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Autore: jas_    31/07/2013    19 recensioni
Aprii gli occhi di scatto e spostai il cuscino, mettendoci un attimo a far riabituare i miei occhi assopiti alla forte luce che entrava dalla finestra vicina a me. Mi guardai intorno e sussultai: quella non era la camera di Molly, né tantomeno la mia.
Un altro movimento mi fece voltare di scatto alla mia sinistra, un ragazzo seminudo dormiva sereno nel mio stesso letto. Prima di rendermene veramente conto urlai, guardando poi il mio di corpo: indossavo solo la biancheria intima. Cominciai improvvisamente a sentire caldo, mi passai una mano tra i capelli in preda al panico e cercai di ricordare gli avvenimenti della serata precedente.
Ricordavo la festa, i diversi cocktail che Molly mi aveva portato, quelli che invece mi ero arrangiata io a prendere, la pista affollata, quasi soffocante, io che non trovavo più Molly e cercavo di uscire da quella trappola umana e... Due mani che mi cingevano i fianchi, poi il vuoto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Right side, wrong bed'
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Capitolo 21

 
 
 
Rigirai distratta il cucchiaino nel mio caffè shakerato mentre ascoltavo Molly parlare a raffica degli ultimi avvenimenti dei quali non ero a conoscenza dato che avevo "categoricamente smesso di rivolgerle la parola", come continuava a ricordarmi non appena fosse possibile.
«Quindi tu stai con Zayn» dissi concentrata, togliendo il cucchiaino dalla tazza.
«Eh?» squittì lei, in stato di shock.
Mi strinsi nelle spalle, «vi siete baciati e da allora vi sentite regolarmente, stando a Josh, state insieme» dissi divertita, ricordando ciò che aveva detto a me quel buffo commesso di un negozio di Oxford Street.
Molly sbuffò, presa in contropiede, «tu piuttosto? Con Harry?» cercò di cambiare argomento.
«Non l'ho più visto né sentito da quella maledetta festa» spiegai risoluta.
Era passata esattamente una settimana ed io ero stata così impegnata negli ultimi preparativi per la festa di beneficenza che avevo a malapena trovato il tempo per scaricare Louis insultandolo per bene, quello era l'unico attimo di respiro che mi era stato concesso e avevo deciso di approfittarne per uscire con Molly.
Louis non mi mancava, per niente. Avevo sempre ammesso di stare bene con lui ma dopo quello che mi aveva fatto alla sua festa la mia opinione di lui era completamente cambiata. Aveva recitato per tutto il tempo in cui eravamo stati insieme - anche se infondo non era stato l'unico ad averlo fatto, ma non ne sarebbe mai venuto a conoscenza - e il suo unico scopo era quello di portarmi a letto. Era un vero e proprio coglione, e pure stronzo, ma come tutta la razza maschile d'altronde, fatta eccezione per pochi individui che tuttavia dovevo ancora trovare.
Harry, dopo che mi aveva consolata in un momento di sconforto, era sparito e non si era fatto più vivo. Si era limitato a stare con me e ad ascoltarmi in silenzio piangere, quando mi ero leggermente ripresa gli avevo detto che poteva andare da Josephine, che probabilmente lo stava cercando, e lui si era alzato senza proferire parola. In realtà ero rimasta un po' delusa da quel gesto, mi aspettavo almeno qualcosa, un "mi dispiace" che sarebbe stato ben accolto, oppure, ancora meglio, un "non mi interessa di Josephine, voglio solo te". E a quelle parole io gli sarei sicuramente saltata addosso, perché infondo l'arrabbiatura nei confronti di Harry mi era passata da un pezzo, ero soltanto troppo orgogliosa per ammetterlo. In quel momento però avrei fatto di tutto per trovarmelo lì di fianco, che mi sorrideva rassicurante e forse mi stringeva la mano, guardandomi con quegli occhio verde smeraldo.
«Terra chiama Victoria!» esclamò Molly, agitando una mano di fronte al mio viso.
Sussultai presa alla sprovvista, «che c'è?» domandai poi preoccupata.
«Andiamo, mentre venivo qua ho visto che in un negozio non molto lontano c'è una svendita di scarpe e guarda caso mi servono un paio di ballerine» spiegò lei, mentre si alzava e prendeva la borsa.
Alzai gli occhi al cielo e feci per prendere il portafoglio ma la mano di Molly mi bloccò, «per stavolta offro io» squittì, facendomi l'occhiolino e lasciando dieci sterline sul tavolo.
Le sorrisi grata e la seguii fuori dal locale dove un caldo sole estivo ci investì, costringendomi ad inforcarmi gli occhiali.
«A che ora devi tornare a casa?» mi domandò Molly, mentre prendeva una cicca dalla borsa e me ne porgeva una.
«È uguale, devo solo chiamare il catering per confermare l'ordine ma è questione di un attimo» spiegai.
Lei annuì seria, «ti sei data da fare, insomma» commentò poi.
«Non è poi così male come sembra» mi giustificai, «e poi mia madre è meno odiosa di quanto pensassi» aggiunsi.
Molly si arrestò di scatto e si voltò a guardarmi impaurita, «esci da questo corpo!» gridò poi, con voce grave, mentre mi scuoteva le spalle.
Risi e la staccai da me, «ma è vero! E per dimostrartelo potresti venire anche tu alla festa, magari con Zayn» azzardai.
Molly sbiancò, «non dire cazzate» mi riprese.
«Non sto dicendo cazzate» ribattei, «sarebbe un'idea carina.»
«Non ho migliaia di sterline da staccare in assegni e dare in beneficenza» commentò lei stizzita, «ho a malapena i soldi per concedermi qualche vizietto, e credo che Zayn sia dello stesso avviso se no non lavorerebbe in un bar d'estate.»
Sospirai, «Molly nessuno ti sta costringendo a fare niente, non sei obbligata ad evolvere in beneficenza neanche un penny se non vuoi, non sei obbligata. Però puoi bere e mangiare degli sfiziosi stuzzichini che la sottoscritta in persona ha assaggiato e scelto.»
Molly stette in silenzio per un secondo e mi osservò, squadrandomi da capo a piedi, «in effetti non volevo dirtelo, ma mi sei sembri un po' ingrassata.»
Mi arrestai di scatto e mi guardai allarmata, «davvero?» squittii, con la voce più alta di un'ottava. «Mia mamma mi uccide, già il vestito che ho comperato per l'occasione mi stava a pelo, ora come faccio?» domandai, mettendomi le mani tra i capelli.
Molly assistette in silenzio alla scena e solo quando io smisi di parlare scoppiò a ridere, «stavo scherzando! Non sei ingrassata di un etto, e ora andiamo a vedere le scarpe che quelle pure se ingrassi mi stanno comunque» mi ordinò, trascinandomi per un braccio all'interno del locale di fronte al quale eravamo giunte.
Mi sedetti sconsolata su una poltroncina mentre osservavo Molly camminare in mezzo a quello che lei definiva il paradiso. Si spostava continuamente da uno scaffale all'altro esaminando ogni tipo di scarpa che le capitasse sotto tiro e mettendo da parte quello che più le interessava. Rimasi in quella posizione, a dare alcuni giudizi sulle scarpe che provava, per circa venti minuti, quando repressi l'ennesimo sbadiglio decisi di alzarmi di lì.
«Esco un secondo a prendere una boccata d'aria» l'avvertii, raccogliendo la mia borsa, «torno subito.»
Molly annuì distratta mentre si osservava nello specchio con indosso un paio di décolleté che personalmente mi convincevano ben poco. Tuttavia stetti in silenzio ed aprii la porta del negozio ritrovandomi un istante dopo sul marciapiede.
Cominciai a percorrere in silenzio quella via che frequentavo raramente, fino a quando non giunsi in prossimità di un parco. Ero restia se andare in esso a continuare la mia passeggiata oppure tornare indietro. Mi fermai sul ciglio della strada, valutando la scelta, quando vidi in lontananza, proprio nel parco, una figura famigliare.
«Harry» sussurrai incredula, mentre lo guardavo camminare tranquillo accanto ad una ragazza che non avevo mai visto.
Strinsi immediatamente i pugni e cercai di sotterrare qualunque sentimento di gelosia o qualsiasi altra cosa fosse, nei meandri del mio cuore. Era bellissimo come sempre, con una maglietta leggera e leggermente scollata che lasciava intravedere il suo tatuaggio sul petto, i pantaloni marrone scuro e le sue amate All Star bianche. I suoi capelli erano leggermente mossi dal vento e anche a quella distanza si potevano notare i numerosi braccialetti che aveva al polso. Lo osservai sorridere, ed immediatamente sorrisi anch'io, perché infondo era impossibile non sorridere ad una visione del genere. Poi però mi ricordai che Harry era lì con una ragazza, che per giunta non era nemmeno Josephine, e mi resi improvvisamente conto di quanto probabilmente si fosse divertito alle mie spalle. Io stavo morendo dentro nel non vederlo né sentirlo, soprattutto dopo ciò che aveva fatto per me, lui invece sembrava divertirsi e spassarsela alla grande, con delle ragazze l'una più bella dell'altra. Presi un respiro profondo e decisi che sarebbe stato meglio se fossi tornata in negozio prima che Molly avesse cominciato a preoccuparsi, anzi, mi pentii proprio di essermene andata di lì. Mi sistemai meglio la borsa sulla spalla, e proprio quando stavo per fare retro front, Harry si voltò verso di me beccandomi in pieno. Lo vidi strabuzzare gli occhi palesemente sorpreso nel vedermi lì, e la ragazza accanto a lui, probabilmente nel vedere la sua espressione scioccata, si voltò a guardarmi pure lei, confusa.
Rimasi immobile senza sapere bene come agire, anche se l'unica cosa che in quel momento mi veniva in mente di fare era prendere per i capelli quella tipa, e subito dopo Harry. O forse il contrario, perché infondo lei non c’entrava niente. Ma nemmeno Harry dopotutto, non era il mio ragazzo e nemmeno mio amico, io e lui eravamo assolutamente... Niente. Non eravamo assolutamente niente. Non avevo motivo di essere gelosa di lui o sentirmi le gambe di gelatina ogni volta che mi guardava. Lo vidi sorridermi incerto ed alzare il braccio sinistro in segno di saluto.
Sventolai anch'io lievemente la mano destra, prima di voltarmi e tornare sui miei passi ancora leggermente scossa per il mio strano incontro. Ripensai al sorriso di Harry, e a quanto fosse bello, sentii un brivido percorrermi la schiena e le budella contorcermisi. Fu in quel momento che mi resi conto che forse Steve aveva ragione.  


 

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Eccomi qua dopo meno di una settimana dal precedente aggiornamento!
Potrebbe nevicare, seriamente AHAHAHA
Pensavate che Harry e Vì avrebbero fatto pace, vero? Mi dispiace ma non è da me, dovrete aspettare ancora almeno il prossimo capitolo perché accada qualcosa tra i due!
Se riesco aggiorno prima di partire per il Canada, ossia il 9 agosto, vedremo!
Intanto vi ringrazio per aver aggiunto la storia tra le seguite/preferite/ricordate, per le recensioni, ma anche soltanto per leggerla ed apprezzarla.
Sono felice che vi stia piacendo e che molte di voi si siano affezionate ai personaggi.
Per chi seguiva la mia fan fiction 10 giorni per innamorarmi di te, ho postato il Prologo del continuo, Begin Again, vi lascio tutti i link sotto :))
Alla prossima!
Jas




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