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Autore: _keys_    04/08/2013    1 recensioni
-"Ma io ti amo Phoebe!"- mi disse Zayn.
-"Ti amo anche io Zayn, ma il nostro è un amore proibito!"-.
-"E come faremo?"- disse stringendomi le mani e guardando verso il basso.
-"Ci rincontreremo un giorno. Ci rincontreremo nei nostri sogni!"-.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vigilia di Natale. Non l’avevo mai festeggiata realmente, i miei genitori entravano in casa di rado per le feste natalizie, così le passavo da sola, o con mia nonna che veniva a trovarmi. Ero curiosa come si festeggiasse in famiglia. Con baci, abbracci, auguri, regali ma soprattutto con tana armonia e gioia.
Il giorno prima mi ero commossa, dato che la mamma di Zayn mi aveva detto che la loro famiglia era anche la mia famiglia. Mi sentivo accolta più che mai, sentivo il calore di una vera famiglia, un sorriso da una mamma e una raccomandazione da un padre, e le difensive della nonna. Pur conoscendo i miei problemi non mi ci facevano pensare nemmeno un secondo, né li tiravano in ballo per un discorso. Non avevano pregiudizi e mi accettavano nonostante tutto.
 
Zayn dormiva profondamente accanto a me, quando aprii gli occhi. Non ci potevo credere, sembrava tutto un sogno, eppure se si muoveva io lo sentivo. Era la realtà e non avrei desiderato di meglio. Quegli occhi chiusi, con le sue sopracciglia nere che incorniciavano le palpebre, le sue guancie candide, i capelli spettinati, la suo bocca carnosa, con il petto che andava su e giù, con il suo respiro sulla mia pelle erano tutte caratteristiche per cui io lo amavo, a parte il suo senso dell’umorismo, la sua dolcezza, la sua comprensione e il suo modo di farmi sentire unica.
Dopo un po’ che lo guardavo aprì gli occhi, e ancora confuso e frastornato, con la sua voce ancora roca, mi disse un dolce buongiorno.
-“Dormito bene?”- chiesi sorridendo felice.
-“Accanto a te si!”- disse baciandomi.
-“Ti ho svegliato?”-.
-“No tranquilla!”- disse tirandosi su e sedendosi con la schiena appoggiata sulla sponda del letto.
Bussarono alla porta.
-“Si?!”- chiese Zayn.
Si aprì lentamente e scorsi la mamma di Zayn. Entrò.
-“Buongiorno ragazzi, io sto uscendo per fare delle compere. Il latte è sul fuoco, l’ho messo a scaldare sentendo le vostre voci. Ci sono biscotti, pane, Nutella, marmellata alla ciliegia e all’albicocca, cereali … insomma quello che volete. Se avete bisogno di qualcosa chiamatemi! Tuo padre è a lavoro, ma fa la giornata corta dato che è la Vigilia. Nonna è a casa sua. Per pranzo saremo tutti lì, se ci volete raggiungere vi aspettiamo. Poi stasera alle sette e mezza a casa di Liam. Credo di avervi detto tutto … Ah! Buona Viglia!”- disse sorridendo.
Sorridemmo e la ringraziammo. Se ne stava per andare ma io la chiamai.
-“Tricia?”- la chiamai.
-“Si?”- disse affacciandosi.
-“Grazie!”- affermai.
Lei sorrise e poi uscì.
Quella donna era fantastica. Ero senza parole.
Andammo in cucina. Il latte era ben caldo. Zayn me ne versò una tazza. Lo bevvi la metà accompagnato con due biscotti al cioccolato.
-“Ti va di fare l’albero di Natale? È la Vigilia e ancora non l’abbiamo fatto!”- mi chiese Zayn.
-“Non vuoi farlo insieme alla tua famiglia?”-.
-“Mia madre ieri mi ha detto di farlo insieme a te!”- esclamò.
-“Allora ok!”- dissi alzandomi e prendendo le tazze  per lavarle.
-“Lascia stare!”- disse Zayn.
-“No già mi ospitate in casa vostra, voglio aiutarvi!”-.
Presi il sapone,le lavai, le asciugai e poi le riposi al loro posto. Intanto Zayn era salito in soffitta a prendere tutto l’occorrente. L’albero era finto ma era davvero grosso e folto. Lo montammo con un po’ di comiche, perché sbagliammo più di una volta a montare dei pezzi. Montato era molto alto.
Cominciammo a metterci le decorazione. C’era di tutto: luci, palline, campanelle, fiori, farfalle, nastrini, fiocchi, fiocchi di neve e tanto altro. Il colore dominante era il rosso e l’oro. Un albero tradizionale, ma con originalità data la presenza di altre decorazioni che non erano solo palline. Fantastico. Il miglior albero che avessi visto.
-“Bello!”- esclamai guardandolo soddisfatta-“Non ho mai fatto un albero!”- proseguii.
-“Non sarà l’ultima volta che lo farai!”- disse per poi baciarmi.
Senza accorgersene erano quasi mezzogiorno. Così andammo a prepararci. Feci una doccia veloce, per poi vestirmi con un jeans chiaro attillato, un maglioncino azzurro, i miei soliti stivaletti, una treccia di lato, più il mio cappotto, la sciarpa e un cappello. Zayn era vestito come me, ma stile maschile e con le scarpe da ginnastica e senza cappello.
Uscimmo ed andammo in macchina. Raggiungemmo la casa della nonna in poco tempo. C’erano anche altri parenti, gli stessi che c’erano la prima volta che ero andata a casa della donna. Erano tutti molto simpatici e mi avevano accolto con tanto calore, soprattutto una cuginetta di Zayn che mi aveva preso particolarmente in simpatia, perché le facevo le trecce ai capelli. Era adorabile. Si chiamava Leah.
Mangiammo tutti insieme in allegria. Il padre di Zayn scherzava con tutti. Erano davvero tutti simpatici.
Dopo pranzo aiutai a sparecchiare e a mettere a postola cucina, nonostante tutti quanti di dicessero di riposarmi.
 
Finito di aiutare, mi sedetti accanto a Zayn che era in veranda. Era tutta in legno e nonostante si usasse maggiormente d’estate, era riscaldata e per questo si stava una favola. Era da solo e guardava fuori.
-“Eh!”- dissi chiamandolo.
Lui si girò verso di me.
-“Ehi!”- disse allungando un braccio per far si che mi sedessi sulla sue gambe. Mi accucciai su di lui, mentre mi abbracciava.
-“Che facevi?”- chiesi curiosa.
-“Pensavo!”- rispose.
-“Ah perché pensi?”- scherzai.
-“Spiritosa. Si pensavo!”- disse facendomi il solletico.
-“A che cosa?”-.
-“A te, come ti se ambientata bene con la mia famiglia, come sei forte nonostante dentro ti senti fragile, a come ti amo io!”-.
-“Ti amo anche io Zayn!”- affermai.
Mi baciò in uno di quei baci nel momento perfetto.
-“Pho mi fai la treccia!”- disse una vocina interrompendoci.
-“Leah! Certo!”- dissi alzandomi raggiungendola.
-“Cugino ti rubo la tua principessa per un po’ va bene?”- chiese.
Quella bambina aveva solo quattro anni, ma aveva una simpatia immane.
-“Si ma se non me la ridai il drago cattivo ti mangerà!”- disse alzandosi puntando le mani pronte a farle il solletico. Non tardò a farglielo. La bambina rise come una matta e intanto supplicava di Zayn di lasciarla. Sfinita poi mi prese per mano e mi portò con lei. Andammo in bagno.
Mi misi seduta sul bordo della vasca e lei si mise sulle mie ginocchia rivolta verso lo specchio.
-“Lo sai che sei bellissima!”- mi disse dolcemente.
-“Non quanto te!”- dissi accarezzando i suoi capelli lisci.
-“Mamma dice che tu e Zayn siete tanto belli insieme. Io penso che dovreste sposarvi e andare a vivere insieme. Però mi dovete fare una camera, così potrò venire a trovarvi e tu mi puoi fare tutte le trecce!”- disse sorridendo.
-“Potrai venirmi a trovare tutte le volte che vuoi!”-.
-“Lo sai che anche io sono fidanzata?”- disse.
-“Ah si? È fortunato!”-.
-“Si ma lui non è dolce come lo è Zayn. Prima vi ho sentiti, e mai nessuno potrebbe essere così dolce. Nemmeno il papà lo dice alla mamma. Siete in perfetta sintonia!”- continuò.
Dal suo modo di parlare sembrava che quella bambina avesse tredici anni e non quattro!
-“Avrai il tuo fidanzato fantastico anche tu!”- dissi legando la treccia.
Saltò giù dalle mie gambe per raggiungere i suoi cuginetti per giocare.
-“Grazie!”- disse scappando.
Io sorrisi. Quella bambina era un fenomeno.
-“Ah, di al tuo principe azzurro che ore sei sua!”- disse riaffacciandosi sorridendo.
Annuii e raggiunsi Zayn.

Era di spalle così gli saltai in collo. Lui prontamente mi prese. Lo baciai sulla guancia. Il resto della famiglia era in salotto a chiacchierare. Mi arrivò una telefonata. Era Mary!
-“Ehi!”- risposi.
-“Weila, tutto ok per oggi?”- chiese molto più tranquilla.
-“Si a che ora andiamo?”- chiesi.
-“Le risposte me le danno alle sei e mezza quindi direi di andare per le sei. Ti passo a prendere io!”- disse.
-“Ok perfetto, poi possiamo prepararci insieme e andare a casa di Liam!”- proposi.
-“Si te lo stavo per dire io! Avevo già chiesto il permesso a mia madre e mi ha detto di si. Porta quello che ti devi mettere, i trucchi, insomma tutto!”- esclamò.
-“Perfetto ci vediamo dopo!”- dissi attaccando.
 
Si fecero le cinque e mezza. Era un po’ tardi, quindi con Zayn tornammo a casa. Presi tutto quanto, non mi cambiai per il momento, ma mi sistemai la treccia e il trucco. Mary arrivò puntuale, e dopo aver preso tutto, ci dirigemmo verso l’ospedale.
-“Devo ritirare delle analisi!”- disse un po’ agitata Mary.
Gli disse i suoi nominativi e la dottoressa le consegnò la busta. Nervosamente la infilò nella borsa, ringraziò la donna e andammo a casa sua.
Ci preparammo. Io misi un vestito azzurro stile natalizio, con delle zeppe nere. Lei si vestì di rosso, con dei tacchi non altissimi neri. Fece i boccoli ai suoi capelli, e li raccolse in una cipolla per poi far cadere delle ciocche ricciolute. Io anche mi feci dei boccoli, e puntai al lato della testa, due ciocche una a destra una a sinistra con delle mollette. Fummo soddisfatte del risultato. Eravamo pronte.
Presi i vari regali, e li misi in macchina, e poi ci avviammo puntualmente. I ragazzi erano già arrivati.
 
Arrivammo puntualmente. Entrammo in casa e fummo accolte calorosamente. C’era il sottofondo di “Let it Snow!” di Micheal Bublé.
Ci stava a pennello!
Dopo una mezzoretta ci ritrovammo a tavola. La cena era squisita e in più c’era un’aria fantastica che io non avevo mai conosciuto. Le piccole cose che non avevo mai apprezzato si ritrovavano a braccetto a trotterellare nel mio cuore felici. Io le accoglievo contenta e ballavo insieme a loro. Mi piaceva quella sensazione. Anche se era strana, mi piaceva e avrei voluto bloccare tutto per assaporare tutto al meglio.
Mi giravo intorno e vedevo persona che mi volevano bene, che mi sorridevo. Stavo festeggiando il Natale. Non riuscivo a crederci. Ero seduta vicino a Zayn e di fronte, vicini c’erano Mary e Liam. Era un’atmosfera fantastica. Niente la poteva rovinare.
Finimmo di mangiare e dopo il caffè aspettammo ognuno come voleva, la mezzanotte. Io e Zayn eravamo seduti sul divano a chiacchierare piacevolmente, alcuni preparavano la tombola, le donne mettevano sulla tavola dolcetti, tra cui i miei cioccolatini che avevo dato a Karen, la mamma di Liam.
Mary e Liam sembravano essere spariti. Mancava poco alla mezzanotte, e il padre di Liam con quello di Mary, presero lo spumante e i bicchieri. Ci mancava poco a mezzanotte. Non facemmo il conto alla rovescia perché era una tipica cosa di Capodanno. Vedendo la mezzanotte sull’orologio, stapparono lo spumante e lo misero nei bicchieri. Mary e Liam erano tornati ed entrambi sorridevano. Presi un bicchiere per Mary e glie lo portai.
-“Tieni buon Natale!”- esclami porgendole il bicchiere.
-“Grazie! Ma a non posso bere alcolici! Al bambino farebbe male!”- esclamò felice.
Io la abbracciai forte.
-“Sono contentissima per te. Liam che ha detto?”- chiesi.
-“Che è il regalo di Natale più bello che gli potessi fare!”- disse orgogliosa.
-“E i suoi genitori?”-.
-“Sono felici come lo sono i miei!”- finì.
-“Posso darti il mio regalo allora!”- esclamai.
Presi il pacchettino e glie lo diedi. Fu stupita della maglietta e mi abbracciò. Gli stava larga dato che mancava ancora il pancione. Gli sarebbe andata a pennello fra qualche mese.
Tutti scartarono regali, diedi il mio a Liam e alla mamma di Zayn!
Liam e Mary, mi diedero il loro. Era una foto di noi quattro che avevamo fatto al cinema, stampata su una tazza da colazione. Fantastica. La stessa era per Zayn, solo che la sua era blu e la mia rosa.
Zayn mi chiamò da parte.
 
Andammo fuori dove si gelava. Tutto era illuminato. Era fantastico.
Io portavo il suo regalo per lui.
-“Questo è il mio regalo!”- dissi baciandolo.
Sorrise e gli occhi gli si fecero lucidi. Mi ringraziò sinceramente dicendo che l’avrebbe portata sempre con se. Poi mi diede il suo. Non credevo ai miei occhi. Era pazzo. Era un anello e all’interno erano incise le parole:”Ti amo!”.
-“Ma sei pazzo?”- dissi stupita.
-“Si! Pazzamente innamorato di te Phoebe. Ti amo!”- disse baciandomi e avvicinandomi a lui con il suo braccio intorno alla mia vita.
-“Ti amo Zayn!”-.
Continuammo a baciarci.
 
Cosa potevo desiderare di meglio?
Era protetta, amata, accettata, presa in simpatia, ero in compagnia. Tutto quello che avevo sempre desiderato.
Lo amavo, e non avrei potuto cambiare idea. Mai!
  
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