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Autore: TheSlayer    02/08/2013    7 recensioni
Holly, Ashley e Skylar sono tre migliori amiche e frequentano il terzo anno alla Santa Monica High.
Holly ha una cotta da due anni per Niall, il quarterback della squadra di football che esce con Charlotte, la capo cheerleader della scuola.
Skylar è uno spirito libero che ama il teatro ed è innamorata della vita... e del suo professore di storia.
Ashley si impegna in qualsiasi tipo di attività scolastica e vorrebbe innamorarsi ma ha paura di rimanere scottata, così tende ad allontanare tutti i ragazzi interessati a lei.
Tra nuovi amori, feste, rivalità, nuove amicizie, pettegolezzi e litigi cosa succederà?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12 – Pep Rally

Come avevo previsto, i miei genitori avevano prolungato di altre due settimane la mia punizione, proibendomi categoricamente di andare al ballo dell’Homecoming quel sabato. Passai tutti i pomeriggi agli allenamenti e poi in punizione con il professor Sanders, Sky, Katy, Harry e Chuck. Non ero riuscita a vedere Niall alla terza ora dopo aver finto di esserci lasciati ed era stato difficile incontrarci per tutta la settimana. Il venerdì della partita, però, eravamo riusciti finalmente ad avere cinque minuti di privacy in infermeria, durante la veloce pausa pranzo. Avevamo chiuso le tende e ci eravamo letteralmente buttati l’uno addosso all’altra appena ci eravamo visti. Non avevamo tanto tempo, perché sarebbe iniziato il Pep Rally dopo pochi minuti, ma dovevamo vederci. Ne avevamo bisogno.
“E’ da martedì che sogno di fare questa cosa.” Disse Niall, spingendomi contro il lettino e facendomi sedere sopra.
“Ouch!” Esclamai, allontanandomi da lui e mettendo una mano sul mio zigomo. Avevo un livido violaceo che coprivo con il fondotinta, ma non aveva ancora smesso di far male.
“Scusa.” Mormorò Niall, avvicinandosi con più attenzione per darmi un bacio. “Quando ci siamo lasciati per finta non vedevo l’ora di vederti.” Disse.
“Anch’io.” Replicai. Da una parte volevo una conferma che ci fossimo davvero lasciati per finta e che le parole che avevamo detto entrambi non significassero nulla. In quell’infermeria, in quel momento, ritrovai la pace. Niall ed io eravamo una coppia e forse eravamo ancora più affiatati di prima.
“Vuoi che provi a parlare con Charlotte per dirle che ti deve lasciare in pace?” Mi domandò Niall dopo qualche minuto.
“No!” Esclamai immediatamente. “Per il momento crede che non stiamo più insieme e non mi sta tormentando.” Aggiunsi. “Certo, è sempre fastidiosa e simpatica come la sabbia sull’asciugamano bagnato, ma almeno non mi sta facendo cadere o…” Mi interruppi, pensando il resto della frase. E non sta mandando quella foto in giro. Non avevo ancora avuto il coraggio di dirlo a Niall, perché sapevo che avrebbe fatto una scenata e probabilmente sarebbe andato a prendere Chris a pugni. L’avrebbero buttato fuori dalla squadra di football e non potevo permettere che lo facessero. Niall contava su quello per avere una borsa di studio per l’UCLA, dove avrebbe continuato a giocare mentre studiava.
“D’accordo, allora continueremo a nasconderci.” Rispose il ragazzo. “Però voglio che tu mi dica se ti sta dando fastidio, perché deve capire che io e lei non ci rimetteremo insieme e che ho il diritto di stare con chi voglio.” Aggiunse. Annuii e appoggiai la mia fronte alla sua. Era raro che indossassi del trucco a scuola, ma durante le gare ufficiali e le assemblee in cui dovevo esibirmi con la mia squadra dovevo farlo.
“Odio essere in punizione.” Mormorai, pensando alle tre settimane di prigione che mi rimanevano. Ne avevo superata una e, prima del litigio con Katy, me ne sarebbe mancata ancora solo una. Invece dovevo rimanere in casa per quasi tutto ottobre. Il mio castigo sarebbe finito giusto in tempo per Halloween e per la Sadie Hawkins Dance, il ballo in cui le ragazze chiedevano ai ragazzi di accompagnarle. Di solito era al contrario, i ragazzi dovevano chiederlo alle loro fidanzate o compagne di classe. Sbuffai, pensando che non avrei mai potuto andare con Niall, perché Charlotte mi avrebbe come minimo uccisa.
“Un pomeriggio di questi potrei venire a trovarti. Tanto nessuno lo scoprirà, no?”
“Mia madre ha chiesto a Ramona, la babysitter dei gemelli, di venire tutti i pomeriggi per tenere d’occhio anche me.” Dissi e abbassai lo sguardo, arrossendo. Era così imbarazzante avere una ragazza di diciannove anni che mi avrebbe fatto da babysitter.
“Troveremo il modo, non preoccuparti. Tre settimane passano in fretta.” Rispose Niall, dandomi un leggero bacio sulle labbra. Sì, tre settimane non erano tante, ma avrebbe potuto succedere di tutto in quel periodo di tempo. Sentii la campanella in lontananza e scesi dal lettino su cui ero seduta. Avrei dovuto raggiungere la palestra per esibirmi con la mia squadra e speravo ardentemente che andasse tutto bene. Avrei odiato fare una figuraccia davanti a tutta la scuola.
 
“Holly, sei in ritardo!” Sibilò Charlotte, guardandomi di traverso. Mi sistemai la divisa da cheerleader e mormorai qualche parola per scusarmi.
“Tra pochi minuti tocca a noi!” Disse Katy. Cominciavo a sentirmi nervosa, come se stesse per succedere qualcosa di brutto. Ero in paranoia, perché mi piaceva fare la cheerleader, ma odiavo essere nella stessa squadra di quell’arpia. Avevo paura che mi avrebbe fatta cadere e mi sarei rotta qualcosa davanti a tutta la scuola. Era già successa una cosa del genere, ma quello era stato un vero incidente. Durante l’esibizione per qualificarci alle finali della gara regionale di cheerleading, una ragazza che avrebbe dovuto tenermi mentre eseguivo un basket toss, mi aveva fatta cadere perché quel giorno non aveva mangiato per l'ansia ed era debole. Così mi ero rotta un braccio davanti a tutto il pubblico e alla giuria. Rabbrividii ripensando a quell'episodio e cercai di convincermi che sarebbe andato tutto bene.
Cominciai a sentire le note di una canzone che si chiamava “I Love It” e cercai di rilassarmi e sciogliere la tensione. In pochi secondi avrei dovuto attraversare la palestra con una serie di salti all’indietro. Il tutto perfettamente sincronizzata con Samantha.
Sentii le note giuste e mi concentrai. Rincorsa, layout-stepout, coreografia a terra, sorridi sempre, Holly, basket-toss e piramide. Quando arrivai in cima mi sentii stranamente libera ed ero felice che tutto fosse andato bene. Notai alcuni ragazzi sugli spalti che ridevano e mi indicavano e non capii cosa stava succedendo. Almeno finché mi guardai e capii di essere rimasta in biancheria. La mia divisa da cheerleader, per qualche motivo, era rimasta per terra, alla base della piramide.
Con gli occhi lucidi per la vergogna e un nodo in gola tornai a terra e corsi negli spogliatoi. Charlotte mi raggiunse pochi minuti dopo, con un sorriso diabolico.
“Credevi che l’avresti passata liscia?” Mi domandò.
“Cosa vuoi dire?”
“Lo so che Niall ti piace ancora e che stai cercando di riconquistarlo. Questa è solo una piccola lezione per farti capire che devi lasciarlo perdere. Se continuerai a cercare di vederlo manderò quella foto a tutti.” Rispose.
“Cos… sei stata tu?” Domandai ancora, incredula. Ero sicura che l’incidente della divisa fosse proprio quello: un incidente. Invece era stata Charlotte, geniale e cattiva come sempre.
“Certo.” Replicò la ragazza, tirandosi indietro i lunghi capelli biondi. “Stai lontana da Niall.” Aggiunse prima di girarsi e uscire dagli spogliatoi, lasciandomi da sola.
 
Il lunedì successivo andai a scuola di pessimo umore. Avevo saputo da Jade e Cindy, che erano state al ballo, che Charlotte era stata incoronata Reginetta e Niall Re. Avevano ballato insieme e la ragazza l’aveva baciato davanti a tutti. Lui, troppo buono per lasciarla da sola sulla pista da ballo davanti all’intera scuola, aveva sorriso e continuato a ballare con lei. Tornato a casa, mi aveva inviato un messaggio spiegandomi quello che era successo, dicendomi che gli ero mancata e mi chiedeva scusa.
Ed io l’avevo perdonato, perché non era stata colpa sua e perché era mancato tremendamente anche a me. Sognavo da due anni di ballare con lui a un evento della scuola e sembrava che non avrei mai potuto farlo.
Il fotografo per l’annuario aveva immortalato il Re e la Reginetta del ballo insieme in mille pose diverse, compreso il bacio, che stava circolando su tutte le pagine Facebook dei miei amici. Ero arrabbiata e frustrata, ma non sapevo cosa potevo fare. Fortunatamente almeno la mia punizione con il professor Sanders era finita, quindi avrei potuto tornare a casa dopo gli allenamenti con la squadra.
“Hai visto come mi guardava venerdì pomeriggio?” Mi chiese Sky improvvisamente, mentre aspettavamo che suonasse la campanella che annunciava l’inizio della lezione di chimica.
“Chi?” Domandai.
“Sanders!” Sussurrò la mia amica. Ashley sbuffò e roteò gli occhi al cielo e non rise come al solito. Ci voltammo verso di lei e le rivolgemmo entrambe un’espressione curiosa.
“So che sei felice del fatto che siamo tutte distratte da quello che sta succedendo con Charlotte e non devi parlarci di quello che succede a te.” Dissi. “Però adesso devi sputare il rospo perché so che c’è qualcosa che non va.” Aggiunsi, mentre Sky sosteneva il mio argomento annuendo di fianco a me. Zayn, che era al suo posto nel laboratorio di chimica, alzò lo sguardo mostrando interesse verso la nostra conversazione.
“Non è niente.” Disse Ash, arrossendo.
“Forza.” La incitò Sky. “Se non lo dici a noi, a chi lo dirai?”
“D’accordo.” Mormorò la nostra amica, arrossendo ancora di più. “Liam mi aveva chiesto di andare al ballo per l’Homecoming con lui.”
“Lo sapevo!” Esclamò Sky con un sorriso trionfale. “Ma tu non ci sei andata, perché abbiamo passato la serata su Skype.”
“Gli ho detto di no.” Replicò Ash. “Ho interrotto anche le sessioni di studio con lui.”
“Ma… perché?” Domandai, perplessa. “Hai detto anche tu che è un bravo ragazzo, che è carino ed è sempre stato gentile con te.” Aggiunsi.
“Lo so, ma…”
“Oh, ho capito.” Intervenne Sky. “E’ il solito discorso che fai: ti piacciono i ragazzi impossibili e quando qualcuno dimostra interesse verso di te lo allontani perché hai paura che possa ferirti.”
La guardai ammirata.
“Sai, potresti intraprendere una carriera come psicologa.” Dissi, strappando un sorriso ad Ash.
“Non lo so, non sono convinta.” Replicò la ragazza, scuotendo la testa. “So che è un bel ragazzo e che è gentile e che ha dimostrato interesse verso di me… e condividiamo anche lo stesso sogno.” Disse.
“Vuole diventare insegnante di matematica?” Domandammo Sky ed io nello stesso istante. Ashley annuì.
“Ma è il ragazzo perfetto per te! Qual è il problema?” Chiese Skylar, sedendosi sul banco, dando le spalle alla cattedra.
“Liam piaceva a Charlotte.” Rispose la nostra amica. “Non voglio che prenda di mira anche me.”
“Non preoccuparti, è piuttosto concentrata su di me.” Dissi. “Perché non provi ad uscirci? Fate qualcosa di alternativo, che non comprenda studiare. Andate a fare una passeggiata al molo o prendete un gelato insieme.” Aggiunsi.
“Secondo me sareste perfetti insieme!” Replicò Sky.
“E se avessi frainteso tutto? E se non gli piacessi davvero? E se fosse tutto uno scherzo di Charlotte per farmi sentire un’idiota quando Liam si rivelerà uno stronzo?” Farfugliò Ash, guardandosi le mani.
“Liam non è così.” Dissi io.
“Ehi, non volevo origliare, ma siete proprio qui.” Intervenne Zayn. “Payne è davvero uno a posto, non si farebbe mai coinvolgere in questi stupidi giochetti.” Aggiunse. Sky ed io, che lo avevamo fissato come se fosse un alieno per tutta la durata del suo discorso, ci rivolgemmo verso Ashley e cominciammo ad annuire con un sorriso.
Il professor Abraham ci interruppe, lanciando un libro sulla cattedra, che atterrò con un tonfo e spaventò tutta la classe. Proprio in quel momento suonò la seconda campanella che annunciava l’inizio della lezione e tutte le ritardatarie – Charlotte, Katy e Samantha, entrarono nel laboratorio e presero i propri posti.
“Tutti seduti!” Sbraitò Abraham.
“Sabato ha fatto da accompagnatore all’Homecoming.” Spiegò Zayn, sussurrando. “Diciamo che Louis ed io gli abbiamo dato del filo da torcere e non è troppo felice.” Aggiunse ridendo. Sorrisi anch’io, scuotendo la testa. Mi ero anche persa il famoso scherzo annuale di Malik e Tomlinson. Non vedevo l’ora che la punizione finisse.
 
Durante i dieci minuti di pausa tra la lezione di chimica e quella di matematica mi fermai al mio armadietto per sistemare i libri. Ero da sola, perché anche Sky ed Ash stavano facendo la stessa cosa e non avevamo gli armadietti vicini.
“Ciao, Holly.” Mi voltai, trovandomi faccia a faccia con Jonathan Parker, il compagno di laboratorio di Katy.
“Ehi, Jon.” Dissi distrattamente, prendendo il libro di algebra e chiudendo l’armadietto, voltandomi verso di lui.
“Senti, ho sentito che… beh, ti andrebbe di uscire con me? Mi piacerebbe se mi facessi quello che hai fatto a Chuck e Chris.” Disse.
“Scusa?” Domandai. Forse non avevo sentito bene. Sicuramente non avevo sentito bene.
“Mi piacerebbe passare una notte con te, ecco. A divertirci. Magari andiamo alla Sadie Hawkins Dance insieme e poi prenotiamo una stanza d’hotel.” Spiegò Jon.
Non sapevo nemmeno cosa rispondere a quell’insulto. Erano davvero arrivati a quel punto? Non riuscivo a credere che Chuck e Chris si stessero inventando quelle storie. E Katy, che era la compagna di laboratorio di Jon, stava sicuramente aiutando a propagare quel becero gossip. Prima che potessi rispondere sentii un braccio intorno alle mie spalle.
“Parker, gira al largo dalla mia ragazza. Ti stava dando fastidio, Holly?” Mi domandò Harry.

 


Ecco il nuovo capitolo! Un po' più presto del solito, perché oggi finalmente partirò e devo ancora fare le ultime cose (sì, non ho ancora fatto la valigia)!
Comunque qualcuno di voi aveva azzeccato cosa sarebbe successo in questo capitolo! Harry si è finto il ragazzo di Holly per salvarla dalle proposte di Jon e nel prossimo capitolo vedremo come si evolverà questa cosa. Rimarrà un episodio isolato oppure cominceranno a uscire insieme per far credere a Charlotte che Holly non sta più uscendo con Niall?

Il prossimo sarà martedì, anche se non sono sicurissima di riusicire a postare due volte alla settimana mentre sono in vacanza. Voi, comunque, date un'occhiata alle mie pagine di Facebook e Twitter (link in basso) perché vi aggiornerò sempre su quando riuscirò a postare! Nel frattempo vi ringrazio per essere meravigliose, come sempre. Voi non potete avere idea di quanto significhino le vostre parole per me. ♥
Mi fate commuovere ogni volta!!

E adesso vado a fare la valigia, altrimenti parto senza vestiti (non che mi dispiaccia, potrebbe essere un'ottima scusa per dello shopping selvaggio!) Vi lascio i miei link e, se siete interessati, scriverò sul mio blog tutti i giorni da Londra e posterò aggiornamenti e foto su Facebook e Twitter :)
Un bacione e buone vacanze! A martedì xx

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