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Autore: Joasteroide42    05/08/2013    5 recensioni
A volte le persone si comportano agendo d' impulso, scrivono delle cose che in realtà non pensano, ma dopotutto sono pensieri privati che nessuno saprà mai. Questo, ovviamente, se non si conta James Potter e di quando trovò il diario di Lily Evans.
Dal capitolo 1:
Mentre James tastava le assi del letto per assicurarsi che lì non ci fosse niente, un quadernetto verde cadde a terra e si spalancò.
James lo prese con l’intenzione di rimetterlo al suo posto, dato che gli appunti di Astronomia Mary aveva detto di averli presi in un quadernetto rosa, ma al suo occhio spuntò la scritta enorme che c’ era nella prima pagina:”DIARIO SEGRETO DI LILY EVANS; STATE ALLA LARGA!”.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emmeline Vance, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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  • Lily ruppe l' uovo che aveva preso poco prima dal frigo per versarne il contenuto nell' impasto. Era tornata a casa Evans da circa un ora e aveva già incominciato a cucinare una torta. Alle mele, per la precisione. Aveva promesso a se stessa che quando sarebbe tornata a Hogwarts avrebbe portato una torta agli elfi domestici, in cambio di quando una notte era fuggita con Sirius alle cucine*.
Continuò a preparare la torta con cura, e stava proprio per metterla nel forno quando suonò il campanello. Sbuffando, e vedendo che nessuno andava ad aprire, si avvicinò alla porta e domandò:-Chi è?-
-Sono Carol- rispose la voce di Carol. Lily aprì la porta, e Carol entrò sorridendo nella stanza.
Lily alzò gli occhi al cielo:- Carol, ci siamo viste un’  ora fa-
-Non importa- replicò lei avvicinandosi al bancone della cucina e sporgendosi per vedere cosa stava facendo la rossa, che era ritornata dall’ altra parte del bancone per prendere una torta.
-Perché stai cucinando una torta?- domandò Carol sistemandosi una ciocca di capelli biondi dietro l’ orecchio, e Lily rispose mettendo finalmente la torta nel forno:-Sono in debito con gli Elfi Domestici-.
Carol alzò un sopracciglio:-E perché non hai cucinato con la magia?-
-Sono in debito, perciò devo impegnarmi a preparare questa torta- replicò Lily scrollando le spalle e richiudendo lo sportello del forno.
-Usciamo?- propose Carol, e Lily scuotè e la testa:-Ora non posso. Devo aspettare che la torta sia pronta, ma possiamo andare più tardi appena la torta è pronta-
-Okay- rispose Carol sedendosi sul tavolo di fronte al bancone.
Lily sorrise:-Sai, potresti evitare di sederti sui tavoli-, ma Carol replicò:-Tua  madre non è in casa ora, tuo padre dorme e tua sorella è in luna di miele. Qual’ è il problema?-
-Che è poco educato sedersi sui tavoli della gente- replicò Lily, scoppiando a ridere. Anche Carol scoppiò a ridere, e si sedette su una sedia del tavolo. Le due chiacchierarono per un po’, poi, quando la torta fu pronta, la incartarono e la lasciarono sul bancone con sopra un biglietto con scritto: “Non mangiare”, nel caso che il padre di Lily si fosse svegliato.
Incominciarono a camminare.
Quel giorno c’ era il sole, e perciò Carol era euforica:-Guardati intorno, Lils, non è meraviglioso?-
-Si- disse Lily cupa. Carol le prese la mano:-Sono certa che prima o poi si risolverà tutto con James. E poi non dovevi non pensarci più?-
-Già … ma è difficile- replicò Lily continuando a camminare. Carol disse per cambiare argomento:-Che ne dici se stasera usciamo con Lisa, Scott e gli altri?Non sanno che sei tornata a casa per Natale, e scommetto sarebbero contentissimi di rivederti!-
-Buona idea!- esclamò Lily diventando più allegra. Così passarono la mattinata passeggiando, ridendo e scherzando, andando a prendere un gelato e ovviamente andando nel loro parco.
Poi alle undici Carol propose:-Possiamo andare a mangiare una pizza!Hanno aperto una pizzeria nuova da poco!-
Così passarono un attimo a casa di entrambe per avvisare i rispettivi genitori che avrebbero mangiato fuori  e intanto Lily potè vedere Marie, la sorella più piccola di Carol che aveva tredici anni e che stava molto simpatica a Lily. La salutò allegramente e chiacchierarono per qualche minuto. Marie, però, non sapeva che Lily andava a Hogwarts e come tutte le altre persone tranne Carol e la famiglia di Lily pensava andasse in un collegio in Irlanda.
Poi Carol e Lily andarono a mangiare in pizzeria, chiacchierando allegramente. Dopo che ebbero mangiato la pizza e dopo aver pagato, le due amiche uscirono dalla pizzeria.
-Ora devo andare a casa. Mi dispiace ma non ho ancora terminato i miei compiti e questo pomeriggio vorrei finirli … - si scusò Lily, e Carol annuì:- Anch’ io devo finire i miei compiti … -
-Puoi venire a casa mia e li facciamo insieme!Beh, non proprio insieme perché facciamo materie diverse, ma allo stesso tavolo!-.
Così entrambe andarono a casa di Lily e si misero a fare i compiti e non  si rivolsero la parola fino alle sedici, quando Lily si alzò e le domandò:-Vuoi dei biscotti al cioccolato?Gli ha comprati oggi mia madre … -
-Certo, grazie- replicò Carol non distogliendo lo sguardo dalla pergamena. Era concentrata su un problema di matematica particolarmente complicato, e la matematica non era mai stata il suo forte.
Lily riempì un piattino di biscotti al cioccolato e prese due bicchieri dalla credenza, lì riempì di succo d’ arancia e ritornò al tavolo sedendosi con il tutto . Mise il piattino con i biscotti in mezzo a lei e Carol, e un bicchiere di fronte alla bionda e uno di fronte a se stessa. Poi riprese il suo saggio di incantesimi. Ogni tanto prendevano dei biscotti dal piattino o  bevevano del succo d’ arancia.
Alle diciotto, Lily e Carol annunciarono all’ unisono:-Ho finito!-.
Si guardarono per un attimo, sbalordite, e poi scoppiarono a ridere.
Quella sera Carol mangiò a casa di Lily, e poi entrambe si vestirono per andare dai loro amici. Carol non aveva la minima voglia di tornare a casa sua per prendere degli altri vestiti, così Lily le presto un vestito rosa molto carino, mentre la rossa ne indossò uno bianco un po’ a sbuffo  decorato con dei piccoli fiorellini bianchi che le arrivava fino alle ginocchia.
Naturalmente si misero anche un golfino sopra per non prendere troppo freddo, ma d’ altronde sarebbero comunque state quasi tutto il tempo al chiuso, perciò questa precauzione era superflua. Dato che al signor Evans era venuta un po’ di febbre, la madre di Lily accompagnò loro davanti al bar che era nello stesso edificio in cui si trovava casa di Scott.
Anne avvertì le due ragazze prima che uscissero dall’ auto :-Vi vengo a prendere alle undici, capito?Non un minuto di più-
-Ma, mamma, non li vedo quasi mai … - la supplicò Lily, e allora Anne sorrise:-D’ accordo, alle undici e mezza, ma poi a quell’ ora ti vengo a prendere, domani ti svegli alle sei … -
-Grazie mamma!- esultò Lily dando un bacio sulla guancia alla madre. Poi Carol e Lily entrarono nel bar, ma Carol prima di Lily, e aspettava che la bionda la chiamasse. Voleva fare una sorpresa ai suoi amici.
-Ciao Carol!- esclamò Lisa, (una ragazza della sua età dai capelli castano scuro e gli occhi verdi). Anche gli altri stavano per salutarla, ma Carol gli precedette:-Ciao ragazzi, ehm … c’è qualcuno con me-
-Chi?- domandò Michelle, un’ altra ragazza dai capelli rosso chiaro (molto più chiaro di Lily, quelli di Michelle erano proprio color carota).
Carol sorrise, e poi disse ad alta voce, dato che la porta d’ ingresso era ancora aperta:-Puoi venire-.
Lily entrò sorridendo nel locale, e la bocca di tutti si curvò in una “O” perfetta, e poi … tutti si buttarono addosso a lei.
-Ah!Ragazzi!Lasciatemi respirare!- esclamò Lily. Gli altri la fecero rialzare, ma continuarono a investirla di abbracci.
Prima quello di Lisa, poi Michelle, poi Barbara (un'altra ragazza dai capelli castani e gli occhi marrone scuro), e infine Scott.
-Scott!Mi stai stritolando!- si lamentò Lily, ma Scott non la lasciò andare, ridendo. Poi sentì qualcuno scompigliarle i capelli ed esclamò:-Ricky!Mi sembrava strano non mi avessi ancora abbracciato!-
Ricky sbuffò:-Vedo che sei tornata tra noi comuni mortali-
-Mmh … tutto bene?- domandò Lily non capendo, e Scott rispose al posto di Ricky:-E’ offeso perché ci hai abbandonati per quel collegio in Irlanda-
-Io non sono offeso!- ribattè Ricky, e poi disse a Lily:-Però sei mancata a tutti!-
Scott annuì. Scott e Richky erano migliori amici dall’ asilo ed erano inseparabili, e ora con una certa fitta allo stomaco Lily ricordò che conosceva altre due persone così inseparabili: James Potter e Sirius Black.
Scott era biondo con gli occhi azzurri, mentre Riley era castano con gli occhi verdi, ma un verde leggermente più chiaro di quello verde smeraldo di Lily.
Lily sorrise a entrambi, e Lisa esclamò:-Allora?Che mi racconti?E con i ragazzi?-
Richky e Scott sbuffarono, pensando a quando pettegole fossero a volte le ragazze.
-Mmh … niente di che. Davvero- chiarì la rossa, e poi tutti cambiarono argomento. Presero tutti una bibita come la  Coca Cola e una Fanta e chiacchierarono un po’ in quel locale. Esattamente fino alle dieci, poi tutti salirono al piano superiore, nell’ appartamento di Scott.
-I miei genitori sono fuori, perciò … brindiamo!- esclamò Scott estrasse dei bicchieri di plastica dalla credenza e riempì ognuno di un po’ di birra.
Poi, quando tutti ebbero un bicchiere, Scott urlò:-A Lily!-
-A Lily!- esclamò Barbara.
-A Lily!- affermò Riley.
-A Lily- sorrise Carol.
-A Lily!- replicò Lisa entusiasta.
-A Lils!- disse Michelle, e Lily arrossì. Poi fecero tutti “cin- cin” e bevvero un bicchiere di birra.
Lily non bevette altro oltre quel bicchiere, non aveva la minima intenzione di ubriacarsi proprio la sera prima del ritorno a Hogwarts.
Il resto della serata passò serenamente, a parte quando Lisa le chiese, in un momento in cui erano sole:-Non ci credo che non c’ è nessun ragazzo. Uno deve esserci-
-Beh, uno c’ è, ma … -
-Come si chiama?- domandò Lisa interessata. Non voleva essere invadente, Lily lo sapeva, ma era comunque imbarazzata, e disse arrossendo lievemente:-Ehm … frequenta il mio collegio … si chiama James-
Ma prima che potesse dire altro, tutti si unirono a un ballo di gruppo, così Lily fu tolta dall’ imbarazzo a dover parlare di James.
Poi Lily continuò a divertirsi come non mai con tutti i suoi amici, fino a quando alle undici e mezza  la madre di Lily venne a prendere la figlia e Carol.
Lily salutò tutti uno ad una, e promise loro che quando sarebbe tornata a fine giugno li avrebbe visti di certo.
Poi Carol e Lily tornarono a casa di Lily, e Carol passò la notte lì. Chiacchierarono fino a tardi, fino a quasi l’ una, e poi si addormentarono.
Il mattino dopo, a Londra, invece …
DRIIIIN!!!
James si svegliò di soprassalto, imprecando.
-Stupida sveglia del cavolo- borbottò Sirius infilando la testa sotto al cuscino, ma Remus si rialzò quasi immediatamente.
-Sbrigatevi, se non volete arrivare in ritardo … -  consigliò loro Remus dirigendosi in bagno.
-Ritardo?Ritardo per cosa?- domandò James a Sirius, e Sirius bofonchiò:-Non ne ho idea-. E richiusero entrambi gli occhi.
Quando Remus uscì dal bagno, lavato e vestito, esclamò, stupefatto:-Non vi siete ancora alzati??!-
-No, Lunastorta, cosa c’ è di tanto importante?- domandò Sirius non capendo  e aprendo gli occhi, e Remus disse esasperato:-Siete due dementi!Oggi ritorniamo a Hogwarts!Ricordate?!-
-Oh, cazzo- sibilò James alzandosi di scatto, e così Sirius. Entrambi si prepararono in molto in fretta, e stavano per andare a fare colazione quando Remus li fermò:-Non c' è tempo per fare colazione. Mangeremo dei dolci nel treno dalla signora anziana che li vende...-
-Mildred!- esclamò Sirius, e James e Remus gli lanciarono un occhiata confusa.
-La donna del carretto? Mildred!Non vi dice niente?- domandò Sirius sorpreso, e loro scossero la testa.
-Se fossi in voi mi vergognerei, è da anni che quella donna ci dà dei dolci e voi non avete la più pallida idea di chi sia-
-Esattamente, ed è preoccupante che tu lo sappia, Felpato- replicò Remus mentre James annuiva, e poi Lunastorta aggiunse:-Andiamo, ora-
Così salutarono i genitori di James e con i loro bauli si smaterializzarono in un angolo davanti alla stazione King's Cross dove per fortuna nessuno li vide. Poi finalmente entrarono nella rinomata stazione. Da lontano, vicino al binario nove e dieci, scorsero due figure famigliari.
Una era una ragazza dai capelli rosso scuro che le arrivavano fino al seno con indosso un paio di jeans e una camicetta bianca, mentre l' altra era anche lei una ragazza, ma piuttosto alta, dai lunghi capelli biondi e ondulati, che indossava un maglioncino verde e anche lei un paio di jeans.
Erano Lily e Carol, che erano accompagnati da due adulti che James presumette fossero i genitori di Lily. I tre ragazzi si avvicinarono.
-Ciao Lily!Carol!- esclamò Sirius allegramente, e Remus gli tirò una gomitata, per poi dire:-Ciao ragazze, salve signori Evans-
-Salve- disse James un po’ imbarazzato.
-Piacere di conoscervi, Anne Evans- disse la donna dai capelli rossi e gli occhi azzurri  che doveva essere la madre di Lily. Strinse la mano di tutti i tre ragazzi, e ogni ragazzo le disse il proprio nome mentre le stringeva la mano. Quando James disse il suo nome, Lily notò che sua madre si fermò un secondo di più a osservare lui. Ma fu solo un secondo, perciò gli altri non lo notarono.
Lily capiva il perché sua madre lo avesse scrutato più a lungo degli altri. La sera prima, mentre stava andando in bagno e Carol l’ aspettava in camera, aveva incontrato sua madre e le aveva raccontato brevemente e con una sintesi molto veloce quello che era successo. Sua madre l’ aveva abbracciata, e l’ aveva anche rassicurata che con il tempo sarebbe andato tutto molto meglio. Lily ne dubitava vivamente, anche se era contenta di essersi chiarita con James.
-Io sono il padre di Lily, Mason Evans- disse a sua volta sorridendo il padre di Lily a tutti i tre ragazzi. Si era svegliato il mattino senza più la febbre, e sebbene lei e sua madre avessero insistito perché rimanesse a casa a riposarsi, lui aveva ignorato i loro consigli ed era venuto ad accompagnare anche lui sua figlia alla stazione.
Strinse la mano anche lui a tutti e tre i ragazzi.
Poi Carol sorrise:-Divertitevi a Hogwarts-
-Ti scriveremo, Carol!Addio!- disse Sirius con fare melodrammatico, e Carol rise:-Si, ci credo di sicuro!Comunque, sul serio divertitevi e fate una foto a un Ippogrifo, Lily non me ne ha mai mandata una…-
-E non succederà presto- la interruppe Lily con un occhiata truce, ma lasciandosi scappare poi un sorriso.
Lily guardò i suoi genitori e sorrise loro:-Beh, sarà meglio che vada … se non voglio perdere il treno … -
-Certo. Scrivici, mi raccomando!- la avvertì  Mason, e lei annuì dandogli un bacio sulla guancia. Poi ne diede uno a sua madre e disse a tutti e due:-Chissà … magari se non avrò troppo da studiare tornerò per le vacanze di Pasqua-
-Lo spero. In ogni caso stai bene, studia e divertiti!- disse Anne, e Lily annuì:-Certo, mamma. Grazie-
Poi abbracciò Carol con un abbraccio stritolatore, e le mormorò all’ orecchio, in modo che solo lei potesse sentirla:-E mi raccomando, manda a Andrew un paio di schiaffi da parte mia-
-Non mi interessa più Andrew- mormorò di nuovo Carol con lo stesso tono di voce. Lily sorrise e poi si staccarono. Carol guardò un secondo Remus, e ritornando poi a guardare Lily, vide che il sorriso della rossa era più largo di prima.
Remus, Sirius e James diedero un abbraccio veloce a Carol (anche se quello di Remus durò appena un secondo in più) e salutarono educatamente i signori Evans.
-Ciao!Mi mancherete!- esclamò Lily rivolta a tutti e tre e con un sorriso attraversò la barriera che portava al Binario nove e tre quarti.
Velocemente l’ attraversarono anche i tre, per poi guardarsi intorno.
I gufi strepitavano e cinguettavano nei carrelli di molti studenti. Alcuni indossavano già la divisa, altri no. Alcune ragazze avevano gatti di vari colori: rossi,  neri , bianchi …
L’ odore dei sassi della ferrovia e il chiacchiericcio degli studenti rendeva quel luogo ancora più magico.
-Bene, Lils, che hai fatto ier … o c’ è Pete!- esclamò Sirius alzando le braccia con fare forse un po’ troppo entusiasta.
Lily alzò gli occhi al cielo, e James disse a Sirius, guardandosi intorno:-Ma dov’ è che lo  vedi?Io non riesco proprio a vederlo da nessuna parte!-
-E’ là!Te lo assicuro!Peteerr … - Sirius si sbracciò ancora di più per farsi notare, indicando un punto un po’ distante, ma sempre vicino al treno.
-Smettila di fare tutto questo casin … - ma non riuscì a finire la frase perché Sirius lo prese per il colletto trascinandolo verso Peter.
James fece dardaneggiare lo sguardo dai suoi amici a Lily, e lei capì che stava decidendo se stare con loro o con lei.
Lily si guardò intorno, cercando una persona che conosceva per liberarsi dall’ impiccio di dover far conversazione e principalmente per evitare James. Aveva deciso di stargli lontano, ma era difficile se lui complicava le cose a quel modo!
Finalmente, nella sua disperata ricerca con lo sguardo, Lily vide Jane Carter poco distante con il suo carrello con il baule e sopra una gabbia che conteneva una civetta piumata rossiccia e bianca.
Guardò James e gli disse frettolosamente:-Scusami,  devo andare a salutare Jane … - e più veloce di un fulmine si allontanò da James per dirigersi verso Jane.
Jane Carter* era una delle ragazze più belle di tutta Hogwarts, e alcuni osavano addirittura dire che fosse la più bella in assoluto.
Jane era più alta di Lily, ma più bassa di Carol. Era perfettamente nella media. In quel momento stava guardando trafficando con il baule per farlo stare dritto. Quando ci riuscì, il suo viso si aprì in un sorriso soddisfatto.
Jane aveva dei capelli biondo scuro che le arrivavano di una spanna sotto le spalle. I capelli erano lisci, ma non del tutto e avevano una tendenza lievemente ondulata.
Aveva delle labbra bellissime. Carnose, e fatte bene come in un dipinto creato da un pittore di prestigio.
Ma la cosa che colpiva di più di Jane erano gli occhi. Lily non aveva mai visto nessun altro con degli occhi del genere. Non erano azzurri, e nemmeno castani, e neanche verdi. Erano di un blu intenso, così intenso che sembrava quasi uscito da una favola. Quegli occhi erano incredibili, quasi surreali.
Jane aveva un bel fisico, e anche un viso molto bello. I tratti erano dolci e lievi, come se fossero stati creati con una cura innaturale.
Non indossava ancora la divisa, anzi aveva una giacchetta azzurro e dei pantaloni  neri, ma teneva al collo la sciarpa della sua Casa: Tassorosso.
Lily a volte si chiedeva come mai Jane non fosse a Corvonero. Era brillante, sveglia e  pronta di mente, eppure era finita a Tassorosso.
Non che Lily avesse nulla contro i Tassorosso, ma Jane era una ragazza davvero molto intelligente e perciò a volte pensava che sarebbe dovuta finire a Corvonero.
Per precisare, a differenza della maggior parte delle ragazze così belle che normalmente erano delle oche, Jane non lo era affatto.
Oltre a essere intelligente, era anche simpatica, spiritosa, leale e, che Lily ricordasse, l’ unico ragazzo con cui era uscito si chiamava Dick, ed era successo l’ anno prima, ma si erano frequentati solo per un paio di settimane.
A parte lui, Jane non aveva mai avuto ragazzi, anche se la  maggior parte di Hogwarts pensava il contrario, dato che è difficile che una ragazza così bella resti sola.
Be’, ovviamente, Jane aveva avuto dei “corteggiatori” ma lei non si era mai mostrata particolarmente interessata a nessuno di loro.
-Jane!- esclamò Lily con forse troppo entusiasmo. Jane  la guardò sorpresa, e la salutò cercando di nascondere la propria perplessità:-Oh, ciao Lily!-.
In effetti, la sorpresa era dovuta. Lei e Lily erano in rapporti amichevoli, ma non in stretta confidenza e Lily si chiese se non avesse esagerato con l’ entusiasmo.
Decise comunque di non desistere e domandò allegramente:-Ti sei divertita durante le vacanze?-
-Be’, i primi giorni non molto, in realtà. Sono talmente sfigata che mi è venuta la febbre durante le vacanze … tu come stai?- domandò Jane dopo aver alzato gli occhi al cielo per la sua sfortuna.
Lily si accorse che non doveva nemmeno sforzarsi molto per fare conversazione con Jane, dato che lei era piuttosto simpatica e la conversazione scorrevole.
-Io bene ma … cosa hai avuto di preciso?Sei stata tanto male?- chiese Lily seriamente interessata, ma Jane scrollò le spalle, mentre un sorrisetto le saliva sulle labbra, e rispose:-Be’, solo per i primi giorni, infondo … e in quelli successivi sono successe tante cose belle … -
-Per esempio?- le domandò Lily incuriosita, ma Jane non poté rispondere perché un Tassorosso del loro stesso anno si avvicinò a lei e le tappà le labbra con un bacio.
Jane lo ricambiò sorridendo, con un lampo di felicità negli occhi.
Il ragazzo aveva i capelli neri e gli occhi verde scuro (più scuri di quelli di Lily) e indossava già la divisa.
 
Si chiamava Josh  Varren, da quello che Lily ricordava, ma non sapeva altro di lui.
Jane si staccò un secondo da lui e mimò a Lily con le labbra, velocemente:-Questa è una di quelle cose belle di cui parlavo-.
Lily ridacchiò, ma quello che a quanto pare doveva essere il nuovo ragazzo di Jane non sembrò rendersene conto o curarsene e baciò di nuovo Jane.
Lily sorrise a quella scena. Era bello vedere due ragazzi che erano innamorati, che erano felici …
Per un attimo, come in un sogno, vide che al posto di Jane c’ era lei, e un ragazzo dai capelli neri ma molto più spettinati di quelli di Josh la baciava nello stesso modo appassionato …
Si riscosse bruscamente dai suoi pensieri e neanche un secondo dopo Josh si staccò da Jane, porgendo la mano a Lily:-Piacere, Josh Varren, tu sei Lily Evans, giusto?-
-Sì. Piacere- disse Lily cortese stringendogli la mano. Dopo che si furono presentati, Josh disse a Jane:-Ehm, Jane, andiamo a cercare uno scompartimento?-
-Oh, certo. Lily ti dispiace … - stava dicendo Jane, ma Lily la interruppe:-No, no nessun problema!Andate pure!-
-Oh, d’ accordo, allora … ciao- disse Jane iniziando a camminare verso il treno con Josh che salutò Lily con la mano.
Lily ricambiò il saluto con la mano a Josh e disse sorridendo a sua volta a Jane:-Ci vediamo in giro-.
Così Jane e Josh salirono sul treno. Lily si guardò intorno e osservò con piacere che James si era avvicinato agli altri malandrini, ma notò con ancora più piacere che Marlene, che doveva essere appena arrivata, si stava dirigendo verso di lei.
-C
iao Lene!- la salutò allegramente Lily, ma Marlene non la stava guardando. Fissava un punto imprecisato oltre la la spalla di Lily. La rossa si voltò in quella direzione ma non vide nessuno.
Finalmente Marlene sembrò notarla:-Oh, ciao, Lils!Ti stavo cercando!-. Lily suppose che Marlene prima stesse cercando proprio lei mentre guardava in una direzione e lasciò perdere.
Intanto, dai Malandrini...
-Che peccato che eri in vacanza Pete, altrimenti saresti potuto venire anche tu a Londra!- esclamò James dispiaciuto che l' amico non fosse venuto.
-Mi dispiace, ma sarà per un altra volta...- disse Peter, e Sirius annuì:-Giusto!Poi sono successe tante cose con Jam ... oh, c'è Emmeline! EMMELINE!- tutti si voltarono nella direzione indicata da Sirius e videro poco distante da lì Emmeline che conversava con una ragazza, Grace , (un prefetto, per precisione)del sesto anno di Corvonero a proposito degli orari.
Sirius si avvicinò a Emmeline mentre gli altri Malandrini stavano ancora chiacchierando, e la prese per la vita facendola alzare da terra.
Emmeline presa alla sprovvista, strillò:-AH!Che diavolo succed...-. Poi quando Sirius la rimise a terra, Emmeline potè vedere la faccia del suo "assalitore" e alzò gli occhi al cielo:-Avrei dovuto immaginarlo-
-Ciao Emmeline!Ti sono mancato?- domandò Sirius allegramente, e Emmeline inarcò un soppracciglio:-Ci siamo visti ieri-
-Non ha importanza... ehi, perchè quel ragazzo mi sta guardando male?- domandò Sirius a Emmeline. Emmeline si girò e vide David Wilson poco distante, che scrutava Sirius con un  odio crescente.
-Oh, è David, il mio ex, ricordi... in biblioteca?- chiese Emmeline a Sirius voltando con decisione le spalle a David.
-Oh, giusto, avevo dimenticato...- fu la risposta di Sirius, che sentì una nodo nella stomaco di cui non volle approfondire la motivazione.
-Voi due state insieme?- chiese a sorpresa Grace, una ragazza dai capelli biondo sporco , bassetta e con delle lentiggini sul viso.
Emmeline e Sirius strabuzzarono gli occhi. Evitarono accuratamente di guardarsi e Emmeline rispose arrossendo leggermente:-Cosa.... noi non.. certo che no!-
-Emmeline e io non... Emmeline vuoi venire a salutare Lily?- domandò Sirius sviando l' argomento.
-Certo!Ciao Grace!- disse Emmeline cogliendo al volo l' occasione e allontanandosi da Grace prima che potesse fare altre domande inopportune.
Il viaggio in treno fu piuttosto tranquillo.
Lily stette nel solito scompartimento con le sue amiche, (dopo che Alice ebbe salutato Frank dandogli un bacio mozzafiato sulle labbra) mentre James stette con gli altri Malandrini e con Frank.
Quando arrivarono al castello,  mancava un ora alla cena.
Lily era davvero molto stanca e avrebbe voluto e avrebbe voluto riposarsi ma prima doveva portare la torta agli elfi se non foleva che ammuffisse.
Nel suo tragitto verso le cucine, però, incontrò  Sirius, che le domandò divertito:-Che ci fai con quella torta?Hai fame, Lisl?-
Lily alzò gli occhi al cielo:-Non è per me, ma per gli elfi domestici-
-E perchè vuoi portare loro una torta?- chiese Sirius confuso, e Lily spiegò:-Ti ricordi quando prima di Nartale siamo andati nelle cucine di notte e loro ci hanno preparato tutta quella roba?Ecco, voglio ricambiare il favore...-
-Se vuoi gliela porto io, stavo già andando in cucina...- propose Sirius. Lily esitò un momento, ma concluse mentalmente che era davvero stanca e quindi acconsentì:-D'accordo, grazie-
-Figurati- ribattè Sirius. Lily gli diede la torta e se ne andò.
-Bene, ora non devo neanche andare più in cucina a mangiare, direi che questa basta- mormorò Sirius  quando la rossa se ne fu andata. E sorridendo, si avviò in Sala Comune con l' intenzione di mangiare quella torta che doveva essere ottima.
I giorni seguenti non furono molto belli per James. Lily lo evitava continuamente, e quando aveva chiesto alla ragazza come stasse durante una delle ronde lei gli rispose con un veloce:-Bene, grazie- per poi avanzare il passo e superarlo.  Durante l' ora di Erbologia James aveva provato qualche volta a parlarle dato che erano vicini di banco, ma lei rispondeva sempre piuttosto esurientemente e con l' aria di non aver voglia di fare conversazione. James sapeva che la rossa aveva bisogno di tempo per riflettere, ma avrebbe preferito centomila volta che Lily gli urlasse contro anzichè evitarlo in quel modo.
Anche per Lily le cose non stavano andando umolto bene. Da un a parte gli mancava James, ma da un altra voleva stargli il più lontano possibile al momento ed era davvero difficile farlo dato che James era della sua stessa Casa, del suo stesso anno e di conseguenza seguivano quasi tutte le stesse materie.
Gennaio intanto passava, e il peso dei M.A.G.O si faceva sentire sempre di più.
Con l' inizio del nuovo quadrimestre i professori avevao aumentato notevolmente la quantità di studio, ed era tutto piuttosto irritante per tutti gli alunni del settimo anno.
Le cose tra James e Lily intanto non miglioravano, ed è proprio a questo che James stava pensando il 25 gennaio a colazione  quando i Malandrini, Frank e le ragazze (tranne Lily che non era ancora scesa in Sala Grande) si avvicinarono a lui.
-Dobbiamo organizzare una festa a sorpresa per Lily, sabato è il suo compleanno... devi darci una mano - disse Frank senza giri di parole.
James alzò gli occhi dal piatto:-Nel caso che tu non te ne sia accorto, Frank, Lily non vuole vedermi-
-Non fare il guastafeste, James!Sarà divertente!- esclamò Sirius entusiasta, ma James ribattè:-Sono sicuro che non le farebbe piacere che partecipassi anch' io-.
Mary intervenne:-James, Lily ti vuole bene-. Marlene fece uno sbuffo irritato, ma non disse nulla.
-E poi, più siamo ad occuparcene...- dissse Remus, e Emmeline concluse:-Meglio è-.
-Sarà divertente- aggiunse Peter, e Alice disse sorridendo:-E poi, sarà una festa grandiosa dato che è stata mia l' idea-.
Con un sospiro, James acconsentì.
Così passarono i giorni seguenti a occuparsi dei regali, degli addobbi per la festa, dei dolci da farsi preparare dagli elfi e chi ne ha più ne metta.
Finchè il 30 gennaio arrivò. Aveva nevicato tutta la notte e aveva smesso solo da un ora quando Lily si svegliò alle nove. Le altre stavano ancora dormendo e dopo essersi vestita andò in Sala Comune. Li ammirò la neve dalla finestra, felice. Da ora aveva diciotto anni, e non era più maggiorenne solo nel mondo magico, ma anche in quello babbano.
Lily adorava il suo compleanno. Era un giorno in cui era obbligata ad essere felice, e un giorno in cui si sentiva speciale. Nessuno avrebbe potuto rovinare quel giorno.
Dopo pochi secondi, però si sentì chiamare:-Lily?-
La rossa si voltò e vide James.
-Oh, ciao- disse la rossa sorpresa, e James disse sorridendo:-Buon compleanno!-.
-Grazie-replicò Lily e stava già per andarsene quando James la fermò:-Aspetta, ho il tuo regalo di compleanno-. Le porse un pacchetto verde.
Lily lo guardò sorpresa:-Oh, grazie ma... non dovevi...-
James scrollò le spalle. Lily prese il pacchetto e lo aprì.



3 anni prima, 6 dicembre, Hogsmeade
 
Un gruppo di ragazzine di circa quattordici anni camminava incuriosito tra le vie acciottolate di Hogsmeade. Di quel gruppo facevano parte quattro persone: Mary Mcdonald, Alice Prestert, Marlene Mckinnon e Lily Evans. Allora Lily aveva quattordici anni, e portava i capelli fino alle spalle.
Gli occhi verdi erano stupendi come sempre, ma i lineamenti, il volto, era più giovane. Anche le altre ragazzine avevano quattordici anni, e tutte sembravano attratte dalle vetrine e dalla folla che si aggirava per Hogsmeade.
-Pura libertà!Dopo due mesi finalmente possiamo andarcene in giro per Hogsmeade!- esclamò Mary allegramente, e Lily confermò:-Già, non vedevo l’ ora…credi che dai Tre Manici di Scopa facciano le cioccolate calde? Ho proprio voglia di prenderne una…- .
Alice replicò:-Bene, anzi, è perfetto dato che ci siamo quà davanti!- Le altre scoppiarono a ridere, sorprese di non aver notato prima di essere già lì. Così si avvicinarono alla porta d’ ingresso del locale, ma a un certo punto Mary si fermò di colpo, e si guardà intorno.
-Se stai cercando Burtlett, non credo sia qui, non lo vedo da nessuna parte- disse Lily con nonchalance. Burtlett era un ragazzo di Grifondoro del quinto anno, e per cui Mary si era prese una cotta da almeno un mese. -Eh?Cosa?Io non sto cercando Burtlett, nient’ affatto…-
-See certo come no- dissero all’ unisono Alice e Marlene. Poi trasportarono di peso Mary a braccietto fino alla porta del locale, ma si bloccarono di nuovo perché videro che Lily si era fermata.
 -Lily?- domandò lice non vedendola muoversi di un millimetro. Lily replicò voltandosi verso di loro:-Arrivo tra un minuto… ho visto una vetrina interessante-
-Okay, intanto noi entriamo a prendere i posti- rispose Marlene, e un attimo dopo entrarono nel locale.
Nel frattempo Lily si era avvicinata a una vetrina lì vicino. Era stata quella ad attirare la sua attenzione. Si ritrovò di fronte alla vetrina e osservò affascinata un carillon che c’ era dentro. Era dorato e verde, e una ballerina dai capelli rossi e gli occhi verdi come Lily danzava leggera.
Degli spruzzi di scintille blu, viola, rossi, bianchi, gialli e argentati uscivano dal carillon, dal quale, anche da attraverso al vetro, proveniva la musica più bella che Lily avesse mai sentito finora. Era una musica classica, dolce, delicata, come una ninna nanna. Lily chiuse gli occhi, beandosi di quell’ armonia.
Intanto, poco più in là, di fronte a Zonko… -Non so per quale motivo mi sono riuscito convincere a venire in un negozio di scherzi…- borbottò Remus contrariato.
-Smettila di fare il guastafeste, Rem.E poi potrebbero essere utili per infastidire Mocciosus, capisci quello che voglio dire, James?- ribattè Sirius con un sorrisetto, e James rispose, anche lui sorridendo:-Capisco benissimo, Felpato…ehi, io vi raggiungo tra cinque minuti- aggiunse poi James osservando una vetrina poco più in là, in particolare una chioma dai capelli rosso scuro.
-D’ accordo- rispose Sirius spiccio senza neanche guardare dove andava James. Peter annuì, e gli altri tre Malandrini entrarono nell negozio.
L’u ltima frase che James sentì loro pronunciare prima che entrassero fu quella di Remus, che chiedeva preoccupato a Sirius:-Stavi scherzando, a proposito di Piton, vero?-
James sorrise di nuovo e poi si diresse verso Lily. Quando arrivò a destinazione. Notò che Lily aveva gli occhi chiusi, e perciò non si era accorta di lui. Così si mise dietro di lei e le sussurrò a un orecchio:-Evans-
 E addio pace interiore… pensò Lily rassegnata.
Aprì gli occhi e disse secca, voltandosi verso di lui:-Potter- James si passò una mano tra i capelli, al che Lily alzò gli occhi al cielo.
Poi il moro le domandò, essendo ormai di fianco a lei:-Bella giornata, vero?-
-Ora non più- sibilò Lily tra i denti a bassa voce. James le chiese fingendo di non aver sentito:-Come, scusa?-
 -Mmh…niente- rispose Lily voltandosi dall’ altra parte per non mostrare che stava sorridendo.
 -Dovremmo essere qua insieme, lo sai- disse James con fare un po’ arrogante.
Il sorriso svanì dalle labbra di Lily, che si voltò verso di lui e replicò:-No, non credo-
-Si, invece- ribattè James cocciuto, e Lily disse esasperata:-Sai, non so davvero che ti prende quest’ anno. Insomma, già gli altri anni eri abbastanza insopportabile. Ma ora hai superato di gran lunga i tuoi standard. Non ne ho idea del motivo, probabilmente perché ti sei montato la testa ancora di più con tutte quelle ragazzine che ti sei portato a Hogsmeade l’ anno scorso, ma è tutto l’ anno che mi chiedi costantemente, incessantemente di uscire-
-E non ho intenzione di smetterla fino a quando mi dirai di sì- rispose James con noncuranza. Lily rise:-Dovrai aspettare molto, allora-
 -Ho tutto il tempo, Evans- ribattè James. Lily lo fulminò lo sguardo:- Con “Dovrai aspettare molto”, intendevo “Non ti dirò mai di sì”, chiaro, Potter?-
 -Come sei pessimista, Evans-
-Sai, Potter, ti do un consiglio: se vuoi uscire con una ragazza, evita di tormentare il suo migliore amico-
-Quello non sa nemmeno cos’ è l’ amicizia- bofonchiò James, e Lily ribattè pungente:-Perché tu lo sai, vero, Potter?-
-Ne so più di lui. E comunque, se Piton è così un buon amico, come mai non siete quà insieme?- disse brusco James, e Lily mormorò:-Io…aveva un impegno-
-Remus mi ha detto di averlo visto prima in giro per Hogsmeade… insieme ad Avery e Mulciber- disse James, e Lily ribattè, irritata:-E allora?Non vuol dire niente!Anch’ io sono qua con le mie amiche, sono appena entrate dentro ai Tre Manici di Scopa!-
 -Peccato che Alice, Marlene e Mary siano persone un po’ più raccomandabili di Avery e Mulciber-
-Di un po’, Potter, non ti hanno mai insegnato a farti gli affaracci tuoi?- .
James stava per dire qualcosa, ma Lily lo precedette, aggiungendo:-Shh.. taci un secondo-.
Il carillon aveva appena suonato una nota stupenda, che sembrava fatta da una sirena. Ascoltò ancora la musica del carillon, guardandolo incantata. -Ti piace quel carillon?- domandò James facendo dardaneggiare lo sguardo dal carillon a Lily.
-Si…molto- rispose Lily fissando strabiliata il carillon.
·          -Perché non lo prendi?- le chiese James con nonchalance. In realtà Lily ci aveva pensato, ma sul carillon c’ era attaccato un piccola bigliettino con il pezzo, ed era decisamente troppo salato per il salvadanaio di Lily. Non che fosse povera, ma non era nemmeno ricca e quel carillon non poteva permetterselo.
·         -Perché si- rispose Lily, versognandosi un po’ a spiegare la vera ragione. James spostò un secondo lo sguardo su Zonko, e vide che Sirius stava guardando fuori dalla finestra con un espressione preoccupata in volto, sicuramente si stava domandando dove fosse. Perciò disse con un sospiro:-Ora devo andare…mi stanno aspettando. Può darsi che la prossima volta saremo insieme quà…-
·         -Sognare non ti costa nulla, Potter- rispose Lily scrollando le spalle. James sorrise e poi le sussurrò di nuovo all’ orecchio:-E chissà… magari un giorno riceverai da qualcuno quel carillon…-.
Lily si voltò verso di lui sconcertata, ma vide che si era già allontanato.
·          E quando stava per ritornare da Zonko si voltò verso di lei, e le fece l’ occhiolino. Lily lo guardo ancora più sconcertata, e poi entrò piuttosto perplessa nel locale dei Tre Manici di Scopa.


30 gennaio, Sala Comune di Grifondoro, adesso


  •  

  • Lily restò a guardare il carillon a bocca aperta, e boccheggiò:-Io…tu…come hai fatto a...-. James scrollò di nuovo le spalle:-Ho una buona memoria-.
    E senza nessun preavviso, la rossa gli gettò le braccia al collo, abbracciandolo. Per un attimo, James rimase piuttosto sorpreso, ma poi ricambiò l’ abbraccio,
    -Ricordi… ricordi quando ti ho detto che un gesto vale più di mille parole?- mormorò Lily sempre abbracciandolo.
    -Si?- disse James titubante, e Lily sussurrò sorridendo:-Questo è uno di quei gesti di cui parlavo-.
    Finalmente ora Lily sapeva che poteva fidarsi di lui. Non aveva più bisogno di riflettere.
    James sorrise a sua volta. Lily si sentì felice come non si sentiva felice da tempo, e pensò che il giorno del suo compleanno non sarebbe potuto andare meglio.
NOTE DELL' AUTRICE: E finalmente Lily e James hanno fatto pace !Spero che il capitolo vi sia piaciuto!Stanotte parto in Marocco in vacanza e starò via circa otto giorni, spero di riuscire a rispondere alle recensioni con il cellulare là se ci sarà la connessione o in caso contrario lo farò al mio ritorno!A presto!
  
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