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Autore: DoPi    05/08/2013    2 recensioni
-Hermione...- la sua voce era dolce quasi come se volesse accarezzarmi solamente con delle semplici parole,una sola parola: il mio nome...che mi fece cadere,sprofondare.
Tutto ciò in cui avevo sempre creduto,tutto ciò che ero sempre stata,tutti i litigi,gli sguardi,le lacrime... tutto in quel momento era crollato,sparito,svanito nel nulla.
Ora c'ero solo io,solo lui. Eravamo solo noi. Noi soltanto.
Niente Harry,niente Ron,niente Silente o Piton,niente di niente.Nessuna missioone,nessun Mezzosangue o Purosangue. Eravamo semplicemente noi e non c'era niente di più bello,niente di più vero.
I suoi occhi,quegl'occhi che avevo odiato per sei anni adesso erano tutto ciò di cui avevo bisogno,erano l'unica cosa che volevo,l'unica cosa che amavo.
si perhcé io Hermione Grangr amo Draco Malfoy
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quirinus Raptor | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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-Malfoy- Harry sputò quel singolo nome quasi come fosse un insulto a tutto ciò di puro e buono esistente nel mondo,e forse era così,ma il ragazzo che lo fronteggiava sembrava non notare il veleno nella sua voce,tanto che si avvicinò di qualche passo al moro che teneva ancora la bacchetta puntata contro il suo petto.
–cosa c’è Potter? Non riesci ad accettare la pura verità?- chiese poi Draco con tono di sufficienza ma con quel suo solito ghigno divertito sul volto. Stava facendo arrabbiare Harry,e lo sapeva ma non per questo avrebbe abbandonato tutto..in fondo un po’ di divertimento non è male.
-non provare più a chiamare Hermione in quel modo o te ne pentirai amaramente - disse il moro avanzando di un passo. Draco lo guardò per qualche secondo,giusto per valutare se il suo affronto meritasse una risposta. Poi lanciando uno sguardo furtivo al rosso che fronteggiava il suo amico,decise che avrebbe optato per una risposta più amara del solito.
-figurati Potter,non mi azzarderei mai ad offendere la tua fidanzata- disse poi Malfoy con un ghigno che gli illuminava il volto enfatizzando quell’ultima parola.
A quelle parole Ron divenne paonazzo all’improvviso. –H…Her…Hermione non è la sua fidanzata- disse poi cercando di trattenere uno scatto d’ira. Malfoy se ne accorse e il suo ghigno si allargò quasi a toccare le orecchie.  –oh si giusto…tu non lo sai..-disse poi lanciando un’occhiata ad Harry che lo guardava intrdetto. Poi senza aspettare una risposta,se ne andò dritto verso l’ingresso del castello.
E adesso si comincia
Pensò mentre si guardava intorno in cerca dei suoi compagni di casa
 
 
-Ragazzi ma cosa è successo?- chiese Hermione vedendo entrare nella Sala Comune i suoi due migliori amici che non la calcolarono e continuarono a litigare senza alcuna sosta.
-PERCHÉ NON ME LO HAI DETTO?! PENSAVO FOSSI IL MIO MIGLIORE AMICO!- urlò Ron quasi in preda a degli spasmi facciali. Harry lo guardò sbigottito quasi come se non riuscisse a capire cosa stesse dicendo. Poi si riprese e i suoi brillanti occhi verdi si assottigliarono leggermente –COSA DOVEVO DIRTI? IO ED HERMIONE NON STIAMO INSIEME!- urlò allora di rimando lanciando poi uno sguardo veloce alla ragazza che a quell’affermazione era rimasta letteralmente basita.
Aveva lo sguardo strabuzzato,la bocca spalancata e tutti i muscoli del suo corpo si erano irrigiditi.
Io ed Harry insieme…
Pensò e senza rendersene conto scoppiò in una sonora e genuina risata che fece calmare i due ragazzi che la guardavano stranita –io…..ed….Harry?...insieme- disse mentre cercava di controllare le risate che non volevano finire. Vedendo la reazione di Hermione Ron si fermò a guardarla,era piegata in due con una mano che reggeva lo stomaco evidentemente dolorante per il troppo ridere,aveva le guancie leggermente arrossate,i capelli ricci folti le incorniciavano il candido volto e quei due meravigliosi occhi nocciola erano illuminati da una strana luce..forse..incredulità mischiata ad allegria. Era davvero bella, beh in fondo lo è sempre stata,ma quell’anno aveva qualcosa di diverso…qualcosa che la rendeva speciale.
Ron si riscosse da quei pensieri solamente sentendo la voce della ragazza. –chi ti ha detto questa cosa?- la sua voce era stranamente dura,quasi le parole non le uscissero dalla bocca. –M..Malfoy- rispose poi Ron,sentendosi infinitamente stupido. A quel nome lo sguardo di Hermione si indurì,facendo scomparire ogni traccia di allegria dal suo viso. Mentre il suo cuore si fermò all’improvviso..
Malfoy, quel brutto…se lo prendo giuro che lo uccido all’istante.
Pensò mentre nella sua testa si rincorrevano le immagini di quei lunghi cinque anni che aveva passato ad evitarlo,ad evitare il suo sguardo,così gelido e duro,così inumano … quei cinque anni passati a dimenticare tutte le brutte parole che le diceva ogni volta che era a portata d’orecchio,quei cinque anni passati a dimenticare chi fosse lui e chi fosse lei..
Ricordava ancora il primo giorno che i suoi occhi incontrarono quelli di quel biondino seduto da solo in uno scompartimento guardando dal finestrino. Non lo aveva mai detto a nessuno ma lei e Malfoy si erano già incontrati sul treno,avevano parlato…non discusso…no..semplicemente parlato,come due amici..ed Hermione era rimasta incantata da quei due occhi che non erano assolutamente vuoti e gelidi come quelli del Malfoy che conosceva adesso e che aveva imparato ad odiare.
Si ricordava ancora quando,il Cappello Parlante l’aveva smistata a Grifondoro e quando si era seduta a quel tavolo giallo-oro,aveva incontrato gli occhi del futuro Serpeverde,si ricordava di quanto avesse desiderato che lui capitasse nella sua stessa casa,e si ricordava come il suo cuore si era spezzato quando aveva capito che lui non sarebbe mai stato con lei,non sarebbe mai diventato suo amico.
Molte volte si ritrovava a pensare a Malfoy,ai suoi occhi così gelidi,che lei sapeva non essere poi tanto duri,al suo sorriso che gli mancava così tanto,e a volte si ritrovava a pensare a quel Malfoy,a quel bambino visto sul treno,quel bambino che le aveva parlato,sorriso,che aveva riso con lei,si ritrovava a pensare a quel bambino di cui si era innamorata ad 11 anni ma che aveva iniziato ad odiare subito dopo. A volte,seduta sul suo letto, si chiedeva cosa sarebbe successo se lei non fosse stata una Grifondoro e lui un Serpeverde, sarebbero mai potuti essere amici? L’avrebbe mai considerata per quello che era? Ma poi si ricordava di chi era lei,di chi era lui..e quei pensieri le facevano venire la nausea….
-Hermione tutto bene?- chiese Harry riportandola nel modo reale. Hermione scosse il capo per scacciare quei ricordi/pensieri ed annui con forza. –comunque cosa è successo oggi in Sala Grande? Com’è stato il discorso del preside sul nuovo anno?- chiese poi  Ron cercando di rompere il silenzio che si era formato per qualche secondo. Hermione sospirò ed alzò le spalle –ma niente di che, la solita cosa… l’unica cosa di diverso è stata solo quando ha detto che quest’anno ci sarà qualcosa di “nuovo” così lo ha definito..ha detto “quest’anno,anche se molto in ritardo,mi sono accorto di un cambiamento assai importante, di qualcosa di puro che sta per nascere”-disse Hermione imitando la voce calma e gentile del preside.
Ron ed Harry si guardarono confusi
 
-qualcosa di puro?- chiese Draco alzando un sopracciglio. Era allungato sulla poltrona dell’accogliente Sala Comune dei Serpeverde,aveva i capelli leggermente scompigliati,la camicia aderiva perfettamente al suo corpo e le gambe allungate erano coperti da pesanti pantaloni neri.
Blaise lo guardava accigliato seduto sulla poltrona di raso verde accanto al divano. Si chiedeva perché il suo migliore amico non fosse venuto in Sala Grande per la ovvia cena di inizio anno,ma aveva imparato ad evitare di fare troppe domande, non voleva imbattersi nella furia firmata Malfoy.
-già così ha detto il preside,nessuno sa a cosa si riferisca- disse poi con un’alzata di spalle continuando a guardarlo con sguardo preoccupato.
-so che sono bello Blaise,ma se continui a guardarmi così mi consumerai- disse allora Draco alzandosi e mettendosi a sedere,mentre le luci verdi che filtravano dalle finestre gli illuminarono il viso. Blaise sbuffò sonoramente –ma la smetterai mai di essere così…così..Draco?- chiese poi gesticolando vistosamente, il biondo si fece scappare una risata che subito soppresse. –no non smetterò mai- e dopo aver detto questo si alzò e si diresse verso l’uscita della Sala Comune.
-dove vai ora?- gli chisese Blaise leggermente stranito.
-dove voglio. Rispose semplicemente il biondo prima di sparire dietro la statua.
 
Perché continuo a dargli retta io non lo so,sono una stupida,un giorno di questi a causa loro morirò
Hermione camminava nervosamente avanti ed indietro di fronte all’aula di trasfigurazione. Doveva parlare assolutamente con la professoressa McGranitt…all’inizio lei non ne aveva alcuna intenzione ma poi quei due balordi dei suoi amici l’avevano costretta..
Sono una stupida,sono una stupida,se ne esco viva giuro che li ammazzo
Si ripeteva mentre continuava a camminare sempre con più foga,era troppo impegnata a maledirsi mentalmente e a seguire i suoi piedi per accorgersi che qualcuno stava venendo dalla direzione opposta, e gli finì addosso.
-sta attenta a dove metti quei bidoni che chiami piedi Mezzosangue- disse Draco guardandola con sguardo vitreo. Hermione sentendo quella voce si alzò di colpo e lo fissò anche lei con sguardo truce. –semmai sta attento tu Malfoy- sputò lì quasi a volerlo pietrificare.
Il biondo la guardò per qualche secondo prima di scoppiare a ridere. Una risata cattiva,una risata di scherno, una risata piena di derisione. Che fece andare il sangue alla testa di Hermione che perse totalmente la pazienza.
-senti- iniziò puntando un dito contro il petto del ragazzo che non sembrò notarlo minimamente troppo impegnato a deriderla –brutto,lurido,schifoso,assassino..-continuò ma fu subito interrotta da Draco che sentendosi apostrofare con nomi non molto carini aveva smesso di ridere ed ora teneva Hermione premuta contro il muro mentre le stringeva i polsi con forza. I suoi occhi trafissero la ragazza come tremila pugnali,non erano gelidi come al solito…no..erano vuoti,come se non ci fosse anima in quel corpo, come se le mani che la stessero reggendo non avessero vita. E per un secondo Hermione  ebbe paura. E Draco se ne accorse perché strinse ancora di più la presa attorno ai suoi polsi facendole mancare il fiato.
-no senti tu..lurida Mezzosangue,non metterti contro di me,perché potrei non rispondere delle mie azioni..stai giocando con il fuoco mocciosa,e prima di scottarti,ti conviene ritirare la mano- e dopo aver detto questo Malfoy sparì inghiottito dall’oscurità che si stava impadronendo del corridoio.
Hermione cadde a terra dolorante mentre si massaggiava i polsi cercando di far tornare a scorrere il sangue nelle sue mani. Le guardò per un secondo,erano bianchissime e fredde,quasi morte,le facevano male. E allora una piccola lacrima le solcò il volto. L’asciugò velocemente,non doveva piangere,non ora,non lì,non il quel momento,non per uno stupido dolore.
Ripensò alle parole appena pronunciate da Malfoy.
stai giocando con il fuoco mocciosa,e prima di scottarti,ti conviene ritirare la mano.
Ma Hermione si era già scottata. Solamente ancora non lo sapeva.


Ecco a voi il secondo capitolo della mia storia...so che è leggermente penso ma spero vi piaccia
  
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