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Autore: Sexy_Shit    01/08/2013    4 recensioni
vanitoso, misterioso e scontroso, il ragazzo sbagliato per lei, eppure, così dannatamente giusto. ma Megan non è una ragazza qualunque e non si lascerà incantare facilmente dal lato di seduttore di Zayn, bensì scaverà a fondo, trovando il vero lui. e lei? riuscirà a stare bene, finalmente?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- …Zayn… - sussurrai senza fiato, lasciando cadere a terra la maschera per lo stupore.
La voce mi morì in gola e non riuscii più a proferire parola. Gli avevo appena detto…che lo amavo. Ed era vero. Ma non avrebbe dovuto saperlo. Cercai di allontanarmi ma lui mi prese le mani, costringendomi a restare.
- ti prego, non andartene. – disse supplichevole.
Io rimasi ferma dov’ero, non volevo andarmene; quello era l’unico posto in cui avrei davvero voluto essere.
- lo so che…ho fatto delle stronzate davvero assurde e qualsiasi scusa non sarebbe mai abbastanza valida. Non ti chiedo di perdonarmi all’istante ma… -
Abbassò lo sguardo per poi rialzarlo, rimanendo serio. Si stava mordendo nervosamente il labbro inferiore e teneva la mascella contratta.
- …io ti amo. – disse infine.
Io non sapevo davvero cosa dire. Dopo tutto quello che avevo passato, piangendomi addosso e maledicendomi per essere stata così stupida, credendo di essere stata soltanto una delle tante, ora veniva a dirmi che…mi amava. Diavolo come suonava bene. Continuavo a sostenere il suo sguardo, senza dire nulla. Lui abbassò lo sguardo, sorridendo sghembo. Si accucciò e raccolse sia la sua maschera che la mia. Si rimise la sua e si portò alle mie spalle, allacciandomela di nuovo. Poi tornò davanti a me, inchinandosi.
- vuole concedermi l’onore di un ballo? – disse, tornando a guardarmi.
Io non potei fare a meno di sorridere e appoggiare la mia mano sul suo palmo.
- con molto piacere. –
Si alzò e mi cinse i fianchi con le mani. Io portai le mani dietro alla sua nuca, continuando a guardarlo. Dalle scale salivano rumori di musica scassa timpani da discoteca, ma non importava. Quella era la nostra musica. Una musica che nessun altro può sentire Appoggiai la testa sulla sua spalla e mi lasciai guidare da lui. Il suo profumo mi annebbiò il cervello, impregnandosi sulla mia pelle. Quanto mi era mancato. E le sue braccia muscolose e sicure, dove potersi rifugiare e dimenticare il resto del mondo.
- non voglio scappare. – dissi, sicura.
La sua stretta aumentò, trasformandosi in un abbraccio. Alzai il viso, trovando il suo a un soffio da me. Senza più riuscire a resistere, chiusi gli occhi e mi avvicinai ancora, sicura. Incontrai presto le sue labbra carnose. Sebbene fossero screpolate era la più bella sensazione che avessi mai provato, dopo del tempo che sembrava un’eternità. Sentii le sue mani circondarmi la vita, stringendomi possessive a se. Mi allontanai lentamente, per non rendere quel bacio più di quello che voleva essere. Rimasi con le labbra appoggiate appena alle sue.
- ti amo. – disse ancora, facendomi avvampare. Io non ero mai arrossita, mai. Nemmeno per il complimento più lusinghiero. Ma ogni più piccola cosa lui dicesse mi faceva sentire davvero la più bella e soprattutto mi faceva sentire amata, amata da lui. Io lo baciai una seconda volta, senza ricambiare le parole.
- andiamo a casa? –
Annuì e sciolse la stretta.
- ti aspetto alla mia auto, è proprio qui sotto. –
- lo dico agli altri e arrivo. –
Gli scoccai un ultimo bacio a fior di labbra e mi diressi giù dalle scale. Appena rientrai venni investita dalla musica assordante. Nella confusione riuscii ad individuare Clare e mi diressi da lei, sgomitando tra la gente per passare.
- Clare! – urlai, affinchè mi sentisse – io vado a casa! Non cercatemi dopo! –
- con chi vai? – chiese lei, urlando a sua volta.
- con Zayn… - dissi sommessamente.
- con chi?! – chiese lei assottigliando lo sguardo, no avendo capito le mie parole.
- …con Zayn! – urlai a squarciagola.
La sua espressione mutò da confusa a sbalordita. Gli angoli della sua bocca si sollevarono in un ampio sorriso e si fiondò tra le mie braccia.
- che bello Meg! Allora vai e non perdere tempo! – disse dandomi una spintarella.
Tornai a farmi spazio tra la folla e raggiunsi il parcheggio dove un pick-up nero mi aspettava davanti all’entrata. Lo raggiunsi con delle falcate svelte e aprii la portella, entrandovi. Mi voltai dalla sua parte e lo vidi che mi sorrideva; indossava ancora la maschera. Ricambiai il sorriso e mi allungai verso di lui, dandogli un altro bacio casto. Mi staccai quasi subito e mi abbandonai contro il sedile, finalmente in pace. Lui tornò a guardare avanti a se e ingranò la marcia per partire. Nessuno parlò per resto del viaggio; non c’era bisogno di parlare per sapere cosa stessimo pensando. E di tutti i silenzi che avevo avuto ultimamente questo era l’unico che avrei voluto udire. Arrivati a casa mia entrammo, sempre in silenzio. Quando aprii la porta Oreste si parò davanti a noi, osservandoci storto; se ne andò nella sua cesta, forse non riconoscendoci. Zayn chiuse la porta e venne verso di me, cingendomi la vita con le braccia. Mi accarezzò il viso con una mano, avvicinandolo al suo. Mi baciò dolcemente, provocandomi una scia di brividi su tutta la schiena. Io slacciai la sua maschera e gli presi il viso tra le mani. Lo baciai più intensamente, chiedendo il permesso di insinuare la lingua nella sua bocca, permesso che lui non mi negò. Mi staccai un attimo e mi voltai di schiena, dandogli le spalle.
- aiutami a togliere le ali. – dissi.
Sentii le sue mani salire dai miei fianchi fino alle mie scapole e staccare delicatamente i due oggetti, per poi appoggiarli uno alla volta sul tavolo della cucina. Mi sciolse l’elastico della maschera, poggiando anch’essa sul tavolo. Spostò di lato i miei capelli e poggiò le labbra sulla mia nuca. Le sue mani un po’ tremanti aprirono lentamente la zip del vestito, facendolo scivolare a terra. Allora mi voltai a guardarlo.
- sei bellissima. – disse lui, facendo perdere qualche battito al mio cuore.
Presi il suo volto tra le mani e lo baciai come da tanto, troppo tempo non facevo. E lo baciai una, due, tre volte. Poi scesi con le mani, inciampando sul primo bottone allacciato della sua camicia. Provai a sbottonarlo ma le mie mani avevano iniziato a tremare forte, così, lui le prese tra le sue e mi guidò, fino all’ultimo. Quando ebbi preso sicurezza gli tolsi definitivamente la camicia, scoprendo il suo fisico perfetto. Lo accarezzai piano, contemplandolo e poi alzai lo sguardo, incontrando ancora una volta il suo.
- sei bellissimo. – dissi sottovoce.
Lui sorrise e mi strinse a se, baciandomi il collo in più punti, lasciandovi dei succhiotti violacei e visibili che mi fecero sospirare. Mi strinse a se e mi sollevò da terra.
- vorrei stringerti così forte, fino a farti male. Vorrei toccarti l'anima. - sussurrò baciandomi il collo.
Gli circondai il bacino con le gambe aggrappandomi con le mani alle sue spalle. Arrivò velocemente alla camera e mi appoggiò sulla scrivania, facendo cadere alcune matite a terra. Gli slacciai il bottone dei jeans e li feci scivolare giù velocemente, bramosa di vederlo in ogni minimo particolare. Mi slacciò il reggiseno e me lo sfilò, prendendo in mano i miei seni e stringendoli, facendomi quasi male. Mi arrampicai su di lui, toccandolo e annusandolo ovunque. Sapeva ancora di caffè e tabacco. Lui mi accarezzò il collo e mi spostò i capelli dietro alle spalle, continuando ad accarezzarli.
- quanto mi sono mancati i tuoi occhi. - sussurrò guardandomi dritto negli occhi. Io gli accarezzai il volto. Poi allungai entrambe le mani e gli scompigliai i capelli, aspettandomi che si lamentasse, ma non lo fece.
- non ti da più fastidio? - chiesi continuando a massaggiarli.
- puoi fare tutto quello che vuoi. - rispose cingendomi i fianchi.
Sorrisi come mai prima d'ora e gli saltai letteralmente addosso.
Era mio. Completamente.
Cademmo sul letto ridendo come due idioti. Si spostò sopa di me, guardandomi un'ultima volta, prima di abbassarsi. Mi baciò delicatamente il ventre continuando a guardarmi, come a chiedere il permesso. Mi afferrò le cosce con le mani, stringendole e accarezzandole. Io gli scompigliai ancora una volta i capelli; li amavo. Morse i miei slip, sollevandoli. Mi coprii il volto con le mani e risi. Non era mai stato così. Forse voleva farsi perdonare. Giocò un po' con il bordo degli slip e poi li tolse definitivamente. Si sollevò quel poco che bastava per togliersi i boxer e tornò a stendersi su di me. Mi aggrappai alle sue spalle, accarezzandogli il collo.
- non hai idea di quanto mi sei mancata. - ansimò baciandomi le guance.
Io sorrisi. Intrecciai le gambe al suo bacino, stringendolo a me e poggiai le labbra sull'incavo del suo collo, facendolo gemere rumorosamente. Sorrisi, senza staccarmi.
- tu non hai idea di quanto mi sia mancato questo. - dissi facendolo ridere.
Si sollevò su di me per osservarmi. Mi guardò tutta e poi aggrottò la fronte, preoccupato.
- sei dimagrita tantissimo Megan...cosa... -
- sono sempre la stessa Zayn. - lo rassicurai prendendogli il viso tra le mani.
- non è cambiato niente. -
- neanche in tutto questo tempo? - mi chiese ad un millimetro di distanza.
- mai. -
Lo baciai così intensamente che mi mancava il respiro. Mi strinse in fianchi con le mani e, dopo qualche istante, entrò in me. Fu una sensazione strana; nuova, ma consueta. Non saprei dire se mi fosse mancato davvero il sesso. Forse era la cosa più insignificante, in confronto a tutto il resto. Mi aggrappai a lui, cingendogli il bacino con le gambe. Fin che si muoveva su di me mi guardava, accarezzando con lo sguardo il mio volto. I suoi occhi di cioccolato erano tonati dolci e morbidi, non più neri e vuoti come quelli che mi avevano spaventata fino alla nausea.
- Zayn. - dissi cercando di trovare aria per respirare.
- cosa c'è? - chiese diminuendo il ritmo.
- quella volta, alla festa di Liam... -
Diminuì ancora, come per mostrare che mi stava ascoltando.
- ...eri, tu. Vero?-
Si fermò completamente e mi guardò, per poi baciarmi.
- una ragazza facilmente difficile. - disse poi, sorridendo a bocca chiusa.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime. Allora era sempre stato lui. Fin dal principio. Doveva essere lui. Non sarei mai potuta stare con nessun altro. Solo con lui.
- shh... - disse accarezzandomi il volto e riprendendo a spingere.
Sospirai, tornando a concentrarmi su di lui. Gli accarezzai la schiena, tracciando il percorso della sua spina dorsale. Lui mi circondò con le braccia baciandomi tutto il volto, dal mento alle tempie.
- Zayn... - ansimai.
- mh? - chiese lui, sollevandosi un po' per guardarmi.
Aprii la bocca per parlare ma non dissi nulla. Guardai le sue labbra e gli accarezzai la mascella per poi tornare a guardarlo negli occhi.
- ti amo. -
Sul suo viso si fece spazio lentamente un sorriso di come non gliene avevo mai visti fare. Mi baciò una, due, tre volte. E poi persi il conto. Persi la percezione del tempo. Non ricordavo più dov'eravamo. Non ricordavo più chi ero. C'era solo lui. I suoi baci. Le sue carezze. La sua pelle ambrata. I suoi occhi color del caramello. I suoi capelli neri. La sua voce sottile. Il suo inebriante profumo di tabacco e caffè.

Solo lui. Per sempre.

  
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