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Autore: _keys_    02/08/2013    2 recensioni
-"Ma io ti amo Phoebe!"- mi disse Zayn.
-"Ti amo anche io Zayn, ma il nostro è un amore proibito!"-.
-"E come faremo?"- disse stringendomi le mani e guardando verso il basso.
-"Ci rincontreremo un giorno. Ci rincontreremo nei nostri sogni!"-.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La promessa fu rispettata. Per una buona volta finalmente! Sentivo molto spesso Zayn, e non ci pensavo due volte ad andare da lui, quando ero libera, e potevo andarci. In auto ci mettevo solo tre ore!
Natale si avvicinava, e con lui anche il mio compleanno il trentuno dicembre. I miei genitori avevano già organizzato un viaggio non so dove, e senza nemmeno chiedermi se volessi andare con loro, anche se avrei risposto di no, partirono il diciannove sera. Mia madre fu molto disinvolta a salutarmi, come se lasciare sola a casa una ragazza di diciassette anni mentre andava a fare una vacanza per i cavoli suoi era normale. Me ne infischiavo, tanto meglio. Avrei avuto tutto il tempo di partire tranquillamente.
Zayn aveva già organizzato tutto. Avremmo passato il Natale dai suoi, e quello voleva dire tornare a Londra. Da una parte avevo paura fare tutto all’insaputa dei miei, ma in fondo se non volevano che facessi qualcosa di strano, potevano portarmi con loro.
Sarei partita il ventidue di mattina.
Per l’eccitazione avevo preparato e disfatto la valigia una decina di volte. Ma alla fine, il ventuno sera, l’avevo chiusa con soddisfazione con un ghigno in vendetta dei miei genitori. Non dormii per tutta la notte.
La mattina presto, Zayn venne a prendermi e con la sua macchina andammo all’aeroporto, e ci imbarcammo. Ero molto nervosa, e il mio nervosismo non tardò a farsi notare.
-“Tutto bene tesoro?”- mi chiese Zayn affettuosamente.
-“Eh? Dici a me? Si si tutto bene tutto bene … si … già … tutto bene!”- farfugliai.
-“Non me la bevo cos’hai?”- insistette.
-“Una tremenda paura!”- ammisi.
-“Hai paura di volare?”-.
-“Macché no! E se i miei genitori venissero a scoprirlo? E  se mio padre mi rinchiude in casa per tutta la vita? O peggio se mi toglie un’altra volte te? O ancora peggio, se mi spedisce in un’isola deserta senza nessuno dove dovrò mangiare la sabbia, perché è l’unica cosa che c’è? E se mi taglia i capelli a zero e mi manda in un monastero in India? E se…”-.
-“Hai fatto?”- mi interruppe ridendo.
-“Si ma io non conosco la potenza di mio padre!”-.
-“Non accadrà niente, e pensa che se ti farà qualcosa, io sono qui con te!”- mi tranquillizzò-“Perciò ora poggia la tua testa sulla mia spalla e fatti una bella dormita. Non pensarci più ok?”- proseguì.
-“Ok! Ti amo Zayn!”- dissi appoggiando la mia testa sulla sua spalla.
-“Ti amo anche io Phoebe!”- disse accarezzandomi i capelli.
In men che non si dica, i miei occhi erano serrati, e i pensieri erano svaniti. Era incredibile come Zayn riuscisse a calmarmi ogni volta. Mi svegliò quando l’hostess di bordo ci annunciò che stavamo per atterrare. Mettemmo tutti quanti la cintura di sicurezza, e atterrammo all’aeroporto di Londra.
Appena arrivati riconobbi subito il clima natalizio di quella splendida città.
Ad aspettarci c’erano Mary e Liam. Non me lo aspettavo così, appena vidi Mary le corsi in contro per salutarla. Lei mi abbracciò stretta. Mi stavo quasi per commuovere, ma per evitare una commozione generale, rimangiai le mie lacrime.
-“Non puoi sapere quanto mi sia mancata amore mio!”- le sussurrai all’orecchio.
-“Non quanto tu sia mancata a me!”- rispose.
Poi andai ad abbracciare Liam. Quel ragazzone mi era mancato, mi aveva dato un grande sostegno morale.
-“Grazie Liam!”- lo ringraziai abbracciandolo.
-“Grazie di che?”-.
-“Per tutto quanto!”- ammisi.
Mi staccai e raggiunsi Zayn che era andato già a prendere le valigie.
Uscita dall’aeroporto, Londra era ad aspettarmi.
Quella tranquillità mi era mancata. Per la prima volta, accanto alle persone che amavo respiravo un’aria natalizia. La più bella e sentita che mai. Londra era tutta addobbata di luci, alberi, Babbi Natale in giro per fare la foto con i bambini, banchetti natalizi, negozi con le vetrine con il trifoglio, tutto era fantastico. Dovevo ancora fare il regalo a Zayn, ma non sapevo davvero cosa fargli. Sarei andata con Mary il pomeriggio stesso in giro per negozi, dato che lei doveva fare ancora il suo regalo a Liam.
La vigilia l’avrei passata a casa di Liam. La sua mamma era stata così gentile ad ospitarci tutti, comprese le rispettive famiglie di Zayn e Mary. Tutti conoscevano la mia storia, e non avevano pregiudizi nei miei confronti, ma comprendevano il generale malessere che io provavo.
Nel frattempo andammo a casa di Zayn, dove mi avevano preparato un letto, e dove tutti mi accolsero caldamente. C’era anche la nonna, che abbracciai fortissima. In qualche modo, mi aveva fatto capire che Zayn era colui che amavo.
-“Te l’avevo detto cara, che prima o poi vi sareste fidanzati e che formate una bellissima coppia!”- mi disse sorridendo.
-“Grazie tantissimo!”- riuscii a dire.
Sistemai le mie cose in camera di Zayn, dove era stato messo il mio letto. Ognuno aveva il suo, ma tanto li avremmo uniti.  Era ora di pranzo, così ci riunimmo per mangiare in salotto. Sentivo il calore di una famiglia. Mangiai quasi come una persona normale, nonostante sapessi che il mio metabolismo non era abituato e per questo avrebbe assunto ben poche cose rispetto a quelle che avevo ingerito.
Tra i vari discorsi, nessuno tirò fuori l’argomento Boston o anoressia, e per questo mi sentii ben accettata.
-“Che programmi avete ragazzi?”- chiese la mamma di Zayn.
-“Beh la vigilia staremmo a casa di Liam, dove sarete anche voi, il giorno di Natale, staremmo sempre con voi, dovunque lo festeggiate, e poi per capodanno vedremo di organizzare qualcosa!”- rispose Zayn.
-“Bene! Per il Natale, saremmo a casa della nonna con tutti i parenti, se non vi va di venire…”-.
-“Scherza vero?”- la interruppi-“Non vedo l’ora!”- esclamai.
-“Ti prego cara, non darci del lei!”-.
Risi annuendo.
Dopo pranzo andammo in camera di Zayn. Ci sdraiammo e io poggiai la mia testa sul suo stomaco.
-“Mi sono mancati questi momenti!”- ammise.
-“Anche a me! Moltissimo!”- confessai.
-“Che cosa vuoi fare nel pomeriggio!?”- chiese.
-“Ho già impegni con Mary!”- risposi.
-“Per fare cosa?”-.
-“Ehi impiccione, fatti i cavoli tuoi!”- risposi ridendo.
-“Ok, ok afferrato il concetto, ma non regalarmi bolle di vetro con la neve!”- scherzò.
-“Bene, mi hai spiazzata … non so che farti ora!”- risi scherzando.
Nel pomeriggio Mary passò verso le cinque e mezza sotto casa di Zayn, e andammo in giro per Londra.
Facevo freddissimo, così misi un cappotto pesante, un capello e una sciarpa tutta colorata attorno il mio collo.
-“Allora cos’hai intenzione di regalare a Zayn?”- chiese.
-“Non lo so tu a Liam?”-.
Non rispose e abbassò lo sguardo. Era nervosa.
-“Mary tutto ok?”- chiesi.
-“Avrei una cosa da dirgli, ma non so se potrebbe prenderla come un regalo!”-.
Mi fermai di botto impaurita.
-“Cioè?”- chiesi.
-“Non è sicuro, ma…”-.
-“Ma? Spara!”- insistetti.
-“Ho un ritardo di una settimana, e sono sempre stata precisa spaccata!”-.
-“E quindi?”- chiesi.
-“E quindi hai capito perfettamente. Un ritardo significa solo una cosa!”-.
-“Sei incinta?”- risposi sorridendo.
-“Non è sicuro ma…”-.
Le saltai addosso abbracciandola.
-“È una notizia fantastica, sarà di certo un gran regalo per Liam!”-.
-“Non ne sono sicura!” esclamò.
-“Liam è innamoratissimo di te, non ti lascerà mai!”-.
Continuammo a camminare.
-“L’hai già detto ai tuoi?”- chiesi.
-“Si e stranamente sono felici più di me, ma non so se sono pronta a fare la madre!”-.
-“Oh ma piantala. Sarai bravissima!”-.
Passeggiammo allegramente per le vie di Londra, e non avevo ancora trovato un regalo per Zayn.
Mi fermai davanti a una gioielleria. C’era una cornice bellissima e decisi di prenderla. Era molto grande, con un cuore al lato. Sarebbe stato perfetto.
Avevamo una fato bellissima sotto la statua della libertà, dove io ero in collo a lui. Sarebbe stato perfetto.
Così cercai un fotografo e gli lasciai la foto,  trasferendola dal mio cellulare al suo computer, per stamparla grande quanto la cornice.
Uscii soddisfatta dal fotografo, che mi disse di passare il giorno dopo per prendere la foto.
Tornando a casa, volevo saperne di più, sulla storia del bambino.
-“Hai già fatto un test?”- chiesi.
-“No ma ho fatto le analisi!”-.
-“Quando hai le risposte?”-.
-“La vigilia!”- rispose.
-“Ti acc…”-.
-“Si ti prego!”- disse pria che finissi la domanda.
-“Cosa speri?”- chiesi.
-“Non lo so … davvero non lo so!”- finì.
Tornai a casa, dove Zayn era in compagnia di Liam. Venne anche Mary. Non dovevamo parlare del bambino. Avevo già pensato al regalo da fare a Mary. L’avevo vista in un negozio e ci sarei andata il giorno dopo. Era una maglietta dove c’era scritto “baby” con la freccetta in giu. Era rossa ed aveva un cappellino di Babbo Natale. Era fantastica, ma se poi non era incinta? Decisi di fargliela lo stesso. Per me lo era dato che aveva avuto dei capogiri.
Decidemmo di andare al cinema quella sera. I vecchi tempi erano tornati ed io ero eccitatissima.
La serata fu fantastica, e al cinema susseguì una cena ad un ristorante.
Non potevo desiderare di meglio.
Mi addormentai accanto a Zayn, e quello fu la ciliegina sulla torta di tutto il giorno fantastico!
  
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