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Autore: _louisvoice    02/08/2013    17 recensioni
“Quindi tu saresti Delilah..”
“Lemon.”
“Lemon..acida come un limone!” dice sembrando soddisfatto della sua deduzione.
“Perspicace..” commento per poi mangiare un spicchio del limone.
"Bene Lemon..vorrei proporti una scommessa.”
“Sentiamo.” mi giro verso di lui appoggiando il gomito sul bancone di legno scuro afferrando un'altro spicchio.
“Scommettiamo che a fine estate ti farò diventare dolce come lo zucchero?” lo squadro e inizio a ridere rumorosamente.
“Hai appena detto la più grande cazzata di tutti i tempi. Comunque ci sto,tanto si sa che sei spacciato.”
“Fossi in te non ne sarei cosi sicura..” aggiunge mentre pian piano mi allontano da lui per raggiungere le mie amate onde.
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                  CHAPTER FOUR.



“Dai Lemon, anche tuo fratello ha una vita sociale più articolata della tua!” mi dice Harry mettendosi di fronte a me coprendo la visuale di panda che passano la vita mangiare bambù, un classico documentario. 
Mi giro verso di mio fratello Austin che urla un "Vado da unamicoamiasorellasconosciuto" per poi uscire con il suo skateboard.  
In effetti Harry ha ragione, mio fratello di soli nove anni ogni giorno va a casa di un amico nuovo o comunque a me sconosciuto. Conosce tutti i ragazzi della città.
Ma che ci posso fare io, se per me gli individui della mia età sono dei babbuini odiosi?
Rimango a fissare la porta ormai chiusa portandomi alla bocca un’altra manciata di patatine per poi masticarle rumorosamente. 
“Allora?” Harry mi risveglia dai miei pensieri. 
“Mmh,va bene..” mugugno. Mi alzo svogliatamente dal divano e spengo il documentario che per la prima volta nella mia vita è diventato stra-interessante, ma che comunque non è servito a far arrendere Harry. 
“Sei testardo.” affermo salendo le scale per poi dirigermi in camera a prepararmi. 
“Lo so –ghigna- ti aspetto qui sotto, e sbrigati!” mi urla dal soggiorno.
La pigrizia inizia a salire sempre più.
Rimango qualche minuto sul mio letto a baldacchino a fissare il mio armadio aperto.
Alla fine prendo i miei vestiti preferiti: una maglia a righe bianca e blu e dei pantaloncini corti rossi con le mie amate converse rosse.
Corro in bagno a cambiarmi per poi passarmi un filo di matita sugli occhi e legarmi i capelli in uno chignon.
Scendo prendendo il mio cellulare, le cuffie, un pacco di sigarette, qualche dollaro per la pizza e le chiavi di casa.
Pronta.
Scrivo un biglietto a caratteri cubitali per mia madre e lo metto sopra al mobile in legno affianco alla porta d’ingresso.
Harry si alza dal divano sul quale di era quasi disteso andando in cucina dove posa la ciotola nella quale un tempo vi erano le patatine. 
“Dio mandamela buona, fa che non ci sia l’inglese” dico guardando il cielo prima di entrare in macchina. 
“Tranquilla, ha detto che non può venire” sghignazza.
“Sicuro?” chiedo conferma. Quel suo sorriso non mi convince per niente. 
Annuisce per poi alzare il volume della radio e iniziare a cantare a squarciagola. Canto -se cosi si può definire- con lui. 
“Siamo arrivati” mi informa non appena spegne la macchina. 
Mi ritrovo davanti a una pizzeria italiana.
Mi piace. 
“Chi viene?” dico scendendo dall’auto. 
“Liam, Zayn e altre due conoscenti di Zayn..”
“Okay..” entriamo.
Harry cerca con lo sguardo il nostro tavolo e una volta avvistato prende la mia mano e mi ci conduce.
Mentre lo raggiungiamo mi guardo attorno.
L’ambiente è accogliente, il verde acqua delle pareti si intona perfettamente con il legno scuro dei tavoli e del bancone posto vicino l’entrata, cosi come quello del parquet.
Qualche quadro è appeso alle pareti, sono per lo più foto dei proprietari con gente piuttosto famosa, credo. 
Ci sediamo al tavolo aspettando gli altri quattro, che non tardano ad arrivare. 
Zayn e Liam ci salutano con un cenno della mano avvicinandosi e appena arrivano al tavolo, dietro di loro sbucano le due "conoscenti".
“Lemon, Harry, queste sono..” Zayn inizia le presentazioni.
“Alice” dice una biondina porgendomi la mano.
La sua voce assimilabile ad uno starnazzo mi risuona nella mente.
So che l’abito non fa il monaco ma si può vedere a mille miglia che la persona che ho davanti è propriamente un’oca. 
“Lemon” a malavoglia le stringo la mano. 
“Che nome strano ihihih” ride, o meglio, nitrisce lei.
Si può essere più stupidi?
“è un soprannome,mi chiamo Delilah in realtà.” puntualizzo acidamente.
“Ma perché ti chiamano in quel modo allora? Ihihi” "ride", di nuovo. 
“Non sono affari tuoi.” ribatto sempre più acida mentre vedo gli altri ridere sotto i baffi. 
“Ehm..bene..lei è..” Zayn riprende le presentazioni.
“Jenna.” una "ragazza" abbastanza robusta mi si presenta davanti con il suo vocione.
Di ragazza in realtà non ha proprio nulla.
Classico trans camuffato male.
“Hai la faccia Ugo” dico quasi ridendo.
Harry scoppia a ridere sguaiatamente e lo segue l’oca.
Non so se perché il suo cervello è arrivato a capire la battuta o per fare la lecchina con Harry.
Molto probabilmente la seconda. 
“Un’oca e un trans..ma che razza di gente porti a cena tu, eh?” sussurro a Zayn. 
“Pensa che all’inizio doveva essere un appuntamento al buio”
“Il disaster date peggiore.” ridiamo. 
“Allora, ordiamo?” dice Liam. 
“Aspettate, non potete ordinare senza di me!” ci informa una voce, quella voce.
Alzo lo sguardo incrociando il suo strafottente.
Lo squadro, maglia a righe bianca e blu, dei pantaloni rossi e superga bianche.
Ma l’ha fatto apposta? 
“Alla fine ce l’hai fatta a venire Lou!” esclama entusiasta Harry.
Louis si siede sull’ultimo posto rimasto, quello accanto a me. 
“Tu..tu..mi avevi detto che non sarebbe venuto.” dico a Harry guardandolo in cagnesco. 
“Beh ora sono qui…non ti dispiace, vero zuccherino mio?” ammicca accarezzandomi la guancia con un dito.
Mi scanso. 
“Oh ma guarda, siamo vestiti allo stesso modo! Una cosa in comune!” osserva quasi sincero. 
“Allora ordiniamo dai.” dico agli cinque che avevano iniziato a parlare.
Ma come fanno Zayn e Liam a parlare con l’oca e quello..ehm..quella? 
“Che vi porto ragazzi?” una cameriera si avvicina al nostro tavolo.
“Per me una pizza con il salame piccante.” Il primo a parlare è Louis.
“Anche per me, ihihih! Ma il salame piccante è  già piccante di per sé? Ihihih” 
“Non vorrei rovinarti la vita ma sul salame piccante mettono il peperoncino.” Louis ribatte.
Questa è la sua prima frase che apprezzo.
“Ma..il mio papino mi ha sempre detto così!” piagnucola.
Ugo..ehm..Jenna la abbraccia sussurrandole parole confortanti all’orecchio. 
“Tesoruccio mio, non sarebbe meglio della pastura per te?” le dico non appena si calma.
Fortunatamente non capisce la mia battuta ma l’amico si e mi fulmina completamente.
Gli altri ridono e anche Alice inizia a nitrire.
La cameriera ci guarda ancora sconvolta. 
“Bene, e per gli altri?” continua dopo qualche secondo.
“Quattro formaggi.”
“Per me una margherita.”
“Anche per me!”
“Per me al mais.”
“Io wurstel.” dico infine.
“Perfetto arrivo fra poco con le pizze.” la cameriera sorride e poi torna in cucina.
“Allora  Louis, so che sei inglese, vero?” chiede Ugo interessato.
“Si, di Doncaster precisamente.” dice orgoglioso.
“Ah..non la conosco..” 
“è abbastanza piccola, è normale che non la conosca.”
“E..cosa ci fai qui a Miami?”
“Harry è un mio caro amico e siccome sono interessato a frequentare l’università della Florida ho deciso di passare l’estate qui per ambientarmi e passare un po’ di tempo con Hazza oltre che a fare nuove conoscenze.” marca sorridendo maliziosamente l’ultima frase e si gira a guardarmi.
“Ma ti ambienterai benissimo, anche io e Lemon ci iscriveremo alla stessa università, non è vero?” afferma ingenuamente Harry dandomi qualche piccola gomitata. 
“Si, ma visto la gente che la frequenterà non credo che mi ci iscriverò più. Piuttosto preferirei andare all’asilo con Alice.”
“Ma non vado all’asilo io!” starnazza.
“Ecco a voi le vostre pizze!” ci informa la cameriera di prima e iniziamo a mangiare con gusto.
La serata passa tranquillamente, spesso io e Louis facciamo delle battutine su Ugo o sulle nuove scoperte dell’oca. Dopo tutto, è un tipo molto simpatico.
“Ragazzi io devo scappare a casa, Lou puoi accompagnare tu Lem a casa?” dice Harry una volta aver pagato il conto.
“Certo! Sempre se non ti dispiace zuccherino..” mi dice con il suo tono malizioso. 
“Basta che non mi chiami con quel nome.” dico sbuffando mentre ci avviamo alla sua macchina.
Il viaggio procede abbastanza silenzioso, la radio salva il l’imbarazzo della situazione.
“Allora, precisamente qual è la tua via?”
“Guarda, tra due vie a destra.” 
Silenzio. Di nuovo.
“Posso farti una domanda?” mi chiede una volta accostato davanti casa mia.
“Dimmi.” Rispondo in un sospiro.
“Perché ti comporti sempre cosi..acidamente?” lo fisso dritto negli occhi per qualche secondo poi esco dalla macchina.
Inizio a correre appena sento dei passi e poco dopo mi raggiunge prendendo mi per un braccio.
“Perché non me lo vuoi dire? Per favore Delilah” il suo tono è supplichevole.
Senza pensarci neanche mi fiondo tra le sue braccia che prontamente mi stringono dandomi un indescrivibile senso di protezione.
“Nessuno si è mai preoccupato di farmi questa domanda anche se era l’unica cosa che ho sempre voluto.” dico con voce tremante.
“Ti si legge negli occhi che soffri.”
“Nessuno guarda i miei occhi, Louis.” a quelle parole scioglie l’abbraccio e con due dita alza il mio volto per permettermi di perdermi nei suoi pozzi azzurri. 
“Io si.” Si avvicina pericolosamente alle mie labbra.
“Grazie del passaggio,davvero. Ah e anche grazie per la serata, le tue battute mi hanno fatto ridere come non mai.” rido per l'imbarazzo per poi salutarlo con la mano prima di entrare in casa. 
“Di niente” risponde con tono triste.
Chiudo la porta e scivolo a terra con le ginocchia al petto e la testa fra le mani.
Davvero mi stava per baciare?
E davvero l’ho respinto?


BULA BULA BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU.

CIAO!
Scusate da morire per il ritardo ad aggiornare, ma è stato veramente un periodo di merda, sono caduta dal motorino, ho avuto un lutto in famiglia... Vabbè non vi annoio con i miei problemi, credo sia l'ultima cosa che vorreste sentire in questo momento.
Passiamo alla storia che è meglio. 
Ecco qua il tanto atteso(anche se non credo) quarto capitolo!
Come vi sembra? A me piace un sacco la fine, aw. E mi sono collassata a scrivere di Alice e Ugo.
Che poi mi sono immaginata Ugo come il trans del bar di Shrek 2 lol.  
Fatemi sapere tutti i vostri pareri e anche tutto quello che volete con qualche recensione.
Grazie come sempre per tutte le recensioni, le visualizzazioni e chi continua a mettere questa storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Vi amo tanto, aw. <3
Come sempre per chi volesse questo è il mio twitter: https://twitter.com/tnklou (ho cambiato nick, vi piace? aw lol)
Bien, vado a leggere e recensire le vostre storie, è un po' che non entro su efp e ho la casella posta piena lol.
Ciao girls!

PS: ho una fan fiction larry (c'è anche Taylor Swift, e se ve lo chiedete, no, haylor è inesistente) work in progress(ho scritto solo il prologo ma dettagli), se un giorno la pubblicassi, qualcuno la seguirebbe? 
PPS: si sono larry shipper, e se avete problemi siete pregati di non rompere, sono opioni diverse che bisogna rispettare. E poi è solo una storia, quindi è come se fossero persone qualunque. (dico questo non perchè ce l'ho voi, anzi, ma per evitare critiche ecc., visto che per esperienza personale hanno scartavetrato le ovaie.)

Okay, sto cotta, ciao ciao belle!

Vale vi lovvaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. <3
  
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