Dove aver dato una mano a Wahilyha per lavare i piatti ,Hope e Zayn salirono al piano di sopra e entrarono nella stanza del ragazzo. Era tutta in ordine bella e profumata non se lo sarebbe mai aspettato da lui. C’erano foto dappertutto, di quando era piccolo, vestito da carnevale, qualcuna in costume, poi Hope ne notò una messa in una meravigliosa cornice, era lui assieme ai suoi genitori, doveva essere il suo compleanno di qualche anno fa dalla quale si poteva vedere un Zayn felice. Forse lui prima non era così, forse era diventato un bad boy a causa della sofferenza che gli avevano causato la madre e il padre, fare il duro, stare con tutte le ragazze che gli capitavano era solo uno sfogo, era come una corazza che si era costruito per non fare intravedere il dolore che portava e porta ancora oggi con se, Hope, forse era l’unica che poteva ridargli quello splendido sorriso che sfoggiava in quella foto.
“Ma questo sei tu vestito da teletubbies ?”. Disse Hope iniziando a ridere a crepapelle.
“Si, di la verità ero sexy anche con un vestito assurdo addosso”.
“Ah, si certo, oddio ma lì quanti anni avevi?”. Disse Hope indicando un sua foto in costume.
“Avevo quattro anni …”.
“Eri un panzarotto hahahah”.
“Signorina Smith lei è sempre stata perfetta?”.
“Hhaha si”.
“Mmm.. non ci credo tanto”.
“Di sicuro non ero una panzarotta pucciolosa come te, ora però prendi il pigiama oppure sta sera dormi sul divano”.
“Oh no no, non voglio dormire sul divano, aspetta ma io non metto il pigiama”.
“Ah no, dormi in camicia da notte?”.
“Ma che, dormo solo in boxer io soffro il caldo”.
Hope farfugliò un “Merda”, ma Zayn se ne accorse.
“Cosa c’è amore, neanche tu riesci a mantenere l’ormone?”. Disse Zayn iniziando a ridere.
“Ma cosa dici, mi sei indifferente in mutande”. Disse lei diventando rossa in viso.
“Poi sta sera vedremo se ti sono indifferente o meno”. Disse lui mostrando un sorriso malizioso.
“Zayn trattieni i pensieri pervertiti, ti mando a dormire sul divano”. Disse lei ridacchiando.
“No, no faccio il bravo bambino, piuttosto stasera cosa mangiamo?”.
“Mi sa che quel panzarotto che eri a quattro anni è rimasto per sempre in te”.
“Amore vorresti farmi morire di fame?”.
“Mai amore, dopo come farei senza di te”.
“Allora cosa mi prepari?”.
“Non lo so qualcosa mangeremo, ora però andiamo ho voglia di due coccole”. Disse lei facendo la faccia da cucciola”.
Scesero salutarono Wahilyha, e andarono verso la casa di Hope. Arrivarono davanti alla porta di casa Smith, e Hope andò alla ricerca delle chiavi, ma nella sua borsa non c’erano e nemmeno in tasca.
“Merda, non ho le chiavi mo come cazzo entriamo”.
“Hai visto bene nella borsa”.
“Si Zayn ho buttato tutto fuori, non ci sono”.
“Uh, gurada la finestra del bagno è mezza aperta mo entro, da lì e ti apro la porta”.
“Bravo amore, per una volta hai pensato qualcosa di intelligente, complimenti”. Disse Hope lasciandogli un  dolce bacio sulle labbra.
Per fortuna la finestra era al primo piano, Zayn si arrampico sul piccolo balcone ed entrò dalla porta del bagno.
“Eccomi qua amore”. Disse sbucando dall’porta.
“Bene sei entrato, se non avessi il mio tarzan panzarotto sarei rimasta fuori, ti amo”.
“Ti amo anche io, ora però voglio una ricompensa”.
“Zayn…”. Disse facendo una piccola smorfia.
“Se non ci fossi stato io saresti rimasta fuori, quindi”.
“Okkey, faremo l’amore tanto già ci stavo facendo un pensierino”.
“Davvero, che bello il mio sogno si avvera, per la prima volta toglierò la verginità alla ragazza che amo, ti amo Hope”.
“E chi ti ha detto che sono ancora vergine”. Disse Hope ridacchiando.
“C-coosa?”. Disse Zayn diventando pallido.
“Hahahah vorrei farti vedere la faccia che hai fatto, amore non preoccuparti tu sarai la persona che mi toglierà la verginità stai tranquillo”. Disse ridendo ancora.
“Amore ora entriamo, che ho fame”.
Appena entrarono Zayn si buttò letteralmente sul divano che c’era in salone e accese la televisione.
“Allora cosa mi prepari?”.
“Zayn ma io non so cucinare”.
“Come ?”
“non sono pratica come tua sorella lei è bravissima”.
“Si ma fammi mangiare qualcosa”.
“Okkey, ora tu sta qui buono che io vado in cucina a preparare qualcosa di commestibile”. Zayn annuì
Spalancò il frigorifero cercando qualcosa da preparare, tirò fuori dell’insalata e dei pomodori, poi prese del prosciutto e vari tipi di formaggi. Tagliò accuratamente della fette di pane e le fece tostare, fece diversi tipi di bruschette, alcune con il formaggio, altre con il prosciutto e altre ancora con i pomodori, preparò anche l’insalata alla quale ci aggiunse la rucola e il mais, si impegnò tanto era qualcosa di semplice ma sembrava invitante, preparò i piatti e li mise in tavola, poi si ricordò che la madre aveva delle candele ne prese due e le posizionò al centro della tavola. Era tutto pronto ed Hope poteva ritenersi soddisfatta di quello che aveva preparato.
“Zayn vieni qui è pronto”. Si sentì urlare dalla cucina, il moro si alzò dal divano e andò nell’altra stanza.
“Wow amore anche le candele”.
“Spero che ti piaccia quello che ti ho preparato”.
“C’è non è una cena da ristorante, ma almeno sono sicuro che quando ci sposeremo qualcosa mi farai mangiare”.
“Zayn smettila e mangia”.
Mangiarono tutto, era qualcosa di semplice si ,ma ben fatto, ovviamente , Zayn neanche quando mangiava non  riusciva a tenere fermo l’ormoni ma ormai Hope ci aveva fatto l’abitudine lei lo amava così com’era.
Dopo mangiato andarono in salone e si accucciolarono sul divano mentre guardavano la tv.
“Com’è interessante questo film”. Disse Zayn sbuffando.
“Vuoi fare qualcosa di più divertente?”.
“Si”. Disse Zayn tutto eccitato.
“Solletico time”.
Hope si avventò su di lui ed iniziò a fargli il solletico, sui fianchi, sotto il mento sembravano due bambini, ma il gioco finì quando Zayn la acchiappò, e finirono lei sotto e il ragazzo sopra.
“E adesso cosa vuoi farmi mio bel Tarzan”.
“Penso te lo immagini”.
La iniziò a baciare, i loro corpi aderivano perfettamente, Hope sentì l’erezione del ragazzo sul suo corpo e gemette, Zayn la prese in braccio e la portò nella sua camera. Si tolse la maglia gettandola sul pavimento, iniziò a baciare l’incavo del collo della ragazza, e poi le slacciò il reggiseno, le baciò dolcemente il ventre arrivando fino alla sua intimità. Gli sfilò i jeans facendola rimanere solo con gli slip, anche lui rimase in boxer poi sussurrò:
“Sicura bambolina”.
“Mai stata più sicura”.
Le tolse delicatamente gli slip, non poteva crederci era dannatamente perfetta,e  anche lui si tolse i boxer , indossò un preservativo e si abbassò sotto la sua intimità. Entrò dentro di lei, gemette prima lentamente poi più forte. Quello non era sesso, ma amore, quel raro sentimento che nasce tre due persone, e una cosa era certa tre di loro era nato. Furono interrotti dal suono del campanello, ma chi poteva essere a quell’ora in casa Smith?