Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Dakota99    05/08/2013    4 recensioni
Lola fa una gita scolastica al di là dell'Oceano per un mese. Un mese indimenticabile!
Da subito incontra Zac, lui ragazzo perverso e che è disposto a tutto pur di averla, ma lei non ne vuole sapere. Non è proprio il tipo adatto a lei, anzi l'opposto, ma gli opposti si ATTRAGGONO.
Alla fine del mese lei dovrà tornare a casa ma cosa succederà alla sua vita, trionferà l'amore o l'odio tra loro due...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
From New York to London
 
La sveglia suonò verso le 5 del mattino. Lola voleva fare tutte le cose con calma e controllare che tutto fosse perfetto; in fondo sarebbe stata via per un mese mica per una settimana. Si fece un bella doccia fresca, era ormai estate e a New York il caldo si faceva sentire. Si vestì con i fusò neri e una camicia di jeans, raccolse i lunghi capelli castani in una crocchia, facendo fuoriuscire diversi ciuffi arruffati; infine si truccò con un filo di elyner e un rosso lacca di Chanel sulle labbra carnose. Erano già passate due ore e doveva controllare di aver preso tutto, perciò controllò più volte le valigie, poi scese a fare colazione.
-Ciao Lola, sei pronta?- l’accolse suo padre che le aveva preso i bomboloni per colazione
-Certo che si, mi accompagni te all’aeroporto vero?- chiese con un sorriso a 32 denti. “Andrai a Londra per un mese… ma ci pensi? Oh Dio mio, ancora non ci credo” pensava in quel momento.
-Partiamo tra una mezzora- le ricorda suo padre.
-Lola, Lola, posso venire anche io?- le chiede Jake con il solito sorriso andando ad abbracciare forte la sorella che le scompigliò i capelli biondi.
-Ma Jake davi andare a scuola…
-E dai papà, lascialo venire con noi, lascialo salutare un ultima volta sua sorella- disse mettendo gli occhi a cerbiatta sapendo che suo padre a quel punto non avrebbe potuto rifiutare.
-Okay, okay- si arrese il signor Bennet –ma verrà anche Julian, me lo aveva già chiesto ieri sera.
 
-Veloci! E dai muovetevi, non posso mica ritardare…- urla ormai su tutte le furie Lola in preda al panico. Tiene la mano sul pomello della porta pronta per aprirla per catapultarsi in macchina al più presto. “Mi mancherà questa casa… La mia camera, la mia macchina da cucire, il mio amato letto. E poi naturalmente i miei fratellini e papà. Mi mancherà tutto di qui!” Pensa guardandosi un ultima volta a torno cercando di imprimere l’immagine della casa nella mente prima di lasciarla.
Per tutto il viaggio la famiglia Bennet canticchiò ogni canzone che davano alla radio.
-Gurda Lola i cartelli per l’aeroporto!- grida Julian a sua sorella.
-CI SIAMO!!!- urlò aggrappandosi al braccio del padre che scoppiò in una fragorosa risata.
Scendo dall’auto aspetto che papà mi prenda le valigie e poi lo abbraccio –Piccola mia, stammi attenta! E ogni tanto ricordati di noi e facci sapere…
-Oh certo papà, stai tranquillo, tra un mese mica avrai una figlia incinta- lo rassicurò, cercando sdrammatizzando quella situazione di tristezza. Non voleva lasciare la famiglia come aveva fatto sua sorella per andare al college. Lei ci sarebbe sempre state per quei tre maschi.
Poi accolse Julian tra le sue braccia, ma lui era forte, lui era uomo, non poteva farsi vedre debole nemmeno alla partenza di sua sorella. Arrivò il turno di Jake che si appigliò al collo della sorella, per lui era come vedersi portar via l’ultima donna della sua vita – Ehi piccolo, guarda che mica ti abbandono, anzi torno presto.
-No tu rimani qui con me- controbatté con le lacrime che stavano già fuoriuscendo dai suoi occhioni azzurri. Lola non sopportava vederlo in quel modo, non poteva; così implorò di nuovo suo padre –Papà posso portare i miei fratelli fino al metal detector e poi tornano da te?
-Va bene, ma state attenti- disse rivolgendosi ai due fratelli.
-Grazie, grazie, grazie ancora! Grazie per tutto papà- e andò a schioccarli un bacio sonoro sulla guancia. Poi prese una valigia in una mano mentre teneva Jake in braccio e seguita da Julian con l’altra valigia che fatica un pochino a portarla data la tale grandezza.
-Cucciola!- le corre in contro Charl, la sua migliore amica, sventolando i capelli biondi in qua e in là –E voi marmocchi, che pensate di partire con noi?!- scherza con i fratelli di Lola.
-Ci verrei molto volentieri- gli risponde Julian facendosi prendere dalle mani da Charl la valigia.
-Uh! Scusate il ritardo ma mi ero scordato la mia sciarpa porta fortuna e…
-Senza di quella non parti- esclamarono all’unisono Lola e Charl, finendo la frase per Matthew il loro migliore amico gay. Julian strinse la mano a Matty e andarono a fare il check-in con tutti gli studenti della scuola che partivano con i tre ragazzi. Poi si raccolsero con tutti gli altri studenti per fare l’appello, per poi andare al metal detector.
Lasciò scivolare Jake, posandolo a terra; era solo lei ormai al dilà del detector, e oltre c’erano i suoi amici a esortarla a sorpassarlo. –Arrivo subito!- li rassicurò –Jake devo andare- tornò a rivolgersi al fratellino, al quale pizzicavano gli occhi ormai pieni di lacrime. Lola lo prese tra le sue braccia e lo abbracciò forte, ricacciando indietro le lacrime che sarebbe riuscita a trattenere ancora per poco. –Ma io non voglio che tu vada..- pianse Jake
-Su Jake non ti abbandono e non piangere se no fai piangere anche a me,e tu non mi vuoi vedere piangere- scosse la testa e tirò sul col naso, ricacciando le lacrime indietro.
Lola passò ad abbracciare anche Julian che si fece cullare dalle braccia della sorella –Ehi splendore prenditi cura di tuo fratello!- le ricordò la ragazza
-Ma certo- la rassicurò –mi mancherai lo sai?
-Anche tu! Ma ora devo andare, mi stanno aspettando.- Baciò un ultima volta i due fratelli e oltrepassò il metal detector, ma prima si scomparire dietro l’ angolo si girò un ultima volta e vide i sui fratelli che la stavano salutando con la mano, lei ricambiò e raggiunse i suoi amici.
Il viaggio durò circa sette ore e quando atterrarono a Lola e suoi amici sembrava non avere più le gambe per essere stati a sedere per tanto, troppo tempo. Lola era emozionatissima nel sapere che era a Londra e che tra poco avrebbe toccato il territorio londinese. Voleva che quella fosse una vacanza da sogno con i suoi amici!
Dopo circa mezzora arrivarono in hotel. –Buongiorno, abbiamo prenotato per trentun persone al nome “Scuola di alta moda”- disse il professor Prescott alla receptionist
-Buongiorno vi dobbiamo informare che siete stati spostati nel Baglioni Hotel di Londra, uno dei più lussuosi hotel di Londra.
La notizia tra i ragazzi era girata in pochi secondi, e così tutti i ragazzi insieme ai professori si diressero alla metropolitana per arrivare a questo nuovo albergo.
-La camere ragazzi le sapete, dove solo andare alla reception e dire i vostri nomi e vi verrà consegnata la chiave, naturalmente mi raccomando a non perderla, e a non infrangere la quiete pubblica e rispettate le regole dell’hotel- ricordò il professor Prescot –Infine vi informo che la cena sarà alle 8.00
Naturalmente Charl e Lola erano nella stessa stanza così si diressero al bancone –Lola Bennet e Charlie Halton
-Certo signorine, vi informo che visto che erano finite tutte le camere normali vi abbiamo dato una suite con tre camere da letto matrimoniale e con un anche un cucinotto e poi..
-Oh non si preoccupi, quando entreremo capiremo come sarà fatta! La ringrazio- disse Lola, richiamando poi l’attenzione di Charl, che fissava un punto, qualcuno o qualcosa, e andando in stanza.
-Dio mio guarda!- urla Charl piena di adrenalina, mettendosi a saltare per tutta la stanza.
-Ancora non ci riesco a credere, albergo a cinque stelle, una suite con tutto ciò che vorremmo, cosa può succedere di ancora più bello Charl- chiese Lola unendosi a lei, predendole le mani e mettendosi a saltellare con lei.
-Non ci credo ancora e poi.. poi hai visto il ragazzo giù?- chiese Charl indicando verso la porta, Lola scosse la testa –No… però adesso ho capito cosa stavi guardando..- le rivolse un sorriso malizioso, buttandosi poi a capofitto nel suo letto a baldacchino. –Mi vado a fare una vasca te rilassati cucciola!- annunciò Charl.
-Aspetta Charl!- la bloccò Lola –Dammi un pizzico.. non è che per caso sto sognando?- Charl le pizzicò le braccia –Ahia!- fu l’unica risposta di Lola, niente risvegli pensò –NON è un sogno!- urlò all’amica.
Lola si ributtò a perso morto sul letto e accese il portatile, entrato sul suo face book e sul suo twitter, annunciando che era in quel fantastico albergo e era da poche ore arrivata a Londra.
Poi tutto d’un tratto sentì bussare, ma chi mai potrà essere, sarà di sicuro Matty pensò. Aprì la porta ma davanti a lei non si presentò il ciuffo biondo del suo migliore amico ma bensì un ragazzo bruno con due smeraldi verdi al posto degli occhi, gli avrebbe forse sbavato dietro, ma non doveva, lei era qui per far veder chi era, mica per andare dietro a uno.
-Scusa cosa stai cercando mi sa che hai sbagliato stanza..- chiese Lola, volendo tornare sul letto e riposarsi dopo tutte quelle ora di viaggio.
-No, no, cercavo proprio te. Hai lasciato la tua sciarpa giù e così te l’ho portata- si, era lei, quando gli aveva aperto la porta aveva subito riconosciuto quei due occhi celesti e la sua crocchia castana con i ciuffi svolazzanti. Gli stava rivolgendo uno di quei suoi sorrisi strappa mutandine, ma lei sembrava non reagire. –Se non la vuoi me la tengo io, tanto per avere un ricordo di te, almeno che non me ne vuoi lasciare un altro… sai più erotico-
Ma da dove era spuntato questo.. dal mondo di Alice nel paese del porno.. pensò Lola strappandogli la sua sciarpa sperando che non ci aveva fatto niente, chiudendogli poi la porta in faccia. Come si permetteva di arrivare questo con il suo sorriso per scopare e fare anche il simpaticone con lei e in più era strafottente, egoista, idiota e ci scommetteva che fosse anche idiota, pensava mentre andava a riporre la sciarpa dentro la cabina armadio. –Chi era?- chiede Charl che era appena uscita dalla vasca. –Oh era solo un bel ragazzo che mi ha riportato la sciarpa- tagliò corta la ragazza castana
-Gli hai chiesto il numero, come si chiamava?- chiese Charl facendo le solite domande che le interessavano quando la sua amica incontra un ragazzo carino. –Madonna che ninfomane che sei Charl!- se la rise Lola andando poi a fare una videochiamata casa, raccontandogli ciò che le era accaduto in quelle ore, si era assicurata che i suoi uomini stavano bene e poi si preparò ad per andare a fare una doccia.
-Lola vado da Matty, ci vediamo giù in sala.. Vai in doccia e preparati1- le ordinò vedendola alle prese con il togliersi i vestiti.
Stava per entrare in doccia quando sentì bussare alla porta. –Allora che ti sei dimenticata stavolta Charl..- chiese mentre si aggiustava l’asciugamano già con la porta aperta.
-Non mi sono presentato, Zac- le porse la mano il ragazzo di prima
-Oh ancora tu ma che vuoi?- chiese su tutte le furie
-Il tuo nome
-Lola
-Bel corpo Lola..- le disse squadrandola, se la sarebbe portata a letto quella ragazza, qualunque fosse il prezzo da pagare. Vide le sue guance tingersi di un lieve rossore, poi sentì arrivare cinque dita sulla guancia.
-Ma.. ma come ti permetti?!- domandò Lola sorpresa, ricordandosi solo ora che era solo in asciugamano, chiude nuovamente la porta in faccia a quel ragazzo.
Si mise una gonna a tubino alta con una maglia bianca semplice e azzardando sui tacchi di un rosa shocking. Scese nella sala, dove si sarebbe tenuto prima un breve aperitivo di benvenuto. Lola e i suoi migliori amici chiacchierarono con diverse ragazzi e ragazze e poi si diressero al loro tavolo per iniziare a cenare.
-Vado un attimo in bagno, vieni con me Charl?- la supplicò l’amica che ormai non riusciva a tenere più dentro quel “segreto”.
-Ma..
-Charl vieni in bagno con me?- la fulminò con gli occhi, ristringendoli a due piccole fessure.
-Va bene, va bene- dice Charlie sconfitta.
Lola si risistemò il trucco e poi sputò il rospo raccontando tutto, ogni minimo dettaglio, ogni parola, proprio tutto l’accaduto.
-Io gli sarei saltata addosso…- sussurrò Charl
-Ma..- controbatté Lola
-Ma come si è permesso però di dire quelle cose- cercò di rimediare Charlie, tracinando l’amica di nuovo in sala.
-Oh ragazze, avete visto quello accanto al nostro tavolo…- gesticolò Matty
-Chi? Che ne sono migliaia di ragazzi vicino a noi- chiese Charl già in cerca del ragazzo
- Quel bel fusto con il ciuffo bruno, occhi verdi.. nel quale ti perdi al solo guardarli
-Oh capito eccolo là.. ma è quello della reception
-Non può essere! È.. è quello Zac- disse Lola rivolgendo poi un occhiata disperata a Charlie, avviandosi poi frettolosamente verso il bagno.
Una mano mi bloccò la porta. –Ho visto che mi hai lanciato occhiate fugaci.
-Cosa?- chiese incredula Lola –e poi per te l’educazione non esiste, non ti stavo guardando comunque.
-Puoi anche non mentire con me bambolina
-Che schifo.. come mi hai chiamata?- chiese scappando poi via verso il suo tavolo. Avrebbe dovuto metterci più impegno Zac per portarsela a letto, desiderava toccare quella pelle candida, baciare quelle labbra rosse.
Quando ebbero finito di cenare andarono nelle suite e parlarono per ore fino a  quando non si accorsero che era mezzanotte passata e così Matthew andò in camera sua. Bussò qualcuno.
-Charl ti prego vai tu!- esordisce Lola –sono in biancheria.
-Ma tanto sarà Matty- controbatte Charlie
-E dai..
-Lola è per te! – la avverte Charl.
-Sai ti volevo solo dire che eri tanto sensuale con quella gonnellina. Se mai ti posso vedere anche senza..
-Oh mai e poi mai! E ora puoi anche andare domani mi devo svegliare presto.
 
 
Ciao ragazze,
scusate se pubblico solo ora ma a giugno dovevo studiare molto per la scuola e poi ho dato gli esami. Naturalmente non ho avuto tempo, poi sono partita subito per le vacanze e visto che solo per questa settimana sono a casa con il computer ho voluto aggiornare. Poi ripartirò e non vi so dire perciò con precisione per quando sarà il prossimo capitolo.
Spero che questo vi piaccia.. Ho cercato di seguire un poco il consiglio di Il giardino dei misteri, cercando di approfondire meglio le descrizioni ma come gli ho detto non è proprio il mio forte!! -.-“ Che vi devo dire su questo capitolo, è un poco surreale e poi Zac, non è uno dei migliori comportamenti ma presto cambierà promesso, ma se vi piace così fatemelo sapere, che cambio si un gocciolino la storia.
Ringrazio:
Ukki, per credere sempre in me stessa e aiutarmi in ogni caso, a lei che è stata la prima a leggere i capitoli, ma resterai un po’ sorpresa perché non saranno come te li ricordavi, e presto ti arriveranno altri capitoli via mail per farteli leggere, come ti ho promesso prima di separarci! ;)
_Juddi_, che apprezza sempre le mie storie e si complimenta sempre per come scrivo.. pff (non è vero che sono brava, a me sembra schifoso il mio stile). Spero apprezzerai il capitolo e che mi recensirai positivamente! E ti auguro buona fortuna, per tutto, non l’avevo potuto fare l’ultima volta :D
    e
Il giardino dei misteri, che mi ha portato a riflettere nel modo in cui scrivo e che mi ha consigliato per farmi migliorare… beh spero adesso di essere almeno di un poco migliorata. Spero che continuerai a leggere e recensire, continuando a consigliarmi e spronarmi per dare il mio meglio!
 
Grazie anche a chi ha solo letto, a chi ha messo la storia tra quelle da ricordare o quelle seguite.
Scusatemi ancora e buone vacanze a tutte!! Spero di riscrivervi presto
 
La vostra,
Dakota
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Dakota99