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Autore: nexxtoned    04/08/2013    4 recensioni
TI SEI MAI SENTITA AL DI FUORI DEL MONDO?
TI SEI MAI SENTITA ODIATA?
HAI MAI QUELLA VOGLIA DI PRENDERE TUTTO E SCAPPARE?
Questo è ciò che Lilith Casper sente ogni giorno.Forse però la sua vita è destinata a cambiare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 – All the truth about me.

#Lil

Avevo ancora la sua mano intrecciata alla mia.

Sebbene fossi ancora scossa da tutto quello che era successo il giorno prima, tornando al centro con Harry ero stata riaccolta da Tom.

Harry aveva deciso di dormire con me.

Intendete bene, io nel letto e lui su una brandina accanto alla mia.

Avevo provato a dirgli che da sola ce l’avrei fatta e che non era necessario che lui stesse con me, ma aveva insistito così tanto da presentarsi in camera mia con una brandina, dicendomi :

Mi dispiace per te Casper ma stasera dormirò qui. So che mi vorresti nel letto con te ma sono troppo un bravo ragazzo per accontentarti, notte! 

Detto questo si era steso sulla brandina, aveva preso la mia mano e semplicemente aveva cominciato a dormire.

Durante tutta la notte non avevo fatto altro che tenere la mia mano stretta a quella di Harry, mi faceva sentire protetta, al riparo da tutto e tutti, era ormai diventato il mio supereroe.

Volevo che mi raccontasse la verità, ma la sera precedente, nonostante i miei continui tentativi di spiegargli che stavo bene e che ero pronta al peggio, non ero riuscita nemmeno a strappargli un pizzico di ciò che mi aveva nascosto e che probabilmente conoscevano in pochi.

Era un ragazzo strano, stronzo e coglione.

Mi faceva stare bene, era di una dolcezza unica ma lo odiavo a morte per ciò che non mi aveva raccontato e sebbene per lui non fossi nessuno ormai era entrato nella mia vita e da amico o supereroe dovevo sapere tutto di lui come lui sapeva tutto di me.

Non era suo compito leggere la mia storia, il mio passato e presente, ecco perché volevo sapere la sua verità. Ciò di cui avevo bisogno in quel momento era lui e la sua storia.

Comunque, dovevano essere circa le 7.30, io mi ero svegliata mentre al mio fianco Harry, dormiva ancora beatamente.

Imprecai quando notai che non si era ancora svegliato dal suo letargo e sbuffai spazientita.

Calma Casper. – mi disse con voce roca.

Lo ammetto, era tremendamente sexy.

Buongiorno. – dissi leggermente eccitata.

Harry probabilmente si accorse di questo, appunto perché sorrise e mi guardò maliziosamente.

Guarda che a quest’ora non può sentirci nessuno, basta non fare baccano.

Sta zitto coglione. – risposi mostrando un sorriso giocoso.

Aveva i capelli scompigliati dal sonno, la mano ancora intrecciata nella mia, gli occhi chiari si vedevano a mala pena per colpa della poca luce mattutina che entrava dalla finestra all’interno della camera.
Non volevo lasciargli la mano, Harry non fece nulla, semplicemente cominciò ad accarezzarne il dorso. Centrai i miei occhi nei suoi, mi sorrise e

Come stai? mi domandò serio.

Feci un gran sospiro.

Distolsi lo sguardo da lui per poi guardare all’esterno della finestra.

Tutto ciò che riuscivo a vedere era un viale, pochi alberi ed un cielo abbastanza scuro e nuvoloso.

A breve sarebbe sopraggiunto un gran temporale, delle piccole goccioline, infatti, cominciarono a battere contro il vetro della finestra e anche se piccole provocavano un rumore percettibile all’interno della camera. Cominciai a pensare che nonostante la loro minuzia riuscivano a farsi sentire, il loro suono poteva essere catturato all’interno di qualsiasi ambiente.

Notai che ero rimasta zitta fin troppo, affogando nei miei pensieri, dato che Harry si alzò dalla brandina sedendosi accanto a me nel letto.

Era un’ orribile giorno di pioggia. – cominciò a parlare, guardando al di fuori della finestra – Le goccioline erano ancora più grandi di queste, me ne ricordo perché aprii la finestra e cacciai il bicchiere che avevo tra le mani per poterne raccogliere qualcuna.. da piccolo avevo la convinzione che bevendo l’acqua potessi diventare forte e far paura come i lampi e i tuoni durante un giorno tempestoso. Credevo che bevendone le gocce mi sarei trasformato in un supereroe o un essere con poteri in grado di salvare tutti – Harry si fermò un attimo, gli strinsi la mano accarezzandola leggermente e incitandolo a continuare. Prese un respiro profondo – ero troppo piccolo per capire che nella vita reale i supereroi non esistono, che la vita vera è diversa rispetto a ciò che io immaginavo o sognavo.. volevo diventare un eroe e volare in alto, raggiungere le stelle e magari prenderne una. Volevo essere l’eroe di mia sorella, ma io non sono riuscito a salvarla.

Stava piangendo in silenzio, gli avevo asciugato le lacrime per una seconda volta.

Tranquillo Harry.

Mio padre non è mai stato un tipo violento, ma non ha mai amato fino in fondo mia madre e mia sorella, al contrario ha sempre amato me. Forse perché non aveva mai desiderato una figlia femmina, forse perché in me vedeva quel bambino che lui non era mai stato.. venne abbandonato quando era molto piccolo, ha combattuto la fame, è cresciuto da solo, in mezzo alla strada, fin quando non ha trovato mia madre. Potrebbe sembrare una storia a lieto fine, la felicità che lui aveva sempre sognato, una famiglia, un lavoro, semplicemente l’amore. Evidentemente per lui la felicità era ben altro.
 Vi fu un periodo di pace, in cui io e i miei vivemmo davvero bene, fin quando mia mamma non rimase incinta di mia sorella. Lì iniziarono i problemi, mio padre non aveva mai accettato la gravidanza, al contrario io ne ero felice. Nonostante tutto mia madre decise di portarla avanti, tra litigi continui e qualche ceffone che mio padre le dava per farla tacere.
Dopo nove mesi, finalmente nacque Jenna..di  ciò che ricordo i primi anni non furono tanto male, ma quando mia sorella compì il terzo anno di età cominciò l’inferno. Mio padre era attratto da mia sorella, ma in maniera diversa..

Era frustante vederlo in quella maniera, ed io mi stavo preoccupando per lui. Quei suoi occhi verdi erano inondati di lacrime, sembrava potessero brillare, erano maledettamente belli.

Harry puoi fermarti se vuoi..

No Lil. Mi fido e voglio che tu lo sappia.

Gli sorrisi lievemente, avvicinandomi di poco a lui che ricambiò il mio sorriso.

Lo aveva fatto altre volte.. prendeva mia sorella e se la portava in camera. Io non capivo, ero fin troppo piccolo, avevo solo otto anni mentre Jenna ne aveva quattro. Quando la vedevo uscire da quella camera, seguita da mio padre, aveva gli occhi gonfissimi e i vestiti disordinati. Tornava in camera e piangeva. Ed io non ne sapevo il motivo, vedevo solo papà raggiungerla, per poi sentire delle urla e degli strani rumori. Mia madre probabilmente non sapeva nulla di tutto questo, ero l’unico e non ho fatto nulla.
Come ti ho detto quella mattina il cielo era brutto proprio come ora, un forte tuono mi svegliò, presi un bicchiere e lo poggiai fuori la finestra..come ogni qual volta pioveva mi aspettavo che J. venisse in camera mia e mi dicesse di svegliarmi perché stava cominciando a piovere, ed io da supereroe che ero, dovevo bere l’acqua di quella pioggia. Non accadde, mi preoccupai, scesi di sotto e notai tanti poliziotti all’interno della cucina. Mi videro e rimasero sorpresi.. perché quell’uomo orrendo, aveva ucciso tutti e si era suicidato per poi lasciare me salvo?

UCCIDERE? SUICIDIO?

Non riuscivo più a parlare, la mia storia non era nulla rispetto a ciò che Harry aveva passato, mi sentivo in colpa. Forse chiedergli e imporgli di raccontare la sua verità non era stata una buona idea, forse avevo peggiorato la situazione, stava cominciando forse a ricordare tutto il dolore, perché i suoi occhi erano spenti, non erano brillanti, erano vuoti.

Cercai di non fargli capire la mia frustrazione, ma in cuor mio sapevo che Harry ne era consapevole. Anche se in poco tempo, riusciva a leggermi dentro, a capirmi meglio di chiunque altro.

Presi coraggio, Harry era rimasto in silenzio, non guardava me, ma le gocce di pioggia che cadevano fitte all’esterno dell’edificio.

Harry.. Harry guardami

Si girò verso di me, era bellissimo.

Non sono brava come te nel fare discorsi, ma ci proverò. Quindi non ti distrarre, non farmi ridere e non fare il coglione  - gli dissi scherzando.

Sorrise, bellissimo.

Per qualunque motivo, ragione al mondo, sappi che io ci sono. Mi hai aiutata in tutti i modi possibili, io devo ringraziarti per essermi stato vicino in così poco tempo. Non mi hai mai conosciuta e mi hai trattata come se ci conoscessimo da una vita, so che la mia storia può sembrare banale rispetto alla tua ma anche io ho sofferto e se pure in maniera diversa so come ci si sente nell’essere soli. Ma per te deve essere diverso, tu hai me, d’ora in poi potrai parlarmi di qualunque cosa tu voglia Harry.

Grazie Lil, ma non ce ne è bisogno, davvero.. 

No Harry, devi promettermelo.

Lil..

Harry promettilo.

Harry sembrò titubante, ma subito dopo mi sorrise e

Te lo prometto Lil.

Gli sorrisi e lo abbracciai, con la pioggia che scendeva, alle sette del mattino e il cuore a mille.

***

Buongiorno ragazzi! Oggi sarà un giorno importante, finalmente abbiamo con noi-

Risparmiaci la predica, vecchio! – disse un ragazzo biondo, interrompendo l’ingresso trionfale di Tom che lo guardò innervosito.

A breve Lil sarebbe arrivata in sala, dove si trovavano ragazzi tra i quindici e i diciannove anni.

Il ragazzo che aveva interrotto Tom era lo spavaldo della situazione.

Robby Stewart, diciotto anni, chiamato da tutti semplicemente R.

Robby ricordati che qui comando io. – si difese Tom.

Me ne ricordo sempre vecchio! – sorrise di risposta.

Bene, stavo dicend-

BUONGIORNOOOOOO! – urlò Megan.

La rossa che abbiamo già incontrato, appunto Meg, diciassette anni.

MEGAN! – fu la risposta di Tom.

Tom non rompere, sai che non mi sveglierò mai e poi mai presto.

Potresti abituarti dopo due anni che sei qui, idiota! – si intromise R.

Coglione tu non parlare, sai che potrei rivelare a Tom cosa fai ogni sabato sera! – sussurrò di risposta Meg.

Robby semplicemente sbuffò.

Tom non doveva sapere delle ragazze e delle canne che si fumava di nascosto sul tetto del centro.

Giorno Meg. – salutò una ragazza che si trovava già all’interno della stanza.

Giorno Chri. – ricambiò la rossa.

Chrissie Hall, sedici anni, bionda nonché migliore amica di M.

Dopo che le aveva soffiato il ragazzo, nemmeno una settimana prima, i loro rapporti erano cambiati.

E quello stesso ragazzo l’aveva scaricata, usando entrambe solo per il sesso.

Bene, da come vedo manca solo- 

Come vi butta ragazzi? PACE E AMORE!  – disse Deshaun.

Eccolo arrivato, giorno Desh! – ricambiò Tom.

Giorno bro!  – salutò R.

Idiota. – si lamentò Meg.

Hey Desh! – fu la risposta di Chris.

Deshaun Wood, diciotto anni, da tutti chiamato Desh.

Ora che finalmente ci siete tutti, vi chiedo solo di essere gentili con la nuova arrivata, Lilith Casper. Inutile che vi dica che ha avuto vita difficile, è appena uscita da tribunale, non sapendo che avrebbe alloggiato qui. E’ sola, quindi facciamola sentire a suo agio! – chiarì Tom.

Mh Tom sei davvero sicuro che sia sola?! – domandò infastidita Meg.

Cosa intendi dire? – rispose stupito.

E’ in dolce compagnia di Harry, sciocchino e Meg è gelosa!  – si intromise R.

Anche se fosse a te cosa interessa?! – ribattè.

OHW MEGAN E’ GELOSA DI HARRY, HARRY TI AMOOOO – cominciò ad urlare Desh.

Dai smettila. – disse Chris sorridendogli.

Inutile che fai la pentita, mi hai persa.. – rispose Meg all’amica che l’aveva difesa.

RAGAZZI BASTA! – urlò esasperato Tom.
 
Inutile dire che i commenti continuarono, per giunta Lil ed Harry stavano percorrendo il corridoio per poter raggiungere la sala.
 


E se poi non piaccio? – chiese preoccupata Lil ad Harry, fermandosi di scatto.

Non preoccuparti Lil, andrà bene. – la tranquillizzò incitandola a camminare.

Cazzo..non lo so..no..non ci vengo! Ma cosa dico? Faccio la figura dell’idiota.. loro saranno più adulti, non mi capirebbero, ragionano in maniera diversa, ne hanno passate tante..che faccio? COSA? HARRY, HARRY DEVI PENSARE. HARRY.

LIL CALMA. RESPIRA.



Andrà bene, non preoccuparti. – le sorrise, prendendola per le braccia.

Si ma-

In quel preciso istante Harry entrò in sala.

HARRY TI AMOOOOO – urlava Desh.

NON SONO IO LA STRONZA CHE SI E’ PORTATA IL RAGAZZO DELLA SUA MIGLIORE AMICA A LETTO! – diceva Meg furiosa puntando il dito contro l’amica.

Ragazze andateci piano, voglio godermi bene lo spettacolo! – si divertiva R.

TU NON HAI VOLUTO ASCOLTARMI, NON SAI LA VERIT- – proseguì Chris interrotta da

HARRYYY E MEGAAAAAAAAAAN. MEGAN GELOSA GELOSA DI LIL E HAARRYYYYYY !  –continuava imperterrito Desh.

CAZZO DESH SMETTILA DI URLARE, SEMBRI UN BAMBINO DI DUE ANNI! – gli urlò contro la stessa Chris.

RAGAZZI! – urlò Tom.

Meg.  VORRESTI DIRE CHE L’HO VOLUTO IO? COSA DOVEVO ASCOLTARE? COSA?

Chri.  NON STO AFFATTO DICENDO QUESTO IDIOTA, ASCOLTAMI CAZZO!

Desh.  R. HARRY LO DEVE SAPERE!

R.  STA ZITTO AMICO, NON VEDI CHE C’E’ DA DIVERTIRSI?!

RAGAZZI CAZZO FATE SILENZIO! – urlò Tom esasperato.

Tutti si fermarono e guardarono verso l’entrata, Harry e Lil erano lì, avevano sentito tutto.

Siete sempre i soliti, cosa dovrei sapere Desh? –chiese curioso Harry.

AMICO MIO, MEG E’ *OHW* -  si lamentò dopo che M. gli aveva dato una gomitata.

Nulla Harry, lascia perdere.. - rispose.

Ne riparliamo dopo. Comunque ragazzi lei è Lil!  – presentò Harry cordiale.

Harry non fare il finto tonto, stanotte abbiamo sentito tutti le vostre urla! – disse giocoso R. guardando la faccia di Harry innervosita e quella di Lil rossa fin sopra le orecchie.

ROBBY SMETTILA! Scusalo Lil.– cercò di rimediare Tom.

Uhm..non preoccuparti..ecco, io..  - Lil non riusciva ad articolare nessuna parola, troppo imbarazzata e troppo timida.

La stavano fissando in troppi, non si sentiva a suo agio, doveva rimediare.

Credo che dovremmo cercare un rimedio per le nostre urla, giusto Harry? – proseguì Lil sorridendogli.
 
Già,  non è colpa tua R. se non sai divertirti!
- disse Harry guardando la faccia stupita di Robby.

Ci fu una grande risata e Lil si era calmata.

 BENVENUTA! - urlarono tutti.









 
Salve a tutti!
O MIO DIO, RAGAZZE SCUSATEMI TANTISSIMO PER IL RITARDO.
Mi dispiace davvero tanto, ma purtroppo non ho avuto tempo né per pensare, né per scrivere, inoltre non mi piaceva, quindi vi ho fatto aspettare un po’ ma spero sia valsa la pena!
Allora comincio col ringraziare le ragazze che hanno recensito, sempre troppo gentili!
Poi da come avete letto, in questo capitolo conosciamo altri personaggi importanti.. vi avviso di ricordarvi di Meg perché sarà la protagonista importante di un litigio..
Non voglio anticiparvi proprio nulla, lo scoprirete in seguito!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se volete lasciatemi una recensione, risponderò a tutte!
Ps. Ricordatevi di leggere il primo capitolo di questa ff http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2020736&i=1
Un bacio enorme, fra.x
 
SE VOLETE DOMANDARMI QUALUNQUE COSA SU TWITTER SONO https://twitter.com/hazzascherie xx


 
  
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