Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kaileen_FF    10/02/2008    6 recensioni
Grifondoro vs Serpeverde, ormai le sfide tra le due Casate sono all'ordine del giorno. Ma se fosse una Grifona in particolare a lanciare la sfida, raccolta da una bionda Serpe... La nostra bella Hermione si ritroverà a scontare una, alquanto strana, punizione con il Principe di Serpeverde, nientemeno che Draco Malfoy... Momentaneamente sospesa
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco, Malfoy, Hermione, Granger, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap 8

Capitolo VIII

Fraternizzare con il nemico

Spifferi gelidi si insinuavano irriverenti tra le pieghe scure del mantello del giovane che rimaneva appoggiato con la schiena al muro altrettanto ghiacciato del corridoio del Settimo Piano, gettando occhiate impazienti alla scalinata di fronte a lui dalla quale si aspettava di veder comparire, da un momento all’altro, la chioma castana della persona che era già in ritardo di ben cinque minuti! Il giovane Malfoy attendeva al lato della porta della Stanza delle Necessità la ragazza che, proprio in quel momento, stava salendo le scale trafelata e si fermò a riprendere fiato davanti a lui.

“Alla buon ora, Granger!” ghignò Draco, buttando sul marmo del pavimento la sigaretta che poco prima riposava tra le sue labbra.

“Buon pomeriggio anche a te! – rispose Hermione ironica e, ignorando lo sguardo omicida del ragazzo, lo prese per mano sussurrando – Ma sei gelato… – poi, facendosi sentire solamente da lui – … Non farti idee strane: c’è la Parkinson…”.

Notando una figura scura nascondersi dietro una colonna poco distante da loro, Draco avvicinò a sé la ragazza e le rispose, con una luce maliziosa ad illuminargli gli occhi, in modo che potesse sentire anche il “terzo incomodo”: “Scaldami tu, allora…”

“Stronzo!” gli sibilò Hermione, conducendolo dentro la Stanza, tenendolo ancora per mano.

Per non farla insospettire…” si giustificò mentalmente, riferendosi alla ragazza che li spiava.

“Sì certo… Dillo che ti piace!” ma proprio ora doveva rifarsi vivo il suo diavoletto personale?!

“Che ha un bel paio di occhi grigi e capelli biondi!” continuò imperterrito.

“Come mai mi guardi così, Mezzosangue?! Potrei pensare che…” cominciò Draco osservando il leggero rossore che colorava le guance della ragazza a fianco a lui.

“Sta’ zitto, Malferret!”gli disse, ignorando il suo sguardo provocante.

“Granger, mettiamo in chiaro le cose, uno: tu non mi dai ordini; due: vedi di non farmi incazzare più del dovuto… E terzo: cosa cavolo stavi facendo di così importante per arrivare in ritardo?!”

“Primo: non darmi ordini; secondo: non farmi arrabbiare più del necessario… E terzo: “I Malfoy si fanno aspettare” non dicevi così?!” rispose per le rime Hermione.

Touchè! – le concesse, poi aggiunse – Non abituarti troppo alla parte che reciti, però”

“Non preoccuparti! Tu piuttosto, mi sembrava ti dispiacesse non avere più la Parkinson vicino, o no, Dracuccio?!” tagliente come solo lei riusciva ad essere sempre per tenergli testa nei loro litigi.

“Dillo di nuovo e te ne pentirai!” la avvisò Draco con l’ombra di un sorriso sulle labbra, microscopico s’intende.

“Cosa?... Dracuccio…” ripeté ingenuamente Hermione imitando la voce di Pansy.

“Ti avevo avvertito!” e con uno slancio inziò ad inseguire la ragazza per la stanza, bloccandola contro il muro dopo averla inseguita correndo come due bambini.

“Andiamo, ma tu non ridi mai? – chiese, mentre cercava di trattenersi dal dare libero sfogo al suo divertimento – Provaci… Non è difficile…”

A Draco sembrava di essere tornato alla sua infanzia, quando Blaise, dopo essersi letteralmente fatti un bagno nel laghetto gelato di Malfoy Manor, gli aveva fatto la stessa identica domanda, con lo stesso tono innocente ed ingenuo che aveva usato Hermione.

Ripensando a quell’episodio sorrise leggermente, dicendosi che, sì, la punizione con la Mezzosangue lo stava facendo impazzire.

“In tutti i sensi…” lo provocò la sua vocina irriverente.

Il ragazzo tornò a guardare la Granger: con le spalle al muro e le mani strette nelle sue, il viso illuminato da un sorriso dolce, contenta di essere riuscita a vedere qualcos’altro oltre il solito freddo e calcolatore Malfoy. Ci pensava da un po’ ed ora doveva proprio ammetterlo: la ragazza sarebbe stata perfetta per lui, con il suo carattere orgoglioso e testardo, intelligente e, sì, anche bella… Se solo fosse stata una Purosangue…

“Malfoy, ci sei?! Sai, potrei pensare che…” lo riscosse Hermione dai suoi pensieri.

“La finisci di rubarmi le battute?! Comunque… Cambiati che iniziamo la “lezione”… O preferisci rimanere così?” sicuro che si sarebbe imbarazzata arrossendo fino alla punta dei capelli, si avvicinò ancora a lei.

“Se dicessi di sì…” rispose la ragazza spiazzandolo.

Ovviamente, si disse Draco, lei doveva aver frainteso le sue parole, Hermione non lo stava davvero invitando a…

“Oddio, devi vedere la tua faccia…– disse lei scoppiando a ridere – … Ma perché devo cambiarmi?” riuscì a chiedere dopo un po’.

“Pensi di andare al ballo con la divisa della scuola?” le rispose ironicamente Draco.

“Hai ragione: cosa mi metto?” acconsentì Hermione.

“Vedi un po’ tu… Là c’è un armadio: pensa solo che se mia madre… Anzi, tua… Cioè… O Santo Salazar!... Se Narcissa Malfoy ti vede con indosso qualcosa che costa meno di un centinaio di galeoni ti uccide…”

Sbuffando la ragazza si diresse dietro il paravento e esaminò con occhio critico i vestiti; qualche minuto dopo ne trovò uno rosso con leggeri ricami dorati, lo indossò relativamente in fretta, anche perché non era semplice stringere il corpetto con tutti quei laccetti.

Uscita dal paravento fece una giravolta e, divertita dall’espressione del biondino, si giustificò:

“Ero stanca di tutto quel verde… Allora, come sto?” chiese impaziente.

Il biondino, comodamente seduto su un divanetto, dovette deglutire un paio di volte alla vista della ragazza; purtroppo lei non aveva pensato che quel vestito le evidenziasse il fisico slanciato o che la scollatura con quei ricami d’oro lo avrebbe inevitabilmente costretto a passare lo sguardo sulla morbida curva del seno: decisamente quel pensiero non le aveva neanche sfiorato la mente, altrimenti non gli avrebbe chiesto un parere con quel sorriso impaziente sulle labbra.

“Prova a immaginar…”

“Non pensarci nemmeno!” era meglio interrompere sul nascere qualsiasi pensiero sulla sua bocca anche perché Draco non sapeva quanto sarebbe riuscito a trattenersi se la sua mente avesse prodotto una di quelle immagini sulla Mezzosangue.

“Non male… Vediamo, da dove iniziamo?” tagliò corto il biondino per evitare di farle scoprire ciò a cui pensava poco prima.

“Direi che, visto che ci saranno tutti i tuoi parenti, dovresti mostrarmi quelli più importanti… Tipo  i tuoi nonni, o i tuoi zii… Oppure dirmi come rivolgermi a loro, oppure…”

“Ehi, ehi, frena! Per una volta ti do ragione: devi imparare un paio di nomi. Vieni” la interruppe Draco conducendola verso una parete coperta da un arazzo finemente lavorato sul quale vi era ricamato un elegante albero genealogico simile a quello di Grimmauld Place.

“Allora… Mia madre e mio padre li conosci: biondi, occhi di ghiaccio…  Non ti conviene farli arrabbiare, soprattutto mio padre… Poi vediamo… – spiegò il ragazzo osservando i volti stilizzati sull’arazzo – Di sicuro ci sarà la Zia Bella…”

“Non c’è bisogno che ti dilunghi su di lei… Pazza da legare e Mangiamorte fedelissima… Penso proprio che andremo d’accordo!…” disse Hermione, con una nota ironica nella voce.

“Oh, ne sono certo! Comunque, mio zio Rodolphus Lastrange… Penso che tu lo conosca: c’era anche lui nell’Ufficio Misteri quella sera… Ha lo stesso hobby di sua moglie: la Cruciatus…” continuò Draco.

“Penso che andrò d’amore e d’accordo anche con lui! Ma scusa: tutte le famiglie Purosangue sono imparentate?” chiese stupita la ragazza vedendo che molti cognomi si ripetevano spesso.

“Sì, se non vuoi contaminare il sangue il campo si restringe… Non vorrei mai ammetterlo, ma anche Weasley è un mio lontano cugino…” spiegò con aria quasi schifata.

“Tralasciando l’argomento… Secondo te, quanti dei cari Mangiamorte mi rivolgeranno la parola?”

“A parte i miei genitori e gli zii, penso nessuno, anche perché non avrebbero molti interessi nel chiacchierare con una ragazzina” la rassicurò Draco ridacchiando a quel nomignolo e prendendosi un pizzicotto sul braccio in risposta.

“Dimmi un po’ chi verrà invitato…” disse Hermione mentre si sedeva sul divanetto lì vicino.

“Allora, Nott, Tiger e Goyle e altri pezzi grossi del Ministero; il padre e la madre di Blaise… Poi altra gente che viene solo per rimanere nelle grazie di mio padre… Come ho detto: mai farlo arrabbiare!”

Hermione ascoltava il ragazzo tenendo tra le mani la lettera di Lucius: ricordava di aver letto qualcosa a proposito del…

“MIO fidanzamento?! Ma siamo matti?! Con chi dovrei sposarmi?!” urlò dopo aver trovato conferma tra le righe del suo pseudo-padre.

“Granger, Granger… Sapevo che avresti reagito così… Personalmente non ho idea di chi potrebbe voler sposarti, l’unico consiglio che ti do è di non stargli troppo vicino… So come sono i miei compagni di Casa” ridacchiò il biondino con un sorriso che là diceva lunga sui passatempi delle Serpi.

“Come faccio a non avvicinarmi se dovrò ballar… Ti prego, dimmi che posso scegliere di non danzare per tutta al serata!” lo supplicò la ragazza.

“Qui c’è scritto BALLO e se la memoria non mi inganna, credo che proprio tu debba aprire le danze con il tuo cavaliere… E dalla tua reazione deduco che non sai neanche ballare un valzer… Vieni…”

“No, no, no… Cosa stai…” tentò di fermarlo Hermione dato che la mano del ragazzo si era stretta sulla sua vita e l’altra teneva la sua più piccola.

“Non è complicato: fai un passo indietro… Sposta di lato il piede destro… E ora unisci… Poi si ripete tutto invertendo i piedi…– Draco iniziò a spiegarle come muoversi, aspettando che lei eseguisse i movimenti man a mano che lui parlava – … Il destro… Sposta il sinis- AHI! Granger il sinistro!” la rimproverò quando lei gli schiacciò un piede.

Ben presto quella pista da ballo improvvisata si riempì delle imprecazioni di Malfoy, tutte le volte che la ragazza gli pestava un piede.

“Uffa! Sono una frana…” piagnucolò Hermione dopo l’ennesima giravolta.

“Mezzosangue, ti facevo più combattiva… Proviamo con la musica” disse risoluto lui e, con uno schiocco di dita, le armoniose note del valzer viennese iniziarono a disperdersi nella stanza.

Draco si avvicinò alla ragazza e, con un inchino galante, la invitò a ballare porgendole la mano, Hermione la prese e, mentre lui le circondava nuovamente i fianchi, lei poggiò l’altra mano sulle sue spalle; si sentiva impacciata, sia per quel vestito decisamente troppo elegante per lei sia per la situazione in cui si trovava.

“Sembro un pezzo di legno!” si disse mentalmente.

“Rilassati, non stai andando al patibolo!” cercò di tranquillizzarla Draco intuendo il suo disagio.

“Per te è facile! Mi sembra di essere peggio di un sacco di patate!” sibilò contrariata la ragazza.

“Chiudi gli occhi – le disse Malfoy – Fidati per una volta, non voglio farti niente”

Forse fu per il tono tranquillo con cui lo disse o perché Hermione era piacevolmente sorpresa di non disdegnare la vicinanza del ragazzo, fatto sta che fece ciò che le diceva e, chiusi gli occhi, sentì la sua stretta in vita avvicinarla a sé, in modo che i loro corpi si sfiorassero.

“Ora lasciati guidare… Non pensare a nulla” continuò sempre con quel suo tono basso e lievemente sensuale.

Draco la guidava, facendola volteggiare con passi leggeri e pian piano Hermione comprese che bastava solo seguire il leggero movimento della mano di lui sui fianchi che sembrava stringersi quando le si avvicinava e rilassarsi quando lei doveva indietreggiare.

“Allora, Mezzosangue… Come va?”

“Come hai fatto? – chiese sbalordita la ragazza – Come sei riuscito ad insegnarmi a ballare in meno di un’ora?!”

“Modestamente… Comunque, basta solo che segui il tu–o accompagnatore, il resto viene da sé…Vedi, hai già imparato…” le rispose mentre continuava a farla volteggiare.

“Raccontami un po’ cosa si fa a Malfoy Manor a Natale...” domandò Hermione.

“Nulla di speciale… L’unica cosa importante è che tu sia presente al pranzo, per il resto puoi fare quello che vuoi…” spiegò tranquillo il ragazzo.

Il tempo volò via letteralmente tra giravolte, piedi pestati e qualche immancabile battibecco.

“Granger, penso che dovresti andare adesso… La carrozza dovrebbe arrivare da un momento all’altro” le disse Draco, mentre terminavano l’ennesimo lento del pomeriggio.

“Hai ragione – assentì Hermione e, prima i uscire dalla Stanza delle Necessità, chiese – Ti va di accompagnarmi?”

“Cosa c’è? Ti sei presa una cotta per il sottoscritto?” ridacchiò lui, chiudendo la porta.

“Cretino! Volevo solo essere gentile, insomma, tu mi hai fatto passare un bel pomeriggio…” ammise con un sorriso un po’ imbarazzato.

“D’accordo… Pensi che la Parkinson sia ancora qui in giro?” domandò mentre si avviavano alle sale, insieme.

“Spero di no, anche perché non oso pensare a quello che potrebbe aver pensato: siamo stati chiusi lì dentro per due ore!” ridacchiò  Hermione.

“E io che pensavo fossi una innocente ragazzina… Ah, Granger, quante sorprese mi riservi?!” domandò divertito, prendendosi l’ennesimo pizzicotto.

Arrivati davanti al portone d’ingresso videro niente meno che l’legante figura di Lucius Malfoy che, vedendo la sua bambina in compagnia del Mezzosangue, assunse un’aria terribilmente minacciosa.

“Forse è meglio che non mi avvicino al tuo paparino… Prima di uscire insultami, o potrebbe pensare male anche lui…” disse Draco mettendola sullo scherzo: ancora ricordava quante volte era stato punito da bambino solo perché giocava con la bimba mezzosangue della domestica.

“D’accordo, però dimmi anche tu qualcosa, se no mi sento in colpa…”disse mettendo un broncio infantile la ragazza.

“Oh, ma l’avrei fatto di sicuro… Adoro i nostri battibecchi…” ridacchiò lui, senza farsi notare

Hermione si diresse verso il padre e, deglutendo alla vista dei suoi occhi arrabbiati,si voltò e urlò in direzione del ragazzo che si stava allontanando.

“Mezzosangue, spero tu cada nel lago…”

“Ricambio l’augurio, Malfoy… Buone vacanze!” ghignò in risposta il biondino.

Lucius Malfoy, soddisfatto dell’indiscutibile educazione di sua figlia, la condusse alla carrozza, senza notare il sorrisino che tentava a tutti i costi non mostrare.

_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_

Allora, ci ho messo davvero un’eternità a scrivere questo capitolo: almeno spero vi sia piaciuto.

Due brevi informazioni:

Primo, ho corretto i capitoli precedenti e cambiato alcuni particolari (tipo la durata della punizione): nonostante questo ci sono dentro ancora alcuni errori, mannaggia al correttore automatico!

Secondo, ho notato che ci sono altre due storie con il mio stesso titolo, perciò onde evitare spiacevoli inconvenienti vorrei cambiare titolo, avete qualche suggerimento?

Ed ora passiamo ai ringraziamenti:

Christina Malfoy: grazie mille, spero continuerai a recensire, un bacio!

MaryMatrix: la nostra Herm avrà ancora un po’ di impegni prima del ballo… Anche dopo a dir la verità, però… Malfoy con lei? Mai dire mai, chi lo sa cosa mi salta in testa! Ti sono piaciuti qui, mentre ballavano?

flydreamer: grazie… continua a seguirla!

8marta8: anche io avrei un po’ di paura a stare sotto lo stesso tetto… Però mai dire mai… Insomma, chi lo avrebbe mai detto che passare due ora con una Serpe si sarebbe rivelato piacevole?!

Hermione17: e, si, se Herm non avesse subito quella strana influenza non ci sarebbe molto divertimento!... un bacio!

Pinkstar: oddio, non farvi aspettare così tanto?! Ehm, ehm… Comunque, il bacio non c’è stato però sono stati mooolto vicini, hihi… Chissà cosa avrà pensato Pansy!

Queste sono per chi ha letto la one shot: “Così volle il fato”

Neera Sharim: teso! Ma grazie… Dai, non è che odo Ron, è solo che non lo apprezzo particolarmente se messo a confronto con Dracuccio! Un bacio…

Christina Malfoy: grazie mile! Addirittura bravissima?!... Grazie grazie grazie

Mavi: grazie anche a te1

mewlulu: eh, sì anche la mia amica non lo può sopportare! Avevo pensato di lasciarlo come fantasma… Però non ci sarebbe stato gusto… Sono perfida!

Ed infine grazie a tutti quelli che hanno aggiunto le storie hai preferiti! E a tutti quelli che leggono!

Vi è piaciuto questo capitolo?! Recensite…

Un bacio

FrAnCeScA

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kaileen_FF