Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: NatureGirl    05/08/2013    0 recensioni
Frances, con il suo passato che le ha lasciato una ferita incurabile nel cuore, si trova ad affrontare un amico innamorato di una persona che non può ricambiare il suo amore. Tra consigli e considerazioni su cosa sia la vita per Frances, ci si ritrova a viaggiare tra il suo passato che sta per ritornare a dirle la verità taciuta solo per...amore.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Non è giusto!-
Il ragazzo davanti a Frances aveva gli occhi lucidi. Il labbro inferiore gli tremava violentemente. Era una questione di secondi, poi sarebbe scoppiato a piangere come un bambino a cui hanno negato il giocattolo tanto desiderato per il compleanno.
-Alex…calmati…-
…Ops…
Il ragazzo iniziò a singhiozzare accasciandosi sul divano. Pesanti lacrime bagnavano i cuscini. Frances corse in cucina, riempì un bicchiere d'acqua fredda e afferrò, quasi di slancio, una scatola di klinex. Si avvicinò ad Alex, inginocchiandosi ai piedi del divano. Lasciò a terra la scatola di fazzoletti e iniziò ad accarezzargli i corti capelli castani.
-Sh…ora bevi un po'…sh…-
Lentamente il ragazzo si mise a sedere e, tremando come una foglia, prese il bicchiere. L'acqua riuscì a calmarlo un po'. Frances gli si sedette vicino, continuando ad accarezzargli la testa. Passarono così alcuni minuti. Quando finalmente Alex si fu calmato definitivamente, Frances decise di indagare sul motivo di quella reazione. Ma lui, come se le avesse letto nella mente la domanda che stava per porgergli, iniziò a spiegarle.
-Lui non viene…- Frances lo guardò di sbieco. Le avrebbe fatto piacere sapere di cosa stesse parlando l'amico. Alex la guardò serio, con occhi spenti. Alex sospirò.
-John, John non verrà al mio compleanno, Frances…-
Frances sgranò gli occhi. Era allibita. Aveva rischiato di fare un infarto solo perché John non sarebbe venuto alla festa?
-Alex, spero tu abbia un buon motivo per aver avuto una reazione così esagerata.- La sua voce era dura, tagliente. Ad Alex tornarono subito le lacrime agli occhi.
Cacchio…non ricominciare a piangere, ti prego…Ma perché sono così dura?
-Alex…-
-Gliel'ho detto tre settimane fa…e oggi ha avuto la sfacciataggine di dirmi che non sarebbe venuto perché ha accettato un invito ad una festa che ha ricevuto da un suo amico ieri. IERI, capisci Frances? Mi ha tenuto sulle spine per tre settimane!!-
-Ha fatto la sua scelta, Alex. Era libero di fare quello che voleva.-
Il ragazzo socchiuse gli occhi.
-Lo stai difendendo…-
Frances sospirò.
-No, non lo sto difendendo. Quello che ha fatto è una carognata. Posso capire che tu ci stia male, però sai bene quanto me che non ci si può aspettare altrimenti da John…E' un cretino, lo sai…-
Alex la guardò dritto negli occhi. Aveva uno sguardo addolcito, gli occhi gli brillavano di una luce strana che non aveva nulla a che fare con le lacrime.
-Oh Dio, no…- Frances si alzò di scatto dal divano. Conosceva bene quello sguardo: gli occhi da triglia lessa.
-Non lo dire…ti prego non dire che…-
-Lo amo, Fran…-
-Tieni chiusa quella boccaccia!! Come diavolo fai ad essere innamorato di…di un puttaniere? Cavolo Alex…Lui è etero! E-TE-RO! Perché vuoi stare male?-
-Fran, non posso decidere di chi innamorarmi…succede e basta.-
-Apri gli occhi 007! L'amore NON ESISTE! Mettitela via! E' una questione di scelte! E tu scegli sempre in modo sbagliato!-
Gli diede le spalle, andando verso la cucina. Aveva dei piatti da lavare. Quel giorno non toccava a lei, ma Sammie, l'altra coinquilina non era ancora arrivata. Domani avrebbe fatto al suo posto. Ora aveva solo bisogno di essere impegnata. Stava sfregando forsennatamente i piatti. C'era schiuma ovunque…sentì dei passi dietro di lei. Guardò da sopra la spalla la figura snella dell'amico che si stagliava sulla porta. Frances riportò lo sguardo sui piatti.
-Una volta, Fran, ci credevi…nell'amore…-
Frances chiuse il rubinetto. Si girò a guardare in volto il ragazzo incrociando le braccia. Le mani umide le bagnarono la maglietta. Socchiuse gli occhi.
-Ho imparato la lezione sulla mia pelle. Sto solo cercando di evitarti una delusione.-
-Fino a che amo non sarò deluso…-
-Qualche minuto fa, disperato sul divano, non sembrava che tu la pensassi allo stesso modo.- Sbuffò Frances. -Ascolta Alex...L'amore non corrisposto non può che essere una delusione. L'amore in sé è una delle più grandi delusioni. Stare tanto male per avere solo qualche minuto di felicità? Felicità che quando non c'è più ti lascia soltanto un grande amaro in bocca.- Scosse la testa e fissò i suoi occhi in quelli castani dell'amico. -Le stesse scelte deludono. Ma la vita è fatta di scelte. Alcune possono alleviare le tue pene, altre ti distruggono definitivamente. Sta a te decidere di fare la scelta giusta…-
Alex strinse i pugni e deglutì. Era nervoso, forse addirittura arrabbiato.
-A sentirti sembra quasi che tu odi la vita, Fran…- La sua voce era molto grave.
-E' così infatti. Odio la vita da quando ho capito cos'è in realtà. Una grande presa in giro costruita solo per far soffrire.-
-Perché non la fai finita allora?!- Adesso Alex urlava. Frances era interdetta. Lo vide voltarsi e precipitarsi in camera. Sentì la porta sbattere violentemente. Delle lacrime le percorsero il viso. Se le asciugò in fretta. Prese carta e penna e scribacchiò velocemente:

"Non l'ho fatta finita a suo tempo
e non ho intenzione di farlo ora.
L'unico motivo per cui sono ancora
su questa terra sono i miei amici,
le persone che presuppongo mi vogliano
bene. Ma se anche essi mi voltano le spalle
non volendo capire le mie ragioni, allora posso
dire addio a tutto ciò che mi circonda.
Senza rimpianti, senza paura.
Cosa rimarrebbe a legarmi alla vita?"

Piegò il foglio. Quando fu davanti alla porta di Alex fece scivolare sotto la carta. Sospirò. Il cuore le era diventato di pietra, insensibile ad ogni emozione sua o altrui che fosse. Indossò il cappotto, controllò che ci fossero le chiavi e, con un ultimo sguardo al salotto dell'appartamento, uscì.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: NatureGirl