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Autore: jawaadskebab    02/08/2013    32 recensioni
Harry mi tirò un pugno sulla spalla, e continuò a parlare: «Signora…»
«Signorina.»
«Porca puttana! Signorina Maga Gare, io e Viola, la ragazza di fianco a me, che poi sarebbe un ragazzo, ma sono dettagli, questa mattina ci siamo svegliati e ci siamo trovati l’uno nel corpo dell’altro. C’è stato uno…scambio di corpo.»
Aggrottò la fronte: «Uno scambio di corpo?»
«Esattamente.»
-
«Harry ho mal di pancia dio santo, non riesco a cagare!»
«Viola, adesso la merda è il problema minore.»
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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( 9 )



THE EXCHANGE.


 



Harry’s Pov.
Aprii gli occhi, e immediatamente fui invaso da una sensazione di tranquillità e felicità assoluta. Dio, era da anni che non mi sentivo così bene. Non mi succedeva neanche quando scopavo.
Solo dopo però, mi accorsi di non essere in camera mia, bensì in salotto, sul divano dove dormiva Viola.
Ma Viola dov’era?
A quel pensiero risi, che mi importava di dov’era Viola? Bastava che non mi rompesse il cazzo.
Mi alzai con il busto e, mentre mi stiracchiavo, emisi un mugolio…da femmina.
In quel momento mi preoccupai. Insomma, va bene che il giorno prima al supermercato mi scappavano degli acuti, ma quel mugolio era…troppo. Era l’esatto contrario della mia voce roca, sexy, maschia.
Quindi, l’ipotesi più plausibile era che mi avessero castrato durante la notte.
Le preoccupazioni verso le mie palle furono interrotte nel momento in cui sentii un improvviso dolore al petto. Istintivamente, ci poggiai sopra la mano, e sentii che c’era qualcosa di strano. Cioè, sembrava…una tetta? In un primo momento pensai 'Ah, però.', per poi subito dopo spalancare gli occhi e abbassare lo sguardo.
Oddio.
Mi alzai di scatto.
Io avevo…io avevo due tette. Cioè, un numero normale di tette si, però…non per un uomo. Cazzo.
Iniziai a tastare dappertutto, e…oddio. Il mio Little Harold…il mio Little Harold non c’era più.
L’uccello aveva preso il volo.
Il mio bazooka non c'era più. Si era volatilizzato...puf...
Lì sotto c’era una…ommioddio.
Due tette, niente Little Harold…doveva essere un sogno.
Mi girai di scatto verso lo specchio vicino alla porta d’ingresso, strizzai gli occhi per vedere meglio, ma vidi una ragazza dai lunghi capelli castani e lisci.
V-Viola?
Io ero…occazzo.
 
 
Viola’s Pov.
Aprii gli occhi, pronta per affrontare un’altra giornata di merda con Harry che mi girava intorno.
Ma aggrottai la fronte subito dopo. Che minchia ci facevo nella camera di Harry? Ma soprattutto, nel letto di Harry?
Oddio, non è che avevamo…
Nah.
Mi alzai con molta fatica, e notai di essere più alta rispetto alla norma. Molto, più alta.
Ma che, si era rimpicciolita la casa?
Poco dopo fui invasa da un odore di sudore allucinante. Puttana eva.
Ma chi minchia è che non si lavava? Harry, sicuramente. Ho sempre pensato che un caprone con i pidocchi fosse più pulito di lui.
Ma, quell’odore era troppo vicino. Cioè, era come se puzzassi io.
Immediatamente mi annusai l’ascella sinistra.
Porca troia. Sembrava non mi lavassi da anni.
Nel momento in cui mi allontanai schifata, notai qualcosa di diverso nel mio braccio sinistro. Da quando avevo il tatuaggio di una stella? Ma soprattutto, perché era così muscoloso? Minchia, mi era cresciuto il braccio bionico? Oddio, che figata. Però…era impossibile, no? 
Per calmarmi, mi passai una mano fra i capelli, ma, al posto di sentire i miei lisci e morbidi capelli castani, sentii una chioma riccia. Ancora più riccia del giorno prima al supermercato.
Quella poca calma che ero riuscita ad accumulare, andò immediatamente a puttane. 
Corsi come un elefante in calore inciampando anche nelle ciabatte di quel cazzone, ma nel momento in cui arrivai di fronte allo specchio vidi solamente Harry.
Ommioddio.
 
Uscii dalla camera, e mi avvicinai alla scala correndo come un bue in pantofole, ma mi scontrai con qualcosa, e caddi in avanti atterrando su quella cosa. Capii di essere a cavalcioni su me stessa.
A cavalcioni su me stessa, ma cosa cazzo…?
Non appena realizzai, immediatamente mi allontanai e mi alzai fissando…me stessa.
Mi guardava.
La guardavo.
«Tu…»
Iniziò a urlare, e, per la disperazione, urlai anche io.
Urlava.
Urlavo.
Urlava.
Urlavo.
Urlava.
Urlavo.
Mi guardava.
La guardavo.
Urlava.
Urlavo.
Mi fissava.
La fissavo.
Mi puntò un dito contro con gli occhi sbarrati: «Dobbiamo parlare.»
Annuii, anche io con gli occhi sbarrati.
«…Viola?»
Deglutii: «Harry?»
«Ok, ok, calmiamoci. Sarà un sogno, no? Vedi che fra poco ci risveglieremo, e tutto tornerà alla normalità.»
Annuii: «Si, contiamo fino a tre.»
Contammo insieme: «Uno, due, tre…»
Un cazzo.           
Mi guardava.
Lo guardavo.
Aggrottai la fronte: «Forse dobbiamo contare fino a cinque.»
«Uno, due, tre, quattro, cinque…»
Una minchia.
Mi guardava.
Lo guardavo.
Sentii gli occhi pizzicarmi. Se nessuno mi avesse fermata, ero sicura che sarei scoppiata in un pianto isterico.
La scena non passò inosservata a Harry, Viola…me. Insomma, lui barra lei: «No no aspetta, davvero, non ce n’è bisogno. Tranquillo…tranquilla, Viol…Har…come cazzo ti chiami. Si sistemerà tutto, fidati di me.»
Mi accarezzò il braccio tentando di calmarmi, ma piagnucolai battendo un piede a terra: «Io non voglio stare nel tuo corpo schifoso!»
Mi diede un pizzicotto sul braccio: «Hei!»
«Ahi, cazzo!» Mi lamentai, per poi tirargli una botta sulla spalla.
Ommioddio, avevo appena menato me stessa.
In risposta, mi arrivò un pugno dritto nelle parti basse, che mi fece contorcere. E’ vero, avevo i coglioni.
Cazzo, che male. Ecco che cosa provavano i maschi.
«Fa male, eh?» Disse rivolgendomi un sorriso irritante.
Giuro che in quel momento gli avrei messo un collare elisabettiano per poi prenderlo a sprangate. Ma in quel caso avrei dovuto mettere un collare elisabettiano e poi prendere a sprangate me stessa. Quindi trovavo me stessa irritante.
«Stronzo.»
«Sei tu che mi hai provocato.»
«Vaffanculo.»
«Cogliona.»
«Cazzone.»
«Merdona.»
«Ti odio!»
«Io ti odio di più!»
Borbottai distogliendo lo sguardo: «Pezzo di merda.»
Ma, subito dopo, lo guardai preoccupata: «Harry.»
«Dimmi.»
«E adesso?»
Sospirò: «E adesso, sono uccelli senza zucchero.»
Aggrottai la fronte: «Cioè?»
«Sono cazzi amari.»







EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH.
oh, finalmente. 'sto scambio di corpo lol eh, l'idiozia. 
comunque, avete visto il video di best song ever? omg. so che è uscito più di una settimana fa lol, però non avevo ancora pubblicato il capitolo. io e le mie amiche passiamo le giornate a imitarli, vi rendete conto? e indovinate la parte che faccio io?
ma quella di veronica, ovvio.
oh god.
ok. allora, alla prossima. grazie come al solito per le recensioni, siete meravigliose. lkjh


 

  
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