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Autore: Kagura92    10/02/2008    4 recensioni
In una Hogwarts devastata dall'ultima batatglia contro Voldemort,maghi e streghe di ogni casa.lignaggio e stirpe si aggirano tra le rovine,per ricostruire il loro mondo. Tra di loro c'è anche Harry,tormentato da ricordi e rivelazioni,ma sopratutto ancora sconvolto da tutto quello è successo nell'ultimo anno,prima cosa fra tutti della vita di Piton,a cui cerca inutilmente di dare un senso. Tra le macerie nota anche un ragazzo,dai capelli neri e gli occhi di un verde freddo gelido,la pelle gialla e un lungo mantello nero. Harry si ritrova così a conoscere Severus Slyther,il figlio di Piton,il figlio che Piton non ha mai conosciuto. Del resto,Severus Slyther non sapeva nemmeno di avere un padre,e ignora perfino sua madre. In memoria dell'unico veramente grande,Harry e Malfoy si uniranno a Severus nella disperata ricerca di un perchè,di perchè Severus sia stato allevato in solitudine da babbani,quando aveva un padre potente e una madre amorevole,e perchè questi di lui non sapevano nulla. Tra ricordi di gente trapassata,lettere cariche di ricordi,pensieri da adolescenti di vent'anno prima e lacrime amare,riusciranno a svelare ogni segreto,conoscendo il vero Piton che nessuno di loro ha mai visto,trovandosi di fronte alla cruda realtà.
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Camminò tra le macerie,contemplando i rubini rossi di Grifondoro scintillare sul candido pavimento della sala d’Ingresso,assie

 

Dopo la Guerra

 

Camminò tra le macerie,contemplando i rubini rossi di Grifondoro scintillare sul candido pavimento della sala d’Ingresso,assieme agli smeraldi,agli zaffiri e ai topazi. Le quattro clessidre erano state infrante,e ora tutte le pietre preziose erano sparse,mischiandosi tra di loro come se non fossero mai state divise.

Lord Voldemort aveva lottato ed era morto,perchè i maghi regnassero sui babbani,perchè i purosangue regnassero sui mezzosangue:ora che lui non c’era più serpeverde e grifondoro piangevano insieme i propri morti,nobili maghi purosangue aiutavano di nascosto i vicini babbani,Malfoy e Weasley si aiutavano per ricostruire Hogwarts.

Estrasse la bacchetta,per aggiustare le clessidre,per rimettere tutte le pietre al loro posto,divise e scintillanti.Mentre estraeva la bacchetta vide Malfoy venire verso di lui assieme a Ron.

Ricacciò la bacchetta in tasca.Non sarebbe stato lui a dividere di nuovo quelle pietre,che ora scintillavano insieme tra le rovine.

 

-Potter- disse Malfoy,la voce strascicata ma affannosa –Hanno recuperato Piton. L’hanno messo giù nei sotterranei-

-e…?-

-Ho controllato personalmente…- gli occhi verde ghiaccio tremarono per un istante –l’hanno…-

La voce tremo e si spense,e lui si coprì gli occhi con la nera manica della veste.

-è tutto a posto- mormorò Ron a Malfoy. Lui singhiozzò,ma quando riabbassò la manica il suo volto era tornato freddo, gli occhi trattenevano furiosamente le lacrime,in un ultimo impeto di orgoglio.

-Vuoi una mano?- chiese allora Ron a Harry –Abbiamo finito di sopra,Hermione si sta occupando del bagno di Mirtilla Malcontenta…- così dicendo alzò gli occhi al cielo –Non credo di averla mai visto più allegra,a quanto pare tutta questa gente l’affascina-

-Immagino- borbottò lui –sono arrivati altri?-

-Kingsley ha mandato un’altra pattuglia della Squadra Manutenzione Magica,se ne sta occupando mio padre-

-E mio padre- aggiunse Malfoy –sta portando altri amuleti….-

-Bene..-

guardò la Sala d’Ingresso e non potè fare a meno di ripensare a quando l’ave a vista la prima volta:sembravano passati secoli da quando era entrato con Ron,le tasche piene di avanzi di dolci,chiedendosi se sarebbe diventato un grifondoro….era così felice allora…

Quanti tra di loro erano entrati così felici,felici finalmente di sentirsi a casa e ora si aggiravano tra le sue rovine?

E quanti di loro erano morti?

-Diamoci da fare- disse Ron,estraendo dalle tasche un paio di amuleti a forma di cuore,probabilmente appartenente a qualche avo,come la maggior parte delle sue cose. –questi li ha rimediati mamma in soffitta…se li usiamo decentemente,magari riusciamo almeno a ricostruirla fisicamente- Li distribuì a Harry e Malfoy poi tutti e tre mormorarono –Reparo!-

le macerie si alzarono e cominciarono a ripararsi,lentamente,per poi tornare sui muri,sul pavimento,o andavano a incastonarsi sul soffitto,armature tornavano integre ma impolverate.

Era un lavoro lungo e faticoso,ma Harry lo amava. Amava vedere Hogwarts tornare quel luogo così splendente che era sempre stato…

 

Lavoravano da un paio d’ore,quando Harry sentì che l’afflusso magico dell’amuleto si era affievolito.Non potevano più fare nulla.

-Per ora siamo bloccati- mormorò Harry asciugandosi la fronte con la manica nera.

Malfoy annuì,scostando dal volto pallido i lunghi capelli biondi:ora era identico a suo padre,ma i suoi tratti erano più dolci e aggraziati.

Ogni volta che lo guardava,Harry si ritrovava a maledirsi per quel po’ di gratitudine che doveva a Voldemort: I Malfoy erano molto cambiati da quando lui se n’era andato,e questa volta per sempre.

Senza contare molti altri purosangue,che erano stati troppo al ungo fieri di loro stessi,disprezzando gli altri,finchè Voldemort non aveva fatto sua quell’idea,distorcendola e mutilandola come aveva fatto con tutto ciò che aveva visto o posseduto.

Erano i Malfoy che ora contribuivano più di altri a ricostruire Hogwarts,grazie alla magia che i loro antichi amuleti,carichi di energia magica accumulati attraverso i secoli:fonti di energia di cui Hogwarts aveva bisogno per tornare a vivere.

-Harry?-si riscosse dai suoi pensieri,dai lunghi capelli biondi di Malfoy e dai cupi muri di Hogwarts per guardare gli occhi azzurri di Ron  che lo guardavano esausto –che dici,possiamo prenderci una pausa?-

-Mah,durante l’ultimo anno abbiamo tenuto a bada Il Signore Oscuro.

Potremmo anche farci un panino,no?-

Lo vide ridere nervosamente,e capì che Ron ricordava troppo bene la sua fuga per credere davvero alle sue parole.Malfoy invece annuì; tutto l’odi oche c’era sempre stato fra loro era stato sepolto,occultato,nascosto:non c’era tempo per odiarsi o per combattere,Hogwarts era distrutta,il mondo magico era distrutto.

Non era di odio che avevano bisogno adesso,e lo sapevano entrambi.

Entrarono nella Sala Grande,e di nuovo tutto si capovolse.

Era la stessa Sala Grande dei ricordi di Harry:candele che fluttuavano tra i tavoli,cibo in piatti d’oro,gente,risa.

Ma Silente non sedeva più sul suo trono dorato,e nessuno dopo di lui l’aveva fatto.Era cose che aveva saputo solo dopo,ma Piton non aveva mai usato quel trono,preferendo piuttosto farsene costruire un altro d’argento;non era per i colori di Serpeverde,era per rispetto al Grande Mago.

In realtà Piton non era ,ai diventato preside di Hogwarts. Non aveva mai osato insediarsi nel grande ufficio di Silente,se non per parlare con il suo ritratto;non era entrato nella sua stanza,non ne aveva infangato il ricordo per quanto gli fosse possibile…era stato,in fondo,uno dei migliori presidi di Hogwarts,cercando di difendere disperatamente i propri studenti da Voldemort,proteggendo Hogwarts contro dai Mangiamorte,nell’ombra.

Aveva ricevuto solo insulti,rimproveri,complimenti velati d’odio.

E lui non aveva mai chiesto niente.

Tutto ciò che era successo negli ultimi giorni continuava a rimbombargli nella testa,cogliendolo nei momenti meno opportuni. Ora,mentre si sedeva al tavolo insieme a Ron,nella sua mente passò il ricordo delle colazioni di Hogwarts,della posta via gufo,di Edvige che qualche volta veniva a salutarlo…e mentre Malfoy faceva levitare un forchetta accanto a sé,ricordò il discorso di Silente,l’ultimo che avesse fatto…

Infilzò una salsaccia e cominciò a mangiarla furiosamente,DA giorni era pieno di quella specie di furia e sollievo,mescolati insieme,di tristezza e gioia,di rimpianto e speranza.

Era tutto troppo per lui.

-è libero questo posto?-

-ah,Severus siediti-

Sussultò a quel nome,e gli si mozzò il fiato quando vide chi lo portava. Accanto a Malfoy si era seduto un ragazzo alto,dagli unti capelli neri che facevano da cortina a un viso giallastro…

Severus Piton com’era stato allora,Severus Piton dei ricordi del pensatoio,Severus Piton,il Principe Mezzosangue…

-Harry?-

Gli ci volle qualche secondo per capire che si stava sbagliando.

I capelli neri erano lucidi,il viso più affilato,la pelle più pallida,il volto molto più bello e raffinato di quello di Piton…lo stesso ragazzo possedeva un’oscura bellezza…

Ma quello che colpirono Harry erano i suoi occhi:verdi,stessa forma e stesso colore…

Sono uguali ai miei…

Poi si accorse che quegli occhi non avevano niente fare con i suoi:la loro anima era diversa.

I suoi occhi erano di un verde freddo,gelido,e nella penombra sembravano tunnel senza fondo.

-Lui è Severus- mormorò Malfoy indicando il ragazzo,avvolto in un lungo mantello nero

-Un nome singolare-Commentò Ron –Voi Serpeverde ce l’avete nel sangue questa mania?-

Harry avrebbe voluto fargli ingoiare quelle parole:ma non disse nulla perchè vide Malfoy sogghignare,la prima parvenza di sorriso in tanti giorni.

-Carino da parte tua,Ronald…-

Ron rispose al ghigno. Harry sentì l’enorme groviglio di emozioni allentarsi. Prendersi in giro. Ghignare. Tutte cose che sembravano appartenere a secoli prima.

-Dovevate vedere quando ho scoperto di avere lo stesso nome di Piton- aveva detto il ragazzo con tranquillità,sedendosi accanto a loro e servendosi del vino rosso sangue.

-Oh,io me lo ricordo- commentò Malfoy –è stato prima o dopo che ti sei rivelato una specie di genietto delle pozioni?-

-Dopo credo-

-Forse se mi chiamassi anch’io Severus andrei meglio in Pozioni- borbottò Harry prendendo il vino che gli passavano,

-oh no.Funziona solo con i Serpeverde-

Dopo poco furono raggiunti al tavolo da un’arzilla MacGranitt,avvolta in un mantello dai colori di Grifondoro,lo stesso con cui Harry l’aveva sempre vista alle loro finali di Coppa…ancora ricordava la memorabile finale del terzo anno,in sella alla sua firebolt…era stata Sirius a regalargliela…Sirius l’aveva sempre incoraggiato,forse sapeva già da subito che Harry aveva il volo nel sangue…

-Potter,Malfoy,Weasley,Slyther…non appena avrete finito,vorremmo che vi occupaste del corridoio del terzo piano,vi sono finiti alcuni….be’ in realtà parecchi…documenti di Hogwarts sui propri alunno.Attitudini,curriculum,voti,genitori eccetera eccetera.Contiamo sulla vostra massima discrezione-

Annuirono,mente la MacGranitt correva a un altro tavolo,dove videro due inconfondibili teste rosse.

Probabilmente aveva incaricato i gemelli Weasley di aiutare la pattuglia speciale magica,visto che loro erano i più esperti conoscitori di Hogwarts in vita.

Terminarono il pranzo e cominciarono a salire verso il terzo piano.LE scale erano funzionanti,solo i ritratti rovinati o bruciati,le armature distrutte.

-Voi siete Harry Potter e Ron Weasley?-

Annuirono .-e tu sei Severus Slyther,il ‘l’erede di Piton’-

-A differenza di lui,non penso proprio di fare l’insegnante-

-I miei fratelli mi hanno parlato di te-

-Probabile-

Parlava con molta calma,la voce bassa,ma era impossibile non ascoltarlo. A Harry,nonostante tutto,ricordava Piton.

Avevano appena posato un piede sul pianerottolo del secondo piano quando sentirono un urlo quasi sovrumano provenire dal bagno di Mirtilla.

-Dopo- concordarono ad alta voce e presero in fretta le scale,prima di poterci ripensare.

Giunti sul terzo piano si fermarono increduli sulla soglia.Volumi erano gettati e strappati ovunque,schizzi di sangue su alcuni fogli. Polvere violacea era sparsa in giro,fogli giacevano strappati sul pavimento,l’inchiostro sbiadito e sbavato. Harry ne alzò uno che stava volando timidamente verso di loro.Lo afferrò al volo.Risaliva a molti anni fa,la pagina era vecchia e ingiallita.Senza volerlo i suoi occhi scorsero l’immagine di un ragazzo,e lo riconobbe come uno dei maghi che aveva incontrato al Ministero,e la sua storia. Nato babbano affidato a una zia. Smistato a Tassorosso. Madre morta,padre rinchiuso…

Scostò gli occhi dal foglio.Quelle erano vite altrui,specchi della loro anima,segreti che loro celavano.Non poteva leggerli.Non era suo diritto.

Ron da parte sua si limitava a mormorare Reparo sui vecchi volumi sul pavimento.Poi ne prendeva uno alla volta,e  controllava velocemente se non ci fossero schizzi di sangue,se le pagine non fossero strappate e l’inchiostro sbiadito.Harry ammirava Ron.Era molto più forte di lui.

Lui era andato avanti perchè gli era stato affidato un compito,un compito che solo lui poteva svolgere,un compito che se nessuno avesse svolto avrebbe comportato migliaia di morti.

Ron aveva scelto di venire con lui.Era crollato,è vero,ma era tornato non appena potuto.Harry non aveva mai conosciuto la gioia di avere una famiglia.Ron invece ne aveva conosciuto la gioia,e ora anche il dolore di averne persa parte.Fred era salvo per miracolo,ma il viso era segnato da una lunga cicatrice.George mancava un orecchio.Il volto di Bill era stato segnato dai morsi di un lupo mannaro.Percy li aveva traditi per così tanto tempo,che da molto Ron non lo considerava più un fratello.I signori Weasley erano all’ospedale..

Ma molti di quei volti che Harry aveva visto al matrimonio,quei cugini che aveva salutato come suoi,quegli uomini che ballavano,quegli anziani ridenti…molti di loro erano morti.

Ron aveva scelto di aiutarlo,era la sua spalla e il uso conforto. E anche ora,continuava a farlo,nonostante tutto.

Harry si rese conto di non aver mai ringraziato né lui né Hermione.

A riportarlo alla realtà fu il rimprovero di Ron. Malfoy aveva chiamato Severus per mostrargli una pagina ingiallita schizzata di sangue,di un vecchio volume nero dalla legatura argentata,uno smeraldo incastonato sullo spessore;per mostrargli il volto e la vita di qualcuno.

-Cosa state facendo?Sono cose private,non possiamo…-

Severus girò il volume perchè sia lui che Harry lo potessero vedere.

-Sono io- disse calmo –è la mia scheda-

-Perchè la stai leggendo?- chiese Ron,aggrottando le sopracciglia

-Perchè sono orfano.Ci dev’essere qualcosa sui miei genitori,no?- disse con voce bassa e sarcastica

–o credi che mi sia dimenticato la mia identità e abbia bisogno di rivedermela?-

-Chi sono i tuoi genitori?-chiese Harry guardandolo attentamente.

-Non lo so-

-Mi dispiace…-cominciò Ron,ma lui scosse la testa. I lunghi capelli neri li ondeggiavano sul volto.

-La tua reazione è normale.Non preoccuparti-

I suoi occhi tornarono alla pagina ingiallita. L’accarezzò e levò un dito:luccicava di sangue.

Chiuse il volume di scatto –sono stati a Hogwarts. Erano entrambi maghi-

-casa?-chiese Harry distrattamente –Non so,ma non importa.Uno di loro dev’essere stato Serpeverde. Forse mio padre-

-Probabile- convenne Malfoy –A meno che non lo siano stati entrambi-

-Perchè escludere la madre?-chiese Ron,appoggiando un libro dalla rilegatura dorata assieme agli altri riparati.

-Perchè le donne Serpeverde sono estremamente orgogliose- disse tranquillo Severus –e di solito sposano altri Serpeverde-

-Scusate -chiese Harry guardando i tre,riflettendo –Ma la scelta delle case non è certo ereditarie-

-In teoria no. In pratica sì- commentò Ron,afferrando un paio di pagine inzuppate di sangue

-Non so se hai mai sentito parlare della genetica-

-Credevo fosse una scienza babbana-

-In teoria .Ma la sua applicazione è molto usata anche in campo magico. Anche i maghi e le creature magiche sono esseri viventi. A ogni modo,sembra che in un certo senso sia ereditario-

-Ereditario?-

-Sì.La genetica studia la trasmissione dei caratteri ereditari. Questi caratteri che è possibile studiare sono i caratteri mendeliani.Sono visibili. Il loro effetto è chiamato fenotipo,e solitamente proviene dalla combinazione di alleli,chiamata genotipo.-

Harry guardò Severus,incredulo. Esattamente come durante una lezione di Piton,non aveva capito nullo.Lo vide sospirare.

–Allora,a seconda del genotipo,si ha un fenotipo. Cioè,a seconda della combinazione dei geni,si ha un carattere diverso;la sua visibilità e detta fenotipo-

-caratteri?-

-Che so,i colore dei capelli o degli occhi…purchè si parli di caratteri mendeliani.

Ora,la scelta delle case è sicuramente un fenotipo determinato da una particolare caratteristica genetica.

Basta guardare le più antiche famiglie magiche:I Malfoy,I Weasley,i Black,gli Smith…tutta la loro stirpe ha fatto parte principalmente di una sola casa.

Ci sono però delle eccezioni:queste sono dovute al fatto che il fenotipo non è dovuto solo al genotipo,ma in gran parte al fattore ambientale.

Sirius Black,ad esempio,odiava la sua famiglia,Serpeverde:questo ha determinato molto la sua collocazione-

-è così forte il fattore ambientale?-

-Sicuro. A ogni modo,nel mio caso è da escludere,in quanto sono orfano,e quindi deve essere stato il genotipo a condizionare la scelta-

-Anch’io sono orfano,ma…-

Severus fece un gesto impaziente con la mano- Sì,ma tu sapevi già qualcosa,no?

Sapevi che i tuoi genitori,che ti amavano tanto ma che non avevi mai conosciuto,appartenevano al Grifondoro,mentre l’Oscuro Signore,che aveva sterminato la tua famiglia,era Serpeverde,e che Serpeverde era un ricettacolo di maghi oscuri:non ti sembra sufficiente come fattore ambientale?-

-Basta così poco?-chiese Harry,interessato.

-Anche meno:se sul treno anziché Ron avresti incontrato,che so,Ernie MacMillian forse ora saresti l’unico eroe di Tassorosso-

-Possiamo dire che ti è andata bene,no?-

I tre scoppiarono a ridere,mentre Harry riflettè ancora qualche minuto.

 

-Non prenderò mai più in giro Gazza in vita mia- dichiarò Ron mentre anche l’ultimo volume  era stati riparato e l’ultimo foglio sanguinante rimesso al suo posto.

-Io invece credo di sì- commentò Severus mellifluo –Immagino quanto fatica debba fare lui-

Malfoy ghignò,scostandosi i capelli biondi dal viso,che ora portava come suo padre.

-Be’ ora possiamo a vedere cos’ha combinato Mirtilla…-

Non appena misero piede sul pianerottolo del secondo piano,un urlo risuonò nel familiare corridoio,agghiacciando il sangue nelle loro le vene.

Lo attraversarono,sull’acqua che come al solito aveva invaso il corridoio:e lì,dove un tempo l’Erede di Serpeverde aveva scritto con il sangue un messaggio di odio e morte,Hermione Granger e Ginny Weasley erano furiose.

-Non la sopporto più!- urlò Hermione voltandosi verso di loro,gli occhi accesi di rabbia.

Ron si avvicinò ansioso con cautela:conosceva fin troppo bene i vari gradi di furia di Hermione,dopo anni passati insieme,e sapeva bene di non correre pericolo.

-Che succede?- chiese avvicinandosi,ma senza toccarla.

-Quella dannata fantasma psicopatica!-urlò Ginny schiantando un antico vaso in un impeto di furia.

Un  tempo Harry avrebbe sussultato,guardandosi nervosamente intorno per prevenire Gazza,il custode.Come allora il suo pensiero volò al custode Maghinò,che giaceva al San Mungo:torturato dai Mangiamorte per puro piacere,le cure di Piton,veloci e sommarie,non erano bastate.

Hermione intanto respirava furiosamente:Ron le posò con calmo una mano sulla spalla e la strinse a sé,calmandola. Mentre Malfoy e Severus alzavano gli occhi al cielo,Harry chiese a Ginny spiegazioni.

-Non lo so,non ne ho idea!-Siamo entrate,era pieno di sangue…volevano pulire ma ce l’ha impedito-

-E non possiamo nemmeno sigillarla da qualche parte!-disse Hermione brusca,sciogliendosi da Ron,ma visibilmente più tranquilla –Perchè?-chiese Malfoy,accigliato

-Perchè i fantasmi fanno parte di Hogwarts,e cercare di combatterli sarebbe come combatterete la scuola stessa,non si può vincere!è scritto in Storia di Hogwarts possibile che tu non l’abbia mai letto?-

-Direi proprio di no,Granger.Severus?- chiese poi al ragazzo dai lucidi capelli neri

-Sì,ma non vado certo a sbandierarlo in giro.- disse lui mellifluo – non mi ritengo un pozzo di scienza al pari della signorina Granger-

Hermione lo guardò,incredula:che anche lei ne avesse notato l’incredibile somiglianza con Piton?

Prima che potesse proferir parola Severus riprese –Be’ Potter?Cosa facciamo?-

-Vado a parlarci- sbuffò Harry –Magari si calma.Venite?-

Severus annuì,ma Malfoy e Ron furono bloccati da Ginny e Hermione –Voi state qui a dare una mano..- Così mentre i due venivano eletti ‘Supremi Asciugatori’ i due ragazzi si avviarono verso il bagno.

Harry,sempre ignorando il cartello guasto,che pendeva sbilenco sulla porta,girò la maniglia:Severus lo seguì sena esitare.

Il bagno era decisamente più disastroso di quanto lo fosse mai stato nella storia di Hogwarts.

L’entrata alla Camera dei Segreti era devastata,e un’enorme statue di un serpente d’argento giaceva in terra a pezzi. Frantumi di porcellana inondavano il pavimento,misti a acqua e sangue.

Qualcosa di simile a una mano galleggiava nel water più vicino.

In mezzo a tutto quel disastro stava Mirtilla Malcontenta,rilucendo perlacea: vedendo i due ragazzi, gli occhi le si dilatarono e cominciò a tremare di rabbia,avvicinandosi pericolosamente al volto di Severus

-TU!DANNATO SEVERUS PITON!-

 

Ecco,il primo capitolo è andato.Questa ff è stata scritta essenzialmente per ridare a Piton ciò che gli è sempre stato negato…come e cosa poi io gli abbia dato,poi

lo capirete.Scusate se vi sembra un po’ confusa,ma è stata scritta durante le lunghe ore di lezioni,una parola o frase alla volta su foglietti vari…il che spiega anche perchè io abbia buttato già quella roba sulla genetica. Ho un po’ confuso i fogli,ma poi ho pensato di lasciarcelo,perchè tornava utile  ^^’’’

**eventuali errori nella parole,tipo gabbana invece di gabbana,sono dovute essenzialmente alla deficienza di Word**

  
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