Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: Mave    02/08/2013    1 recensioni
Era la terza figlia di Nicola II, ultimo zar di Russia. Bellissima e dolce, quasi angelica, da figlia indesiderata si ritroverà ad essere una donna coraggiosa nei tumulti della Rivoluzione.
Genere: Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il matrimonio tra Andrea di Grecia e la principessa Alice di Battenberg, nipote di Ernest, celebrato in autunno, era stato molto bello e fonte di felicità per le figlie dello zar che, in quell'occasione, avevano potuto rivedere la cugina Ella e giocare assieme a lei.

Dopo la cerimonia, tenutasi in Assia, la famiglia imperiale si recò a Skiernewice . Ernest permise alla figlia di andare in Polonia con sua sorella Alessandra e la sua famiglia.

Tutte le bambine erano entusiaste di quella gita insieme.

Seguirono settimane piene di giochi, di passeggiate e di pic-nic nel bosco a Skiernewice, dove si trovava il casino di caccia della famiglia imperiale.

Una mattina la bella Ella, che ora aveva otto anni, si svegliò con un terribile mal di gola e con dolori al petto.

Il medico della corte russa la visitò e concluse:

"La principessa Elizabeth ha fatto la scalmanata per tutto il giorno, ieri, assieme alle sue cugine!"

Ma la situazione della piccola andò peggiorando, la febbre salì e le iniezioni di caffeina e di canfora non aiutarono il suo cuoricino.

Ella aveva contratto una febbre tifoidea e alle cugine era stato impedito di vederla.

La notte durante la quale Ella si mise a sedere sul letto gridando:

"Sto morendo, sto morendo!"

Un altro urlo spaventoso attirò l'attenzione di Alessandra. Veniva dalla stanza delle sue figlie minori.

Si precipitò nella stanza e trovò Maria e Anastasia abbracciate, in piedi nei loro letti.

"Mamma c'è un uomo nella stanza!"

Alessandra rimase tranquilla alle parole di Maria e si avvicinò per permettere alle figlie di rifugiarsi tra le sue braccia. Probabilmente era stata una "visione" frutto della loro fantasia.

Nessuno sarebbe potuto entrare nella stanza delle bambine senza essere visto.

"È solo un'ombra. Vedi Marie!"

Alessandra additò il riflesso delle loro figure che emanava la luce da notte sul pavimento.

"No, no è nascosto sopra la tenda!"

Continuò Maria, mentre Anastasia si era attaccata al braccio della mamma senza volerla lasciare andare.

La zarina accese una candela e, portandosi Anastasia in braccio, perquisì la stanza per rassicurale che non ci fosse nessuno.

Entrò il dottore e cercò di calmare Maria mentre Anastasia continuava a tremare tra le braccia della mamma.

Quindi il medico informò Alessandra delle condizioni della nipotina. La zarina si alzò per spiare nella stanza dell'ammalata con Anastasia , che sembrava essersi addormentata, ancora in braccio. Per un secondo gli occhi morenti di Ella incontrarono quelli di Anastasia prima che questa sospirasse :

"Oh povera cugina Ella. Povera principessa Elizabeth"

E si addormentò.

Maria continuò a parlare per un bel po' dell'uomo strano, dell'uomo che era venuto per aiutare il dottore a far guarire la cugina Ella. Alla fine, stremata, si addormentò con le sue braccia intrecciate a quelle di Alessandra.

Pochi giorni dopo Ella morì. Il ritorno a Carskoe Selo fu profondamente triste e per un po' di giorni Olga, Tatiana e Maria furono affrante. Anastasia era troppo piccola per capire la morte.

Il Natale riportò un po' di allegria. Si stava decorando l'albero di Natale nel palazzo d'inverno quando arrivò lo zar.

Maria si avvicinò al padre con gli occhioni blu sgranati dalla contentezza.

"Oh papà hai mai visto qualcosa di più bello?"

Chiese additando l'albero.

Pochi giorni dopo la piccola Maria stava guardando delle foto. In una c'era una ragazza cieca.

"Perché questa ragazza è cieca?"

Chiese a sua madre.

"Dio ha fatto alcune persone non vedenti. Nessuno sa perché!"

Rispose Alessandra. Ma Maria aveva una sua teoria.

"Io conosco qualcuno che sa perché!"

"No tesoro, non penso che..."

Ma Maria interruppe con un largo sorriso sua madre.

"La cugina Ella lo sa. Lei ora può sedersi con Dio e parlare con lui. E Lui gli sta dicendo come lo ha fatto e perché!"

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Mave