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Autore: mariposafly    01/08/2013    4 recensioni
Un viaggio per le Hawaii
Un incontro che cambierà le loro vite
Amori
Amicizie
Lei cosi perfetta per lui
Lui cosi perfetto per lei
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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I'll protect you

Robert ma certo chi poteva essere se non lui! Mi stupisco di non aver capito o riflettuto su una cosa così ovvia. Lui era l’unico ragazzo che io avessi mai avuto prima di Louis. L’unico a cui abbia provato i miei primi sentimenti. Non ero certo innamorata, questo adesso potevo dirlo. Perché i sentimenti che provavo per Louis non ero uguali a quelli che provavo per Robert, lui era solo la mia prima cotta. Sarebbe rimasto un dolce ricordo della mia prima cotta, se non fosse stato che per Robert io ero stata una delle tante. Una ragazzina di quindici anni, ingenua e innamorata dell’idea di innamorarsi. Ricordo ancora, che balbettavo e mi tremavano le mani quando lui si avvicinava, beh.. non solo le mani a dir la verità, il mio corpo era tutto un tremolio.  Rileggevo la lettera in continuazione e tutte le parole mi sembravano stampate nella mente, ma soprattutto il suo nome, echeggiava insistentemente . Fu allora che mi ricordai di un avvenimento che pensavo avessi rimosso per sempre.

FlashBack

-Tu stasera non uscirai è chiaro? Ti ho sentito parlare di questa attesissima festa dove sarà presente anche il tuo amato Robert, ma tu non metterai neanche un piede fuori casa!.-Mi rimproverò  severamente Harry entrando come un uragano nella mia stanza. Ricordo che ero eccitata dal fatto di poter vivere una serata  con Robert, lo vedevo come il nostro primo appuntamento. Lo guardai con odio, per me lui era un ostacolo dal vivere il mio primo amore, non potevo certo capire che lui volesse solo salvarmi da un mostro. Ero talmente accecata da Robert che non mi accorgevo che le persone a me accanto, volevano solo proteggermi. Mia madre, non sapeva nulla a quel tempo dello strano comportamento di Robert e nemmeno io. Ma il bello è che io l’avrei scoperto, mia madre non avrebbe mai saputo che cosa sarebbe successo quella notte.
-Non puoi farmi questo! A me piace Robert e voglio uscirci e tu non potrai fare nulla per impedirmelo! Questa è la mia vita Harry!.-Gli gridai contro cercando di mantenere un tono  equilibrato  della voce.
-E io non voglio certo impedirti di viverla! Ma non ti permetterò di viverla con quel mostro. Sappiamo tutti a scuola com’è!  Io e Niall sappiamo benissimo, quali sono i suoi discorsi preferiti a scuola.. E io non voglio che mia sorella esca con uno come lui! Intesi? Dio, hai solo quindici anni, sei ancora una ragazzina, potrai viverne altri di amori o cotte, magari con ragazzi più sistemati, ecco… Più rispettosi!.-Replicò lui passandosi una mano fra i ricci, rendendogli un aspetto disordinato e trasandato, ma stava comunque bene.
-Tu che parli di rispetto? Sei il primo a trattare male le ragazze a tuo piacimento!.-Gli ricordai, aprendo l’armadio e cercando un vestito da mettere.
-Lo so Hilary, ma le altre ragazze con cui ho a che fare, sono come posso dire.. Abituate a certe cose. Insomma sono delle troie da una botta e via! Tu non sei una di loro e non puoi stare con uno come Robert!-Era ovvio che Harry volesse il mio bene, ma aveva un idea totalmente sbagliata di Robert, almeno credevo.
-Robert non è come te! Lui è dolce e  mi ama. -Dissi dolcemente sfiorando il tessuto di un vestito.
-Si certo dolce come un puttaniere, il discorso comunque è chiuso. Stasera tu rimani a casa, ho uno strano presentimento. Lui è il tipo da “appuntamenti frettolosi” penso di essermi spiegato!-Ormai esausto da questa discussione, aprì la porta e senza neanche rendermene conto, la chiuse a chiave. No! Questo era troppo! Scoppiai a piangere e diedi tanti pugni alla porta, urlando e pregandogli che mi facesse uscire. Non potevo perdere, l’occasione di vivere la mia prima serata con il mio primo amore. Lo odiai, con tutta me stessa.
-Scusami sorellina ma è per il tuo bene. Un giorno mi ringrazierai!-Rispose da dietro la porta e mi infuriai ancora di più. Mi accasciai su di essa, rassegnata e versai tante di quelle lacrime. Ad un certo punto mi venne un idea. Mi asciugai con ira le lacrime, mi rialzai e andai vicino al mio letto, scostai le coperte e misi un cuscino sotto esse, per fargli credere che stessi dormendo. Andai vicino all’armadio e scelsi un vestito, rosso non troppo scollato e neanche tanto corto. Era a fascia e giustamente mi copriva gran parte delle cosce. Mi acconciai i capelli, in tanti boccoli neri e mi truccai, in modo leggero. Guardai la mia immagine riflessa sullo specchio  e mi piaqui. Compiaciuta indossai delle scarpe nere con il tacco, le avevo prese in prestito dalla cabina armadio di  mia madre.  Senza emettere alcun minimo rumore, aprì la finestra della mia camera e mi affacciai, costatando che non era poi così alto. Sotto mi aspettava il morbido dei cespugli e del mio giardino. Poco male.. Mi tolsi le scarpe e le lanciai per prime, così da evitare qualche storta alle caviglie e infine mi lanciai anche io. Caddi come un sacco di patate, non avevo sicuramente un futuro da acrobata. Per fortuna non avevo niente di rotto e potei proseguire verso la festa a casa di Robert. Non mi importava se sarei stata scoperta e se al mio ritorno Harry mi tenesse chiusa a vita, ma quella serata era fin troppo importante per me, non era solo una delle tante feste a cui potevo rinunciare.  Robert mi aveva promesso che ci saremo fidanzati ufficialmente, perché eravamo fidanzati agli occhi degli altri e anche a quelli di Harry, purtroppo, ma non avevamo qualcosa di ufficiale, come per esempio delle fedi. Poteva sembrare troppo affrettato per una quindicenne vero? Ma ero talmente innamorata dell’idea dell’amore vero con la A maiuscola, che non mi rendevo conto delle assurdità che lui mi prometteva, mi prometteva solo per arrivare ad uno scopo. Arrivata alla festa, mi guardai intorno c’erano molte persone invitate e io non riuscivo a vedere Robert, mi sentivo anche un po’ intimidita perché non appena entrai dalla porta principale tutti gli occhi erano puntati sulla “nuova arrivata”. Ad un certo punto qualcuno mi prese per mano, mi girai per guardare gli occhi azzurri di Robert. Ma notai che erano piuttosto arrossati.
-Ehi bella, finalmente sei arrivata. Ti aspettavo.- Disse lui e potei sentire il suo alito che puzzava di alcool e lei sue mani si erano strette forti intorno alla mia vita, tanto che non sopportavo la sua vicinanza. Era strano, non era il Robert dolce  e sensibile che mostrava a scuola.
-Ho avuto qualche contrattempo.. Ma Rob tu puzzi d’alcool e hai gli occhi arrossati.. Hai sniffato per caso?.-Gli domandai allarmata e sorpresa. Robert era più grande di me di due anni, ma non mi sarei mai aspettata che si drogasse. Lui rise maleficamente, continuando ad esplorare il mio corpo con veemenza. Sembrava volesse mangiarmi con quello sguardo, uno sguardo che fece diventare i suoi bei occhi azzurri, come quelli di un serpente. Ebbi tanta paura, non riuscivo a credere di essermi intrufolata proprio nella tana del lupo e di non aver creduto stupidamente a mio fratello.  Lui mi trascinò in un posto appartato, dove la musica iniziava a  non sentirsi più. Le sue mani continuavano  a percorrere tutto il mio corpo e io piansi, e mi pentì amaramente di non essere rimasta a casa, con mio fratello. Non riuscivo  a toglierlo da me. Quando cercai di urlare, lui mi tappò la bocca.
-Stai zitta. Non ti sentirà nessuno, davvero hai creduto che potessi provare qualcosa per te? Qualcosa che andasse oltre all’eccitazione di scoparti eh? Io da te voglio solo la tua verginità.- Pronunciò quelle parole con un tono disgustato e con il fiatone, per riuscire a tenermi ferma.
-Robert sei un bastardo, lasciami stare!.-Urlai tirando calci mentre delle lacrime scorrevano sul mio viso. Lui innervosito dalla mia resistenza, mi girò e mi fece ritrovare con la schiena contro il suo petto. I suoi fianchi spingevano rudemente sul mio fondoschiena e mi sentì sporca, perché lui palpò con veemenza il mio sedere che era ancora rivestito dal tessuto del vestito.
-Ti sbagli bambola, voglio farti sentire chi è il vero uomo. Voglio battezzare per primo questo bel sedere!.-Ghignò con cattiveria da farmi paura. Quando lui mi tenne ferma con una mano e con l’altra iniziò a slacciarsi la cintura, credetti veramente che era la fine. Ero sola. Nessuno sarebbe arrivato  ad aiutarmi.
-Brutto bastardo! Lasciala stare!.-Ci girammo e vedemmo la mia migliore amica Charlie che coraggiosamente si mise tra noi due per spostare Robert. Charlie, lei mi aveva sempre avvertito che quel Robert non le piacesse mi aveva più di una volta messa alla guardia. E adesso mi stava salvando.
-Oh Charlie Horan, non ricordo di averti invitata ma è un vero peccato. Se vuoi unirti per me non c’è nessun problema .-Replicò prendendosi gioco di lei.
-Non preoccuparti brutto porco, adesso togli le tue luride mani dalla mia migliore amica!.-Rispose arrabbiata avvicinandosi a Robert, non volevo che le facesse  del male. Lo sbaglio era mio non suo. All’improvviso arrivò come una furia Harry che  diede un pugno a quel mostro facendolo cadere rovinosamente a terra. Continuò a prenderlo a pugni e a calci e Robert non riusciva ad alzarsi. Nel mentre Charlie mi abbracciò e io ricambiai più sollevata, piangendo nell’abbraccio.  Alle spalle di Harry, Niall mise una mano sul suo braccio per fermarlo.
-E’ meglio per te che non ti fai più vedere dalla circolazione. Se non vuoi morire.- Sputò infuriato Harry sul corpo accasciato per terra. Dopo, si avvicinò a me e mise la sua giacca sulle mie spalle e mi accompagnò fino alla macchina con Charlie e Niall dietro di noi.
-Come diavolo sei potuta scappare da casa e andare da quello stronzo?! Volevi essere violentata magari? Ora hai idea di chi sia il tuo amato principe azzurro eh? Cresci, Hilary la vita non è una favola. Non esistono principi azzurri, ma orchi verdi .  Come hai potuto essere così ingenua e incosciente? Noi tutti ti avevamo avvertito!.-Mi urlò contro Harry, abbassai lo sguardo e continuai a piangere, riconoscendo che aveva ragione. Dovevo crescere, dovevo essere più cosciente della vita. Ero solo una stupida ingenua.
-Harry adesso basta! Hilary ha sbagliato, ma non puoi assumerle una colpa. Lei vedeva Robert come il suo primo amore, fino  a questa sera. Ha solo quindici anni cazzo! Non puoi dire che deve essere più grande della sua età! Adesso ha capito ed ha imparato la lezione, vedrai.- Si intromise Niall abbracciandomi  e guardando Harry per calmarlo e forse ci stava riuscendo. Perché dopo un po’, anche Harry venne ad abbracciarmi e a stringermi forte a lui. Dove mi abbandonai a piangere e a chiedergli scusa.  Mi girai guardando Charlie  e  mi  ricordai  che lei non era stata invitata.
-Charlie ma che ci facevi alla festa?.-Le chiesi confusa e lei sorrise imbarazzata per poi rispondermi.
-Beh.. sapevo che David era presente e allora sono entrata di nascosto. Questa poteva essere la mia occasione!.-Trillò emozionata  e roteai gli occhi. A quel tempo era ancora cotta di David Mason. Ridemmo tutti più sereni e entrammo in macchina, notai che era quella di nostra madre. Ma all’ultimo sentimmo un lamento da parte di Robert che diceva .-Non finisce così Styles!.-Non seppi mai se si riferisse ad Harry o a me, ma penso sicuramente a me.

Fine Flashaback

Da quella notte non avevo mai più sentito parlare di lui né l’avevo più visto. Ma adesso prepotentemente si era ripresentato nella mia vita, proprio quando tutto andava bene.
-Oh mio Dio..-Sussurrai sconvolta e ancora tremante da quella rivelazione. Al mio fianco potevo sentire Louis che  respirava affannosamente, come se cercasse di mantenere un controllo di se stesso.  Lasciai cadere dalle mie mani quella lettera  e troppi ricordi ritornarono in un istante, ricordi che mai avrei pensato sarebbero ritornati.
-E’ quel Robert di cui mi hai raccontato la prima volta che sono venuto a casa tua con mia madre?.-Mi domandò passandosi una mano sul suo ciuffo e cercava di non mettermi pressione ma non ci riusciva.
-Si è lui..-Risposi abbassando lo sguardo, mi guardai le mani ed erano tutte un tremolio per non parlare delle gambe che non accennavano a  nessun movimento. Non volevo ritornare in un passato talmente doloroso. Adesso la mia vita era completa con Louis.
-Ma non capisco, perché nella lettera parla di non provare paura nei tuoi confronti?.- Mi domandai a me stessa  e con la coda dell’occhio vidi Louis grattarsi dietro la nuca.
-Beh.. poco fa quando ero venuto a casa tua con la scheda e mi avevi visto con il tuo telefono in mano, io stavo rispondendo ad uno dei suoi soliti messaggi del cazzo e  visto che conosco un metodo, gli ho risposto minacciandolo, di lasciarti in pace.- Mi spiegò guardandomi negli occhi e io mi sentì terribilmente in colpa. Non avrei mai permesso che gli potesse succedere qualcosa a causa mia. Robert era un tipo pericoloso e Louis non era da meno prima che mi conoscesse, ma c’era una grande differenza tra loro. Robert una coscienza e un umanità non ne aveva, Louis ne aveva, eccome!
-Louis non dovevi adesso se la prenderà anche con te e io non voglio!-Protestai arrabbiandomi , già bastava il fatto che quel bastardo stava torturando me non volevo che adesso scegliesse un'altra preda con cui giocare. Soprattutto quando si tratta di una preda maschile in cui regna la competizione. Una competizione per avere me.
 
 
 
-Amore, sai che cosa me ne importa? Io non aspetto altro che lui “se la prendesse con me” così potrai finalmente dire che tutta questa storia sarà finita, per sempre.-Mi disse accarezzandomi piano i capelli. Poi nella frazione di un secondo la sua dolcezza scomparve e lasciò libera la sua rabbia.
 
-Come gli salta in mente a questo figlio di puttana  di ripresentarsi cosi? Ti giuro non vedo l’ora che finisca di fare il vigliacco e che si presenti di persona, così da poterlo sistemare meglio.!.-Si alzò dalla panchina e notai che aveva la mascella irrigidita e anche i muscoli della schiena lo erano, che si potevano vedere dalla sua maglietta aderente. Fu allora che mi alzai anche io e in punta di piedi mi strinsi a lui. In modo di cercare di calmarlo e soprattutto trovare per me stessa un conforto tra le sue braccia che non tardarono a stringermi e fare delle carezze su e giù per la mia schiena.
-Ho paura Louis.. Ne ho davvero tanta.- Scoppiai in singhiozzi e liberai delle lacrime di frustrazione che da giorni regnava in me. Lui mi lasciò dei teneri baci sulla fronte  e forse era talmente impegnato  a tranquillizzarmi dolcemente che per il momento si dimenticò della sua rabbia.
-Non ti succederà nulla bimba, io ti proteggerò. Non sei sola amore mio, se solo quello prova ad avvicinarsi a te se la vedrà con me.- Continuò a tranquillizzarmi togliendomi  dal viso le lacrime.
-Io lo conosco, non si fermerà solo  a questo. Molto presto passerà ai fatti, ne sono sicura.-Replicai ancora stretta al suo petto, dove mi facevo cullare dalla sua voce rassicurante e dal battito regolare  e costante del suo cuore.
-Non aspetto altro che lo faccia. Voglio vederlo in faccia a questo lurido bastardo. Io spero solo di sapermi controllare, potrei anche ucciderlo. Adesso non voglio vederti piangere, non c’è cosa che più odio che vederti così. L’unica cosa che ci rimane da fare è rimanere uniti, non ho nessuna intenzione di lasciarti sola.- Imprecò dalla rabbia, fece una pausa dal suo sfogo per girarsi e con sguardo assorto osservava la gente che passava.
-Scusami ma voglio vederci più chiaro in questa storia.- Si staccò delicatamente da me e alzandosi dalla panchina si diresse verso dove la ragazza misteriosa se ne era andata. Mi alzai anche io, con la paura che potesse commettere qualche cosa. Quella ragazza, mi era sembrata talmente spaventata che non mi andava che dovesse essere sottoposta ad un interrogatorio da parte di un furibondo Louis, che poi furibondo era dir poco.
-Lou! Dove stai andando? Che hai intenzione di fare?.-Cercai di stare al suo passo, ma era terribilmente difficile,  un passo della sua gamba equivaleva a due passi dei miei. Mi allarmai capendo in partenza le sue intenzioni. .-Per favore fermati!.-Lo implorai ma lui era talmente testardo che non badò alle mie proteste.
-Devo sapere da quella ragazza di più  e lei dovrà dirmelo!.-Girammo per tutto il centro commerciale alla sua ricerca. E fui sollevata quando Louis infine si rassegnò comprendendo che ormai si era volatilizzata nel nulla.
-Dannazione! E adesso?.-Mi domandò frustrato e io potei solo stringergli una mano, per fargli capire che non aveva importanza.
-E’ solo una ragazza, molto probabilmente spaventata. Lei non c’entra niente.- Dissi con ovvietà e lui scosse la testa .-Proprio perché era spaventata, mi fa intendere che sappia benissimo la situazione e che ci avrebbe potuto dire di più!.-Mi sentì terribilmente in colpa che lui stesse facendo nervi a causa mia.
-Ma non avresti potuto pretendere che lei ti avrebbe risposto. Conosco Robert riesce  a manipolare le persone a suo piacimento, senza farsi alcun scrupolo. Credimi, con me ha fatto la stessa identica cosa.-
-Che intendi dire?.-Mi domandò controllando il tono della voce. Stetti un po’ a rispondere perché tutto ciò mi stava riportando in mente troppi ricordi, troppo dolorosi.
-Te l’ho già raccontato una volta, lui ha provato a manipolarmi promettendomi dolci promesse e facendomi cadere nella sua rete e ci stava riuscendo se non fosse stato per Charlie e mio fratello Harry.
-Già è vero, me lo avevi detto. E anche per questo che nutro un grande odio. Se lui non fosse stato talmente bastardo, probabilmente avrei provato gelosia per il tuo passato con lui. Invece provo solo odio. Volevo parlare con quella ragazza, volevo farmi dire di più. Volevo chiederle se sapesse se Robert è già qui in città o altre cose..-
-Beh.. io credo che sia già in città. Perché tra i tanti messaggi che mi inviava una volta mi scrisse, mentre noi ci baciavamo a scuola, “ tutto questo romanticismo mi fa venire il diabete”. Ancora me lo ricordo. Quindi è qua. E molto probabilmente è come se ci stesse spiando. Quando finirà tutto questo Louis? Quando?.-
-Finirà molto presto bimba,  voglio che tu sappia che  io sono al tuo fianco e che non sei sola.- Mi ricordò giocando con le dita con una mia ciocca.
-Si lo so, con te infatti mi sento molto più a sicuro.- Sorrisi e lui diede fine al mio sorriso con un bacio. Mi sollevò contro di sé e mi baciò lentamente, con tenerezza squisita.  Mi parve di volare. La sua testa si girò quando mi tirò ancora più vicina e mi fece schiudere le labbra con la sua pressione della bocca calda ed esigente. La percezione della sua forza calda, l’intimità della bocca sulla mia mi fecero rilassare, finchè le ossa parvero sciogliersi dal corpo. Cedetti  tutto d’un colpo e lo strinsi forte a mia volta, tremante per le sensazioni che mi facevano pulsare il corpo. Era impossibile resistere  al piacere che lui mi offriva. Chiusi la mente a ogni idea di ragionevole protesta, per tutto quello spettacolo che stavamo dando, e mi concessi semplicemente alla sua abilità. Il bacio si prolungò. Il mio corpo iniziò a emanare calore mentre mi stringevo più vicino. Ero ammaliata, incapace di resistere. Potevo solo avvicinarmi ancora, cercando di prolungare il piacere e  la fame che cresceva man mano che la saziavo.
 
Molto più tardi..
Al ritorno dal centro commerciale sia io che lui, cercavamo di non parlare più dell’accaduto. Nessuno proferiva parola, talmente assorti ognuno dai nostri pensieri.  Camminavamo mano nella mano  e a volte lui si girava a guardarmi e mi regalava degli sguardi protettivi. E ogni volta che mi guardava in quel modo, in me sentivo nascere un immensa felicità, perché mi sentivo al sicuro. Eravamo diretti verso casa mia, con l’intenzione di stare un po’ soli e magari parlare ancora.. Ma i nostri piani andarono in fumo quando vedemmo mio fratello e Jennifer accoccolati nel divano, che si scambiavano effusioni e smancerie varie.  Girai lo sguardo verso Louis e ci scambiammo un occhiata d’intesa. Lui chiuse la porta in modo sgarbato in modo di farli saltare in aria. E la missione era compiuta. Non appena si resero conto che non erano più soli, Jennifer imbarazzata non sapeva cosa dire, mio fratello invece sorrise mostrando poca importanza al fatto di averli beccati in comportamenti poco, come dire, poco consoni.
-Emh.. abbiamo interrotto qualcosa?.-Gli chiese ironicamente Louis che non riusciva a far finta di non ridere.
-Ah-Ah spiritoso!.-Lo richiamò Jennifer risentita ed imbarazzata allo stesso tempo. Louis rise e lei gli fece la linguaccia.
-Scusate se vi abbiamo interrotto, ma questa è pur sempre anche casa mia. Te lo vorrei ricordare fratellone, così da non farti venire strane idee. Sai, non vorrei ritornare un giorno da scuola e trovarvi nudi ad accoppiarvi!.-Gli ricordai severamente e lui deglutì imbarazzato.
-Sorellina questo non accadrà mai. E poi non voglio certo che tu veda certi spettacoli. Sei ancora troppo piccola per..-Non lo lasciai finire, talmente infastidita che mi ritenesse una poppante.
-Certo, ricordati che io avrei quasi diciotto anni. E poi se non ricordo male, qualche anno fa potevo avere circa.. quattordici anni ti ho sorpreso con una ragazza a farvi i preliminari. Quindi caro fratellone, la parte del fratello rispettoso per non fare venire certi traumi alla sorella, non ti si addice proprio!.- Louis scoppiò in una fragorosa risata in  cui lui era l’unico e solo protagonista. Jennifer rivolse un occhiata assassina al suo amato e il diretto interessato rivolse a sua volta un occhiata assassina a me. Che non feci altro che sorridere, falsamente innocente.
-Dai lasciamo perdere, infondo Jenny si stratta del passato eh?.-Conclusi vincente e mi sedetti vicino  a loro. Notai che Louis non accennava a sedersi .-Louis non stare lì impalato siediti .-Lo incoraggiai ma lui scosse la testa sconsolato attirando finalmente l’attenzione degli innamorati vicino a noi, che non smettevano di pomiciare.
-No Hil non ci riesco.. Non riesco a togliermi dalla testa l’accaduto. Sono ancora un po’ nervoso.-
-Perché sei nervoso Tommo? Che è successo?.-Domandò Harry ovviamente stranito dal comportamento di Louis.
-Abbiamo scoperto l’artefice di quei messaggi.- Spiegò tranquillamente Louis e io rimasi perplessa, Harry sapeva dei messaggi? Glielo aveva detto lui?! Questo era il colmo, io ero sempre l’ultima a sapere le cose.
-Ehi Aspetta, aspetta, aspetta! Lui sa dei messaggi? Glielo avevi detto tu?.-Chiesi non riuscendo  a comprendere e soprattutto non capendo come mai Harry non mi avesse detto nulla al riguardo.
-Si me lo ha detto lui questa mattina quando avevate litigato e non ho detto nulla in quanto non volevo e non potevo immischiarmi nelle vostre cose e..-Scoppiai a ridere e lo indicai .-Tu?! Che non vuoi immischiarti , questa è bella!.-Continuai a ridere e gli altri mi guardarono perplessi , subito dopo mi ricomposi.
-Non volevo immischiarmi fino a quando non avreste fatto pace, infatti questa sera mi ero deciso a parlartene e dirti che dovevi dirmelo prima, sciocca! Queste non sono cose che una ragazza della tua età può affrontare da sola.- Harry mi guardò severamente e io abbassai lo sguardo annuendo essendo pienamente d’accordo con lui.
-La piccola ha capito lo sbaglio Hazza ,  adesso il problema è un altro. Abbiamo scoperto chi è l’artefice dei messaggi.- Continuò imperterrito Louis  e vedemmo immediatamente Harry stringere i pugni.
-Un altro problema come se non avessimo altri a cui pensare. E allora? Che aspettate a dirmelo? Chi è il bastardo?.-La pazienza non era una delle doti di mio fratello, ma questo già si sapeva. L’unica cosa che non sapevo e non riuscivo a decifrare era la sua espressione, come se sapesse già chi fosse. Ma forse questa era solo una mia stupidissima impressione. Jennifer vedendo il suo ragazzo scaldarsi, gli poggiò amorevolmente una mano sul braccio.
-E’… Robert. Harry è tornato Robert.- Rivelai lasciando trapelare tutta la mia tensione e la paura, per quello che poteva succedere in seguito. Lui aveva promesso quella notte “Non finisce così Styles!” Aveva detto e non aveva infranto la sua promessa, purtroppo. Ed era anche stato molto furbo, aveva lasciato passare del tempo, così da farci capire che ormai non si sarebbe fatto più vivo. Aveva fatto dire a sua madre a mia madre, che lui fosse in Irlanda, così da farmi credere al sicuro. Molto furbo.
-E’ tornato? Ma non si era trasferito a Dublino?.-Chiese  per niente sorpreso. Aveva un espressione indecifrabile e aveva gli occhi sprezzanti di odio. Era risaputo che odiava da morire Robert, anche prima che lui si mettesse con me.
-Scusate se mi intrometto, ma chi è Robert?.-Chiese insicura Jennifer e io la guardai sorridendole come per farle capire che poteva intromettersi quanto voleva. Ormai era mia cognata e faceva parte della famiglia.
-Tesoro mio, Robert è un gran figlio di puttana che stava quasi per  violentare mia sorella due anni fa. E che subito dopo, ho picchiato pesantemente.- Le spiegò Harry e lei fece una faccia sconvolta.
-Ah scusate io non lo sapevo. Mi dispiace così tanto Hil e ora questo essere ti da ancora fastidio?.-Mi domandò premurosamente ed io annuì tristemente .-Si, infatti stavamo parlando appunto di questo. Che lui si è fatto vivo tramite messaggi anonimi.- Lei comprese e non replicò più nulla. Era davvero dispiaciuta per me e anche un po’ sconvolta.
-E come lo avete scoperto?.-Ci chiese Harry e io risposi .-Siamo andati un po’ al centro commerciale per mettere una pietra sopra alla litigata e una ragazza bionda è venuta misteriosamente da noi e a darci una lettera. La lettera era da parte di Robert e ho voluto buttarla.- Conclusi e Harry annuì capendone il motivo.
-E non avete chiesto di più a quella ragazza?.-Replicò questa volta Jenny e Louis scosse la testa .-Volevamo, l’abbiamo cercata per tutto il centro commerciale, ma di lei neanche l’ombra…-Jenny incrociò le braccia al petto e disse .-In effetti questo è molto strano.. Sarà una specie di complice di questo Robert?.-Domandò e Louis parve pensarci un po’ su e rispose .-Molto probabilmente.- Dopo di che rimase a pensare e potemmo notare quanto fosse nervoso.
-Che farai Lou?.-Gli domandò Harry e lui si girò guardandolo seriamente .-Lo sai cosa farò Harry, lo sai benissimo.- Harry annuì pienamente d’accordo e a me mi sfuggì il senso di quella frase. Voleva picchiarlo? Probabile. Voleva arrivare al punto di ucciderlo? Potevo aspettarmelo. Ma non volevo, non volevo.
-Scusate ragazzi, ma ho bisogno di fare quattro passi.- Ci annunciò salutandoci e dirigendosi alla porta dell’entrata, decisi di seguirlo.
-Lou vengo con te.-Decisi di stare con lui, avevo paura che potesse sfogarsi in qualche modo poco piacevole.
-No non preoccuparti amore. Rimani qui con tuo fratello e Jennifer. Ho bisogno di pensare e stare da solo. D’accordo bimba?.-Mi domandò dolcemente accarezzandomi un braccio. Mi feci forza e gli sorrisi annuendo. Non dovevo pensare male, voleva solo pensare tutto qui. Quando chiuse la porta alle sue spalle, sospirai e ritornai in salotto. Proposi a me stessa di chiarirmi un dubbio.
-Una domanda Harry a quanto pare Louis ti aveva raccontato tutto dei messaggi.. Tu sapevi che era Robert. Dillo che l’hai sospettato, non ti ho visto così sorpreso.
-Si è vero io avevo già capito tutto. Ma non ho voluto dire nulla, finchè non sarei stato più sicuro della mia ipotesi, volevo indagare per conto mio, ma purtroppo mi ha preceduto uno stronzo. Era lui l’unico che potesse mandarti quei messaggi, anche perché è stato l’unico dei ragazzi che hai avuto per un po’ più di tempo, questo perché non sono arrivato a controllarti molto.
-Esatto, Jennifer sai una cosa? Mio fratello all’età di undici anni quando mia madre mi ha regalato il primo telefono, si era messo a controllarmi tutti i numeri della rubrica!.-Dissi ricordandomi quel fantomatico giorno.
-Senti sorellina, io lo faccio perché a te ci tengo e ti voglio un bene dell’anima.-Si giustificò Harry sorridendo e mostrando le sue fossette.
-Lo farà anche con me non è vero?.-Mi chiese rassegnata Jenny.
-Si contaci Jenny, che ne è capace. Preparati.- Le risposi seriamente come se stessimo parlando di qualche catastrofe che doveva giungere sulla terra.
-Hil io non lo faccio perché ti voglio male, ma proprio perché ho il terrore che ti può succedere qualcosa, se qualche spilungone ti torcesse anche solo un capello io non lo sopporterei. Sei la mia sorellina, cavolo!
-Sei il fratello migliore del mondo.- Interruppi il suo discorso da film e mi fiondai ad abbracciarlo e lui mi strinse forte, quasi fino a soffocarmi.
-E tu sei la sorella migliore del mondo.- Disse baciandomi una guancia, ogni tanto avevamo i nostri momenti dolci.
-E tu sei la cognatina più bella.- Continuò per noi Jenny facendoci ridere, poi puntai un dito contro Harry e lo avvisai .-Cerca di essere almeno poco geloso con lei. Ti prego! Che brutta sorte..-Harry scosse la testa e fu Jennifer  a rispondere .-Hilary tu non sai che io amo i ragazzi gelosi e se lui si comporta da tale, non farebbe altro che farmi piacere.- Concluse per poi baciarlo e mio fratello non tardò a partecipare come protagonista al bacio.
-Jennifer cara, anche a me piacciono i ragazzi gelosi. Ma devi sapere che mio fratello non è solo geloso, è iperprotettivo, possessivo e..-Mia cognata fermò l’elenco che stavo facendo e rispose.-Ancora meglio.-Harry le sorrise maliziosamente e disse .-Uhh.. Ma dove sei stata per tutto questo tempo?.-E continuarono a darci dentro e io sbuffai notando quanto erano sdolcinati.
-Okay ho afferrato il messaggio. Voi continuate a sbaciucchiarvi, nel mentre vado a preparare la merenda.- Mi diressi in cucina, con l’intenzione di mettere nel vassoio dei biscotti che avevo fatto questa mattina, quando avevo litigato con Louis. Era una cosa molto strana, ma  quando ero giù di morale non facevo altro che preparare biscotti. Forse era un modo per distrarmi e non pensare.  Mi ritrovai invece a pensare a cosa stesse facendo Louis, a cosa stesse pensando. Volevo stare con lui, dimostrargli quanto lo amavo e dirgli che questa situazione doveva essere affrontata stando insieme.  Ritornai in cucina e con mio grande stupore, notai che Harry e Jennifer non si erano mossi un attimo, continuavamo  a “slinguazzarsi” l’uno  con l’altro.  Jennifer con delusione di Harry si staccò non appena vide il vassoio pieno di dolci e esclamò felicemente .-Si mangia!.- Mi sentivo realizzata di aver trovato un modo per farli smettere di sembrare dei polpi. Jennifer dopo averne assaggiato solo uno, iniziò a farmi i complimenti e a dirmi quanto fossi brava e io lusingata arrossìi. Ovviamente, mio fratello se non era al centro dell’attenzione non era contento.
-Ovviamente tutto merito mio.-Si diede arie e io con aria interrogativa gli chiesi .-Mi spieghi dove potrebbe essere il tuo merito? L’ho cucinati io!.-Ed ecco che ci ritrovammo a litigare come due bambini.
-Si è vero hai cucinato tu ed hai cucinato anche molto bene, ma ricordati che sono stato io a insegnarti a fare quei biscotti, diritti d’autore, prego.- Sostenne sorridendo e io feci una smorfia, quanto odiavo quando faceva così! Si okay era vero, mi aveva insegnato lui a farli ed era anche molto più bravo di me, ma per una volta volevo avere qualche merito in più…
-Ho pure un fidanzato cuoco! Sei perfetto..-Disse dolcemente Jennifer  e roteai gli occhi sapendo che da li a poco avrebbero iniziato di nuovo a baciarsi passionalmente.
-Hil dato che noi faremo ancora per molto, non credo riuscirai a mangiare tranquillamente…-Fermai mio fratello e le sue stupide tattiche per farmi andare via .-Okay ho capito, sono di troppo. Io vado eh? Ma non sentite troppo la mia mancanza mi raccomando!.-Li lasciai in pace e andai a rintanarmi nella mia stanza.

Pov Louis

Questa non ci voleva, non ci voleva che adesso sapevo chi era quell’essere che per giorni aveva torturato la mia ragazza. Da un lato ero contento, adesso sapevo a chi poter spaccare la faccia e da un lato sapevo che non era una buona cosa. Non volevo deludere Hilary, non volevo farle vedere un lato del mio carattere che pensavo fosse scomparso da quando avevo capito di essere innamorato di lei. Prima di lei, la mia vita era tutta sesso, ragazze occasionali, una botta e via. La mia vita era fumo,droghe, discoteche, corse clandestine. Ero sempre solito a immischiarmi in delle risse, solo per provare un po’ di adrenalina.Insomma non ero certo un tipo raccomandabile. Anche quando conobbi Hilary, non ero cambiato per niente. Solo quando notai che per me lei era qualcosa di più, io decisi di mandare la mia “schifo” di vita a  puttane. Ed è stata una delle cose migliori che potessi fare. Quando ero a Doncaster, la mia vita si svolgeva con monotonia. L’unico sollievo era tornare  a casa e stare un po’ con le mie sorelline. Mia madre viveva già da molto tempo a Londra, mentre io e le mie sorelle vivevamo a Doncaster con nostro padre. Colui che odiavo e volevo bene allo stesso tempo. Lo odiavo per aver tradito mia madre con un hostess e credo che sia stato per questo che da quel momento io non credetti più all’amore. Ma questo cambiò quando conobbi Hilary. Lei era tutto quello che non avevo mai visto in una ragazza, non solo per il fatto che sia umile, dolce, timida e pura, ma anche perché con lei potevi parlare di tutto, sentivo che potevo confidarmi con lei. Sentivo che era quella giusta e non me la sarei mai fatta scappare, per nulla al mondo. E adesso, avevo paura di perderla, di perderla per qualche mio stupido errore. Avevo paura che non sapessi controllarmi davanti al suo ex. Non volevo che lei provasse paura nei miei confronti, adoravo come lei si fidasse e si sentisse al sicuro con me, non volevo rompere quella magia. Mentre pensavo, camminavo per il parco e non mi accorsi che un ragazzo si era parato alla mia visuale. Riconobbi immediatamente chi era…
Jake Parker! Quel bell’imbusto.. no aspetta, bello? Per niente!. Quel figlio di papà che si era comprato un posto nella squadra di football. E pensare che all’inizio da quando ero venuto in questa scuola era solo un secchione sfigato che non riusciva  a rimorchiare nessuna ragazza, neanche la più disperata. Faceva comunella insieme al suo inseparabile amico Nick White, che tanto inseparabile non era, visto che lui l’aveva mollato per amicizie più popolari.Erano sempre insieme quei due amici, sempre che cercavano di essere notati da qualcuno. Ad esempio Nick voleva farsi notare da Charlie, visto che aveva una cotta per lei. Ovviamente nella scuola le voci giravano e a me e ai miei amici arrivavano tante notizie  e gossip, che a noi non interessavano ma capitava di sentirne tanti. Da quando David si era trasferito in un'altra scuola, Jake aveva preso completamente il suo posto e ora si dava  tante arie, solo perché era stato a letto con Shelby e Amanda. Sai che novità, quando ero andato a letto con Shelby non avevo avuto nessun tipo di soddisfazione, mi divertivo e basta perché sapevo che anche per lei andava bene così.. Ma non era un qualcosa che desideravo, per niente.  Invece, lui riteneva tutto ciò come un qualcosa di meraviglioso e desiderato. Lui desiderava la popolarità, tutto qui. E Shelby e Amanda facevano al caso suo. Eppure l’altro giorno gli avevo tirato un bel pugno nel naso, solo perché avevo sentito che con i suoi amici aveva parlato sul fondoschiena della mia ragazza. E quando gli avevo chiesto di ripetere ciò che aveva detto, lui si era voltato come se parlasse con un suo amico. Ma io e lui non eravamo amici, nemmeno nemici. Con lui, non volevo essere niente. Non doveva provocarmi e quindi gli tirai categoricamente un pugno sul naso. Adesso, mentre lo guardavo, notavo ancora il segno della botta sul naso. Doveva fargli tanto male. Ben gli stava.
-Allora è vero quello che si dice eh? Sei diventato quarterback della squadra di football. Congratulazioni! Adesso si, che sei popolare e magari chissà.. potrai portarti a letto Amanda questa volta!.-Dissi ironicamente con l’intenzione di punzecchiarlo a quel damerino.
-Che sei spiritoso Tomlinson, nemmeno tu sei il centro dell’universo e se vuoi saperlo stavo pensando a chi potermi portare  a letto, magari una verginella di nome Hilary. Non sono mai stato con una vergine e molti dicono che sia molto più eccitante…-Strinsi i pugni  e mi fiondai sul colletto della sua camicia e lo appoggiai in un albero .-Ti avverto, se non vuoi un altro pugno che magari questa volta ti romperà il naso definitamente, ti consiglio di risparmiarti certi commenti sulla mia ragazza  e non devi nemmeno immaginarla, perché sei morto figlio di papà del cazzo!.-Lui iniziò a tremare  e a deglutire, non si sarebbe mai più permesso di provocarmi ora lo sapevo.
Lo lasciai lì inerme e continuai la mia passeggiata, purtroppo non più in pace, perché parlando del diavolo ecco che spuntano le corna. Una biondina, tanto familiare faceva capolino davanti a me e aveva uno strano sorriso sulle labbra. Strano che non era accompagnata dalla sua socia o meglio zerbino di Amanda.. ah no! Eccola lì vicino a lei! Che felicità!
-Uh.. Guarda chi si vede! Il mio caro amico Louis Tomlinson che cammina da solo, nei pressi dell’Hyde Park ! Che è successo Hilary ti ha lasciato?.-Mi chiese civettuola e io mi diedi dello stupido mentalmente di essermi fatto una passeggiata. Scossi la testa sorridendo vincente.
-Ciao Shelby.-La salutai con finta gentilezza, lei fece delle moine e rispose .-Il piacere è tutto mio di rivederti.- Continuò lei e io annuì dandole ragione .-Si in effetti, non nutro un grande piacere nel vederti.-Lei assottigliò gli occhi per poi uscire un asso dalla manica, metaforicamente è ovvio.
-Che strano eppure una volta eri sempre felice di vedermi, io ti facevo talmente divertire! Con quella lì che combini? Vi guardate le winx ogni sera?.-Scoppiò a ridere e compresi ancora una volta che odiavo la sua voce nasale e squillante.
-Con “quella lì” come la chiami tu, io sono innamorato e se non lo sapessi, con lei non ho bisogno di farci del sesso per potermi sentire bene e ricorda lei sarà anche più piccola, ma la vera donna qui è lei. Tu non puoi nemmeno essere definita tale, tu sei solo buona per una botta e via, nessuno ti prenderà mai sul serio. E credimi, la vera bellezza è presente nella semplicità. Ma ovviamente questi sono valori che non capirai mai e sinceramente provo una gran pena per te.. Mi dispiace solo di averlo capito troppo tardi, quali sono le vere donne. Anzi l’ho sempre capito e solo che avevo  bisogno di un giocattolo con cui divertirmi e tu o altre eravate perfette, ma poi si sà.. i giocattoli si buttano, si cresce  e hai bisogno di cose più vere  e più grandi. Ti saluto Shelby, ah e un’altra cosa.. Ti hanno detto che sei ingrassata di brutto Shelby? Amanda dovrebbe prepararti una dieta! Ci si vede o.. forse no.- La congedai sorridendo sornione  e lei per tutto il tempo rimase zitta, visibilmente ammutolita. Ma ovviamente per il tipo che era l’unico messaggio che le era entrato in testa era “sei ingrassata” pazienza certe persone non sarebbero mai cambiate. Mentre me ne andai la sentì urlare istericamente ordinando ad Amanda di cercarle una dieta su internet.
Finalmente potevo godermi la mia passeggiata in pace e potevo pensare, pensare sul da farsi. Quanto ero cambiato, ero anche più maturato ed era ora! Avevo 21 anni e ancora ragionavo come un ragazzino, ma con Hilary tutto era cambiato. Certo, il mio essere eterno Peter Pan non sarebbe cambiato mai, ma il fatto che adesso vedevo l’amore e le donne sotto un'altra luce, mi dimostrava quante cose erano cambiate, non avrei mai smesso di dire che lei, era la miglior cosa che mi fosse successo nella vita. A Londra soffiava un vento leggero e decisi di trovare una panchina in cui sedermi e godermi quella fresca aria pomeridiana. Tra non molto si sarebbe fatto tardi… Avanzai  verso una panchina e notai che era occupata a metà, poco male avrei chiesto a quella ragazza se mi sarei potuto sedere. Nel mentre la vidi alzare lo sguardo e la riconobbi. Era lei. Lei era la ragazza della lettera! La ragazza mandata da Robert! Dovevo chiederle tante cose e questa volta non l’avrei fatta scappare.
Mi avvicinai, lei non si era ancora accorta della mia presenza era intenta a leggere una rivista, di moda suppongo.
-Ciao.- La salutai lei si girò spaventata e lo divenne ancor di più quando mi vide davanti a se. Segno che mi aveva riconosciuto. Tremando cercò di alzarsi e scappare, ma la fermai da un braccio.
-Scusami, ma so chi sei. Non posso raccontarti nulla. Lasciami andare ti prego!.-Mi implorò terrorizzata e notai la paura che provava negli occhi. Scossi la testa, dovevo sapere di più, non mi importava di niente.
-Perché reagisci così? Sei praticamente spaventata, potrei aiutarti se mi dicessi qualcosa  di  più..-Dissi sinceramente e lei parve volersi fidare a metà.
-Posso aiutarti se vuoi, posso toglierti qualsiasi paura. Non è buono che una ragazza venga ricattata, perché sicuramente è quello che ti sta accadendo, da un essere in un modo così meschino. –Aggiunsi serrando la mascella, tutto quello che riguardava quel ragazzo mi faceva venire il voltastomaco.
-Ho un motivo.. però non posso dire nulla. Pur volendolo, potrei mettere a repentaglio sia la mia vita che la tua..- Non aveva nessun intenzione di dirmelo, continuava a scuotere la testa, ma non mi sarei arreso.
-La mia vita non sarà mai a repentaglio per colpa di uno così e nemmeno la tua, se potrai fidarti. Potrebbe uscirne fuori sia la mia ragazza che anche tu, ti rendi conto che non è una cosa bella essere manipolata?.-Le domandai scettico come se fosse anormale non ribellarsi.
-E va bene..  ho dovuto seguire quello che mi diceva, mi ha ricattato che se non l’avessi fatto avrebbe abusato di me..-Rivelò abbassando lo sguardo e il sangue nelle mie vene si gelò al pensiero di un ricatto del genere.
-Che pezzo di merda! Solo un miserabile potrebbe arrivare a ricattare in questo modo. E si vede che non ha nemmeno le palle di farsi vedere in faccia… Senti, come ti chiami? Non te l’ho nemmeno chiesto  e pure mi hai rivelato una cosa del genere..-Mi ricordai solo allora delle buone maniere, non sapevo nemmeno il suo nome, eppure gli avevo dato direttamente del tu, ma questi erano solo dettagli.
-Mi chiamo Brooke..- Disse sorridendo tristemente e io le diedi la mano, aspettando che me la stringesse. Volevo metterla al suo agio, magari saremo potuti arrivare ad un accordo. Ci speravo.
-Piacere Brooke io sono Louis . Dobbiamo collaborare Brooke, tu aiuti me  e io aiuto te. Se tu mi dirai giorno e ora dove ti dovrai incontrare con Robert, io posso anche incastrarlo e coglierlo impreparato, così da far finire molto più in fretta la storia. Non mi va a genio aspettarlo con i suoi porci comodi. Avrai sicuramente sentito parlare di me non è vero? Sono da poco a Londra, ma in questi pochi mesi mi sono fatto conoscere bene.- Mi riferì alle tante risse dove avevo partecipato anche insieme  a Zayn e ad Harry. Ma quelli erano altri tempi..
-E’ ovvio che ti conosco a scuola e in città parlano sempre di te e dei tuoi amici, ma soprattutto di te.- Notai che cominciava a tranquillizzarsi. Allora la lingua l’aveva!
-A scuola? Non dirmi che vai nella mia stessa scuola? Non ti avevo mai vista prima d’oggi.- Possibile che non l’avessi notata, beh.. comprensibile per me da mesi esisteva solo quella moretta dai boccoli neri. E sarebbe stato così per sempre.
-E’ ovvio mi sono trasferita da poco da Doncaster, ma c’è un   piccolo dettaglio che ti sfugge. Io ti conosco già da molto tempo e anche tu conosci me.- Replicò lasciando spazio ad un sorrisetto. Inarcai il sopracciglio, conoscerla? Forse mi stava scambiando per qualcun altro o..
-Vieni da Doncaster anche tu? Che coincidenza.. Ti conosco? .-Le domandai sorpreso da quella rivelazione.
-Brooke Carter ti dice qualcosa?.-Rimasi sbalordito, non poteva essere lei. Era totalmente cambiata, un'altra persona completamente! Era più graziosa, diciamo.. da quando era piccolo lei era una delle mie amiche d’infanzia, giocavamo sempre insieme. Anche se.. sia io che Zayn da piccoli la prendevamo in giro, per il suo aspetto da brutto anatroccolo. Non che adesso fosse diventata un cigno vero e proprio, ma era decisamente più carina.
-Carter?! Sei davvero tu? Guardati! Sei davvero cambiata!.- Saltai sul posto non potendoci credere. Pensavo di non vederla mai più e invece eccola lì. Il mondo era davvero piccolo.
-Eh già! Sono io, in carne e in ossa!.-Esclamò con una punta di acidità riferendosi ovviamente  a quando la prendevo in giro.
-In carne non di certo, da piccola eri proprio un bell’arancino!.-Scoppiammo a ridere.-Allora, proprio  perché siamo amici che ti devi fidare di me.- Ritornai immediatamente al discorso di prima, aveva la priorità quello che stava accadendo alla mia bimba.
-Va bene, spero non ti succeda niente, perché sai Robert è capace di qualsiasi cosa!.-Disse tornando seria e la ragazza spaventata e terrorizzata.
-Ma tu come fai a conoscerlo? Se sei venuta da poco qui a Londra.- Costatai , i conti non tornavano.
-Sono stata in gita in un college in Irlanda, a Dublino e l’ho incontrato lì. Lui faceva la guida e.. me ne sono innamorata e per un po’ siamo stati insieme. Ho perso la mia verginità con lui.. poi lui divenne ad un certo punto esigente e mi fece paura. Adesso ho paura che potrebbe approfittarsi di me. Poi è talmente ossessionato dalla tua ragazza ,me ne parlava sempre. La definisce come l’unica che non è riuscito a portarsi a letto, per questo non si da pace.. è una sfida vera e  propria per lui.- Concluse il suo discorso e io ricordai che Robert aveva  due anni in meno di me, e che io ero stato bocciato molte volte, per questo ero ancora al quinto anno. Dovevo anche io essere al college. Nel mentre le arrivò un messaggio .-Oh no! E’ lui..!.-  Si portò la mano in fronte esausta e rassegnata. Le presi il telefono .-Posso vedere?.-Lei annuì solamente.
-Almeno i messaggi che ti invia, sono molto più controllati rispetto a quelli che riceve Hilary.- Notai vedendo un semplicissimo messaggio che sarebbe stato scambiato per un messaggio amichevole che di solito si inviano agli amici.
-Mi dispiace così tanto per la tua ragazza, quando le ho dato la lettera mi sentivo in colpa.. però lei non è sola, ha la fortuna di avere un ragazzo come te. Che la proteggi  e per come tutti ti conoscono hai le palle, eccome se l’hai!.- Fece quello che a me sembrava un complimento e ricordai quanto fosse allegra da piccola, una qualità che tutto sommato non era scomparsa.
-Direi!.-Esclamai ridendo, era il colmo dire che Louis Tomlinson non avesse le palle, sia metaforicamente che fisicamente.
-Che diceva nel messaggio? No sai perché io ormai, ne ricevo uno  ogni 5 minuti..- Mi domandò con la voce tempestata di ansia.
-Ti devi incontrare con lui, ti ha scritto luogo, ora e data.. Ben organizzato è il ragazzo! Hai bisogno di una mano?.- Le chiesi a mia volta in modo gentile e lei sorrise scuotendo la testa.
-No lascia perdere, non ti conviene entrare in questa storia potresti non uscirne più..- La guardai mentre si dava conforto con le mani sulle sue braccia.
-Non uscirne? Ma con chi credi di parlare Brooke? Io sono già entrato in questa storia dal momento in cui, Hilary ha ricevuto il primo messaggio. E io uno come questo me lo mangio per colazione! A presto Brooke e rifletti su quello che ti ho detto.- Mi alzai dalla panchina e le feci un saluto da girato.
-Felice di averti rincontrato.. Ah Louis! Potresti darmi il tuo numero?.. Così da poterti avvisare di qualcosa..-Io annuì , e glielo scrissi sul suo telefono, nel mentre l’avvisai .-Ah e una cosa.. cerca di decidere in fretta da che parte vuoi stare!.- Lei annuì mimando un “okay “ e disse infine .-Lo farò contaci!.- Dopo di che  la salutai e mi diressi verso casa mia, nel mentre composi il numero di Hilary e aspettai due o tre squilli prima che mi rispondesse 
-Louis! Ti stavo giusto chiamando, non ti sei fatto più sentire e mi sono preoccupata. Non voglio sembrarti paranoica ma sono quasi le dieci di sera e pensavo che saresti passato.. – Sorrisi riconoscendo ancora una volta quanto l’amavo, era possibile contenere un amore così grande in un corpo come il mio? Mi sembrava impossibile. La bimba, si era preoccupata per me.
-Bimba scusami, anche io volevo passare da te. Ma ho fatto una passeggiata all’Hyde Park  e indovina chi ho incontrato?.- Lei stesse un po’ a pensarci e poi rispose.- Mmh.. fammi indovinare una biondina di nome Shelby? Ovviamente accompagnata da Amanda?.- Scoppiai a ridere, aveva indovinato perfettamente.
-Si hai indovinato, ma non solo loro due. Ma anche quel depravato di Jake Parker!.-Ormai tutti lo chiamavamo per nome e cognome, era tutto un programma!
-Quanto mi dispiace amore, la tua passeggiata tranquilla si è dovuta rovinare per  colpa di questi esseri.-Disse ridendo e io feci lo stesso.  Dovevo parlarle di Brooke? Magari non adesso, non per telefono.
-Ti amo lo sai? E ti prometto che molto presto tutto finirà. Sei la mia piccola e ti proteggerò, sempre e comunque.- La sentì sorridere dal telefono  e mi immaginai il suo viso contornato dagli occhi dolci.
-Certo che so che tu mi ami, perché me lo dimostri e io non posso che ritenermi fortunata, fortunata da morire. Ti amo anche io, adone greco!.-Adone greco? Come mi aveva chiamato? Fui preso dalla gelosia, a chi si riferiva quel nomignolo?
-Come mi hai chiamato scusami?.- La sentì ridere e mi rilassai, non dovevo essere così geloso di lei, ma era difficile anzi impossibile. E il bello era che non ero mai stato un tipo geloso.
-Ehm.. è una lunga storia. Ti chiamavo adone greco la prima volta che ci siamo incontrati. Perché ti ho completamente visto a petto nudo, bagnato in quella specie di piscina sotterranea e.. mi sei sembrato un vero e proprio adone greco. E poi scusami, tu puoi darmi tutti i nomignoli che vuoi e io non posso? Cioè mi  chiami Miss acidella, bimba, piccola e io non posso chiamarti adone greco?.- La prima volta che ci eravamo incontrati, cavolo se non me lo ricordavo!  La sua espressione infuriata contro me e Zayn , avevo notato fin da subito che aveva un bel caratterino e che sarebbe stato difficile anche punzecchiarla. Avevo notato quanto fosse permalosa la ragazza, ma non mi importava mi piaceva e mi intrigava anche per quello.
-Devo dire che eri una visione molto selvaggia e sexy quando ti bagnammo. Noi stavamo aspettando Harry per fargli quello scherzo con l’acqua ma sei arrivata tu e non mi dispiace per niente. -Ricordai e parlai con maliziosità sapendo che lei si sarebbe infastidita, non volevo altro che quello. Avrebbe mai capito che adoravo quando si arrabbiava e che più lei lo faceva più io mi divertivo?
-Sei molto divertente idiota! .-Rispose ironicamente.
-Per quanto mi dispiaccia lasciarti, devo augurarti la buona notte bimba. E’ tardi e dovresti andare a letto e poi domani hai scuola  e non riusciresti  a svegliarti.- Lei si infuriò tanto da farmi chiudere gli occhi e aspettandomi la sua sfuriata .
-No ma dico, ti senti? Sei peggio di mio fratello. Cavolo ma come ve lo devo dire? Ho 17 fottuti  anni cazzo! Quasi 18! Non sono una bambina e poi io ho scuola? Ti ricordo che oggi è sabato e domani è domenica!!.- Mi grattai il mento ridendo  e gustandomi quei meravigliosi battibecchi tra noi.
-Ti ho già detto quanto mi ecciti quando ti arrabbi?.- Le domandai e lei sbuffò rumorosamente.
-Buona notte Louis e vai a farti una doccia per calmare i tuoi bollenti spiriti.- Annui debolmente, aveva ragione con lei avevo sempre bisogno di docce fredde.
-Notte bimba. Ti amo.- Le diedi la buona notte e desiderai per un momento di averla con me  e poterla stringere e baciarla fino a doverci fermare a causa della mancanza di fiato . Sarei andato da lei, ma era già piuttosto tardi e poi Harry si sarebbe anche infuriato se mi avesse visto presentarmi a quell’orario davanti alla sua porta.
-Ti amo anche io Lou.- Ricambiò il saluto e non vedevo l’ora di vederla l’indomani. Con lei era sempre così, non mi stancavo mai di lei anzi non riuscivo mai a saziarmi di lei.

 
Pov Hilary

Domenica Mattina ore 11.30 Casa Styles.

Mi svegliai assonnata e con ancora il pigiama uscì fuori in giardino a prendere la posta nel porta lettere, di mattina ero quasi sempre uno zombie, anche la mia andatura era uguale a quella di uno zombie. L’aspetto poi non ne parliamo. Entrai nuovamente in casa e notai con mio grande stupore che Harry e Jennifer avevano dormito insieme sul divano, per fortuna erano vestiti ma nulla poteva farmi credere che non fosse accaduto nulla. Alla faccia del fratello protettivo e rispettoso. Per tutti quanti io ero la bambina quando gli conveniva quando non gli conveniva ero una donna. Coerenza? 0! Mi avvicinai vicino a loro, risi immaginando già un subdolo  piano per farli svegliare. Presi dalla credenza una trombetta da stadio e li feci svegliare. Caddero immediatamente dal divano e non appena si accorsero di chi era l’idea, mi mandarono a quel paese con il pensiero. Lo so, ero molto antipatica quando volevo. Ma l’avevano voluto loro! Anzi l’aveva voluto mio fratello, mi tratta da bambina e poi si fa vedere con una ragazza sotto i miei occhi, era da punire e soprattutto si doveva decidere.
-Hilary ma che.. che succede?.-Domandò stroppicciandosi gli occhi Jennifer
-Scusami tanto Jennifer, ma questa è una lezione da dare a mio fratello! E poi è una splendida domenica mattina, il sole splende e dovremo  stare in compagnia! Ovviamente, se ieri sera non avete fatto le ore piccole vi verrà più facile alzarvi, ma qualcosa mi dice che avete fatto le ore piccole.. vero?.-Gli chiesi severamente
-Che sei perspicace sorellina mia!.-Mi prese in giro Harry e io feci le smorfie.
-Comunque svegliatevi su! Che la giornata ancora è lunga! Che dite se invitiamo i nostri amici  qui a mangiare? Ti ricordo che tra qualche giorno verrà di nuovo la mamma e allora potremo dire addio a queste tipo di rimpatriate. Che aspettate? Su su!.-Mi sentivo un generale in quel momento.
-Ma che si è bevuta quella? Sembra il mio allenatore in palestra!.-Sentì Harry mormorare a Jennifer.
-Ancora a conversare? Muovete il culo chicos!.-Dissi parlando il mio perfetto spagnolo e loro sbuffarono.
-Tua sorella, non sta bene Harry….-Commentò divertita Jenny
-Ne dubito anche io tesoro.-Le diede ragione lui.


Mezz’ora dopo..

-Finalmente siete arrivati!.- Accolsi i miei migliori amici Charlie e Zayn che si tenevano per mano  e mi guardavano con aria interrogativa.
- Si lo so a cosa state pensando! Che sono impazzita.. Ma non  capite mia madre tornerà tra pochissimi giorni e la mia libertà può essere sottomessa.  Quindi divertiamoci finchè possiamo eh? Ma Niall e Ellen? Ho saputo che dopo la serata tra ragazzi, Niall è praticamente tornato a casa ubriaco fradicio  e..-Mi fermarono e notai che erano ancora fuori la porta.
-Buon giorno anche a te migliore amica, noi stiamo bene  e tu?.- Roteai gli occhi possibile che mi stessero dando lezioni di bon ton quando c’era un emergenza del genere?
-Oh per l’amor del cielo non c’è tempo per le buone maniere di galateo! .- Loro risero e finalmente li feci accomodare in salotto e potei salutare Charlie e poi Zayn che mi rivolse uno sguardo corrucciato.
-Ehi cognatina mi sento offeso sai? Alcune cose dovresti raccontarmele anche a me! Io e Louis siamo pappa e ciccia, se qualcuno ti disturba interveniamo noi e lo stesso vale anche per te amore.- Disse guardando Charlie in modo dolce e lei dai suoi occhi traboccava tutto l’amore che provava per lui. Lo lasciai perdere, pensando che aveva semplicemente voglia di scherzare e li feci accomodare in salotto. Nel mentre scesero le scale Harry e Jennifer che si erano cambiati e andarono subito incontro a Charlie e a Zayn.
-Adesso siamo qui, mancano ancora Lou, Niall, Ellen, Liam e Lucy e io ancora ripenso agli avvenimenti della scorsa notte..- Iniziò a parlare così dal nulla Zayn per niente timido, guardando di sottecchi Charlie che imbarazzata e innamorata non riusciva a smettere di sorridere.
-Perché che è successo la scorsa notte?.-Domandò Jennifer  e io mi stavo quasi per strozzare con la mia stessa saliva. Sapevo benissimo cosa era successo la scorsa notte tra lui e Charlie.. Era ovvio che ne stavano parlando adesso che Niall non era presente, ma chissà come avrà reagito quando è venuto a saperlo.. Certamente l’avrà presa meglio di come l’avrebbe presa mio fratello se mi avesse colta sul fatto.. Non oso immaginarlo.
-Beh.. Io e Zayn l’abbiamo fatto.- Harry sputò l’acqua che stava bevendo ovviamente sorpreso da tutto ciò. Per lui Charlie era ancora come una sorella minore, eravamo cresciuti insieme tutti e quattro.
-Che cosa?! Charlie non ti facevo così audace e intraprendente!.-Costatò Harry visibilmente turbato. Charlie rise e Zayn commentò .-E’ anche per questo che l’ho scelta!.- Charlie rivolse un sorriso terribilmente dolce a Zayn e rispose ad Harry .- Mi conosci da quando sono piccola e ancora non sai come sono fatta?.- Harry deglutì un altro sorso di acqua e disse.- Non è che non ti conosco, ma comprendimi  sei come una sorella e mi è difficile pensare che tu.. e… lui.. beh si insomma hai capito! Se con te ho reagito in questo modo, non oso immaginare come reagirò con mia sorella.- Non appena sentì queste parole, sudai freddo  e cominciai a tremare, cercavo in qualche modo di schivare il suo sguardo e di cambiare disperatamente discorso, per fortuna ogni tanto avevo qualche colpo di fortuna. Ecco che il campanello suonò salvandomi da una situazione così imbarazzante.
-Vado ad aprire! .- Esclamai andando alla porta e mi ritrovai il mio Louis, bello da togliere il fiato come sempre. Aveva gli occhi di un azzurro più chiaro del solito. Lui mi scrutava con un sorrisetto beffardo e mi morsi istintivamente il labbro inferiore.
-Ciao bimba.-Mi fiondai ad abbracciarlo stringendogli le braccia al collo  e lui mi sollevò un poco per farmi mettere sopra le sue scarpe  in modo da essere un po’ più alta. Lui avvicinò il suo viso al mio cercando le mie labbra che si affrettarono a baciare le sue.  Qualcuno non contento tossì in modo da richiamare la nostra attenzione, ci girammo e trovammo Harry dietro di noi che ci fissava.
-Scusami tu puoi ed io no?.- Mi arrabbiai immediatamente e Harry non smetteva di fissarci.
-Cosa c’entra?  Non per questo c’è bisogno che lui ti infili la lingua in bocca!.-Si giustificò lui.
-Come sei volgare Harry, dovresti dire “pomiciare” Prendi esempio dal sottoscritto.- Si intromise Louis ironicamente, dandosi una stretta di mano con Harry, che scoppiò a ridere come per far capire, senti da che pulpito viene il consiglio! Ci avviammo verso il salotto, dove Louis salutò tutti e dopo essersi seduto riferendosi ai maschi disse .-Ragazzi sapete chi ho incontrato ieri al parco?.- Zayn e Harry divennero curiosi e con lo sguardo invitarono Louis a continuare.
-Jake Parker lo stronzetto! Come al solito si è messo a provocarmi e l’ho minacciato di non voltarsi con me ne con voi in questo modo. Si è preso troppa confidenza questo ragazzino.-
-A chi lo dici, non mi va a genio che si prenda tutte queste libertà, ma con chi crede di avere  a che fare?
-Hai fatto bene a farlo stare al suo posto Lou!
Noi ragazze continuammo ad annuire davanti ai loro discorsi, pur non condividendo le loro parole  e le loro scelte. Tra i maschi a volte c’era più competizione rispetto a quella che si crea tra le ragazze. Mentre Louis continuava a parlare, la sua mano si posiziono sulla mia coscia, come per volermi invitare a sedermi sopra di lui, non opposi resistenza, amavo semplicemente stare tra le sue braccia che cingevano da dietro la mia vita. Charlie invece si era accoccolata, posando la testa sulle gambe di Zayn e il resto del corpo comodamente disteso sul divano. Harry invece aveva un braccio intorno alle spalle di Jennifer, che aveva la testa appoggiata alla sua spalla.
All’improvviso la serratura della porta si aprì ed entrarono come un  tornado Niall, Liam, Lucy e Ellen. Mi ero completamente dimenticata che Niall aveva una copia delle chiavi, per eventuali emergenze…Infatti questa era un emergenza! C’era a rischio le mie ultime possibilità di libertà!
-Ciao a tutti ragazzi!.-Ci salutò allegramente Liam che si teneva per mano con Lucy. Era davvero felice, lo si vedeva. Non avrei mai voluto per niente al mondo che smettesse di essere felice. Era un ragazzo d’oro, buono non meritava di soffrire. Era il mio migliore amico, lo conoscevo da poco, ma lo era diventato. Anche se adesso stavo con Louis, lui per me era importante.
Niall ci fece un saluto veloce e corse verso la cucina, con l’intenzione di mangiare come al suo solito qualcosa. Ellen lo vide correre e roteo gli occhi. Ci venne a salutare sedendosi accanto a Lucy.
-Si è ripreso a quanto vedo!.- Costatò Charlie con risentimento, sapevo quanto odiava vedere Niall ridursi in quello stato.
-Si ma non sai quanto ha vomitato prima che venissimo!.-Aggiunse Ellen portandosi una mano nella fronte.
-Immagino chissà quanto avrà bevuto!.- Replicò Lucy con voce autoritaria.
-Si aveva bevuto tanto, eppure noi glielo avevamo detto che non l’avrebbe retto molto. Ma è più testardo di un mulo!.- Disse Liam spiegando la serata tra ragazzi della scorsa notte.
-Come la sorella d’altronde!.- Puntualizzò ironicamente Zayn e Charli si ritenne offesa.
-Guarda che io sono qui!.- Lo richiamò e lui non fece altro che ridere di cuore e gli stampò un bacio in fronte.
-Lo so amore mio, l’ho detto di proposito infatti, è proprio per questo che ti amo.- Rispose a sua volta dolcemente facendola sciogliere.
-OHH… Ti amo anche io!.- Sussurrò con romanticismo e si abbracciarono, facendosi le coccole.
-10 modi per far cadere le ragazze ai tuoi piedi,  nuovo libro scritto da Zayn Malik!.-Replicarono insieme Jennifer  e Lucy ridendo.
-A me basta anche solo 1 modo per avere le ragazze ai miei piedi.-Come se non bastasse adesso si dava arie, non aveva capito che la battuta di Jenny e Lucy era ironica.
-Che sciocchezze io non è modi, semplicemente le ragazze vengono da me.- Ma nessuno poteva superare Louis in fatto di modestia e umiltà.
-Scusami?.-Pretesi una risposta, se lui pensava che fossi venuta io da lui, si sbagliava di grosso.
-E’ vero bimba, sei venuta tu da me.- Insisteva? Oh si che lo faceva e mi dava sui nervi.
-Non sono io quello che  sotto la pioggia è venuto   a dichiararsi .-Quando dissi quello nella stanza si riversò un coro generale, formato da un “Oh” categorico.
-Ma tu eri già caduta ai miei piedi alle Hawaii…- Ed ecco che il coro pronuncio un altro “Oh” seguito da risate.
-1 a 0 per Tommo!.- Commentò divertito Niall che era appena tornato dalla cucina con dei panini e lo fulminai con lo sguardo.
-Sei tu che sei morto di gelosia per Liam.- Commentai facendo impallidire Louis segno che avevo centrato i pieno e l’avevo congelato.
-Beh in effetti ha ragione!.-Aggiunse ridendo Liam e io mi girai sorridendogli.
-The winner is Hilary!.-Esclamò allegramente Zayn e ridemmo tutti, tutti tranne Louis che sorrideva pensieroso.
-Ho scelto bene la ragazza di cui mi sarei innamorato, l’unica che riesce  a tenermi testa.-Ecco spiegato il suo silenzio, stava realmente rifelttendo  e pensando su una cosa così profonda? Fortunatamente si, quanto l’amavo! Ci baciammo teneramente, non per niente un bacio casto ma ovviamente più dolce.
-No va bene,  fate con comodo eh? Tranquilli tanto siete soli.-Ed ecco che Harry ricominciava. Basta! Non gli avrei dato più retta. Charlie ad un tratto arrivò vicino a noi e mi tirò dalla mano.
-Scusate se vi interrompo piccioncini ma adesso te la rubo per un po’. Abbiamo bisogno di parlare tra donne.- Louis la guardò minacciosamente e lei non fece altro che mimargli delle scuse.
-Se volete possiamo  accompagnarvi….-Continuò Louis riferendosi  a lui e a Zayn.
-Che mi risulti voi non siete delle donne e poi amore  non ho bisogno che mi fai la guida turistica di casa mia! Ciao ciao!.-Ci girammo e con un gesto della mano salimmo imperterrite le scale.
-Bel culo piccola.- Sentì mormorare da sotto a Louis e emisi un risolino.
 
Con Charlie andammo nella mia stanza, e ci sedemmo nel mio letto. Lei prese un vecchio peluche e cominciò a girarlo tra le mani.
-Allora hai visto che avevo ragione? Avete fatto pace e siete ancora più innamorati di prima. Ricorda, i litigi rafforzano solo il rapporto, beh.. poi ovviamente dipende da quali tipi di litigi ma quelli di questo genere sono solo sani per la coppia!.-La guardai trattenendomi da l ridere era veramente convinta! Sarebbe diventata un ottima psicologa.
-Non lo so vuoi farmi la psicologa d’amore? Comunque si abbiamo fatto pace ed è tutto come prima, però c’è ancora un altro problema..-Amareggiata gli rubai dalle mani quel peluche e cominciai a girarmelo io tra le mani.
-Che è successo?.- Mi domandò tristemente .
-Non ti ho raccontato nulla è vero, che sciocca! Ieri sono andata al centro commerciale con Louis ed è arrivata una ragazza bionda e aveva un atteggiamento misterioso e mi ha dato una lettera, la lettera l’ha mandata.. Robert. Charlie è lui l’anonimo dei messaggi, Charlie lui è ritornato!.- Lei spalancò gli occhi incredula e scosse la testa.
-Robert?! Che cosa?! Come abbiamo fatto a non pensarci prima?.-Già come avevamo fatto a non pensarci prima?
-Non lo so, ma ho paura Charlie. Ho paura che la potesse prendere non solo con me, ma anche con te.. Ricordi lui ha un conto in sospeso con te e ho paura che se la potesse prendere anche con Louis, visto che quell’incosciente gli ha risposto e solo lui sa il metodo per farlo. E adesso Robert è anche arrabbiato con lui.. Ho paura Charlie!.- L’abbracciai lasciando trasparire un filo di paura e agitazione.
-Non preoccuparti l’abbiamo sconfitto una volta ci riusciremo una seconda volta e in più prima eri sola, c’ero solo io, Niall ed Harry ma adesso c’è anche Louis, c’è Zayn ci sono tutti, che ti vogliono tanto bene. Non ti abbandonerò mai amica mia.- Replicò ancora stretta nell’abbraccio.
-Ti voglio tanto bene Charlie.- Sussurrai al suo orecchio facendola ridere per il solletico.
-Anche io tanto. Dai torniamo se no quelli sentono la nostalgia.- Mi prese a braccetto e io annuì essendo d’accordo con lei e scendemmo le scale ridendo. Louis e Zayn ci stavano aspettando e ci domandarono il motivo di quelle risate.
-Che avete da  ridere?.- Io e Charlie ci guardammo complici e all’unisono rispondemmo
-Cosa da donne non potreste mai capire!.- Loro ci guardarono straniti e noi non facevamo altro che ridere.

 
Pov Louis

Non c’era cosa più bella adesso che la mia ragazza-bambina e i miei amici più cari. Adoravo stare in loro compagnia a e ridere spensierati. Queste erano le cose più belle della vita, la ragazza e gli amici. La famiglia anche, ma dipende dal tipo di famiglia. Non come la mia, che non ha fatto altro che infondermi tristezza . Era proprio vero che la famiglia a volte è proprio come una seconda famiglia.
Hilary era seduta sopra le mie gambe  e mi piaceva tenerla stretta  a me, fare combaciare la sua schiena al mio petto e poi beh.. quel sedere sul mio amichetto era una vera e propria tortura.  Speravo che Hil non si accorgesse che il mio amichetto era molto sveglio in quel momento.  A far finire i  miei pensieri era una vibrazione nei pantaloni, mi era arrivato un messaggio. Forse era mia madre o una delle mie sorella chissà..
Guardai il telefono e notai che il messaggio era di un numero mai visto prima.

“Ehi ciao Louis sono Brooke. Possiamo vederci al parco? In quella solita panchina? Dovrei parlarti.” Ti aspetto.

Alzai lo sguardo e con mia fortuna nessuno si era accorto che mi era arrivato quel messaggio, pensai ad una scusa e feci alzare dalla mie gambe Hilary.
-Scusa amore, devo andare. Mi è arrivato un messaggio da un mio amico in cui mi ha avvisato che è venuto qui a Londra giusto giusto per vedermi. Vi dispiace ragazzi se vi lascio?.-Odiavo doverle mentire, ma no c’era altra scelta. Non sarebbe stata minimamente d’accordo di allearmi con una ragazza e creare strategie contro Robert, si sarebbe preoccupata inutilmente di questo strano gioco.
- Ah…. no no vai pure amore, a noi non dispiace vero ragazzi?.- Rivolse Hilary a  gli altri  che annuirono allegramente senza proferir nessun disturbo. Io lasciai un bacio a Hilary e me ne andai. Direzione Hyde Park.

 
Pov Hilary

Era da quando avevo ricevuto quella lettera che Louis mi sembrava strano, pensando anche alla sera prima che era uscito per una semplice passeggiata e invece? Aveva ritardato e si erano fatte le dieci. E adesso? Un suo amico da Doncaster era venuto a Londra, qualcosa non mi convinceva.  E non ero l’unica a pensare male..
-Tu ci credi? Se fossi in te io lo seguirei. Vai! Corri.-Mi incitò Charlie e io mi precipitai alla porta per poterlo seguire senza farmi vedere.
Era molto veloce cavolo, ma riuscì a tenere il passo senza farmi vedere. Anche se più di una volta avevo rischiato che mi vedesse, perché girandosi ogni tanto mi lanciavo su qualsiasi cosa avevo davanti, anche su un cespuglio. Mi sentivo una specie di agente 007, ma il fatto era che io ero un imbranata.
Louis si dirigeva verso il parco e mi sentì una stupida per averlo seguito, di sicuro si era dato un appuntamento con quel suo amico. Dovevo smettere di essere così paranoica. Me ne stavo per andare quando vidi una ragazza bionda avvicinarsi a lui. Era di spalle non potevo vedere chi fosse e subito le lacrime sgorgarono dai miei occhi. Mi aveva mentito, mi aveva illuso e io sono stata solo una stupida  a pensare che lui potesse essere realmente innamorato di una come me. Brutto bastardo! Gliela avrei fatto pagare! Gli uomini erano tutti uguali! Adesso però avevo intenzione di seguirli e vedere di più.


Pov Louis

Finalmente era arrivata, non vedevo l’ora di sapere se sarebbe stata dalla mia parte, cosi sarei potuto ritornare in fretta da Hilary.
-Ehi Brooke allora?.-Aspettai una risposta e lei si avvicinò di più a me.
-C’è un problema Louis..-E io non capivo che problema potesse esserci.
-Di che parli?.-Le domandai e lei girò la testa da un lato all’altro
-Non vorrei che qualcuno ci vedesse, non è meglio che andiamo a parlarne in un posto più chiuso? Magari in un bar.-Io annuì d’accordo e la condussi dentro un bar.
-D’accordo ma facciamo presto, ho dovuto mentire alla mia ragazza per venire qui e mi sento in colpa.- Ripensai a quando dovetti mentire a Hilary, non stavo facendo niente di male, ma solo il fatto di dirle una bugia mi faceva stare male.
Andammo in un bar vicino al parco e ci sedemmo nei tavoli. Lei ordino un caffè e io non volevo niente, volevo solo sapere l’esito.
-Senti, Robert mi ha cercato e mi ha detto che vuole parlarmi in questo parco e in quanto tu mi avevi detto di volerlo vedere.. Beh.. domani pomeriggio lui si vedrà qua con me. Vuoi venire?.-Mi chiese esitante.
-Certo che voglio venire.- Accettai immediatamente, era ovvio che volevo venire. L’avevo cercata solo per quello.
- E allora credo che questa allora sia la mia risposta. Si voglio unirmi a te.- Rispose lei pienamente sicura e io le sorrisi soddisfatto. Adesso potevo cogliere di sorpresa il mio rivale.
In quello stesso momento di quella parola, notai che dalla vetrata del bar, una figura cadeva rovinosamente da un cespuglio e.. quella era Hilary! Non appena si accorse di essere stata scoperta, cominciò a correre e io mi alzai immediatamente dal tavolo e cominciai a correrle dietro. Non volevo che fraintendesse, non volevo soffrisse e non volevo che lo venisse a sapere in quel modo. La ragazza era abbastanza veloce! Continuai a chiamarla ma non si fermava. Ovviamente essendo di massa superiore  a lei riuscì a raggiungerla con poco e la fermai dal braccio.
-Lasciami brutto porco schifoso! Sei contento di avermi illusa? Mi dispiace di averti interrotto con la tua amichetta, adesso però potrai tornare da lei.- Hilary aveva lo sguardo furioso, deluso e triste. Fu un dolore profondo vederla in quello stato. Non doveva fraintendere, per me esisteva solo lei.
-Non hai capito proprio un bel nulla! Calmati adesso.-Cercai di bloccarla dai polsi ma lei si dimenava.
-Ah certo ho capito che ti sei incontrato con una finta bionda  e che mi hai mentito. Segno di un traditore! Se non avevi niente da nascondere perché non mi hai detto niente? Se non stavi facendo nulla di male!.-Scossi la testa, eprchè lei stava facendo tanti di quei fiumi di parole che mi sentivo male al pensiero di averla fatta stare male. Guardai oltre la siepe e chiamai Brooke. Volevo che fosse lei a spiegarle tutto, così da non pensare che le stessi inventando tutto.
-Brooke escì da lì.-Lei uscì timidamente e notai che Hilary la guardava con odio.
-Ah! Ora tu mi senti carina!.-Le si avvicinò pericolosamente e la bloccai dalla vita.
-Credo che io e te già ci siamo visti Hilary.-Replicò Brooke sorridendole amichevolmente.
-Ma.. m-a tu sei quella che mi ha dato la lettera? La ragazza misteriosa?.-Balbettò incredula.
-Esatto.- Acconsentì lei e vidi Hil prima girarsi verso di me e poi verso di lei.
-E che ci fai con il mio ragazzo?.-Le domandò con un tono ancora carico di rabbia.
-Stiamo cercando di salvarti, di salvare questa situazione. Sia per te che per me, in quanto anche io sono una vittima di Robert. Louis non ti ha voluto dire nulla, perché non voleva che tu reagissi giustamente in questo modo e poi perché sapeva che non avresti accettato che avrebbe fatto certe tattiche per incastrare un ragazzo come Robert.-Hilary non sapeva cosa dire, non si aspettava proprio questa versione dei fatti.
-Ah quindi voi lo stavate facendo per me?... Ah beh.. allora meglio che tolgo il disturbo.-Emise un risolino agitato e imbarazzato. Stava per andarsene quando la fermai di nuovo e lei andò a finire sul mio petto e io potei lasciarle un bacio a fior di labbra.
- No no adesso vieni qua. Stupidina che cosa hai creduto eh? Lo vuoi capire che sono totalmente innamorato di te? Allora, sarà meglio che andiamo di nuovo tutti e tre a parlare di questo piano.-Loro annuirono e Hilary era ancora paonazza dalla vergogna. Ma era comprensibile io avrei fatto di peggio se l’avessi vista con un ragazzo al bar e per di più lei mi avesse mentito per vederlo di nascosto.
-Scusami ancora. Perdonami. E solo che quando i ho visto con lei, io non ho capito più niente. Io ti voglio solo mio.- Questa volta lo disse con più convinzione rispetto alle prime volte e sorrisi riconoscendo che la bimba aveva fegato.
-Ma lo sono bimba e tu sei solo mia.- Marchiai ancora una volta il territorio baciandole le tempie.
Notai che intanto Brooke ci riversava uno sguardo strano, quasi invidioso… o meglio geloso?
 

Pov Hilary

Albury High School ore 14.00


Finalmente anche un'altra noiosissima giornata a scuola era finita. Per fortuna mancava davvero poco alla fine della scuola e io sarei riuscita a superare tutti i debiti. Ovviamente Louis egli altri tranne Liam sarebbero stati promossi solo per non avere il peso di averli un altro anno in più in questa scuola. Louis oggi non era venuto a scuola, ma l’avevo sentito per messaggi. Mi aveva detto che non gli andava di andare a scuola.. E l’aveva saltata come suo solito.
Mi ritrovai a camminare insieme a Charlie, commentando episodi della giornata. Avevo indosso come sempre la mia inseparabile divisa, che ormai con il caldo che faceva non riuscivo più a sopportarla.
-Ehi Charlie, ti ricordi ieri quando eravamo a casa mia? Mi avevi detto che sembrava strano il comportamento di Louis? E mi avevi detto di seguirlo?.- Charlie mi scrutava alla miglior maniera e annuiva.
-Si certo che me lo ricordo e allora che è successo?.-Mi domandò curiosamente e ricordai la pessima figura.
-L’ho seguito e ora me ne sono pentita. Ho fatto una figuraccia incredibile!.-Lei rise e mi domandò ancora
-Che è successo?.-Che è successo? Ah Charlie succede che hai una migliore amica inutile!
-L’ho visto al parco  con una biondina tutta ossigenata, una specie di Shelby 2. Però non è come pensavo, alla fine mi ero talmente arrabbiata che Louis ha scoperto che mi ero nascosta dietro un cespuglio.. a guardarli parlare e lei aveva degli atteggiamenti come posso dire.. molto intimi.. come se già lo conoscesse da tanto… E quindi sono andata su tutte le furie e lui mi ha visto e mi ha fermato e mi ha spiegato che non dovevo preoccuparmi, anzi in realtà lo ha spiegato lei ma ha confermato lui.-Charlie esultò subito e cominciò a insultarmi dolcemente.
-Hil non sai fare niente! Come hai potuto farti scoprire in quel modo? Le missioni non le sai fare!.-Mi rimproverò seriamente come se si sentisse a capo di un agente 007.
-Ma avevo bisogno di te! Scusami ma io in queste cose non sono brava come te, avevo bisogno della tua presenza ma ovviamente tu eri impegnata con Zayn!.- Lei mortificata si sistemò un ricciolo rosso dietro l’orecchio.
-Lo sai che quando c’è Zayn vicino a me , perdo la testa  e non riesco a pensare a nulla oltre che a lui.- Si giustificò sistemando l’orlo della gonna.
-Non era come pensavo però, perché mi hanno spiegato che si erano visti solo per mettersi d’accordo e organizzare un piano contro Robert, visto che questa ragazza non è altro che la ragazza che mi ha dato la lettera! E che Louis ha cercato per poterle parlare! E questa ragazza è un'altra vittima di Robert!.-Charlie aveva un espressione confusa, se non era la mia migliore amica di sicuro mi avrebbe mandato a quel paese con una storia così assurda.
-Ho capito anche se sono leggermente confusa! Tutta questa situazione sta diventando peggio di Beautiful! Però adesso sai che Louis l’ha solo usata per avere delle informazioni in più, quindi non devi preoccuparti assolutamente. Lo sappiamo tutti che lui è pazzo di te, io ti ho detto di seguirlo perchè pensavo potesse fare qualche sciocchezza per via di Robert ma non avrei mai messo in dubbio che lui potesse tradirti. Mai e poi mai… Ma ritornando a noi.. ti vedo più magra e sciupata in viso. Non che prima fossi grassa anzi, ma adesso sei troppo magra Hil.. che ti succede?.- Mi domandò preoccupata e io ricordai che in queste settimane dimenticavo la colazione e a volte il pranzo. Avevo lo stomaco chiuso con tutti quei pensieri.
-Con questa storia di Robert, i messaggi, la lettera, la ragazza non ho avuto tanto tempo per mangiare. Molto spesso ho saltato la colazione…- Stavo per continuare ma qualcosa di terribilmente pauroso apparve nella mia visuale. Un ragazzo, biondo  e alto era di fronte a me e a Charlie. Ci guardava sorridendo in un modo accattivante da farti rizzare la pelliccia. Robert Dixon. No non poteva essere. Il mio cuore era salito in gola. Lui mi stava guardando insistentemente perlustrando il mio corpo e mi sentì come quando avevo quindici anni e lui toccava il mio corpo da ragazzina.
-No ti prego non può essere lui..-Pronunciai quelle parole in un sussurro e mi sentivo leggera e che le gambe non riuscivano più  a sostenere il mio peso. Mi accasciai per terra e l’ultima cosa che ricordo erano le suppliche disperate di Charlie che cercavano di svegliarmi, il buio più totale e infine un urlo da parte di Louis.

-HILARY!-

 
Ciao a tutte ragazze mie! Da quanto tempo eh? Devo dire che ne è passato di tempo da quando ho pubblicato l’ultima volta. Ma avevo tantissime cose da fare! Poi sono dovuta partire anche in vacanza  e non ho potuto scrivere. Questo capitolo per pubblicarlo me la sono vista con il computer che è cretino xD Mi cancellava ogni minuto il capitolo e l’ho dovuto scrivere come minimo 4 volte ù.ù T.T Ma adesso eccolo qui! pero vi piaccia e come potete vedere tantissimi colpi di scene  e nuovi personaggi  scopriamo un po’ più di cose Grazie per chi legge , recensisce e legge silenziosamente questa fan fiction. NON SO COME RINGRAZIARVI. <3
VI ADORO <3

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Harry:


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Jake Parker:


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L'attore che interpreta Jake è Ed Westwick 

Jennifer:


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Brooke:


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Potete vedere che l'attrice che interpeta Brooke è Ashley Benson

L'attore che interpreta Robert è
 Liam Hemsworth

Robert:



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