Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ValeA    31/07/2013    7 recensioni
Quattro mesi.
Oggi erano quattro mesi dalla morte di Cassie, la mia migliore amica.
Quattro mesi fa è iniziato il mio incubo, quell'incubo non ancora finito.
Sono viva, è vero. Ma l'essere viva è diverso dal vivere, io non vivo più. Sopravvivevo. La mia non la si può neanche più definire vita.
La gente mi crede pazza, crede che sia stata io ad uccidere Cassie. Crede che io l'abbia attirata in quella casa abbandonata solo per ucciderla, sicura che non l'avrebbe trovata nessuno.
Ma la gente parla senza sapere davvero come andarono le cose quella sera.
Jess e Vic hanno testimoniato che non fu mia l'iniziativa di inoltrarmi lì, che io la stavo solo accompagnando per non lasciarla da sola, ma chi davvero credeva a loro?
Pensavano che mi stessero coprendo, che fossero mie complici.
*Seguito della One-shot "Revenge".
Per comprendere meglio questa, è meglio dare prima un'occhiata a quell'altra ;)
ATTENZIONE: con questo mio scritto, pubblicato senza alcun scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere delle persone presenti, né di offenderle in alcun modo.
Ci tengo inoltre a precisare che i loro comportamenti non sono assolutamente da prendere come esempio.
Genere: Dark, Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Revenge'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Epilogue
The End can be The Beginning


 
Cinque anni dopo...
 
«Alice, vieni.» fui chiamata da mia nonna.
Ebbene sì, io e lei c'eravamo ritrovate dopo un bel po' di anni lontane.
Era morta due anni fa a causa di un infarto, ora lei e mio nonno erano finalmente insieme e felici.
Io, nonostante la brutta fine, non mi posso lamentare. Non sono sola, con me oltre i miei nonni ci sono Cassie e Louis.
Con quest'ultimo avevo chiarito circa quattro anni fa.
Per i primi mesi avevo preferito rimandare un qualsiasi incontro, non mi sentivo abbastanza pronta per affrontarlo. Troppi discorsi in sospeso. Successivamente mi ero presa di coraggio e abbiamo iniziato anche a conoscerci, senza tutti quei problemi che arricchivamo la nostra vita, in lui avevo scoperto quanto fosse diverso da quello che avevo conosciuto.
Lui era buono, divertente e sempre pronto ad aiutarmi. Si era scusato con me per ciò che mi aveva fatto, aveva perso la fiducia nelle persone e si sentiva tradito da me e mia nonna proprio perchè pensava che non l'avremo ingannato e invece era quel che avevamo fatto.
In questi anni oltre ad averlo conosciuto, ci stavamo frequentando. Per quanto fosse possibile nel posto in cui ci trovavamo.
Avevo anche perdonato i miei genitori fin da subito, ero pur sempre la loro bambina.
Per il mio funerale avevo visto mia madre che non riusciva a trattenere le lacrime e mio padre che cercava di farle forza, sembrava insensibile non avendo versato neanche una misera lacrima ma sapevo che lo faceva perchè lui sosteneva fin da sempre di non saper mostrare le proprie emozioni davanti agli altri.
Infatti dopo il funerale, l'avevo visto distruggere il suo studio. Si era sfogato sfuggendo però agli occhi di tutti. Non si sarebbe mai perdonato per avermi lasciata andare così. 
I miei genitori cercavano di farsi forza, il loro rapporto però era vacillato. Si incolpavano a vicenda per tutto quello che non avevano avuto il coraggio di fare ma loro si amavano ancora. Ma questo non bastava, per loro perdermi era stato il loro più grande fallimento. Non pensavano neanche di meritarsi qualcuno con cui stare per sempre, credevano di distruggere tutto ciò che gli veniva dato.
«Dimmi...» invitai mia nonna a parlare.
«Questo dovresti darlo a Cassie.» mi mise in mano un ciondolo, lo stesso per cui tutto era iniziato. «è tempo di regali di Natale anche qui, le piacerebbe averlo.» era il ciondolo di sua zia Angela.
Quel ciondolo per cui a mia insaputa eravamo andate in quella casa quella notte.
Per quanto riguarda la zia di Cassie, l'avevo conosciuta. Avrei preferito non farlo.
In questo posto la gente rimane per sempre con l'età in cui è morta quindi dall'ultima volta che lei e Louis si sono visti, lei non è cambiata di una virgola e Louis ne era entusiasta. Io no.
Era viziata, insopportabile e troppo sicura di sè e mi pento ogni giorno della mia vita di aver detto che lei forse avesse in comune qualcosa con Cassie, neanche l'aspetto era poi tanto simile guardandole per bene. E la mia amica sembrava pensarla come me.
Oltretutto nonostante i tanti anni passati, non si era mai persa la rivalità con mia nonna e adesso continuava con me. Adesso voleva Louis ma a lui non interessava.
Avevo conosciuto anche Harry, Liam e Zayn e questi ultimi due si avevano chiarito tutti i malintesi con il mio ragazzo, è strano definire Louis così. 
Zayn gli aveva spiegato la situazione e Louis l'aveva perdonato come loro avevano perdonato lui per ciò che aveva fatto.
Liam aveva lasciato Angela tanti anni fa. Non riusciva a sopportarla più.
Dice sempre. «Quando eravamo in vita sembrava più simpatica.» e forse lo era, forse era cambiata dopo la morte. Forse.
Insomma, questa vita non è peggio di quella che avevo.
Mi dispiace soltanto non aver salutato per l'ultima volta Victoria e Jessica. Adesso però loro hanno la loro vita.
Vic lavora come commessa in un negozio di abbigliamento molto famoso, è fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo che l'ama davvero e già pensano al matrimonio.
Jess studia a Oxford dove vive suo padre dopo il divorzio e nel tempo libero fa da babysitter, non è fidanzata ma ha più di una semplice cotta per il farmacista che lavora sotto casa sua. Il ragazzo dovrebbe capire che tutti quei mal di testa non sono tanto reali ma solo una banale scusa per vederlo.
«Va bene, nonna.» mi ero di nuovo persa nei miei pensieri. «Adesso vado da Louis, mi sta aspettando.» lei annuì, presi il ciondolo e mi baciò velocemente la fronte lasciandomi poi andare.
Lo vidi poco più lontano da me, era come sempre bellissimo e sorrideva. Quel sorriso era tutto per me, mi amava e io mi ero innamorata di lui.
 
 
Un mazzo di fiori gialli e bianchi venne posato sulla lapide di Alice.
Era stata una donna vestita di nero a poggiarlo, il viso lo teneva coperto con degli enormi occhiali neri da sole per non far vedere le lacrime. Fece una veloce carezza all'immagine raffigurante sua figlia però venne interrotta dallo squillare del cellulare. Si allontanò, non voleva disturbare l'altra gente che si trovava lì per stare vicini ai propri cari.
«Ashlynn, dobbiamo andare di là.» una ragazza dai lunghi capelli castani e ricci indicò verso destra.
«Ne sei sicura, Charlie?» la mora si trovò costretta a sbuffare, sua cugina era senza speranze. Andavano lì ogni settimana e ancora non aveva imparato quale fosse la giusta strada da percorrere.
«Sì, Ash. Tu hai un livello scarso di orientamento.» la rimbeccò. «Fidati di me.» quelle due non stavano parlando a voce troppo bassa, tutti si voltarono verso di loro e non appena se ne accorsero, cercarono di parlare un poco più piano.
«Va bene.» finalmente la biondina si convinse.
Non potevano avere più di quindici anni, erano minute ma energiche. 
Erano cugine ma loro preferivano definirsi sorelle, amiche per la pelle. Essendo cresciute sempre insieme, sapevano tutto l'uno dell'altra. Non potevano nascondersi nulla, l'altra l'avrebbe capito e l'avrebbe fatta parlare.
Charlotte aveva ragione, erano arrivate a giusta destinazione.
«Ciao nonno.» salutarono entrambe. «Ciao anche a te, nonna.» si voltarono verso l'altra foto.
«Dovremo prendere un po' d'acqua per questi...» disse Ashlynn tenendo saldamente i fiori e indicandoli alla cugina. «Vai, Charlie.» la ordinò.
Charlotte non la sopportava quando la comandava a bacchetta ma non poteva farci nulla, era più forte di lei e così fece come le aveva detto.
Fece il percorso a ritroso per cercare una piccola fontanella, di solito ci pensava sua madre ma quella volta non era potuta venire per impegni lavorativi ma loro ci tenevano a far visita ai nonni, non sarebbero mancate per nulla al mondo.
Volse il suo sguardo verso destra e le venne come un flash in mente, quella ragazza l'aveva vista da qualche parte. Molto tempo fa.
Erano al parco lei e sua cugina, quest'ultima era caduta e quella ragazza l'aveva aiutata ma sua madre aveva detto che era meglio starle alla larga ma non ne sapevano il motivo, avevano solo dieci anni.
«Oh.» disse non appena capì. «Ashlynn guarda!» la bionda si voltò verso di lei e chiese cosa voleva, Charlotte la invitò ad avvicinarsi per guardare quello che aveva appena scoperto.
«Dimmi.» la esortò a spiegare cosa volesse.
«Ti ricordi di lei?» la bionda annuì, rimase sconvolta quando lesse 2013. 
Era morta cinque anni fa, proprio nello stesso anno in cui le aveva conosciute.
«Sembrava simpatica...» la mora non potè non concordare. «E tua madre era stata scortese con lei.» concordò di nuovo, non era stata gentile.
«Io volevo conoscerla, era molto bella...» Charlotte mise un braccio attorno alle spalle della cugina. 
«Già, lo era.» si voltò di poco la testa sentendosi osservata, era un ragazzo.
Si stava avvicinando a loro, aveva uno sguardo di chi nascondeva qualcosa. «La conoscevate?» fu sollevato quando la risposta delle ragazze fu sì.
«Non bene.» precisò Ashlynn. «Tu?» alla ragazza venne il dubbio che fossero fratelli, erano entrambi biondi e avevano gli occhi azzurri. Sì, forse il ragazzo era il fratello.
«Sì, molto bene.» a Charlotte quel ragazzo spaventava ma sua cugina invece sembrava più tranquilla, abbastanza da presentarsi.
«Sono Ashlynn e lei è mia cugina Charlotte, nonchè la mia migliore amica...» Charlotte la guardò male.
Se voleva cacciarsi nei guai era un suo problema ma non aveva il diritto di trascinarla con sè.
«Io sono Niall.» porse la sua mano che venne ricambiata solo dalla bionda. «Niall Horan.» Ashlynn guardò la lapide di fronte a lei e notò che Alice di cognome faceva Knight e non Horan.
«Non siete parenti tu e lei?» domandò curiosa.
«Veramente no.» disse quasi ghignando e Charlotte sentì un quasi impercettibile brivido lungo la schiena.
 
 
Alice non aveva trovato il suo lieto fine sulla terra ma adesso ovunque si trovi, lei è felice.
Purtroppo i guai stavano per arrivare per altre due persone, due ragazzine quindicenni per l'esattezza e questa volta come si sarebbero potute salvare loro? Come avrebbero potuto evitarlo?
Non potevano scappare da lui ormai, Niall le aveva trovate come Louis aveva trovato Alice e Cassie.
Non c'era più nessuna via d'uscita. Erano spacciate.


 

The End... 



 

Note dell'autrice:

*inizia a piangere* questa è la fine :'( 
Qualcuno esulterà perchè non vedrà più questa storia aggiornata e qualcuno invece non ne sarà felice, quella forse sono solo io xD
Maaa comunque, l'altro capitolo è stato "triste", definiamolo così, spero che questo sia stato più "felice" per quanto lo possa essere.
Spero sia di vostro gradimento! :D
Io in questa storia c'ho messo l'anima, ho fatto del mio meglio e posso dire di esserne soddisfatta.
Non vi dirò che mi sono messa a piangere quando scrivevo i momenti tristi o sorridevo per quelli felici perchè non è così, sono un insensibile, lo so ;) 
La maggior parte delle volte avevo voglia di prendere il computer e lanciarlo nel muro perchè l'ispirazione era andata a farsi benedire e la voglia di scrivere scemava lentamente, minuto dopo minuto ma sono riuscita a scriverla tutta e ne sono soddisfatta, forse più di me stessa che della storia ahahahha :)
Sì, è la prima a più capitoli a cui ho scritto una fine. ;)
*Pubblicità: per chi non lo sapesse ho un'altra storia in corso, si chiama
A boyfriend, many friends and... an unknown boy e per chi volesse passare a leggere, è il benvenuto :)
Adesso smetto di rompere e invece ringrazio tutte quelle persone che l'hanno inserita tra le preferite/seguite/ricordate e quelle che l'hanno recensita **
Vi adoroooooo!
*La sorella le ordina di smetterla di scrivere e di aiutarla con l'inglese*
Mia sorella mi chiama, in estate le viene la fantasia di studiare xD
A presto e ci terrei molto a sapere cosa ne pensate :D



Un bacione, Valentina <3

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ValeA