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Autore: _xliamslove    02/08/2013    4 recensioni
Tratto dal 1°capitolo
“ Perché stavi guardando il mio disegno? ” dissi flebilmente
Fece finta di non sentirmi e continuò le sue faccende.
“ Ashton perché guardavi il mio disegno!? ” scandii bene le parole.
“ Come scusa? Posso sapere almeno il tuo nome? ” disse freddamente
“ Mi chiamo Valerie e non ti do del voi perché hai la mia età più o meno. Perché stavi guardando il mio disegno eh? Perché sei impallidito? ” non amavo fare giri di parole per questo andrai dritta al punto,probabilmente ne rimase sorpreso perché indugiò molto prima di rispondere.
“ Per te sono l’insegnante Miller e non importa la differenza di età.Guardavo il tuo disegno perché è bello,che c’è? Non mi sembra di aver fatto qualcosa di male ” disse innervosendosi.
Oh se pensava di ingannarmi così si sbagliava di grosso.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ciao tutte :)
Rieccomi con il capitolo 2 wow 26 visualizzazioni e 3 recensioni *-* se questo è un sogno vi prego non svegliatemi :')
Comuuunque il capitolo è ricco di colpi di scena,spero che vi piaccia e mi scuso in anticipo per eventuali errori ma non ho riletto..alla prossima :*
p.s AGGIORNERò A 5 RECENSIONI :)


Capitolo 2:some strange discoveries

Mi svegliai verso le 3.00 perché sentii i miei parlare in cucina,così, incuriosita,scesi le scale e mi nascosi vicino l’ingresso cercando di capire quanto più possibile.
“ Deborah hai chiesto a Valerie dei disegni? ” disse mio padre molto teso.
“ Si George –sospirò-lei dice che non he fatti più ma non le credo,so quando mia figlia mente ” disse amaramente
“ Magari ci sbagliamo e in realtà è tutto un grande equivoco ” le disse
“ No,no ti sbagli –iniziò a piangere mia madre - oggi  ha conosciuto il figlio di Agatha Catcher –le tremò la voce- questo significa che –fece un grande sospiro- prima o poi lui le dirà del clan e dei disegni ” disse disperata
Ma di che diamine stavano parlando? Quale clan? E perché c’entravano i miei disegni? Cosa voleva Ashton da me?
Con la testa piena di domande iniziai a salire le scale lentamente,incurante dei loro continui chiacchiericci.
Andai a letto e cercai di addormentarmi,inutile dire che fallii miseramente, così decisi di ascoltare un po’ di musica in modo da ingannare il tempo.
Il telefono svegliò il mio dolce sonno,ricordavo di essermi addormentata dopo un paio d’ore.
Ancora assonnata tolsi le cuffie dal cellulare ormai scarico e guardai l’ora : 10.30
O merda avevo saltato la scuola! I miei mi avrebbero uccisa.
Il telefono imperterrito continuò a squillare.
“ Arrivo cazzo, dammi il tempo di scendere ” farfugliai stanca
Fortunatamente riuscii a “liberarmi” da quel groviglio di coperte e mi recai verso quell’aggeggio che non smetteva di suonare.
 “ Pronto? ” dissi assonnata
 “ Valerie sono mamma – appena sveglia non riuscivo a capire niente e fortunatamente  la “voce” specificò chi era-  sono andata con tuo padre da zio Robert torno domani visto che abita lontano. Questa mattina non ti ho svegliata perché eri troppo stanca,sta tranquilla! Ciao eh ”
In tutta risposta riuscii a mugugnare qualcosa senza senso, ero troppo stanca anche per parlare. Mi recai in bagno per fare una doccia, alzai la persiana per fare luce, aprii l’acqua calda e iniziai a spogliarmi. Aspettai che l’acqua raggiungesse la temperatura desiderata e iniziai a lavarmi. Non riuscivo a capire di cosa stavano parlando i mei,dovevo assolutamente scoprirlo ma a chi avrei potuto domandare? A nessuno,dovevo fare affidamento solo su me stessa, come sempre ormai. Dopo una buona mezz’ora uscii dalla doccia,avvolsi l’asciugamano intorno al mio corpo e iniziai ad asciugarmi;una volta finito indossai l’intimo e dei vestiti comodi,poi mi posizionai davanti allo specchio e inizia a pettinarmi, dopodiché feci una rapida treccia, soddisfatta del mio lavoro mi guardai allo specchio.
In esso si rifletteva una ragazza alta con le curve  al punto giusto, labbra sottili occhi color miele e capelli castano scuro, nella norma no? Decisi di approfittare della solitudine per scoprire qualcosa riguardo le parole dei miei così decisi di iniziare  a “perquisire” la mansarda
Salii le scale per il piano superiore,spalancai a fatica la porta difettosa ed entrai in quel mondo fatto di polvere. Sul lato destro c’erano delle casse d’acqua e qualche scatolone contenente vecchi libri,sul sinistro invece c’era uno scaffale grigio dall’aspetto decadente,ricoperto da un telo bianco.
Mi avvicinai e cautamente tolsi il telo, mi aspettavo  qualcosa di straordinario e…ne rimasi delusa c’erano solo dei vecchi costumi di carnevale. Frugai sugli altri scaffali ma non c’era niente di interessante così decisi di vedere in camera dei miei,scesi le scale,mi sciacquai le mani sporche di polvere e andai nella loro stanza.
Al centro della stanza c’era un letto con affianco due comodini,di fronte una libreria e al lato destro della porta c’era una cassettiera ,iniziai a controllare in essa ma non c’era nulla di anomalo, lo stesso fra i libri, i vari porta gioielli e nei comodini.
Scoraggiata mi appoggiai avanti il letto,nella speranza di avere qualche illuminazione. Feci vagare lo sguardo per la stanza,poi lo fissai sui miei piedi e poco vicino vidi un. .rialzo? Non riuscivo a capire di cosa si trattasse poiché sopra vi era posizionato il tappeto,lo scostai e quello che vidi mi lasciò senza fiato.
Cosa ci faceva una botola in camera dei miei? Per dipiù semi – aperta?!
Decisi di aprirla per scendervi..fortunatamente c’erano delle scalette beh almeno i miei si erano attrezzati! Iniziai a scendere lentamente e alla fine feci un piccolo salto.
Benché fosse giorno non  si vedeva nulla visto che non c’erano finestre,cercai l’interruttore per la luce, una volta trovato iniziai a premere il pulsante ma nulla cambiò:luce fulminata del cazzo.
Fortunatamente con me avevo il cellulare così  impostai la torcia e iniziai a far luce.
Non si vedeva molto ma riuscivo a scorgere una..scrivania? con sopra una luce! Speranzosa mi avvicinai e..bingo! La stanza si illuminò completamente così riposi il cellulare nella tasca del pantalone.
Mi aspettavo uno stanzino pieno di polvere come la mansarda e invece era molto curato. Dietro la scrivania vi era una sedia,feci il giro e mi sedetti, oltre la lampada vi erano varie carte, le presi in mano e iniziai a sfogliarle. Era una lingua..strana di sicuro appartenente a un’epoca diversa. Mi concentrai per capire qualcosa e non so come feci ma ci riuscii. Da quel poco che “decifrai” capii che  era una specie di leggenda o qualcosa di simile,stanca a causa dello sforzo alzai gli occhi per osservare la stanza. Vi erano varie sedie disposte intorno alla scrivania color mogano,il pavimento era un parque dello stesso colore,le pareti invece erano color panna. Appesi vi erano quadri di vari personaggi e di varie epoche,incuriosita mi avvicinai ad uno in particolare.
Vi era raffigurato..Ashton?! Non era solo..vi erano altre 5 persone: 3 ragazze e due ragazzi. Mi avvicinai alla targhetta sporca di polvere,vi passai un dito per pulirla e c’era scritto,sempre in quella strana lingua, “Clan Miller”
Clan? Miller? Cercai di fare mente locale e..capii qualcosa  più o meno. Il clan di cui parlavano i miei era questo di Miller ovvero di Ashton e di qualche compagno di avventura ma lui era il “boss”..credo ma cosa c’entravo io con loro e con i miei disegni!? Sentii la porta di casa sbattere… strano i miei sarebbero tornati domani..decisi di andare a controllare così spensi la luce,posai le carte e salii velocemente le scale, dopodichè socchiusi la botola come l’avevo trovata,posizionai il tappeto,il tutto silenziosamente e scesi al piano inferiore.
Iniziai a strusciare contro le pareti con molta calma,sentii dei rumori provenienti dal salone così mi incamminai cauta e vidi un uomo che mi dava le spalle e..cercava qualcosa.
“Ma dov’è..? Dove l’ho messo” disse fra se e se
“papà? Ma dico sei impazzito? Mi hai fatto prendere un colpo! Pensavo fossi un ladro!” urlai gesticolando e con il cuore a mille
“Dio.. Valerie parlare come le persone normali no eh!? Pensavo di essere solo per questo non ti ho avvisata! Scusami” disse mortificato
“ Non fa niente non importa –tirai un sospiro di sollievo- che cerchi? Ti ho visto frugare e borbottare qualcosa..” dissi incuriosita
“ io?  Ehm..-iniziò a guardarsi intorno- eccolo! Stavo cercando il film preferito di tua madre..” prese il film e me lo mostrò
“ehm..okay ..rimani o..?”
“ No devo andare,raggiungo tua madre da zio Robert,dovevo prendere questo film perché mio fratello non ce l’ha e tua madre è così petulante” alzò gli occhi al cielo procurandomi una risata..la mamma quando voleva sapeva essere una vera rottura..perfino per “l’uomo della sua vita”
“Vabbene..forza vai il viaggio è lungo e prima parti meglio è..no? dissi forse troppo frettolosamente
“Si hai ragione..ci sentiamo più tardi” uscì di casa,prese la macchina e andò via.
Stanca di tutte quelle notizie da poco scoperte decisi di svagarmi un po’ guardando qualche film demenziale,così mi stesi sul divano e accesi la televisione.
Osservavo la televisione ma non seguivo realmente il film, avevo la mente piena di pensieri e per sfogarmi presi il mio album da disegno, incrociai le gambe e o lo posizionai su queste, infine chiusi gli occhi e aspettai il solito flash.
Un ragazzo riccio. Un clan. La ragazza dai capelli biondi. Una lotta. Ma non una di quelle normali con pistole,spade o altro ma con dei..paletti di legno e..balestre!?
Aprii gli occhi di scatto e iniziai a rappresentare le scene appena viste.
A lavoro concluso guardai il disegno dall’alto e mi resi conto di non aver mai visto la ragazza dai capelli biondi e …se  non fosse una ragazza? Se fosse un ..mostro?
Iniziai a sfogliare i disegni rappresentanti quell’essere e cercai di cogliere qualche dettaglio che poteva sembrare superficiale.
Niente. Il viso non era mai rappresentato c’era solo un ..tatuaggio sul polso sinistro..in realtà sembrava un marchio.. possibile che non l’avevo mai notato? Bah che sbadata.
Il mio stomaco brontolante mi riportò alla realtà,ricordandomi di dover mangiare qualcosa e di lasciar perdere quella storia o almeno..per il momento.
Posai l’album di disegno nel doppiofondo del mio armadio poi scesi in cucina e iniziai a preparare molto velocemente un paio di uova. Guardai l’ora e mi resi conto che erano passate già due ore dal mio risveglio.. le uova erano pronte così le presi con una spatola e le misi nel piatto, lo appoggiai sulla tavola,presi del pane e iniziai a mangiare molto lentamente. Mamma e papà erano andati da zio Robert e casa sua distava circa 2 ore..perchè papà era tornato a casa solo per un film? Avrebbe potuto benissimo comprarlo in un negozio di DvD. Mhh..era strano..forse voleva assicurarsi che stessi bene o magari voleva prendere altro.. ma cosa? Ora che ci pensavo..da parecchio non andavano da zio, da circa 2 anni. Non avevo avuto molte occasioni per conoscerlo, lo vidi all’età di 7 anni ma non ricordavo esattamente che tipo era e come si comportava con me. Quello che sapevo è che era una persona molto orgogliosa e leale, legato ai valori tradizionali come la famiglia e il matrimonio anche se non era sposato e non aveva una compagna. Mangiai l’ultimo boccone, bevvi un po’ d’acqua e iniziai a lavare le varie stoviglie poi salii in camera mia per fare un pisolino.
Mi svegliai completamente rinata, presi il cellulare ormai carico, lo sbloccai e notai due chiamate perse entrambe da mia madre, scesi dal letto mi sciacquai il volto per riprendermi e vidi l’ora sul display del cellulare:le 17.00
Era ancora presto e non volevo rimanere ancora a casa così indossai un pantaloncino color fucsia e una canotta nera, misi le scarpe,chiusi la porta di casa a chiave e andai a fare jogging.
Faceva molto caldo beh era normale no? Era estate e fra pochi giorni fortunatamente la scuola sarebbe finita,ero stanca di andarci e un periodo di pausa di certo non guastava no?!
Cambiai strada ed andai al parco vicino casa mia,c’erano molti bambini che giocavano alle giostre..li “invidiavo” molto erano così spensierati,senza problemi,così ingenui e così..puri, in questo mondo ormai c’era spazio solo per i bugiardi,gli infami..fortunatamente qualcuno si salvava. Mi avvicinai alla fontanella posta al centro del parco e iniziai a bere un po’, quando finii mi sedetti su una panchina lì vicino,mi osservai intorno e vidi che c’erano vari cani che si divertivano a scappare dai padroni ..mi sentii osservata così iniziai a ispezionare il parco fin quando,in lontananza,non vidi una figura. Un ragazzo alto dalla carnagione abbastanza scura, occhi scuri e capelli dello stesso colore. Mi alzai per avvicinarmi a lui ma..sparì all’improvviso. Eppure non era una visione,non poteva esserlo inoltre mi sembrava di averlo già visto altrove ma..dove?
Ancora scossa tornai a casa,non cenai nemmeno e andai direttamente a farmi una doccia,esausta per gli avvenimenti della giornata posizionai la sveglia e mi addormentai,non sapendo che qualcuno mi stava osservando dalla finestra.
  
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