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Autore: magic mellah    05/08/2013    5 recensioni
 | AtsuYuuka accenni alla GouFubu | Tematiche poco carine e coccolose | Amore fraterno |
~Eccomi qui, con questa coppia che non avrei mai giurato di scrivere. Lol.
Ma mi piace questa coppia ❤.
Allora, immaginate la piccola Yuuka, che è costretta a condividere la sua stanzetta, da un giorno all' altro con Atsuya.
Ecco, tutto questo incomincia alla tenera età di sette anni, ma man mano [?], quando tutti e due cresceranno, cosa accadrà? c:
Se Atsuya si innamorasse di Yuuka? E se non venisse ricambiato?
 
~Momo.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Un po' tutti, Yuuka Gouenji/Julia Blaze
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#6
 
 
« Yuuka-chan. » Disse Atsuya assorto nei suoi pensieri, quando sentì un dolore alla testa.
« Insomma Fubuki, segua la lezione! » La insegnante gli aveva dato un libro in testa.
Ma che ne sapeva lei di quello che provava.
Quello che aveva.
Guardò la sedia vicino alla sua, ormai vuota. Non faceva più sedere nessuno vicino a lui.
E pensare che fino a qualche mese prima la ragazza con le treccine stava seduta vicino a lui... 
Fissò il banco. Quello che mesi prima non aveva la minima traccia di bianco, visto che Yuuka ci disegnava sempre sopra fiori, cuori e altro.
La campanella suonò, e lui si diresse a casa. Stanco.
La sua vita ormai era vuota, priva di qualsiasi svago. 
Tornò a casa, salutando suo fratello Shirou e Shuuya. 
 
Intanto a Osaka una ragazza stava piangendo, pensando al ragazzo dai capelli color salmone.
« Atsuya-san... » Spazzò via le lacrime con la sua manina delicata. « Mi manchi. »
« Yuuka! Scendi qui subito a mangiare! » Gli urlò la zia, ma lei non ci fece caso.
Continuò quello che stava facendo, ovvero tingersi i capelli.
I suoi bei capelli color castano, che il suo ragazzo adorava. I capelli castano che lui diceva assomigliassero alla cioccolata. I capelli castano che il ragazzo toccava sempre affettuosamente. I capelli castano che il rosa odorava sempre, constatando che avevano un buon profumo.
Si asciugò i capelli, guardandosi allo specchio. 
Capelli rosa. Capelli odiosamente rosa.
Lei che prendeva in giro Atsuya dicendogli che aveva capelli azzurri, se li era fatti di quel colore. 
La sua faccia era triste. Aveva gli occhi gonfi di chi piange di nascosto e le labbra stanche di chi sorride per finta.
La porta del bagno -che era appunto dentro alla camera- si aprì, mostrando la zia che la guardava quasi terrorizzata. 
Yuuka si toccò i capelli freneticamente, mentre sentiva su di sè uno sguardo accusatorio.
Ricordava ancora quel giorno orrendo, in cui il fratello tre mesi prima aveva deciso di portarla dal dottore.
Lui le disse che aveva il morbo di parkison. 
Come se non lo aveva già capito.
Il momento in cui il dottore le aveva detto questa cosa, aveva realizzato di essere forse giunta alla morte. 
Ma venne mandata ad Osaka, da uno specialista medico che veniva chiamato "Il guaritore." 
Sapeva che forse la sua vita era giunta alla fine, e pianse.
Quasi diciasette anni, aveva quasi diciasette anni. 
Era ancora giovane, dicevano tutti.
E venne il suo diciasettesimo compleanno, passato da sola in ospedale. 
La sua famiglia forse neanche sapeva di questo, visto che sua zia considerava tutto una minima cosa. Non era di valore la vita per la donna.
Si toccò la pancia dolcemente, immaginandosi di essere una mamma.
Un gesto che le capitava molto spesso, da due mesi.
Immaginava la madre, che era morta dandola alla luce.
Una nuova creatura nasce, mentre un altra vita si spegne. 
Tutto ciò era... buffo. Ogni giorno nascevano milioni di vite, ed altre venivano stroncate. 
E per un momento le aveva anche sfiorato la idea di essere incinta. Dopotutto con Atsuya prima di partire, si erano lasciati ad un atto di passione. 
Si buttò sul letto stancamente, chiudendo gli occhi, mentre tremava e sentiva freddo.
 
circa 2 anni dopo.
 
Atsuya appoggiò il fiore alla lapide. Un crisantemo. 
Da molti era considerato il fiore della morte.
Il bambino che era con lui, basso, aveva si e no circa un anno e mezzo, e toccava la foto che era sulla lapide di marmo.
Una persona che non aveva mai visto.
Atsuya lesse il cognome. Gouenji.
Una donna si affiancò a lui, prendendogli la mano.
Katsuya Gouenji.
« Credo sia meglio andare, Yuuka. So che oggi sono passati due anni dalla morte di tuo padre, ma Hisoka ha la febbre, anche se bassa. »
« Che papà premuroso sei, Atsuya. » Lui arrossì, prendendo in braccio il bambino ed andandosene via, mentre la ragazza sorrideva.
 
 


mellah corner.
aw aw.
no sto ridendo. AHHAHAHAHA.
okay no .u. Io spero che qualcuno ci sia cascato ed abbia creduto che Yuuka sia morta. lol. <3 
Katsuya dovrebbe essere il nome del padre di Shuuya e Yuuka, se non sbaglio. yeeep. 
tipo, io credevo si scrivesse morbo di pattison, visto che su internet stava scritto anche così, ma invece erano solo delle bimbeminchia innamorate di pattison. le avrei uccise in quel momento.
volevo anche uccidere qualcuno visto che quando scrivevo ho cancellato tutto, e ho dovuto riscrivere di nuovo. insomma, era venuta una cosa decisamente lunga, solo che mi scocciavo di continuare çç
ed avrei continuato la fic, ma ne ho altre cento in corso, lol.
ed ora vado. aw aw.
 
mellah. c:
   
 
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