31/07/2013
1 recensioni-Hai preso tutto?-
-Si, mamma.-
-Mi raccomando Jake, visto che dormi con lei, tienila lontana dai ragazzi.-
-Si, non si preoccupi.-
-Quand'è che mi darai del tu?-
Lui si limitò a sorridergli gentilmente senza commentare.
Dopo diverse ore di viaggio, Josh mi svegliò sorridente.
-Che c’è fratellone, già hai visto le ragazze?-
-Proprio cosi, sorellina.-
Scaricammo i bagagli e ci avviammo dentro il campeggio.
Sistemammo per bene le tende con tutto il necessario dento.
Jake quando entrò disse:
-Per fortuna che stiamo solo due notti senno dovevamo prendere un'altra tenda, ma quanta roba hai portato?-
-Tutto lo stretto e indispensabile per far colpo sui ragazzi, bello.- sorrisi maliziosamente.
Si limitò a scuotere la testa.
-Ora esci che mi devo mettere in costume.-
-Oh certo, cacciato via dalla propria camera.-
-Già, proprio cosi.-
-Dai, datti una mossa.-
-Devo farmi bella per i ragazzi!-
Scendemmo giù in spiaggia, cavolo quanti ce ne erano di ragazzi!
-Chiudi quegli occhi, sorellina.- mi disse Josh e Jake mi guardò gelidamente.
-Non i preoccupare, sono tutta tua.- sussurrai nell’orecchio di Jake.
-Quanto vorrei che fosse cosi.-
Sbarrai gli occhi e lui sorrise.
Erano le sei e tutto quello che volevo fare era andarmi a fare una doccia.
-Io vado su.-
-Ti accompagno.- disse Jake.
Gli sorrisi e quando finalmente eravamo soli, lui si fermò e mi abbracciò.
-Cos’è tutto questo amore?-
-Credo di star male, moooolto male.- disse sorridendo maliziosamente.
Ma cosa gli stava prendendo?
Gli accarezzai la fronte ed osservai:
-Jake, sei veramente malato.-
-Stavo scherzando.-
-Ma io no, tu scotti.-
-Lo so, il sole mi fa quest’effetto. Tutte le volte che vengo al mare, poi la prima sera ho la febbre.-
-Quindi sta sera te ne starai in tenda.-
-Se te rimandi con me, si.-
-Oh, stai piu male di quanto credi.-
Perché a casa non mi diceva queste cose? Perché solo al mare? Kat, ragione.
Solo perché tutto quello che succede al mare, rimane al mare; lo sanno tutti.
Dopo cena mio fratello sussurrò qualcosa a Jake e se ne andò.
-Cosa ti ha detto?-
-Che usciva con la ragazza che ha conosciuto oggi e che dovevo guardarti io per sta sera.-
-Non mi serve il baby sitter.-
-Non discutiamo, mi scoppia la testa.- chiuse gli occhi e si addormentò.
Restai li a fissarlo pensando se potevo o no toccarlo..
Fermai il tempo, cosi non c’erano dubbi che non mi avrebbe sentito.
Gli diedi un leggiero bacio sulle labbra e poi feci ripartire il tempo.
Avvicinai le mie dita al suo corpo e poco dopo trovarono il suo viso. Tocco parti di lui che non avevo mai avuto motivo di toccare prima. Le folte sopracciglia scura, la curva della guancia, la linea del naso, l’incavo alla base del collo. Seguo i contorni della barba corta ed ispida sulla sua mascella, alla fine giungo alle sue labbra.
Apri delicatamente gli occhi e appena si accorse che ero a pochi centimetri dal suo viso, mi sorrise e mi baciò.
Un bacio lieve, delicato, leggero ..
-Non sai da quanto tempo ho aspettato questo momento.- dissi io.
-Non te lo puoi immaginare da quanto tempo desideravo farlo.-
Si mise sopra di me e riprese le mie labbra tra le sue.
Era caldo al mare e visto che lui dormiva mi ero messa solo una maglietta alla quale avevo tagliato il collo e le mutandine.
Scese con le labbra fino al collo e poi risali sulla mascella con i suoi baci umidi e delicati.
Presi il suo viso tra le mie mani e gli sussurrai:
-Quando torneremo a casa, ricominceremo come sempre?-
-Ora non ci pensare, Carpe diem.-
Scese da me e mi addormentai con la mia testa nell’incavo del suo collo e le sue braccia intrecciate dietro alla mia schiena.
spazio a me!
bene, eccomi qui con il quinto capitolo.
come avete capito scrivo molto spesso perchè questa storia mi piace e mi emoziono come voi quando la scrivo c:
volevo dirvi che ho iniziato a scrivere un altra fan fiction e se potevate passarci a recensire.
grazie a tutti! <3