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Autore: zaynvasshapenin    01/08/2013    6 recensioni
"Brighter than sunshine" è una ff che parla di una ragazza di sedici anni, Joy Anderson, e di un ragazzo di venti anni, Harry Styles. Joy non era così timida prima di trasferirsi in Inghilterra, era una ragazza sfacciata aperta a tutto. Tutto cambierà nel nuovo paese insieme a Harry.
SPERO VI PIACCIA. E CHIEDO SCUSA SE FARO' ERRORI DI GRAMMATICA.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente, mi svegliai, vidi Harry dormire e decisi di alzarmi per andare in bagno. Mi bruciavano gli occhi a malapena riuscii ad alzarmidal letto e non feci in tempo a fare tre passi che caddi emettndo un leggero grido. Il mio ragazzo si alzò di colpo, come se fosse già stato pronto a tutto questo, mi prese in braccio e mi rimise a letto:
-Va tutto bene?- mi chiese preoccupato e allo stesso tempo ancora assonnato -sei pallida- aggiunse appoggiando la sua grande mano sulla mia fronte - e sei caldissima, penso che tu abbia la febbre- disse tutto d'un fiato. Il suo viso si mostrava preoccupato. Io non riuscivo a tenere gli occhi aperti.
-Harry- lo chiamai, vedendolo dirigersi fuori -dove stai andando?- domandai
-Torno subitissimo, aspettami lì- rispose. Mi limitai ad annuire e lasciarlo andare. Ero confusa, non capivo cosa stesse succedendo. Mi sentivo davvero male.

HARRY'S POV

Corsi fuori dalla palfitta che avevo prenotato per passarci le notti con Joy. Lei stava male ed io ero davvero preoccupato. Ai miei occhi, senza la mia ragazza, quel posto non sembrava più un paradiso. Quell'acqua marina chiarissima dalla quale si poteva intravedere la sabbia finissima sotto; e il chiarore del cielo in contrasto con le grandi palme verdi. Non mi sembrava più lo stesso. 
Dopo una lunga corsa trovai ciò che cercavo: una farmacia, finlamente, entrai e iniziai a parlare in inglese sperando inutilmente che mi capissero. Niente da fare, non parlavano la mia stessa lingua. E ora che potevo fare? Continuavo a pensare e pensare senza trovare una soluzione. Quando una voce femminile alle mie spalle mi parlò:
-Posso esserti utile?-
-Oh si, lo spero- le risposi voltandomi verso di lei -avrei bisogno di un medicinale per la febbre e un termometro, penso che la mia ragazza sia sia raffreddata, non so, non sta bene, non so cosa fare-
-Ok. Aspetta un attimo- mi sorrise avviandosi al bancone e rigirandosi alcuni istanti dopo con l'occorrente:
-Ecco a te. Due volte al giorno dopo aver mangiato. E se non dovessero fare effetto qui sopra c'è un dottore. Vuoi il biglietto da visita?-
-Sarebbe magnifico, grazie-  a queste parole la ragazza sorrise, e iniziò a frugare nella borsa per poi estrarre un foglietto di carta e me lo porse.
La ringraziai infinitamente e senza perdere altro tempo uscii dalla farmacia e corsi da Joy:
-Ho le medicine! Ho le medicine Joy, presto starai meglio! Ne sono sicuro- urlai entrando nella palafitta, finchè non la vidi, si era addormentata e non si era mossa di un millimetro era proprio nella stessa posizione in cui l'avevo lasciata. Questa cosa era alquanto preoccupante. Probabilmente sarà stato lo sbalzo di climi a farle questo effetto;  tra Holmes Chapel e Bora Bora c'era molta differenza.
Mi sedetti sul bordo del letto, la fissai a lungo. Vederla così faceva male, di certo non aveva perso la sua bellezza, ma era pallida avevo paura che le potesse succedere qualcosa di brutto. Pensavo di portarla qui in un clima molto diverso dalla nostra cittadina per farle vedere cose nuove; invece questa diversità ha fatto male alla sua salute. Le accarezzai più volte il viso. Tentai di svegliarla, senza spaventarla.
-Joy- sussurrai -ti ho comprato dei pancakes. Dai alzati e mangiali così dopo prendi le pastiglie-
lei si strofinò gli occhi e, con il mio aiuto, si mise seduta con le spalle appoggiate alla testiera del letto. Sbuffava come i bambini quando non vogliono fare il bagno. Era così tenera con il broncio. Sorrisi e le spostai la ciocca di capelli, che le copriva il viso, dietro l'orecchio.
-Come ti senti?- le chiesi impaziente di una risposta, anche se già immaginavo
-Ho freddo- disse a bassa voce, cercava di non mostrarmi che stava davvero male per evitare tutte queste mie preoccupazioni
-Freddo?- ripetei ciò che aveva appena detto e la coprii con la sottile coperta ai piedi del letto. E prima di lasciarla fare colazione tranquilla, le misurai la febbre: 39.1 °C. Non le comunicai la situazione, mentii, cosicchè evitasse di preoccuparsi e magari peggiorare. Io mi agitavo sempre più ma cercavo di rimanere impassibile, come se tutto andasse "bene". Lei mangiò e ingoiò i medicinali.
-Speriamo che facciano effetto presto, ma per oggi saremo costretti a stare qui.. Sul letto... Ci divertiremo lo stesso, te lo prometto- le dissi, sforzando un sorriso per rassicurarla
-Harry mi dispiace, è colpa mia se ora dobbiamo stare rinchiusi qui al posto di goderci il bel sole, il mare e tutto il resto.. Tu puoi andare a divertirti con Allie. Io so badare a me stessa, stai tranquillo- parlava, ma la sua voce era smarrita.
-Assolutamente no. Io starò qui con te e mi prenderò cura di te. E ne aprofitteremo per parlare e farci le coccole.. E a proposito di Allie dovrei chiamarla e avvisarla .. Arrivo subito- le diedi un bacio sulla fronte e uscii.
Pochissimi minuti dopo, rientrai e mi sedetti accanto avvolgendola in un abbraccio
-Così ti ammali anche te, cretino!- mi rimproverò divertita.
-Non mi importa- scossi la testa -voglio stare vicino a te a tutti i costi.. Allora da cosa vuoi iniziare? Coccole o ti racconto tutto ciò che vuoi sapere su di me?-
-Voglio sapere tutto di te, ma tutto tutto. Mi raccomando- mi sorrise, sembrava spensierata 
-Ok. Allora James.. Io nonostante tutto gli voglio tanto bene e lo considero il mio fratello minore e ho il compito di proteggerlo... Lui faceva uso di droghe, si insomma, cocaina, extasy...- feci un breve pausa, nonstante tutto, era attenta a ciò che le stavo dicendo, poi continuai il mio discorso -e devi sapere che tempo fa anche io ero in quel giro. Spesso a queste cose ci spinge la compagnia, gli amici.. Ma nel nostro caso è diverso. É partito tutto dal padre di James. Ora lui è sano dopo varie volte nei centri di recupero si è ripreso e ha smesso. E lo stesso è stato per me. James invece pare che abbia smesso solo adesso, dopo il casino con Luke, che gli aveva venduto tanta roba e mio fratello non lo aveva ancora pagato. Così l'ho aiutato io.. E spero che sia finito tutto.. Per sempre. Però non potevo raccontarti niente, perchè il biondo è ricercato e in giro quasi nessuno sa di questo suo lato. Credono tutti sia un bravo ragazzo. Assurdo, non trovi?- le sorrisi alle ultime parole, perchè davvero, ciò che si pensava di Luke lo trovavo da pazzi, forse perchè la sua faccia non mi aveva mai trasmesso nulla di buono.
Joy rimase in silenzio. Fissava i piedi. Immaginavo come si sentiva. Probabilmente ora non mi voleva più e non sapeva come dirmelo.. Intanto questa attesa mi divorava, mi preparavo al peggio.
-ehm- mormorò qualcosa, finché poi si decise -in realtà avrei un' altra domanda, e vorrei una risposta tanto per esserne sicura-
-chiedi pure- cercai di rassicurarla accarezzandogli le piccole mani tanto carine che amavo
-Questa cosa mi crea un po' di imbarazzo, ma te lo chiederò lo stesso. Allora, Londra, le sorprese e ora Bora Bora.. Tutte cose di gran valore, insomma, come te le permetti? Sai lavorando solo in panetteria, io non capisco- disse voltandosi per guardarmi negli occhi, anche in un argomento tanto serio non riuscivo a non ripetermi in testa che è bellissima.
Mi passai la lingua sulle labbra prima di ricominciare a parlare:
-io non ne facevo proprio uso, la procuravo e poi rivendevo raddoppiando il prezzo e siccome avevo tanti amici, loro si fidavano di me e la compravano .. È da due anni e poco più che ho smesso e anche questo viaggio l'ho pagato con quei soldi.. Poi mia madre è in possesso di molti hotel in Romania e spesso mi passa soldi.. In panetteria ci lavoro solo per fare qualcosa perché non ho realmente bisogno di quello stpendio- conclusi.
Joy sospirò -con soldi sporchi, quindi..- fece una smorfia
-Mi dispiace. Mi dispiace davvero se non ti aspettavi questa risposta- dissi senza alzare lo sguardo, non sapevo se tutto questo avrebbe influenzato il nostro rapporto. Mi sentivo fragile. Lei mi afferrò il viso tra le sue mani e mi guardò negli occhi per poi dire:
-però sono fiera di te, amore, hai avuto il coraggio di raccontarmi tutto. E mi fa piacere che tu ti fidi di me. Sono davvero felice ora. Solo adesso inizio a sentirmi completamente parte della tua vita- mi disse, a queste parole mi sentii sollevato. Lei mi accettava per come ero, amava anche i miei difetti non solo i pregi. Era la donna perfetta.
-ti amo perchè mi sorprendi sempre. Perchè mi capisci. Perchè ora non scappi a gambe levate dopo tutto questo. Ti amo perché sei semplicemente te- La strinsi a me. Per la prima volta nella mi vita mi sentii capito da qualcuno che non fosse mia madre. Ero davvero contento di tutto quello che stava succedendo.
-ti amo anch' io- mi sussurrò al orecchio facendomi scappare un sorriso.. E per poco mi ero dimenticato della salute di Joy, era passata qualche ora da qaundo aveva preso le pastiglie, così mi alzai per recuperare il termometro e assicurarmi che stessero facendo effetto. E come non detto, la febbre si era abbassata e glielo dissi subito entusiasta di questa noitiza.
-e ora coccole?- proposi, nel suo volto si dipinse un sorriso bellissimo.

JOY'S POV

-Possiamo entrare?- urlò Allie avvicinandosi al letto insieme a Jack portando con sè altra allegria.
-siete già entrati- le si rivolse Harry sarcastico.
-spiritoso. E smettetela di fare i piccioncini che mi fate venire il diabete!- ridacchiò cacciando fuori la lingua
-come stai?- mi domandò Jack sorridente
-Sto meglio- affermai entusiasta di ciò che dicevo
-come fai a raffreddarti qui, in questo ambiente!?!- chiese ironicamente la giovane
-si chiama cambio improvviso del clima, amore- le rispose il suo ragazzo 
-e sfiga- aggiunsi
La mia salute stava migliorando. Solo due pastiglie e mi stavano già rimettendo. Ero contentissima.
-e ora ci guardiamo un bel film: fast & furious 6- annunciò Jack facendo partire il film dal portatile e seguito da uno sbuffare della sua fidanzata.
Avremo passato una bella serata, o almeno si sperava.
A fine film Harry e Allie si erano addormentati e con questo ci facevano capire quanto amavano il film
-allora, Joy? Ti è piaciuto? Almeno a te?- domandò speranzoso di un "sì" come risposta da parte mia, per poi aggiungere -Perchè agli altri due è piaciuto un po' troppo!- disse accentando "agli altri due"
-tantissimo- sorrisi mentre i ragazzi si riprendevano dalla lunga dormita.
-eh? È già finito? Bellissimo. Bella scelta Jack!- osò harry. E tutti scopiammo in una sonora risata.
I due innamorati raccolsero le loro cose e se ne andarono. Noi due ci sistemammo sul letto abbracciati e ci addormentammo.
Quando mai avrei passato un giorno di malattia così bene? Harry, Allie e Jack avevano passato tutta la giornata e serata insieme a me a letto. E dovevo ammettere che nonostante tutto mi ero diverita. Speravo in una giornata fuori dal letto per domani.

 

 
Allooooora? Eccomi, dopo più di une mese. Vi chiedo scusa, sono davvero dispiaciuta per il ritardo,
Che ne pensate?
Ne è valsa la pena per l'attesa?
Ora sappiamo di più su Harry
e sul suo passato, e si
dimostra sempre più tenero
con la sua amata *-*
Recensite e fatemi sapere dai,
è importantissima la vostra opinione.
A presto!
 
 
  
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