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Autore: _Astrea7469_    31/07/2013    2 recensioni
James e Lily non sono mai andati d'accordo, a scuola. Eppure, si sono sposati, in barba a tutti coloro che scommettevano sul loro odio eterno.
Lily e James si sono sposati...Ma i guai sono forse finiti, con questo matrimonio? Lily riuscirà davvero a vivere una Luna di Miele come si deve? James sarà capace di essere abbastanza maturo da fare il marito? E Sirius riuscirà, in questo viaggio, a non comportarsi da Sirius?
Scopritelo leggendo questa mia fanfiction!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Capitolo dedicato a Bellini_Elison, quell'anima pia che recensisce tutti i miei lavori e che segue le mie storie anche dopo aggiornamenti quantomeno saltuari.

Un giorno ti daranno un premio Nobel per la Pace, contaci ; )

 

Il concerto di Bloodysbury altro non era che un incontro tra maghi e streghe britannici (ma anche di altre zone del mondo) con la profonda passione per la musica. Esso era stato concepito come riunione informale tra maghi che, altrimenti, si sarebbero quasi certamente persi di vista alla fine degli anni di Hogwarts e reincontrati solo grazie a qualche indiscreto problema fiscale di fronte un amministratore del Ministero della Magia, ed era stato condito ed abbellito sotto la guida ispirante dei mastodontici concerti che infiammavano nel contesto giovanile babbano.

Tutto ciò, quindi, permetteva di conciliare l'attitudine babbana al dedicare un paio di giorni solo ed esclusivamente al contatto uomo-musica, alla predisposizione magica di dare sfoggio della propria eccentricità.

-Wooow, questo posto è mitico!- sibilò estasiato Sirius, concetrando la propria attenzione sull'immenso campo occupato da centinaia e centinaia di maghi in tenuta da camping.

-Sì, e guarda che tecnologie superiori contornano questo posto!- disse stupefatto James.

-Eeeehm...James, sai che quello è un bagno pubblico mobile, vero?- chiese incerto Remus.

-Certo che lo so...adesso...Ma è comunque un aggeggio di un potenziale futuristico alle stelle!-

-Se lo dici tu...-

-BAGNOOOO!- urlò Peter, fiondandosi nell'oggetto di venerazione di James e liberando i propri continui ed impellenti bisogni corporei.

-Oh, no! Sacrilegio! Peter ha profanato il bagno del futuro!- urlò contrariato James.

-Be', sai com'è, è un cess..-iniziò Sirius, per poi essere interotto dal solito zelante -NIENTE PAROLACCE!- di Remus, a cui rispose con un eloquente gesto delle dita che sconvolse non poco il lupo mannaro, il quale assunse un'espressione da "Giusto cielo, che maleducato" molto da Nonna di Tweetty il canarino.

-Ancora non capisco perché devo essere io a portare le valigie- sopraggiunse Lily, stremata, con i capelli scarmigliati e moltissimi bagagli al seguito.

-Be', ma tu sei di origini babbane, sei quella che già conosce i campeggi, quindi è giusto che tu ti occupi della parte amministrativa e logistica della faccenda, mentre noi ci beiamo di quest'esperienza a noi completamente sconosciuta- le rispose sorridente James.

Sirius Black sapeva benissimo che le motivazioni di James erano quasi sempre sensate come un piatto di sterco di bue e sapeva altrettanto bene che, nel caso Lily avesse preso bene questa divisione dei ruoli, probabilmente questo sarebbe stato il primo lampante segno della fine del mondo, ma preferì non proferire verbo e crogiolarsi comodamente in disparte nell'assistere ad una sfuriata degna del peggior spirito malefico degli inferi attuato dalla moglie del suo migliore amico al suo ottuso migliore amico.

Remus Lupin sapeva che il discorso di James avrebbe risvegliato l'istinto (neanche troppo assopito) omicida di Lily, ma, come mago di origini babbane, sapeva bene che se avesse osato mettere in tavola i suoi dubbi e dissensi, le conseguenze sarebbero state:

il trasporto a suo carico di tutto lo scatolame di vestiti, libri e cianfrusaglie varie dei partecipanti a quella Luna di Miele congiunta;

Lily lo avrebbe comunque semi-ammazzato di botte per non averlo detto fino ad allora;

sarebbero accadute altre disgraziate conseguenze, poiché, come è scientificamente dimostrato, chiunque faccia da facchino ai Malandrini+Lily Evans, è destinato a patire pene dell'inferno che, ormai persino Satana in persona riterrebbe troppo sadiche.

In base a ciò, quindi, preferì tacere.

Peter Minus, pur occupato a tutt'altro genere di attività, era riuscito ad accettare il fatto che Lily avesse lo spirito di un Chihuahua dedito all'assunzione di caffeina e, perciò, sapeva bene che contraddirla o contrariarla o...be', in realtà tutto e niente sarebbe stato fin troppo per la pazienza di quella donna.

Lily Evans, ben cosciente di avere un carattere non proprio dei migliori, ma non abbastanza critica nei suoi stessi confronti per cercare di migliorarlo, sapeva che avrebbe finito col lasciare suo marito in un letto di sangue, a seguito del suo comento maschilistico.

L'unico che sembrava non riuscire mai a cogliere le cose più ovvie, persino quando quest'ultime gli ballavano davanti al naso con delle mutande in testa e delle scarpe di pelo di gnu, era James Potter.

Infatti, per lui fu una grande, grossa e sconvolgente sorpresa ritrovarsi con entrambi gli occhi neri, un bel po' di valigie accatastate sul suo coccige, una moglie furente ed un branco di amici ridenti peggio di un branco di iene.

***********

Ora che aveva "sistemato" la questione con suo marito, Lily poteva godersi l'ambiente. In fin dei conti, quella in cui si trovava era la manifestazione magica più imponente al mondo, preceduta solo da interminabili Mondiali di Quidditch, con la sostaziale differenza che se il Quidditch altri non era che uno sport farlocco dove vinceva sostanzialmente quello che per prima rischiava di rompersi l'osso del collo stando seduto in posizioni quantomeno equivoche a cavallo di una scopa, il concerto di Bloodysbury era comunque una manifestazione culturale all'insegna della pace, dell'amore e della magia, come recitavano i volantini sparsi ovunque.

Così, con uno scintillante sorriso sulle labbra, iniziò a girare senza meta per l'affollato prato, ignara che un paio di occhi la stessero seguendo da lontano.

-Lily?- esclamò l'uomo col cappucio, scorgendo la vermiglia chioma della ragazza.

-Credevo si fosse sposata!- esclamò ancora assorto.

-"Credevo si fosse sposata", ma che razza di rammollito sei, eh?- gli fece il verso una voce interiore.

-Oh, sta zitto! Non è colpa mia se Lily ha perso la testa per quel...quel...quel...-commentò disgustato l'uomo.

-Quel coglione faccia-da-cervo intendi?- lo aiutò la voce interiore.

-Sì, non mi veniva il termine-

-Eh, fosse l'unica cosa che non ti viene...-

-Come, scusa?-

-Oh, niente, niente, parlavo con l'eco presente nel tuo cervello...Sai, è così bello altisonante che a volte sembra di stare quasi in compagnia-

-Oh, nessun problema, me lo dicono in tanti, sai, una volta...-ma il racconto dell'uomo alla voce nella sua testa venne bruscamente interrotto da una coppia di fidanzatini adolescenti che, presi dai loro bollenti spiriti, si erano aggrappati alla figura incappucciata, facendogli volare via il mantello...e mostrando in tutta la sua deprimente figura...SEVERUS PITON.

-AAARGH! TEPPISTI!- urlò infuriato Piton contro i ragazzi che lo ignorarono bellamente -Adesso la mia oscura identità non è più oscura!-

-Non ti preoccupare, continui ad essere marginale quanto un muro di cartongesso- gli rispose Severus Interiore.

-Oh, ma questo non è assolutamente vero! Ricordi quella volta in cui stavo per essere investito dall'Espresso di Hogwarts? Be', in quellaoccasione addirittura una persona si fermò a chiedermi come stavo!-

-Wow, hai sfiorato i limiti della popolarità, Severus. Sono quasi emozionato-

-Eh, te lo avevo detto io, uomo di poca fede!-

-Sì, già, come no...Senti, hai intenzione di rimanere qui impalato a fare da parafulmini o vuoi provare a raggiungere Lily?-

-Credo che opterò per la prima opzione...Mi fanno male i piedi, sai...-

-Oh, be', se ti fanno male i piedi...Dì un po', ameba con un calamaio al posto del cuoio capelluto, chi ti ha trasmesso il gene dell'intraprendenza, un comò?-

-Ehi, non trattarmi così! Ricordati che sono io il vero Severus!-

-Pff, che dio ce ne scampi e liberi se io voglio farmi passare per il principe degli sfigati che non riesce a farsi portare rispetto neppure dalla propria proiezione mentale-

-Io ho moltissimo rispetto! Tutti i miei amici Mangiamorte mi vedono come un dio!-

-Certo, sei visto come un "dio" da un gruppo di perdenti a cui piace spruzzare in cielo figure di teschi e vantarsi in giro per mezzo mondo della loro "Società segreta". Ho conosciuto punk band più motivate di loro. E se tu non mi stai guardando, sappi che sto alzando gli occhi al cielo con fare esasperato-

-Oh, insomma, finiscila! Sono qui in missione, te lo sei dimenticato?-

-E tu chiami "missione" il fatto di essere stato sbattuto fuori dalle scatole per spaventare un centinaio di adolescenti in piena tempesta ormonale?-

-Be', per il mio curriculum potrebbe rappresentare qualcosa...-

-Sì, in un'altra vita magari. Senti, o vai tu a parlare con Lily o ci vado io...E potrebbe "casualmente sfuggirmi" il fatto che al quarto anno ti sei fatto tatuare il suo nome sulla natica sinistra...-

-Aaaah, non oseresti!-

-Severus, stiamo parlando di me. Quello che non ha il fegato neppure di spegnere la sveglia, tra noi due, sei tu-

-Ok, ok, messaggio recepito, vado a parlare con Lily! Uff, che fatica gestire peronalità multiple-

 

******************

-Allora, Sirius, che te ne pare?- chiese James, dopo essersi ripreso da contusioni varie.

-Fantastico! Emozionante! Travolgente! E sì, neanche il concerto è male- rispose l'amico.

L'attenzione dei due amici, in quel momento, infatti, era completamente assorbita dall'acconciatura di Sirius.

Non appena si era reso conto dell'eccentrico glamour del posto, infatti, aveva iniziato a lagnarsi dei propri capelli "anonimamente lisci" e, un po' per amicizia, un po' per far cessare quel lamento costante ed opprimente, James aveva concesso i propri servigi da coiffeur al giovane Black.

-Hai proprio ragione, questo taglio ti mette in risalto gli zigomi e si sposa perfettamente con il tuo incarnato!- commentò civettuolo James.

-L'hai detto! E poi...oh, guardami! Mi bacerei da solo, sono troppo figo!- si atteggiò Sirius, specchiandosi nella tenda da campeggio in cui si trovavano.

In quel momento, entrò Peter, sporco di terriccio fin sui capelli (ancora color arcobaleno) e con pala e piccone nelle mani: sembrava il cugino più grasso e più stupido di Dotto dei Sette Nani.

-Ragazzi, capisco il bisogno di Sirius di cambiare look, ma perché devo essere io da solo a montare la tenda?- chiese affaticato.

-Scusa, ti sei già dato da solo una risposta nella stessa domanda: giacché io e Sirius siamo occupati, chi credi che si debba occupare della tenda, quel comitato addetto alla costruzione delle tende per gli spettatori del concerto? Non essere ridicolo- lo rimbrottò James.

-Ho io una domanda per te, Codaliscia: perché sei qui, anziché fuori a costruire l'ala nord della tenda?- rincarò la dose Sirius.

-Oh, no, ragazzi! Fuori fa buio, io ho freddo e in lontananza si sentono degli ululati non ancora identificati, non fatemi tornare fuori da solo- pigolò Peter.

-Uff, Peter, sei una lagna unica!- disse scocciato Sirius, avvolgendosi un bigodino per la notte intorno al ciuffo.

-Dai, su con la vita, non c'è niente di cui aver paura, sono sicuro che l'ululato appartenga solo ad uno scoiattolo- cercò di ridimensionare i termini James.

-Uno scoiattolo mannaro?- chiese esitante Peter.

-Mmh, sì, probabile. Buon lavoro!- e Sirius spinse fuori dalla tenda Peter.

Un istante dopo Lily fece il suo ingresso.

-Ehi, come mai Minus ha tutta l'aria di star per essere squartato da uno zombie? Prima l'ho salutato e lui mi ha risposto "Vade retro, spirito dell'oltretomba!"-

-Ah, lascia perdere, sai com'è Peter, no? Ha una così fulgida immaginazione!- fece James, abbracciando la moglie.

-Già, di sicuro starà imbastendo qualche giochino divertente da fare con i suoi nuovi amici- disse Sirius, indicando fuori dalla finestra un Peter urlante che correva fuori dall'ingresso, con le braccia in aria e uno stormo di gufi intento a picchiargli pericolosamente ogni angolo di pelle e cristallino.

-Già, è uno spasso...Sirius, perché hai un bigodino in testa? E James, tu perché indossi un basco alla francese?- chiese Lily, accorgendosi della situazione insolita.

-Oh. Non è niente, cara, solo scherzi tra ragazzi- rispose James, mentre Sirius gli sussurrava all'orecchio -La ragazza fa troppe domande: avvolgila in un tappeto e buttala giù da un dirupo!-

-Se lo dite voi, mi viene spontaneo non credervi. Ma sono troppo stanca per discutere, prendo la mia pozione per il sonno e filo a letto.-

-Brava, è questa la ragazza che ho sposato!-

-Bleaaah, risparmiatevi le smancerie! Piuttosto, Remus ha detto di aver lasciato i tuoi sonniferi sulla mensola nel bagno...o era nel bagno sulla mensola?-

-Lascia stare Sirius...E comunque non sono sonniferi, è una semplice pozione per dormire!-

-Sì, certo, così come i lassativi sono delle semplici pozioni per andare di corpo- e Sirius batté un cinque con James.

-Ah, siete insoportabili! Meno male che tra di voi c'è quella santa anima di Remus...Approposito, ma dov'è Remus?-

Il silenzio calò nella sala mentre tutti i presenti si guardavano negli occhi.

  
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