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Autore: pluviophilia    02/08/2013    11 recensioni
[SOSPESA, INCOMPLETA]
“Ehm... hm... scusa, non mi ero accorta che stava partendo, insomma…” mi alzai, imbarazzata.
“Nessun problema, torna quando vuoi.” rispose.
Solo una persona aveva un tono di voce così, così, superficiale.
Una moralità così inesistente. Un carisma così smisurato.
Un ego così immenso. Un assortimento di magliette bianche di cotone così vasto.
Dei capelli così lucenti. Delle labbra così, così… cazzo. No, non potevo.
**
Non era possibile.
Io non avevo messo il mio nome nel calice.
Io non avevo fatto del male a nessuno.
Io non ero importante come Potter.
Io non avevo l’età richiesta.
Non potevo essere IO.

**
Era successo.
Avevo supplicato Merlino e Morgana di prendere me, ma non lei.
I miei peggiori incubi si erano appena avverati,e non sarei potuto rimanere nell’oscurità ancora per molto. Mi girai: era sbiancato, non era passato nemmeno per i suoi pensieri che sarebbe potuto succedere stasera.
Crossover OneDirection/HarryPotter
Genere: Demenziale, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Più contesti
Capitoli:
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-Joanne



Ce l’abbiamo fatta?” chiese sorpreso.
Sì, Liam. Cazzo, la prova!” gli saltai addosso abbracciandolo.
Ehi, ehi... ahi! Jo! Sto ancora tenendo l’uovo!” protestò ridendo.
Non hai idea di quanto sia felice ora, mi sento leggerissima.” continuai a sorridere, senza riuscire a crederci.
Te l’avevo detto che ce l’avremmo fatta, dopotutto siamo solo a inizio Dicembre, la prova è tra più di un mese e abbiamo anche le vacanze di Natale in mezzo!” rise.
Sì, sì, sì… va bene, è come dici tu. Il problema ora è venir capo all’enigma.” mi calmai.
Enigma?” domandò corrucciando le sopracciglia.
A quanto pare l’uovo non è esattamente la soluzione, ma solo un rompicapo.” mi abbandonai sull’erba sbuffando.
E noi abbiamo tutto il tempo per risolverlo. Ora rientriamo, sta iniziando a fare freddo e ho paura di cosa ci attenderà domani.” si alzò, tendendomi una mano per aiutarmi a rimettermi in piedi.
La McGranitt e gli altri capi casa, infatti, avevano annunciato una lezione particolare, e il solo pensiero di una gara di Trasfigurazione o chissà cosa gli metteva i brividi. Aveva detto che ci avrebbero parlato divisi per case, e non avevo la più pallida idea di quale potesse esserne il motivo.
Rientrammo nei rispettivi dormitori, io con un peso in meno, e lui con il sacchetto di mentine vuoto.
 
Il mattino seguente mi svegliai prestissimo, preparando un piano d’azione.
Fui tra i primi a far colazione, ma con mia sorpresa non incontrai nessuno nemmeno più tardi, né Maggie né Fred, che avevo intenzione di rendere partecipe alla risoluzione del mistero. Subito prima di pranzo ci presentammo da Severus Piton, ragazzi e ragazze, Serpeverde. Sarebbe stato lui a parlarci di questo straordinario evento.
Non che il suo viso esprimesse troppe emozioni, in ogni caso.
Era sempre stato un professore inquietante, macabro, particolarmente severo, ma aveva sempre avuto il mio rispetto, senz’altro svolgeva bene il suo lavoro, e quando riprendeva i membri delle altre case era impareggiabile. Non sembrava dimostrare né simpatia né antipatia nei miei confronti, e a me andava bene così, meglio non essere troppo al centro dell’attenzione, specialmente quando sei stato appena sorteggiato per il Torneo Tremaghi.
La vecchia aula in cui eravamo stati convocati era vuota, solo alcune panche correvano vicine ai muri.
Ci accomodammo, ragazze a destra, ragazzi a sinistra, e con un veloce battito di mani ci richiamò all’attenzione.
Il… - si soffermò – …Ballo Del Ceppo è una tradizione del Torneo Tremaghi sin dalla prima edizione... – iniziò con la sua solita cadenza – Prima della seconda prova, la sera della vigilia di Natale,voi e gli studenti delle altre scuole vi ritroverete in compagnia per una serata di svago.” camminò da una parte all’altra dell’aula, parlando come se avesse imparato un nastro.
Ora. – si bloccò, duro – Non sarà la casa di Serpeverde a far sfigurare il resto della scuola, non la disonorerete, anzi, pretendo da tutti voi un ottimo comportamento. Dopo ciò, sarà di vostro interesse sapere che, essendo un Ballo… si danza.” un brusìo di disapprovazione si levò dalla sala, principalmente dalla parte maschile, che già sapeva cosa li attendeva.
Qualcuno di voi, per caso, desidera mostrare le sue… mh… competenze?- nemmeno Piton era troppo convinto di quanto stava dicendo – Non vi sto chiedendo di ballare, quella sera. Ma di non comportarvi da babbei, recando vergogna, e punti in meno, alla vostra casa. Anzi, per quanto mi riguarda vi ho detto ciò che avevo bisogno di dirvi, e voi di sapere.” non volava un gufo.
Nessuno di voi si fa avanti? Bene. A n d a t e.” commentò macabro, scandendo l’ultima parola.
Senza farcelo ripetere due volte, ci precipitammo in corridoio, e afferrai Stephanie per il braccio prima che fosse travolta dagli studenti.
Ci hai capito qualcosa?” le domandai.
Ma certo, Jo! Il Ballo Del Ceppo! Oh, Il Ballo Del Ceppo!” fece un gridolino, entusiasta.
A me sembra un ballo normale, poi, i balli… insomma…” abbassai la voce.
Ma questo non è un ballo, è Il Ballo! Bisogna spiegarti proprio tutto, eh? Vieni, andiamo.” due secondi dopo stavamo correndo a velocità di Firebolt verso la Sala Grande, per pranzo.
Le facce dei miei amici erano divertite, quella di Maggie radiosa – chissà perché, qualcosa mi diceva che c’entrasse Louis.
Il pasto fu un susseguirsi di spiegazioni, di Fred che correggeva Stephanie ogni volta che esagerava ad elencare i pregi di quel ballo, di Louis che sgranocchiava costolette di pollo e George che rideva come se avesse visto Silente ballare la samba in costume da bagno sulla torre di Astronomia.
Finito il succo di zucca non ebbi nemmeno il tempo di salutare che già stavamo correndo in Sala Comune Serpeverde, la mia testa in confusione e i miei piani per l’uovo scombussolati.
Dunque, era un ballo.
Si restava a scuola per le vacanze di Natale, tutto per questo.
Ci si trovava un partner.
Ci si comprava un bel vestito.
Si danzava insieme tutta la sera.
Qualcuno mi doveva ancora spiegare il senso, ma sembrava divertente, anche perché chi ne era già a conoscenza garantiva che era una festa più simile a quelle dei babbani che i gran galà dei maghi.
Steph, Steph, lasciami, devo andare.” la strattonai entrando in dormitorio.
Non mi aiuti a cercare un partner?” fece la faccia da cucciolo che tanto le piaceva, cercando di convincermi.
Abbiamo ancora due settimane, sono sicura che lo troverai. Io voglio togliermi un peso, devo fare un paio di ricerche per l’uovo.” le risposi di spalle, prendendo un asciugamano blu, un pezzo di pergamena e una penna, indossando le ciabatte.
Ma... ehi, dove vai con un asciugamano?” chiese mentre uscivo.
Ehm… hai presente il bagno all’ultimo piano? Quello con la vasca? Ciao, Stephanie, ciaooo.” chiusi la porta dietro di me prima di sentire la risposta.
Il mio piano era semplice: scrivermi la poesia sulla pergamena, per rifletterci meglio. Così l’avrei avuta sempre con me, e avrei potuto lasciare l’uovo al sicuro in dormitorio, e magari tornare a indagare anche dopo le vacanze di Natale.
Salii le scale a passi lenti, accelerando ogni qual volta sentivo un rumore sospetto dietro di me. Finalmente arrivai in bagno, riempii la vasca stando attenta che nessun fantasma sbucasse dal lavandino, rimasi in costume – le precauzioni non erano mai troppe – e m’immersi nella grande vasca.
La sensazione era più che piacevole, ma non riuscivo a trattenere il fiato per molto, e passai più di dieci minuti solo per stilare qualche riga.
Il risultato non era così logico, ma dopotutto era un trabocchetto.
Lo rilessi più volte, nella mia mente.
 

« Vieni a cercarci dove noi cantiamo,
che sulla terra cantar non possiamo,
e mentre cerchi, sappi di già:
abbiam preso ciò che ti mancherà,
hai tempo un'ora per poter cercare
quel che rubammo. Non esitare,
che tempo un'ora mala sorte avrà:
ciò che fu preso mai ritornerà. »

 
 
No, non era per nulla logico.
Di sicuro sarebbe stata una sfida d’alta quota, in aria, o di bassa quota, nel mare. Ma nessuna delle due opzioni poteva essere giusta: già la prima di era disputata con una creatura del cielo, e il mare ad Hogwarts non c’era.
Perché doveva essere tutto così maledettamente complicato?
Jo, ci sei… ?” una voce mi fece sobbalzare.
Fred?” domandai incerta.
Merlino, eccoti. Stephanie è stata molto vaga. Cosa sta succedendo?” fece capolino dalla porta, con indosso la sciarpa di Grifondoro.
Succede che sto cercando di capire qualcosa di questo maledetto uovo, ma ogni volta che faccio un passo avanti torno indietro di tre.” sbuffai appoggiandolo al bordo della vasca.
Fa vedere – prese tra le mani la filastrocca – Uhm… di sicuro sarà una specie di caccia al tesoro… comunque ti volevo chiedere se venivi a vedere la partita.” lo appoggiò dove era prima.
Partita? – improvvisamente mi ricordai – La partita, mannaggiammerlino! Cazzo! Hai ragione! Quidditch! Ecco cosa dovevo fare questo pomeriggio. Arrivo!” mi tirai uno schiaffo da sola per la mia stupidità, continuando a confabulare tra me e me.
Allora ci vediamo giù, muoviti però, che sta per cominciare.” sentii i suoi passi veloci scendere le scale.
In men che non si dica ero fuori dalla vasca, e mi stavo asciugando le gambe, poi il torace, poi le braccia. Per i capelli optai per un vecchio incantesimo che me li lasciò solo un po’ umidi, m’infilai i vestiti e corsi al Dormitorio, per prendere il maglione e appoggiare il resto, sperando di essere ancora in tempo per il fischio d’inizio.
Il Quidditch mi era sempre piaciuto, e se non ero mai entrata in squadra era solo perché non amavo le tattiche di gioco Serpeverde, alcuni dei componenti erano decisamente troppo sleali per i miei gusti, e anche se apprezzavo le scorciatoie e ambivo alla vittoria, non avrei mai potuto scaraventare George o un altro ragazzo giù da una scopa per segnare un punto.
Corsi al campo con quanta energia avevo ancora, stringendo il foglietto di pergamena in tasca: nulla ci avrebbe mai divisi, mai.
Quando arrivai la partita era già iniziata da un pezzo, e Grifondoro stava vincendo di trenta punti. Brutta cosa, poiché sapevo bene che scatenava ancora di più l’odio dei Serpeverde.
Infatti, non appena mi sedetti su una delle tribune, una ragazza fu brutalmente spinta giù dal manico, e la mia casa guadagnò dieci punti per un goal segnato.
Grifondoro si riprese, e ne segnò altri venti.
Quando la partita sembrava essere ormai persa per uno svantaggio enorme, un ragazzo dai capelli scuri, anzi, due ragazzi dai capelli scuri iniziarono a saettare in cielo, segnando ben sette punti uno dopo l’altro, di cui l’ultimo spettacolare, e facendo vincere Serpeverde fra la gioia del pubblico.
Tra grida e vari spintoni verso il castello, riuscii a scoprire che i famosi campioni non erano altro che Arthur e Zayn, e che sicuramente mi sarei complimentata con il primo per la bravura, se solo fossi riuscita a rapirlo un attimo dal cerchio di ragazzine esaltate che gli si stringeva intorno.
Quando entrai in Sala Comune lo cercai, distogliendolo da altre ammiratrici desiderose di informazioni – e, se fossimo stati a Wolverhampton, avrei potuto dire di numeri di cellulare.
Ti volevo fare i complimenti per la partita, siet- cioè, sei stato davvero bravo.” mi corressi all’ultimo momento, mordendomi il labbro.
Grazie, ma il merito è anche di Zayn, insieme siamo una bella squadra…” sorrise nominandolo.
Già, beh… allora io vado, ci si becca in giro.” salutai, facendo per andarmene, quando Arthur mi richiamò all’attenzione.
Comunque dì a Steph che anche Zayn è d’accordo, quindi va benissimo.” urlò fra la folla.
D’accordo per che?” corrucciai le sopracciglia.
Non te l’ha detto? Prima della partita m’è venuta a chiedere se eravamo liberi per il Ballo Del Ceppo – rise – precoce, ovviamente non ce lo aveva ancora chiesto nessuno, se avesse provato ora, beh...
Lo fissai con insistenza, tenendo lontano il mio cervello dal collegare quelle parole e tentare un omicidio verso la mia carissima amica.
Con “eravamo” intendi te e Z-z…?
Io e Zayn, sì. All’inizio mi aveva chiesto di accompagnarla, ma subito dopo ha aggiunto che se Zayn era libero potevate andarci insieme, che tu non l’avevi chiesto a nessuno.” spiegò pacatamente.
Ah.- continuai la mia scena muta, girando i tacchi – Se non ti dispiace, ora dovrei raggiungere Stephanie piuttosto urgentemente.” senza sentire la risposta del moro ero già sulla porta del dormitorio, mentre la sbattevo con rabbia.
AUSTIN?! MA COSA TI E’ VENUTO IN MENTE?!” urlai.
La chioma mora di Stephanie fece capolino da un vecchio armadio, leggermente scompigliata, e un sorriso sornione comparve sul suo volto.
Non c’è bisogno che mi ringrazi.” sussurrò divertita.
 
 






















Mannaggiammerlino.
Vi lascio con una gif di Arthur che dovrebbe risvegliare un po' tutte - me in primis - ahahahahahahahah.

Se volete le immagini dei personaggi e spoiler, fate un salto in pagina (link sotto) :)
Joanne



 
 

  
 

Much Love xx & Cactus Aum xx & Pippistrelli Carini e Coccolosi xx & Gocce Di Pioggia Estiva xx & Scleri Della Cooman xx & Plaid aggrovigliati xx & Occhi Zaynosi xx Anelli di Louis(?) xx & Uova d'oro xx & Mentine di Liam xx & FilastroccheDelCeppo (puahauahauahauh) xx

   
 
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