentiva così, io lo vedevo.
Mi sedetti al suo tavolo senza dire niente e lui mi guardò confuso. Poi capì.
Non lo conoscevo, ma era come se l'avessi sempre fatto.





Storiella a caso. Spero che apprezziate~ (Sono le 3 di notte e non ho voglia di dilungarmi in commenti)
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Byee