Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: OneDirectionILoveYoou    31/07/2013    1 recensioni
-Dici di avere tutto,non hai bisogno di me
-Senza te non sono niente!
---------
nella storia parteciperanno oltre agli OneD e a un nuovo personaggio, Justin Bieber.
Se magari l'introduzione non vi ha incuriosito siete invitate e a leggere il prologo
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Justin's Pov

Kathelyn..Lola..ma che...?

Allora, ricapitolando lei mi aveva detto che si chiamava Lola però  Susan l'aveva chiamata Kathelyn..

Okay, probabilmente o meglio, sicuramente, mi aveva mentito, ma perché nascondere il nome?

ormai io sapevo che lei era la sorella di Liam e lei sapeva il mio nome, quindi perché nascondermi il suo?

Certo che era davvero strana questa ragazza..

-Juss, amore! Vedo che hai conosciuto Kathelyn-

disse Susan mentre si avvicinava a me sculettando

-Già..Kathelyn- 

dissi guardandola mentre teneva lo sguardo basso per la sua gaff 

-Allora? Come ti sei trovato? Sai che mi sei mancato tanto?-

Disse mentre mi abbracciava da dietro 

-Bene, davvero alla grande-

dissi continuando a guardare Kathelyn, capì che Susan iniziava ad essere gelosa dato che aveva iniziato a stringermi più forte e la sentì sbuffare silenziosamente

-Tu amore?-

Dissi per eliminare il silenzio assordante che si era creato

-Ora che ti vedo sto alla grande!-

Disse mentre si posizionava davanti a me e mettendosi un mio braccio attorno alla vita

Questa era una delle cose che non sapevo se odiare o amare di lei, il fatto che se voleva qualcosa la otteneva, quindi se voleva il mio braccio attorno alla sua vita, vedendo che io non accennavo a metterglielo se lo metteva da sola.

Spostai lo sguardo su Elyn, che intanto assisteva alla nostra "scenetta romantica"

e vidi che aveva la faccia un po' disgustata.

Naturalmente, Susan se ne accorse e si girò di colpo buttando le sue labbra nelle mie,

all'inizio fui un po' confuso data la rapidità in cui di era svolto il tutto, ma poi ricambiai il gesto, ma al stavolta non chiusi gli occhi com'ero solito a fare, ma guardai la reazione che avrebbe fatto Kathelyn, infatti aveva la faccia leggermente troppo schifata, vedendola in quello stato sorrisi involontariamente, quasi come se quel fatto mi facesse piacere.

Liam's Pov


Ero davvero furioso, i Devils avevano mandato Bieber a Las Vegas, per farci qualche torto, ne ero più che certo.
Jaxon Peterson, e il suo dannato gruppo di assassini, erano le persone che odiavo maggiormente; erano gli assassini di mio padre, e questo non glielo avrei mai perdonato, lo uccisero una notte sparandogli cinque colpi al petto, furono più che meschini con lui. Dicevano che la mia famiglia avesse rubato qualcosa di prezioso appartenente ai Devils, e che mio padre dopo aver messo in atto il furto avesse ucciso Joseph Peterson, avendo pietà per i due figli: Julia e Jaxon.

Così i Devils il nostri rivali, ebbero la loro vendetta mettendo morte a mio padre, che non voleva ammettere la sua colpa. Sapevo che avessero puntato a Elyn; per quanto potessi odiare mia sorella per la sua fottuta priorità in tutto, era pur sempre sangue del mio sangue, ed essendo suo fratello maggiore avevo il compito di proteggerla. Decisi di andare a Calabasas per chiarire tutto con i devils in modo che lasciassero in pace mia sorella; così dopo aver fatto una riunione di gruppo con i ragazzi, prendemmo il furgone nero, e partimmo per il piccolo e lussuoso quartiere di Los Angeles. Josh era alla guida, e io, Harry, Niall, Louis e Zayn eravamo dietro per preparare tutto. Il suv era più che attrezzato, lo utilizzavamo in situazioni come queste: caricammo le revolver e ne prendemmo una ciascuno.
Io la infilai nella tasca posteriore e notai gli altri fare lo stesso dopo essersi assicurati che ci fossero abbastanza munizioni all'interno. Non avevo intenzione di sparatorie varie, anche perché in pieno giorno, non avremmo fatto altro che agevolare la polizia nel suo arrivo, e la nostra vita diventerebbe peggiore di quanto fosse già. Sapevo di vivere un'avventura alquanto pericolosa, e schifosa, ma non potevo negare di essere attratto e orgoglioso di fare tutto ciò da solo, a soli 20 anni. Questa vita mi aveva portato a conoscere fantastiche persone su cui avrei potuto contare, e fidarmi completamente.
In meno di quindici minuti, Josh arrivò e parcheggiò qualche metro distante dalle grande villa dei Devils. Il capo di quella gang era Peterson, ma Bieber era un ragazzo così vivace e spinto, da poter prendere il suo posto, se volesse davvero. Chiamai Harry con me, e insieme ci avvicinammo alla ringhiera di recinzione della villa: c'era del prato all'inglese, tutto attorno alla casa a due piani. Il tetto era spiovente ricoperto di tegole marroni scure, i muri erano gialli, ma dal suolo al primo metro e mezzo, delle pietre circondavano tutto il perimetro della casa. La porta principale era in legno, e le finestre che si vedevano dalla strada erano chiuse, ma le persiani marrori erano aperte, per poter fare entrare la luce. Dal tetto, fuoriusciva la ventola del camino, che come i muri della casa, era ricoperta in pietra. Nel giardino, sul prato a destra, c'era un gazebo in legno, e fu facile per me capirne la funzione.
Sicuramente quel piccolo immobile conteneva munizioni e roba varia per qualsiasi scontro; parcheggiata dentro c'era una Ferrari bianca, e una Ducati nera. non si accontentano di poco i ragazzi, pensai notando tutto il lusso dentro quella abitazione. Ero completamente intento a guardare la villa, che non mi accorsi delle due figure che avanzavano verso il cancello: erano due bionde, una era sicuramente la sorella di Peterson, e l'altra una delle tante ragazze che i Devils si facevano giornalmente.
-Si, l'ho pensato anch'io... è troppo prevedibile-
disse una.
-Ehii ricorda che si chiama Bieber-
disse l'altra per poi scoppiare a ridere, contagiando anche l'amica. Erano due belle ragazze, con un bel fisico; erano entrambe seminude. Una indossava un vestitino, corto sotto il sedere nero a decoltè con dei tacchi 12 dorati, invece l'altra aveva una coda alta, una minigonna in jeans e un top rosso,sopra l'ombellico e delle francesine nere molto alte.
Nonostante fosse Aprile e l'aria non fosse molto calda, le due erano molto scollate e sembravano non sentire nemmeno un po', il freddo nell'aria. Una delle due amiche, notò me e Harry e si zittì immediatamente, facendo segno all'altra che dopo averci notato fece silenzio fissandoci.
-Qualche problema?-
Chiese la ragazza con il vestito.
-Cerchiamo i Peterson.-
Disse Harry notando il mio disagio nel parlare con quelle due bombe sexy. Di solito ero molto sciolto ed estroverso, ma questa volta mi bloccai letteralmente. Opera dei devils o no... io nn ero a mio agio con quell'aria.
-Prego... Sono Julia, julia Peterson!-
Disse l'altra ragazza, con i capelli legati. Feci segno ai ragazzi di venire, e finalmente fummo tutti e sei di fronte al cancello, tutti e sei con sguardi seri, tutti e sei decisi, tutti e sei determinati in tutto ciò che avevamo creato e per cui avevamo combattuto fino ad allora. Julia, s'intimorì vedendoci, capii che ci riconobbe.
Il suo sguardo si fece cupo e preoccupato, l'opposto di quando l'avevo vista prima.
-Siamo I Motors. E penso che tu e tuo fratello ci dobbiate delle spiegazioni.-
Presi coraggio e parlai. Alla fine ero il leader; non potevo deludere il gruppo. Niall sorrise,e notai la bionda a canto alla Peterson fargli l'occhiolino; fantastico, se si accoppiavano eravamo finiti! Non bastò un movimento della ragazza, che dalle veranda posteriore, attraverso il prato, arrivò Jaxon. Il mio sguardo diventò odioso mentre, il suo era molto irritante e altrettanto divertito dalla situazione.
Noi restammo fuori dal cancello e lui si fermo dall'altro lato, le due sotto ordine del ragazzo entrarono in casa; non ero nemmeno un po' agitato, ero abituato alla situazione ormai da tanto, per me era tutto indifferente.
-Bene bene... a cosa devo l'onore della vostra visita?-
Disse ironico Jaxon, mettendo entrambe le mani nelle tasche. Era grande quanto me, ma il suo fisico, era un tantino più muscoloso del mio, tanto da farlo sembrare più grande del dovuto. Indossava dei jeans con una maglia rossa e delle sneakers dell'adidas, niente di molto complicato. Il suo corpo non mi spaventava minimamente: conoscevo questo tipo di ragazzi: erano tutto fumo e niente arrosto; tanta apparenza ma niente sostanza.
-Non fare il povero illuso Peterson, sai dove voglio arrivare...-
dissi io serio.
-Parli di Justin?!-
fece una smorfia. Louis annuì e Harry parlò:
-Te la senti eh?? La scuola di Las Vegas era più invitante rispetto a quella di Los Angeles, o magari le persone lo erano?!?-
-quanti anni hai?! diciannove?!?!?-
chiese Peterson riferito ad Harry.
Lui annuì, serio quanto l'altro.
-Non dovresti chiedermi niente allora, non ti è tutto chiaro?!-
Il tono di jaxon si fece più duro, lasciando quello ironico.
-Ha la tua stessa età non può andare a scuola!? certo che non pensavo foste così chiusi.-
Continuò snobbando il fatto che fossimo tutti insieme, e avremmo potuto attaccare facilmente.
-Ehiii Noi siamo qui per assicurarci che nessuno ci faccia del male, come è successo l'ultima volta!-
Urlò Zayn difendendo Harry.
-Qualcuno di voi si è mai chiesto per cui io vi abbai fatto del male?!?!-
Chiese Peterson avvicinandosi pericolosamente a noi, che stando ancora fuori dal cancello, restammo immobili aspettando una sua mossa.
-E voi uccidete una persona per un oggetto?! Questa vostra vendetta è stata la cosa più stupida che aveste mai potuto fare, avete ucciso mio padre per un oggetto.-
Questa volta urlai io. ero molto irritato da questa situazione. Notavo Niall che tranquillamente giocava con il suo braccialetto mentre io stringevo le mani in due pugni, e la rabbia prese la meglio. Notavo Jaxon ridere nervoso, scambiai qualche occhiaiata con Zayn, Harry e Josh come per capire il motivo delle sue Risate. Poi improvvisamente iniziò a parlare.
-Credevo sapessi tutto, ma evidentemente tuo padre ha deciso di tenere tutto per se... Mia madre era in gravidanza poco tempo prima la partenza di mio padre per il New Jersey, e partorì a fine Agosto, quando mio padre tornò il nuovo figlio era un tesoro per tutti, era un nuovo membro per il gruppo. Ma il figlio, era femmina, ed era una cosa nuova per tutti allenare un corpo femminile alla vita che conduciamo. Tuo padre scherzò sulla nascita di mia sorella, titubando del fatto che mio padre non sarebbe stato mai abbastanza per lei. Così una notte la rubò uccidendo mio padre che tentava di proteggerla. La cosa che tuo padre ha rubato, non è mai stato un oggetto, Pensi davvero che avremmo ucciso una persona, per qualcosa di prezioso?! Forse sarebbe stato un buon modo per togliersi dalle scatole il capo dei Payne, visto che nell'ultimo periodo era davvero irritante, ma non l'avremmo mai fatto per un oggetto. Credi davvero che Kathelyn sia tua sorella?!?! Hai mai visto una foto in cui siete insieme all'età di due, tre anni?!?? Elyn Peterson, non è mai stata tua sorella, e non lo sarà mai...-
Le parole di Jaxon mi lasciarono spiazzato del tutto, i miei pugni si rilassarono, e io sgranai gli occhi incapace di realizzare la situazione. Non era possibile, Kathelyn, era sempre stat la preferita di papà, era sempre stat la meglio per lui, insomma: trattava più come figlia lei che me.
-Allora se Elyn e tua sorella, e non vuoi farle del male, Perché Bieber è con lei?!-
Chiese Harry non capendo.
-Justin vuole soltanto vivere una vita normale, andando a scuola. Il fatto che voi tra abbiate la stessa età è una coincidenza.-
Confessò Peterson.
-Non dirle niente...-
Quelle tre parole uscirono dalla mia bocca sorprendendo il ragazzo dall'altro lato.
-Penso sia furba abbastanza per capirlo da se...-
Mi rispose lui.
-Facciamo un patto, la smetterò con i soliti tentati omicidi, e tu non le dirai nulla.-
Disse Niall, che sembrava distratto, ma che in realtà aveva sentito tutto. Lui annuì sorridendo compiaciuto.
-Chi mi dirà che tu non lo farai?!-
mi chiese vedendo le mie intenzioni di lasciare il quartiere.
-dacci un'occasione!-
disse Josh
-Festa, stasera qui... tentate omicidi, e io le dico tutto!-
disse lui sorridendo sghembo. Io annuii insieme ai ragazzi e salutandolo con un solo gesto di ano, ce ne andammo. I ragazzi chiacchieravano tranquilli nel suv, ma le loro parole erano vane nelle mie orecchie; ero totalmente confuso: la dichiarazione di Jaxon, mi aveva lasciato spiazzato. Non avrei mai pensato che mio padre potesse mentirmi così; alla sua morte avevo già sei anni, anche se ero piccolo, però credo che avrei potuto accettare e crescere la situazione nel miglior modo possibile.
-Ehi amico oggi si fa festa-
disse entusiasta Josh dandomi il pugno.
-Già... si fa festa...-
risposi io di ricambio nella confusione totale. Jaxon aveva ragione, Elyn era dannatamente furba, glielo avrei potuto nascondere ma prima o poi lo avrebbe scoperto. In quel momento lamia paura più grande non fu più la morte, ma bensì la verità!





#AngoloAutrice

Hey bellissime :) eccoci qui!
abbiamo aggiornato la storia, speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e
vi preghiamo nuovamente di lasciare qualche recensione.

un bacione, il team DreamJarla10-94
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: OneDirectionILoveYoou