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Autore: ponfo    05/08/2013    2 recensioni
Si impara ad amare solo amando.
Dal capitolo primo.
-Ah,ciao Harry! Lou,lui è Harry e viceversa- Louis non mi ascoltava. Stava guardando Harry.E Harry guardava lui. Louis cominciò a sorridere e ad arrossire. Era sempre stato una persona piuttosto fredda,sapeva sempre cosa voleva e non si faceva problemi a dire quello che pensava. L'unica cosa che non aveva il coraggio di confessare al mondo e più che altro ammettere a se stesso, era la sua omosessualità. Era convinto che sua madre l'avrebbe presa come una maledizione,come un intoppo divino nella costruzione del suo "figlio perfetto".In quel momento però,la sua usuale freddezza era sparita,il suo essere così impassibile nel far trasparire le sue emozioni,non sembrava esserci,era semplicemente lì,sorridente e rosso in viso,con il celeste dei suoi occhi perso nel verde di Harry.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Louis

 

 

 

Il mio cuore stava per esplodere.

Sentivo quel fottuto organo che pretendeva di spezzarmi le costole e saltellare chissà dove.

Il messaggio di Harry era stato breve,ma fottutamente d'effetto!

-Dobbiamo chiarire. Ci vediamo alle 19 nel parco vicino casa tua.-

 

 

1-Come cazzo faceva a sapere dove fosse casa mia se non c'era mai stato'

Mi stalkerava forse? Era una specie di maniaco che si incappuccia e passa le ore dietro un albero per vedere la propria vittima?

2-E se io non avessi voluto “chiarire” ? Non c'era niente da chiarire per me. E poi il fatto che nel messaggio fosse stato stato così sicuro di sé mi metteva a disagio...Che si fosse realmente reso conto dei brividi che provavo quando lo vedevo nei corridoi? Aspetta,ma si possono notare i brividi anche a distanza di 20 m? E' possibile ? NO,NO E POI NO.

E poi i miei non erano brividi....Erano scosse...Ehm...Scosse intestinali che mi faceva tremare,sì...Decisamente..Sono sempre stato debole di stomaco,sicuramente è perché digerisco male il pranzo!

 

 

 

 

Mentre mi torturavo mentalmente,fisicamente e chi più ne ha più ne metta,arrivò la mia Manda.

Aprì la porta con un furia impressionante.

Aveva il fiatone,gli occhi appannati dalla rabbia e il sudore che le imperlava la fronte.

-Che cazzo succede? Lo sai che hai interrotto un momento...I-importante?- sibilò enfatizzando quell'aggettivo che la fece arrossire pericolosamente.

-I-io...Scusa,Manda,ma...Insomma...Harry mi ha mandato un messaggio e ...Bè...Sono settimane che non lo sento e...Aspetta...Momento importante? Ma non eri da Niall oggi?- smisi di balbettare e con occhi interrogativi le feci quella domanda che la fece arrossire ancora di più,se possibile.

-Mh?- biascicò fingendo che la mia domanda non l'avesse turbata per nulla

-No,cioè sì,ma...Lascia perdere- mi disse stizzita.

Amanda era cotta di Niall da millenni.

Tutti quelli che l'avevano vista anche una volta sola guardare Niall si erano accorti di quanto s'imbambolasse di fronte a quegli occhi blu,di quanto le sue lentiggini si confondessero tra il rosso delle sue guance color fuoco e di quanto le sue gambe cominciassero a tremare come foglie.

Lo sapevo benissimo che era innamorata dell'Irlandese,ma ogni volta che provavo ad entrare nell'argomento “Niall”,lei cambiava immediatamente discorso dandomi del pazzo.

E questo succedeva per qualsiasi argomento che riguardasse LEI. Amanda.

Tutti potevano raccontare e sfogarsi con lei perché non rifiutava mai di aiutare qualcuno,ma mai e poi mai qualcuno doveva interessarsi al suo stato d'animo perché questo la faceva andare sulla difensiva e smetteva di parlare.

Pur essendo il suo migliore amico non ero riuscito mai a farla sfogare,a farla piangere sulla mia spalla,a consolarla mentre piangeva,semplicemente perché quando succedevano cose del genere,nessuno ne era a conoscenza grazie alla sua bravura nello scomparire misteriosamente ed improvvisamente.

Come sempre,Amanda aveva tirato fuori gli artigli e aveva chiuso bene il guscio duro formato di paure che teneva segregato il suo cuore d'oro spaventato da tutto il dolore provato negli anni precedenti.

-Guarda che con me puoi parlare,lo sai! Insomma,io sono il tuo migliore amico!- le dissi cercando di convincerla.

Lei mi guardò duramente pur rimanendo rossa in viso,rendendosi contemporaneamente minacciosa ed incredibilmente tenera.

-Io non ho niente da dirti. Non è successo n-nulla...-proclamò fiera balbettando un po'.

Come al solito si era chiusa a guscio.

-Insomma,che è successo? Non mi avrai fatta venire qua solo per farmi innervosire?- disse velenosa.

L'avevo fatta arrabbiare.

Si vedeva benissimo dal suo sguardo assassino e dal piede che ticchettava violentemente sul pavimento.

-Harry mi ha mandato un messaggio con scritto che mi vuole vedere per chiarire...Io...Non ho niente da dirgli però...- balbettai agitato.

-Eh certo!- sbottò stizzita- Te non hai niente da dirgli,non devi chiarire e al primo messaggio che ti manda,mi chiami in piena crisi di panico facendomi correre qua nemmeno stessi per partorire??!!-

Sì,l'avevo fatta arrabbiare.

Mancava poco che estraesse dalla borsa un coltello e mi sgozzasse all'istante!

Appunto per Louis : MAI far arrabbiare Manda!

-I-io...-

Non sapevo che dire.

Vedere quella ferocia nei suoi occhi mi aveva paralizzato.

-La devi smettere,Louis! Ti stai rovinando la vita da solo! Non lo riesci a capire? Harry ti piace,ammettilo almeno a me...Almeno a TE!! Lo so che hai paura. Lo so che sei terrorizzato. Lo so che preferiresti scappare,ma non puoi,Lou! Devi affrontare i tuoi sentimenti! Devi essere TE STESSO e fregartene di quello che pensa la gente. Devi AMARE,Louis. Ama come se non ci fosse un domani. Ama finché non avrai più fiato. AMA,Louis!! Ama perché te lo meriti. Ti meriti di essere FELICE! Ti meriti di essere semplicemente il meraviglioso LOUIS TOMLINSON!!-

sputò tutto questo senza mai riprendere fiato.

Mi guardò arrossato per la mancanza di ossigeno e aspettò una mia risposta.

Mi toccai una guancia perché la sentivo pizzicare.

Era umida.

Stavo piangendo... Perché?

Perché Amanda era stata così sincera?

Perché aveva capito tutto di me?

Perché mi era così difficile essere semplicemente ME STESSO??

-Forza,pulcino. Io sono qui con te e non mi scollo per nulla al mondo.-

Mi abbracciò con forza mentre le lacrime non smettevano di bagnarmi il viso.

-Io ci sarò SEMPRE per te,amore mio! SEMPRE!- mi disse baciandomi il capo.

Sempre. Lei ci sarebbe stata sempre per me.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Erano le sette di sera e l'unica luce che illuminava il parco deserto era un misero lampione che sembrava messo lì per fare compagnia ai barboni che si addormentavano sulle panchine.

Ero seduto nella più assoluta solitudine da circa mezz'ora.

Stavo morendo dall'ansia e dall'agitazione.

Mentre mi stavo torturando le mani per il nervosismo,sentii dei passi che a primo impatto potevano sembrare femminili per la loro delicatezza,ma che sapevo perfettamente appartenessero a qualcuno che di femmineo aveva poco.

-Ehi...-

Un colpo al cuore.

Pensai di stare per morire.

Si può morire per un semplice “ehi”?

Mi girai e lo vidi nel suo semplice splendore.

Aveva un cappotto scuro gelosamente chiuso per il freddo con delle specie di inserti di “manto di pecora” sul collo.

Le sue gambe fini e vagamente femminili erano fasciate da dei jeans blu scuri.

Aveva degli stivaletti alla “Beatles” che tenevano al caldo i suoi lunghissimi piedi che scalpitavano per l'agitazione.

Aveva un cappellino di lana color panna che teneva a bada i suoi ricci ribelli e incredibilmente affascinanti.

Qualcuno più impertinente girovagava sulla fronte lattea e incorniciava il suo viso dolce e puro che mostrava un sorriso sincero e imbarazzato.

-C-ciao...- balbettai deglutendo vistosamente.

Si sedette vicino a me senza dire nulla.

Ci fu silenzio per un bel pò poi mi feci coraggio e sparai la prima cavolata che mi girava per la testa,tanto per rompere il ghiaccio che mi faceva gelare le vene.

-Fa freddo,eh?- esclamai.

Fa freddo.

Che frase CRETINA!!

Perché non gli avevo chiesto cosa avesse mangiato a pranzo?

Forse sarebbe stata meno stupida come domanda!

Che imbecille patentato!

-Già..Fa freddo.-rispose lui sorridendomi.

Come faceva ad essere così bello?

Come riusciva ad incantarmi con un semplice sorriso?

Come faceva a farmi perdere completamente nei suoi occhi così profondi da farmi quasi affogare?

Mi incantai a fissarlo come un ebete.

Era così perfetto,così semplice,così puro,così innocente,così...Harry.

Cominciò a ridere.

Mi resi conto della figura che stavo facendo e arrossendo pericolosamente mi girai dalla parte opposta.

-Anch'io voglio tutto di te,Louis.- bisbigliò dolcemente e quasi impercettibilmente.

Mi si bloccò il cuore e nella mia mente quelle parole rimbombarono come macigni gettati in un pozzo.

 

 

 

-Louis!- corre verso di me e mi tiene alzata la testa che sta per baciare irrimediabilmente l'asfalto.

-Come sei bello,Harry!- gli dico guardandolo.

-C-cosa hai detto?-domanda incredulo

-Sei proprio bello,ho detto e....BLAWWWWW!!!- vomito ancora.

Alzo la testa e mi asciugo la bocca con la manica.

Non mi importa niente adesso.

Voglio solo guardarlo da vicino.

Voglio solo assaporare quelle labbra rosse e irresistibili.

Voglio solo LUI.

Mi avvicino.

-Io voglio le tue labbra,i tuoi occhi,i tuoi capelli,il tuo naso,le tue orecchie,le tue braccia,il tuo collo,il tuo sorriso,la tua risata....Io voglio TUTTO di te,Harry Styles!- gli dico prendendogli delicatamente il viso con le mani.

 

 

 

 

Mi girai di nuovo verso di lui sperando che quello che avevo appena ricordato fosse solo un sogno.

Il dolce viso era dipinto da un sorriso imbarazzato e un leggero rossore sugli zigomi.

Cominciai a respirare affannosamente e sentii un nodo allo stomaco.

La sua mano tremante sfiorò la mia.

Per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.

Il suo tocco era così delicato,così insicuro,così titubante.

Non so con quale forza ci riuscii,ma fissandolo in quegli smeraldi limpidi intrecciai le mie dita bollenti per l'agitazione con le sue tremanti e gelate per il freddo di dicembre.

Avvicinai il mio viso al suo e chiudendo gli occhi mi dimenticai del mondo che mi circondava pronto a fare l'unica cosa che veramente volevo e desideravo da tempo: baciare Harry Styles.

Mi fremevano le labbra e avevo la bocca secca,ma non mi importava.

Non mi importava perché Harry era davanti a me.

Non mi importava perché la sua mano stava stringendo timidamente la mia facendomi sorridere.

Non mi importava perché sentivo la mia stessa trepidazione pulsare nelle sue vene.

Non mi importava perché LUI era lì CON ME ed era tutto quel che volevo.

-Louis!-

 

 

 

 

 

Vi è mai capitato di essere al settimo cielo e un attimo dopo cadere nelle tenebre più oscure?

VI è mai capitato di sentire le farfalle nello stomaco e di riuscire a sentirle morire un attimo dopo?

Vi è mai capitato di voler sparire o morire all'istante?

 

 

 

 

-Louis! Che cazzo fai?-

Il mio cuore che stava scalpitando all'impazzata fino ad un secondo prima si fermò di colpo.

Il sangue bollente che mi scorreva nelle vene a contatto con la pelle morbida di Harry,si gelò all'istante.

-Che cazzo stai facendo? Vieni subito a casa,coglione!- urlò ferocemente mio padre.

Mi girai e vidi Paul Tomlinson che mi guardava con odio e disgusto.

Sarei voluto morire.

Avrei voluto scappare lontano da quel parco senza lasciare la mano di Harry.

Mi alzai dalla panchina e guardando gli occhi terrorizzati di Harry mi diressi verso mio padre.

-Non stavo facendo nulla. Andiamo.- gli dissi guardandolo freddo.

Lui mi prese con forza il polso.

-Lo spero per te!- mi ringhiò in faccia.

Harry non si era mosso per il terrore.

Lo guardai cercando di rassicurarlo con gli occhi e mi lasciai trascinare da quel mostro di mio padre che mi avrebbe fatto scontare ogni singolo secondo con Harry.

A me però non importava perché finalmente avevo capito.

Avevo capito che ero follemente perso per Harry e niente mi avrebbe fatto cambiare idea.

 

 

 

 

 

Arrivati a casa cominciò la consueta scarica di botte.

Mentre le mie sorelle urlavano lui continuò a picchiarmi senza considerare minimamente le loro urla disperate.

-Non voglio un figlio finocchio. Hai capito,stronzetto?? Se ti rivedo con quell'altro finocchio ammazzo te e lui!! Hai capito,brutta checca?-

Mi aveva quasi spaccato il naso in un impeto di rabbia.

Avev0 la schiena,il busto e il viso ricoperti di lividi violacei che risaltavano sulla mia naturale carnagione leggermente caramellata.

-Viola e caramello non stanno male come accoppiata.- scherzai con me stesso mentre mi tenevo il ghiaccio sul labbro spaccato.

Cercai di non pensare alle parole di quello stronzo per tutta la serata,ma fu inutile.

 

 

-Se ti rivedo con quell'altro finocchio ammazzo te e lui!!-

 

 

Avevo paura,inutile negarlo.

Conoscevo quel pezzo di merda e sapevo cosa fosse capace di fare per “onore”.

Mi ricordavo fin troppo bene quella volta che mi aveva spaccato un braccio perché mi aveva beccato a giocare con le barbie insieme ad Amanda.

Ero caduto dalle scale.

Fu questo quello che mi costrinse a dire al medico minacciandomi di spaccarmi anche l'altro se non l'avessi fatto.

Sapevo che sarebbe stato capace di uccidermi,ma soprattutto di uccidere Harry e io non glielo potevo permettere.

Avrebbe potuto pure riempirmi di lividi fino alla morte,ma MAI E POI MAI avrebbe potuto toccare quel viso d'angelo.

Non glielo avrei permesso.

Non gli avrei lasciato toccare nemmeno con il pensiero quella pelle di porcellana che tanto mi faceva sognare.

Non gli avrei permesso di sfiorare con quelle luride mani i ricci ribelli per cui impazzivo.

Non gli avrei permesso nemmeno di pronunciare quel nome così delicato che con quel caterpillar che si ritrovava al posto della voce avrebbe sicuramente sciupato.

A costo della mia vita non gli avrei permesso di sfiorare Harry.

 

 

Il mio Harry.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La mattina dopo,Amanda mi aiutò come sempre a coprire con il suo fondotinta le macchie violacee che risaltavano prepotentemente sul mio viso.

-Lo ammazzo,quello stronzo. Lo denuncio,lo strangolo,lo...Lo...Lo...- sibilò arrabbiata mentre faceva attenzione a non esercitare troppa pressione sul mio viso martoriato da quelle mani senza cuore.

-Calma,Manda...Non vale la pena arrabbiarsi per quello stronzo...Pagherà per quel che ha fatto,stai tranquilla.- le dissi sperando di calmare la sua collera.

-Se potessi,Lou...Se potessi...F-fare qualcosa per aiutarti...-disse lasciando scivolare una lacrima sulla sua guanciotta rossa.

-A me basta averti qui. Non devi fare altro,mi basta che tu sia mia amica.-le dissi stringendo la mano che stava coprendo con il trucco lo scempio sul mio viso.

-Non sai quanto ti voglio bene,Lou...Nemmeno lo immagini!- mi disse cominciando a far rincorrere le lacrime sulla guancia e stringendomi facendo attenzione a non farmi male.

-Lo so,tesoro...E io te ne voglio di più...-

 

 

 

 

 

 

 

-Louis! Eccolo il mio uomo!- mi chiamò Zayn salutandomi con la mano.

-Bell'uomo!! Come va? Tutto ok con queste donne?- lo canzonai sorridendo.

-Sono troppe,TROPPE!!- scherzò alzando gli occhi al cielo e dandomi una pacca sulla spalla che mi fece piegare dal dolore.

-Ehi,tutto ok? Ti ho fatto male?- mi chiese preoccupato

-Tranquillo! E' che sei troppo forte per il mio fisico da campione olimpico di dormite sul divano!- risposi cercando di scacciare dal mio viso l'espressione di dolore provocata da quella pacca affettuosa,ma troppo forte per le mie spalle livide.

Rise con la sua risata piena che faceva cadere ai suoi piedi tutte le ragazze della nostra scuola.

-Ahahaha! Quanto sei scemo,Tomlinson!! Senti,devo dirti una cosa!- mi disse sorridendomi allegramente- ho chiesto a quel ragazzo,Harry,di cantare con noi! L'ho sentito cantare negli spogliatoi in palestra quando credeva di essere solo e non hai idea di che voce abbia!! E' roca,profonda,calda! Proprio quello che ci serve per smorzare la tua vocetta da donna mestruata!- mi prese in giro ridendo.

Harry che cantava con noi?

NO.

Non potevo permetterlo.

Cantare con lui avrebbe comportato vederlo molto spesso e se mio padre ci avesse visto insieme sarebbe stata la fine.

Ultimamente mio padre aveva scoperto un bar vicino allo studio di registrazione dove andavo con i ragazzi e passava tutta la giornata lì,ad ubriacarsi.

Se fosse uscito nel momento esatto in cui uscivamo anche noi e mi avesse visto con Harry.....

Non volevo nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto accadere.

-Zayn,non mi sembra il caso...-dissi al mio amico con aria seria-E' piccolo,non lo conosciamo bene,non sappiamo se sa cantare in gruppo...Insomma...No,non sono d'accordo..- farfugliai inventandomi delle scuse che sapevo perfettamente non avrebbero smontato l'entusiasmo di Zayn.

-Ma che dici??!! Piccolo??!! Ha solo un anno meno di me!! E poi non conoscevamo nemmeno Niall quando è arrivato dall'Irlanda eppure sei stato proprio tu ad insistere tanto per farlo entrare nella band!!- disse incredulo Zayn.

Lo sapevo che non ce l'avrei fatta.

Non c'erano scuse che reggessero.

Zayn era entusiasta di quel ragazzo e le mie scuse basate sul nulla non lo avrebbero mai fermato.

-I-io...N-non...-balbettai senza parole.

-Su,smettila,Tomlinson! Lui è nella band punto e basta! Stasera prove! Non fare tardi e non inventarti scuse che ti vengo a prendere di forza a casa!- proclamò orgogliosamente il moretto mentre si disperdeva tra la folla nel corridoio.

 

 

 

 

 

 

-Madonna,ma che hai oggi,Louis? Canti peggio del solito!!- mi prese in giro Niall.

Sentivo gli occhi di Harry fissi su di me,sulle mie spalle torturate e sul mio viso che nonostante avesse sopra chili di fondotinta lasciava intravedere qualche livido.

-N-niente...Scusate,sono solo stanco...Vado un attimo a bere dell'acqua...- dissi uscendo a capo chino dalla stanza che mi stava opprimendo con la sua aria piena di....Harry.

 

 

 

 

Mi sedetti sul divanetto più lontano dalla sala dove erano gli altri.

Mi presi il viso con le mani e sentii qualche lacrima scendere.

Avevo sofferto da morire ad ignorare Harry mentre cantavamo.

Mi ero maledetto quando avevo distolto lo sguardo da quegli smeraldi che mi guardavano preoccupati chiedendomi sofferenti perché lo stessi ignorando.

Sarei voluto morire anziché allontanare la mano dalla sua che si era avvicinata timidamente alla mia in cerca di un segno di affetto,di interessamento da parte mia.

Avrei voluto prendere quel viso di porcellana tra le mie mani e baciarlo con foga anziché scappare dalla sala inventandomi una scusa.

Avrei voluto,ma non potevo.

Non potevo rischiare che Harry corresse un qualsiasi pericolo.

Non potevo che soffrisse perché non avrei sopportato il dolore di vederlo stare male.

Forse era egoista,era cattivo,ma preferivo ignorarlo anziché amarlo con tutto me stesso e rischiare che quello stronzo gli facesse del male.

Le lacrime scendevano e portavano con loro il fondotinta di Amanda lasciando scoperti i lividi che con tanta cura la mia amica aveva coperto.

-Louis....-

Una mano grande e calda mi toccò la spalla.

Alzai gli occhi velati di lacrime e vidi Harry che mi fissava preoccupato.

-Louis,che succede? Che cosa sono quei lividi?- mi domandò preoccupato sedendosi vicino a me e non togliendo la mano dalla mia spalla.

Cominciai a singhiozzare senza ritegno.

Quegli occhi così immensi mi facevano perdere.

Cancellavano ogni traccia del mio orgoglio,della mia usuale freddezza,del mio autocontrollo e mi lasciavano nudo e crudo davanti a loro.

Nudo e crudo davanti all'immensità.

-E' stato lui,vero? Ti ha fatto lui quei lividi? I-io...Louis....M-mi dispiace...Ti dovevo lasciare stare come mi avevi detto,scusa...S-sono stato un egoista....- mi disse con voce tremante e gli occhi lucidi.

Cominciai a tremare.

-N-no,H-Harreh.....T-tu non c'entri nulla...Ce l'ha con me e basta- dissi piangendo.

Mi strinse forte,ma sentendo i miei muscoli irrigidirsi per il dolore e i miei sussulti mi lasciò di botto e mi guardò terrorizzato.

-A-abbracciami,ti prego...Non mi lasciare...- mormorai con voce flebile.

Mi cinse con le sue braccia muscolose facendo attenzione a non farmi male.

Sembravo una bambina di due anni che dopo aver avuto un brutto sogno si stringe tra le braccia della madre.

Tutto il mio orgoglio era andato a farsi fottere.

Volevo solo sentire quelle braccia forti abbracciarmi.

Non mi importava nulla.

Sarei potuto morire anche in quell'istante.

Sarei potuto morire tra le braccia di Harry.

 

 

 

 

 

Il suo caldo respiro spezzato dalle lacrime mi scaldava il viso.

Le sue braccia forti mi stringevano con una dolcezza maniacale.

Il mio viso sul suo petto che si alzava ad ogni respiro, stava bagnando la sua maglietta profumata di cupcake con le lacrime amare piene di rancore,di disperazione.

Il mio cuore batteva in sincrono con quello di Harry su una frequenza tutta loro.

Le mie mani raggomitolate sul suo petto forte tremavano stringendo la maglietta bagnata.

-M-mi dispiace così tanto,Louis.....S-scusa...- disse singhiozzando.

-Basta,Harry. Non è colpa tua. Smettila,per favore.- dissi alzando la testa dal suo petto e prendendogli il viso scosso dai singhiozzi con le mani.

-Smettila di piangere,per favore....Non mi piace non riuscire a vedere bene il verde dei tuoi occhi a causa delle lacrime...Sono così belli...- gli dissi accarezzandogli la guancia con il pollice.

Mi guardò sorridendo amaramente.

-Sei così bello,Harry...- gli dissi senza rendermene nemmeno conto.

Lui mi guardò spaesato.

Si avvicinò a me con una lentezza snervante.

Mise dolcemente le mani sul mio viso e ad un millimetro dalle mie labbra canticchiò flebilmente

-When I see your face
There’s not a thing that I would change
'Cause you’re amazing
Just the way you are
And when you smile,
The whole world stops and stares for awhile
'Cause boy you’re amazing
Just the way you are...-

 

 

 

 

Mi fiondai sulle sue labbra con una foga che nemmeno pensavo di possedere.

Erano morbide proprio come me le ero immaginate.

Erano buone.

Sapevano di dentifricio,di zucchero e di cupcake.

Affondai le mie dita sul viso di porcellana e assaggiai avidamente quella bocca che tanto avevo bramato.

Baciai quelle labbra fino allo sfinimento.

Baciai mille volte quel collo bianco come la neve.

Strinsi con le dita i suoi ricci ribelli che mi facevano impazzire.

Baciai il naso da bambino che si arricciava ad ogni contatto con le mie labbra.

Baciai quegli zigomi così maschili,così marcati,così sensuali.

Lo strinsi a me con tutta la forza che avevo senza lasciare andare quelle labbra per nemmeno un secondo.

Accarezzai la sua lingua con la mia e lasciandole danzare autonomamente mi lasciai coccolare dalle sue mani grandi e possenti che mi sfioravano timidamente,preoccupate di farmi male.

 

 

-Non mi lasciare,Harry...Ti prego,non mi lasciare mai...-

 

 

 

 

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

Uhhhhhhhhhhhhhhh!! Eccomi qua!

Era tanto che non aggiornavo perchè sono stata gettata in un paese disperso tra le montagne tosco-emiliane per circa 10 giorni senza connessione internet,quindi per la vostra felicità non ho aggiornato.

Bè,che dire....FINALMENTE SI SONO BACIATI!!

Mi sa che c'ho la fissa per i semi-baci....Tutte le volte sono lì e....BAM...Succede qualcosa.

Stavolta però sono stata buona e vi ho dato questa enorme gioia (?) !!

Diciamo che l'ho fatto in gran parte per me perchè non vedevo l'ora che si baciassero...Dio santo,non ne potevo più :D

Ho iniziato un'altra ff a cui tengo molto perchè è praticamente una biografia quindi...Boh...Se vi va...Passate e fatemi sapere.

 

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2052598&i=1

 

 

Non aggiorno finchè non ci sono ALMENO 3 recensioni...Dico io,che vi costa dirmi che ne pensate D: ??

Un bacio

Ponfo

 

  
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