Caro diario
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n flebile ma persistente rumore
continuava a martellare la testa di Alice, che riuscì a svegliarla dopo pochi
secondi.
“Che succede?” chiese lei a
tono basso, mezza addormentata.
“Blu!” fece lei, un po’ più
forte, senza però svegliare il nonno che russava leggermente. Si mise poi in
piedi sul letto e aprì la piccola finestrella sulla quale il gatto sbatteva le
zampette per richiamare l’attenzione della padroncina.
“Come ci sei arrivato fin
lassù?” domandò la ragazza, ma il gatto rispose con un semplice miagolio. Poi scese
giù dalle braccia di Alice, e si diresse verso un’altra stanza, venendo seguito
dalla padrona. Giunsero nella stessa stanza dove Alice aveva trovato il
carillon che si mise ad osservare, ma senza aprirlo. Non voleva rischiare di
svegliare il nonno, ma seppur non sentisse effettivamente la musica riusciva
ugualmente a percepirla nella sua mente, come se ormai la conoscesse benissimo.
Poi Blu tornò a strusciarsi tra le sue gambe, e Alice capì che volesse dirle
qualcosa.
“Che c’è, Blu?”
“Miaoo” fece lui, erigendosi di
scatto su due zampe e graffiando un cassetto, per poi tornare nella solita
posizione. Alice allora osservò prima l’animale e poi il cassetto, che aprì
lentamente. All’interno di questi vi era un solo oggetto, che prese e scrutò
bene prima di sfogliarlo. Era un semplicissimo diario che non esitò ad
invaderne la privacy.
Caro diario,
credo di essere rimasta incinta. Che devo
fare? Devo dirglielo? Un duca che ha un figlio da una serva, rovinerebbe la
reputazione della sua famiglia. Forse dovrei scappare e non rivederlo mai più,
devo farlo per lui… Per ora l’ho detto solo a mia
madre, e lei mi ha consigliato di aspettare che nasca mio figlio per poi
prendere una decisione. Ti terrò comunque aggiornato,
Rose
Alice rimase esterrefatta dalla
lettura, forse suo padre non sapeva neanche della sua esistenza. Doveva sapere,
e per questo tornò a leggere altre pagine.
Caro diario,
ormai è sicuro: aspetto un figlio. Devo
confessarti però che non appena ho avuto la conferma ho avvertito l’emozione
contrario a quella che credevo avrei provato… Ero
felicissima! Se è maschio lo chiamerò Frederick, se dovesse essere femmina invece… Non lo so ancora! Comunque devo andare, alla
prossima.
E poi ancora un’altra pagina
Caro diario,
oggi ho comprato un carillon da una melodia stupenda, che ho intenzione di
far ascoltare al mio bambino sin da subito… e ho
anche fatto un incontro che mi ha messo una strana inquietudine addosso. Mentre
camminavo per strada una zingara mi ha bloccato per il braccio e mi ha detto
una cosa che a pensarci rabbrividisco ancora… Mi ha
detto che la figlia che porto in grembo riporterà una cosa molto importante in
questo mondo, ma che… morirà facendolo!
Poi Alice smise di leggere,
sconvolta davvero da ciò che aveva letto. Ripose il diario della madre nel
cassetto, ancora tremante. Quella situazione era assurda, e seppur stesse
scoprendo diverse cose, molte altre ancora le erano del tutto ignare. Chi aveva
fatto scomparire il blu? Cosa nascondeva suo nonno? Perché non le avevano mai
raccontato di suo padre? E mentre queste domande facevano chiasso nella sua
testa, ecco che sentì bussare. Il nonno non se ne accorse, e Alice decise di
andare a vedere chi fosse. Così, col fedele compagno sempre alla calcagna, aprì
con cautela la porta, scoprendo con incredibile sgomento chi si celasse dietro
di essa…