Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _KaTeRiNa_    05/08/2013    0 recensioni
Ginevra, è una ragazza di 19 anni, con una madre morta in un incidente stradale, un padre menefreghista, una matrigna alla cenerentola, un fratello che chi sa che fa per campare, e una migliore amica, forse l'unica che le è sempre stata veramente vicino. Un giorno conosce Andrea, un ragazzo... Ma la sua poca fiducia la spinge a mentirgli sulla sua identità, ed è così...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*DUE SETTIMANE DOPO*
POV ANDREA
Sono due settimane che mi sento con Martina, lei è molto dolce, è bella, è gentile, e magari innamorandomi di lei, riuscirò a dimenticare la ragazza che con un solo sguardo mi è entrata nel cuore e non vuole più uscire.
-Oggi è la giornata giusta per chiedere a Martina di uscire con me, il sole splende nel cielo, la temperatura non è troppo alta, è la giornata perfetta.- Pensai.
Presi il cellulare, digitai il numero, e subito una voce squillante mi rispose.
-Marty, sono Andrea, che ne dici di uscire questo pomeriggio?- dissi.
-Oh, ciao Andrea! Si, per me è perfetto. Ci vediamo alle 17.30 in piazzetta?- rispose con aria soddisfatta.
- Va più che bene. Allora ci vediamo alle 17.30 in piazzetta. Ciao, tesoro.- conclusi.
-Ciao dolcezza.- terminò lei.
Benissimo!! Sarei uscito con Martina, ero molto eccitato…
POV GINEVRA
Ero in giro a fare spese, quando il mio cellulare cominciò a squillare, vidi sullo schermo ‘MIGLIORE AMICA ♥’, e risposi.
-Gin!! Torna a casa, svelta! Mi ha chiamata Andrea e mi ha chiesto di uscire! Dai, su, su. Mi devi truccare, consigliare il vestito, aggiustare i capelli, dai! E poi ti devo anche far vedere quanto è bello il mio Andrea.
Non ebbi neanche il tempo di fiatare che subito mi attaccò il telefono in faccia. Dovetti scappare a casa, sapevo che se non fossi arrivata entro un quarto d’ora, mi avrebbe data per dispersa.
Appena misi piede in casa, mi prese, buttò le mie borse per terra e mi tirò dentro la sua stanza, si sedette davanti al computer, aprì facebook, e aprì la pagina di Andrea, andò tra le foto, e ne mise una a caso… Panico. Entrai nel panico più assoluto. Il ‘suo’ Andrea, era il ‘mio’, cioè, non il mio, ma era il ragazzo che avevo conosciuto poche sere fa e di cui, probabilmente, avevo una cotta… Feci una faccia che non volevo fare, una faccia un po’ stranita, ma non volevo dirglielo, non avevo intenzione di parlarle di Andrea, non potevo rovinare la sua felicità in quella giornata. Mi guardò, cercando conferma nel programma del pomeriggio, io sorrisi e acconsentii, come se tutto dipendesse da me. La presi per mano, e la portai nella mia stanza, aprii il mio armadio, e presi il mio vestito più bello, glielo porsi e la mandai in camera sua a vestirsi. Presi tutti i miei trucchi, e le forcine, e la lacca per i capelli, e mi sistemai in salone, casa nostra era diventata un salone di bellezza. Uscì dalla stanza, era stupenda, ma non perché fosse la mia migliore amica, ma perché era veramente bella, indossava un vestitino turchese, che arrivava al ginocchio, era bellissima. La feci sedere sulla poltrona e mi sistemai di fronte a lei, in quattro e quattr’otto le feci un trucco da regina. Le alzai i capelli in uno chignon e le spruzzai la lacca.
Appena finii, si alzò con cautela e poi corse a vedersi allo specchio, si ammirò, e fece la smorfiosetta, mi dava letteralmente ai nervi quando faceva così, però era contenta e io non potevo farci nulla. Le presi un paio di scarpe della tonalità del vestito, una borsa e degli orecchini abbinati e glieli feci indossare. Stava benissimo.
La accompagnai fino in piazza, lei si fermò lì, io proseguii per andare a fare un po’ di spese…
POV ANDREA
Finalmente era arrivato il momento di vederla. La vidi arrivare, mi sembrava una diva, era stupenda. Le andai incontro, feci un inchino, da buon cavaliere e le tesi la mano. Tutti ci guardavano, ero stupefatto.
Ad un certo punto, Martina, gridò “GIN! SONO QUI!! GIN; GIN!”, stava chiamando qualche sua amica, suppongo. Mi girai verso di lei e mi disse,
-Ora ti presento la mia migliore amica.
La vidi arrivare, mi sembrò come se già l’avessi conosciuta, appena mi fu vicina e le riuscii a guardare, mi accorsi che era Matilde. Non mi spiegavo perché l’avesse chiamata Gin.
-Andrea, lei è Ginevra, la mia migliore amica. Ginevra, lui è Andrea, il… il mio ragazzo.- disse.
Rimasi sconvolto! Mi fidavo di quella ragazza, mi aveva mentito, mi aveva mentito sul suo nome, e non so su quali altre cose mi aveva mentito. Non mi fidavo più, ma non volevo dare a vedere il mio nervosismo.
POV GINEVRA
Cazzo, si vedeva che si era arrabbiato, gli avevo mentito. Non avrei dovuto farlo. Non dovevo mentirgli, avevo sbagliato. Lo salutai, come se niente fosse e per un momento sperai che non dicesse nulla a Martina, ringraziando Dio, non fiatò, non mi guardò neanche negli occhi, beh, me lo meritavo.
 
 
SPAZIO AUTRICI:
Cari lettori, in questo capitolo si scopre qualcosa, ma una delle poche cose che si scopriranno in questa storia. Ragazzi, che ne pensate? Cosa pensate che succederà, ditemi cosa ne pensate o cosa vorreste che accada.
Ciao, Le Autrici.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _KaTeRiNa_