Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: jaytomm    31/07/2013    2 recensioni
“Inutile. Gay. Devi morire. Non servi alla società. Traditore di Dio.”
Questa è la storia di Niall Horan.
Narry/ xx
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La sveglia suonava e di certo Niall non era felice. Quella maledetta le ricordava ancora che doveva svegliarsi per andare a scuola, fortuna che erano gli ultimi giorni o non l’avrebbe più sopportata.
A passo lento e non tanto voglioso si alzò; destinazione bagno.
Privò se stesso del pigiama e si fiondò nella doccia dove il getto d’acqua calda lo accolse.
Era il suo momento preferito della giornata, l’acqua lo faceva sentire vivo.
Finì la sua doccia e si infilò i vestiti che aveva preparato dalla sera prima: pantalone beige, maglietta verde e Air Force, gli rimanevano solo i capelli ed era pronto.. aveva optato per una cosa naturale, rispetto al solito ciuffo che alzava ogni mattina con il gel.
 
In pochi minuti era a scuola e di già il suo umore era cambiato come cambia il tempo d’inverno.
Non si sentiva più al sicuro, lì era l’inferno.. passava le peggio giornate di sempre, perché?
Lui era ‘diverso’ rispetto a quasi tutta la calca di gente che frequentava quell’istituto.
Diverso perché lui era omosessuale, e lo aveva ammesso spudoratamente perché l’amore è uguale ed a lui non importava cosa pensava la gente, solo che qualcuno lo aveva preso di mira, o meglio quasi tutti.
Si sentiva odiato, solo perché amava il suo stesso sesso.
 Superò il vecchio cancello ed entrò in quell’enorme edificio.. Niall sapeva che quella era la scuola più vecchia di Londra, forse la prima che fu stata costruita.
Si vedeva, non aveva più un bellissimo aspetto.
Come al solito entrò tenendo il capo abbassato, e si diresse verso l’armadietto.
Durante il cammino non poté fare a meno di vedere chi lo guardava.. tutta la folla studentesca lo fissava come se avesse visto un mostro, una persona viscida e senza sentimenti, qualcuno da odiare, da picchiare e da cancellare dalla faccia della terra.
Ma Niall non era così; assomigliava ad un angelo, i bei capelli biondi gli contornavano il bel viso di cui facevano parte due occhioni mare e delle guanciotte rossicce. Era bellissimo.
Si sentiva morire ogni volta, e nessuno lo capiva. Nessuno voleva essergli amico.
Che cosa c’era di male? Solo perché era un po’ ‘diverso’ rispetto agli altri?
Niall non riusciva a capire tutto ciò, passava maggior parte del suo tempo da solo a piangere, ed anche durante le lezioni usciva dalla classe per farlo.
Era il suo modo di sfogare ciò che provava.
 Le cinque ore di scuola passarono in fretta e Niall non vide l’ora di ritornare a casa.
Almeno lì si sentiva al sicuro e nessuno lo giudicava.
Come al solito la mamma le chiese come fosse andato a scuola e come al solito rispondeva un “Bene” o “Come al solito mamma”.
La mamma sapeva di lui, ma non gli portava rancore, anzi lo aveva accettato fin da subito. Era pur sempre il suo bambino e se non gli voleva bene lei, chi altro doveva farlo?
 Mangiò qualcosa e subito si ritirò nella sua cameretta.
Era il suo mondo e prima di andare a lavorare decise di studiare un po’ così non avrebbe dovuto stare sveglio fino a tardi per terminarli.
Si, Niall lavorava in uno di quei Cafè.
Non era un lavoro molto soddisfacente ma per un ragazzo di appena 17 anni andava più che bene.
Odiava chiedere dei soldi alla mamma, anche per un semplice gelato.
Preferiva guadagnare quel poco e spenderselo per se.
Gli piaceva anche studiare, pensava che essere colti era molto importante e chissà avrebbe potuto studiare Arte un giorno.
Adorava andare alle mostre di Arte che ogni tanto si tenevano a Londra, lo incantavano e mostrava un certo interesse per la natura. Gli piaceva fotografarla e vederla dipinta era uno spettacolo sovraumano.
 
Finì di fare i compiti, quel giorno fortunatamente non erano tanti così decise di finirli e la sera subito dopo il lavoro avrebbe potuto andare a letto senza preoccupazioni.
Arrivò al lavoro in poco tempo, era a soli due isolati da casa sua e si poteva benissimo andare a piedi.
Gli piaceva camminare specialmente quando Londra offriva quel poco di sole.
Amava il clima di Londra, e forse lo rispecchiava parecchio.
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: jaytomm