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Autore: Noir93    06/08/2013    8 recensioni
"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, Malfoy dannazione! Mi stai ascoltando?" Gli gridò dietro la Mezzosangue. Lui ghignò nella sua direzione, le mani affondate nelle tasche, la mente che gli intimava di andarsene, il desiderio che gli ribolliva nelle vene invece, di prenderla e farla stare zitta in qualche modo. Ma non è questo d'altronde, quello contro cui lottiamo una vita intera? L'eterna lotta tra cuore e ragione?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Eh sì, le vecchie abitudini sono dure a morire.
Rieccomi con un aggiornamento notturno,
finalmente ritornata dalla vacanza mi sono subito rimessa all'opera per voi :) 
Spero che il capitolo vi piaccia e al solito vi chiedo se vi va di lasciarmi qualche recensione
per farmi sapere cosa ne pensate dei personaggi, dell'evoluzione della storia, qualunque cosa :)
Grazie a tutti quelli che seguono la storia capitolo per capitolo, è per voi che ogni volta mi sforzo d scrivere
il più in fretta possibile.
Have a nice night


Noir


A quelle quote così alte il vento soffiava con molta più decisione, e le investiva il volto, facendo sì che la treccia le frustasse la schiena a ritmo costante.

Probabilmente Malfoy aveva deciso che il salvataggio di appena pochi momenti prima non era sufficiente, dato che non le risparmiava nessuna manovra pericolosa e spingeva la scopa a una velocità vertiginosa.

Lei si sforzava di tenere gli occhi aperti, giusto per sicurezza, ma non potè fare a meno di lanciare un acuto strillo quando quest'ultimo fece fare alla scopa una rapida piroetta e afferrò al volo un luccicante boccino color smeraldo che svolazzava lì vicino, reggendosi al manico con una sola mano.

Fermandosi un attimo a mezz'aria si voltò verso di lei con un ghigno divertito sul volto, gli zigomi piacevolmente arrossati dal freddo, le lunga ciglia bionde accarezzate dal vento.

Che hai tanto da strillare là dietro, mezzosangue?”

Se magari la smettessi di cercare di ucciderci non avrei tanto da strillare!”

Gli urlò lei piccata, in risposta, dandogli un pizzicotto vicino alle costole, non osando mollare la presa.

L'occhiata che le rivolse lui la fece arrossire furiosamente, era malizia allo stato puro.

E io che pensavo che per sentirti strillare avrei dovuto aspettare di averti sotto di me nel mio letto!” fece un ghigno al limite della sua sopportazione.

Con un solo, fluido, movimento, si lanciò all'inseguimento frenetico di un altro boccino, e il vento e la velocità coprirono la risposta scandalizzata che la Grifondoro gli urlò vicino all'orecchio:

Puoi anche dimenticartelo, Malfoy!”

Ma sfortunatamente la velocità era così alta che dovette stringersi maggiormente a lui.

 

Non aveva mai portato nessuna con sé sulla scopa.

Era strano ed insieme rassicurante sentire il corpo di lei stretto alla propria vita, sentire che in quel momento, la sua vita dipendeva dalla sua abilità nel portare la scopa dove desiderava, nella maestria delle manovre.

Ed inutile dire che sentirla così incollata a sé lo stava decisamente eccitando.

Non andava a letto con nessuna da quelle che ormai erano settimane.

Ecco un'altra novità.

Non era stato tutto questo tempo senza esplorare le grazie di una ragazza, e sfogare i propri istinti, da quando era ancora vergine.

Non che non ne sentisse il bisogno, sia chiaro.

Aveva una voglia bruciante, di tutto quello che fare sesso comportava: l'eccitazione crescente di quando ci si spogliava, il cervello che finalmente riusciva a spegnersi, semplicemente lasciarsi cullare dall'oblio del piacere, dove le parole non servivano e poteva semplicemente diventare quell'animale che alle volte sentiva davvero di essere.

Ma aveva la netta sensazione che prima di riuscire a portare nel proprio letto la mezzosangue avrebbe dovuto scalare monti e rivolgere preghiere a tutte le creature del mondo magico e non.

Fu sull'orlo di quei pensieri sempre più insistenti che, avvistato un albero al limitare del parco, si avvicinò ad uno dei rami più alti, e vi accostò la scopa.

Che stai combinando, Malfoy? Hai deciso che è arrivato il momento di farci schiantare definitivamente?” gli domandò lei agitandosi un poco.

Affatto, Granger. Ci prendiamo semplicemente due minuti di pausa.” le rispose lui scostandosi con un gesto elegante la frangia dalla fronte, e tendendole una mano per aiutarla a scendere, poggiando i piedi sull'enorme ramo della quercia.

Non credo che sia affatto una buona idea..” commentò lei dubbiosa, ignorando la sua mano tesa.

Lui sbuffò seccato e con un solo unico gesto l'attirò a sé facendola scontrare contro il proprio petto.

Quanto parli, Mezzosangue. Ma lo spegni mai il cervello?”

Lei si voltò bruscamente e lo fissò con occhi roventi, carichi di sdegno.

Meglio non spegnere mai il cervello che essere un totale idiota come te, furetto che non sei altro!”

Detto questo cercò di allontanare il proprio corpo dal suo, ma per quanto robusto, il ramo era anche umido per l'aria notturna, lo stivaletto le scivolò sulla corteccia e con un urlo soffocato si ritrovò a scivolare rapidamente verso il basso.

Prontamente Malfoy l'afferrò per le braccia e tenendola sollevata le fece poggiare le spalle contro il tronco dell'albero, nel punto in cui le foglie li nascondevano totalmente al mondo circostante.

Hai finito di cercare di farti ammazzare?” le mormorò lui quasi sulle sue labbra.

Rossa in volto, per lo spavento e l'imbarazzo, Hermione annuì leggermente, lo sguardo illuminato pero' dal suo solito orgoglio.

Sei stato gentile..beh ..ad avermi salvato la vita..due volte.” ammise a malincuore, guardandolo un po' seccata.

Lui inarcò un sopracciglio sfiorando con il dito, al di sopra della sua spalla, il duro profilo del tronco.

E' tutta qui la tua riconoscenza, Granger?? Ho rischiato di cadere di sotto per afferrarti al volo, e direi che ho anche condannato la mia casa a perdere la prova, sempre per il mio atto di puro altruismo..non mi merito nient'altro che quello sguardo sdegnato?”

La mezzosangue arrossì ancora di più se possibile, e dopo un paio di secondi in cui esitò, forse raccogliendo il coraggio, mormorò un “Grazie, Malfoy” appena udibile.

Come scusa? Non ho sentito” ghignò lui nella sua direzione mettendo a coppa una mano nell'orecchio, fingendo di averne bisogno per sentirla meglio.

Ho detto grazie Malfoy!” esclamò lei, se possibile ancora più seccata di dover ammettere di essere in debito con lui.

Lui fece un mezzo sorriso obliquo, che aveva un che di felino.

Molto meglio..” si avvolse la sua treccia intorno alle dita “ E adesso..dov'è la mia ricompensa?”

Lei scoppiò a ridere. “Oh, davvero, davvero molto nobile da parte tua, Malfoy. E il bello è che l'avevi definito “un gesto di puro altruismo”, credo che tu non sappia nemmeno cosa sia l'altruismo disinteressato.”

La stretta delicata di lui intorno alla treccia le mandava brividi lungo tutta la nuca, fino alla base della colonna vertebrale.

Brividi, che molto poco avevano a che fare con il freddo notturno.

Te l'ho detto, Mezzosangue, non sono abituato ad essere gentile..” le mormorò vicino all'orecchio, serrando un poco la presa sui capelli di lei e fissando lo sguardo nel suo. Con il pollice prese ad accarezzarle lentamente la parte di pelle sensibile dietro l'orecchio, strappandole quasi un gemito soffocato.

 

I corpi erano così vicini da toccarsi, ma volutamente si teneva staccato da lei, per vedere se avrebbe coperto quella distanza, se avrebbe cercato un contatto più intimo con lui.

Sostenendo il suo sguardo con occhi altrettanto roventi, la Grifondoro si sforzava di restare concentrata, ma cedette quasi subito all'impulso di fissargli le labbra, a pochi centimetri dalle proprie.

Ovviamente lui lo notò, e non potè fare a meno di sentirsene compiaciuto.

Cercando di stemperare l'atmosfera finalmente Hermione si decise a parlare, ma il tono della voce era poco più che un sussurro.

Avevi detto che non baciavi nessuna.”

Lui la fissò sorpreso, non si aspettava proprio quella domanda.

Trascorse una manciata di secondi a fissarla in silenzio, poi le rispose:

Si..è vero. Non bacio nessuna, di solito.”

E allora perchè? Perchè ieri notte mi hai..beh, dire baciata sarebbe riduttivo..”

Lui ghignò maliziosamente, continuando la sessione di carezze sensuali con il pollice sul collo di lei.

Perchè mi andava, Granger. Non sono uno che riflette molto su quello che fa, ho avuto voglia di baciarti e l'ho fatto.” le rispose semplicemente.

 

Non era stupida, per quel poco che conosceva Malfoy da quel punto di vista, sapeva che insistere al momento non avrebbe portato ad alcun risultato, se non quello di fare chiudere il Serpeverde in se stesso.

Perciò decise di adeguarsi allo stato d'animo di quella giornata, e una volta tanto (stava diventando una fastidiosa abitudine ormai) spegnere un po' il flusso costante dei suoi pensieri.

Con deliberata lentezza si avvicinò alle labbra di lui, fermandosi pero' un istante prima di toccarle davvero.

Lui la fissava intensamente, senza perdersi una sua mossa, gli occhi che iniziavano ad intorbidirsi.

Vorresti ripetere l'esperienza?” gli domandò con un'audacia che non sapeva di possedere.

Lui sciolse la presa dalla sua treccia, passandogli le mani sui fianchi fasciati dal pullover.

Potremmo sempre riprovare..” commentò con un ghigno divertito.

Poggiò piano le labbra su quelle di lui.

E fu come buttare Whisky Incendiario sul fuoco.

Il bacio divenne immediatamente rovente, la bocca di lui le divorava le labbra senza sosta, come se quello fosse il loro ultimo bacio, come se per fare quello che stavano facendo si stessero reciprocamente condannando all'inferno, ma ne valesse comunque la pena.

In breve le schiuse le labbra con la lingua, cercando quella di lei, provocandola, mordendola, scopandola con la sua bocca.

Non c'era niente di casto in quel bacio, o di puro, era un bacio che sapeva di perdizione e di salto nel vuoto, un bacio che nuovamente rovesciava gli equilibri e cambiava le dinamiche del loro rapporto.

Il cavallo dei pantaloni si tese, prepotente, era da troppo che non si “sfogava” , e tutta quell'ondata di passione lo stava letteralmente mandando all'altro mondo.

Scendendo sul collo di lei prese a lasciarle baci roventi su tutta la sua pelle calda, mentre con le mani le sollevò l'orlo del maglione carezzandole la pelle nuda dei fianchi, la schiena e l'addome.

Hermione si sentiva come un vulcano in ebollizione.

Ancora un momento e sarebbe esplosa in un mare di lava fusa, il tocco di Malfoy era la cosa più eccitante che avesse mai sperimentato in tutta la sua vita.

Quando le mordicchiò il labbro inferiore le sue mani presero ad esplorare l'interno del suo pullover salendo sempre più su, fino a stringersi sul seno coperto solo dalla sottile stoffa del reggiseno.

Con movimenti frenetici arrivò al gancetto e glielo slacciò, premendo la propria erezione contro il suo bacino, e stringendole tra le mani quelle piccole coppe perfette, desiderando che il clima fosse più mite per spogliarla e assaporarli con la bocca.

Malfoy..” ansimò la Mezzosangue contro la sua bocca.

La ignorò, non avrebbe interrotto quello che stava facendo neanche per un'apparizione di Salazar in persona.

Le strinse con delicatezza tra le dita un capezzolo inturgidito, sia per il freddo che per le attenzioni che gli stava dedicando, e riprese l'assalto alla sua bocca.

Poco dopo lei si staccò nuovamente da lui e si schiarì la voce.

Malfoy..” ancora nulla, si sentiva le labbra gonfie di baci.

Malfoy!” esclamò più decisa.

Il Biondo si staccò a malincuore dal suo collo e le lanciò un'occhiata piena di risentimento, come a un bambino cui venivano sottratte le caramelle da sotto il naso.

Cosa c'è, Granger? Cosa può esserci mai di così importante da interrompermi in questo momento?”

Il volto di lui era soffusamente illuminato da una lanterna rosata che era volata vicino al loro ramo e si librava al di sopra delle loro teste.

La Grifondoro sbuffò scocciata:

Credo che la gara sia finita, inizieranno a chiedersi dove siamo finiti..e non credo tu voglia che ci trovino quassù impegnati..beh.. a fare quello che stiamo facendo.” si affrettò a concludere imbarazzata.

Il Biondo inarcò un sopracciglio, le mani che a malincuore sciolsero la presa dai suoi seni.

 

mm..sfortunatamente sono costretto a darti ragione. Ma prima di andare devo fare un'ultima cosa..” mormorò fissandola un tono di voce inequivocabile.

Che cosa..?” iniziò a chiedere lei.

Ma non ebbe neanche il tempo di finire la frase, che il Biondo si avventò sul suo collo e prese a succhiare con decisione la sua pelle fresca, morbida come seta, deciso a lasciarvi chiaro segno del suo passaggio.

Lei resasi conto delle sue intenzioni prese a dibattersi, riempendogli le spalle larghe di botte decise, cercando di fargli perdere la presa, ma con risultati inesistenti.

Malfoy smettila subito! Sarò costretta a indossare la sciarpa per giorni, solo perchè ti devi comportare come uno stupido cavernicolo!”

Lui si staccò ridendo, ammirando “l'opera d'arte” che le aveva lasciato sul collo, poi con una delle sue peggiori faccia da schiaffi disse:

Ancora non hai visto neanche lontanamente quanto possa diventare “cavernicolo”, Mezzosangue..dammi soltanto un paio d'ore chiusa in una stanza qualunque con me e non ne vorrai più uscire!”

Indignata, spalancò la bocca per riempirlo di improperi, ma con una mossa fulminea lui saltò sulla scopa e si librò a mezz'aria con grazia naturale.

E smettila di fare la puritana, Granger! Mi pare che fino cinque minuti fa te la stessi godendo alla grande.. in senso letterale intendo..” e scoppiò a ridere di gusto.

Si sedette imbronciata dietro di lui e gli disse malignamente:

Se prima avevi qualche speranza di far realizzare questa tua fantasia di noi due in una stanza, adesso te lo puoi proprio dimenticare!”

Lui scosse la testa incredulo, e puntò rapidamente alla torre dei Grifondoro, evitando di passare davanti le finestre per non farsi scorgere dagli studenti dei dormitori e nella sala comune.

Aiutandola a scendere sul cornicione della finestra che dava sulla stanza condivisa da lei e Ginny, prese poi a fissarla con quei suoi occhi grigi così chiari, e inseme così pieni di oscurità.

Sai cosa significa quello?” le chiese indicando con il mento il segno lasciatole sul collo, gli occhi accesi da una luce maliziosa, che ormai stava diventando un'abitudine per quella sera.

Che anche se ti atteggi tanto a fare il piccolo lord in realtà sei solo un depravato cavernicolo?” gli chiese sbuffando.

Ah ah, davvero divertente. Significa che quel collo è mio. Oltre a tutto il resto sia chiaro.”

La Mezzosangue lo fissò a bocca aperta per poi scoppiare a ridere:

Ma di che diavolo stai parlando, Malfoy? Mica sono un qualche animale da soma di tua proprietà!”

Fissandola con grande attenzione e ostentando la massima serietà commentò semplicemente:

No, certo che non sei un animale da soma, mezzosangue, ma se qualcuno prova anche solo a guardarti in modo lascivo, gli faccio saltare la testa.”

Lei sgranò gli occhi per lo stupore, e lui le sfiorò sensualmente le labbra con le proprie, senza darle il tempo di rispondere.

Buonanotte, Mezzosangue.”

La notte inghiottì la sua sagoma, che sfrecciò rapida a cavallo della scopa, fondendosi con l'oscurità.

Scuotendo la testa incredula, ma trovandosi a reprimere un ampio sorriso, con un movimento della bacchetta aprì il vetro variopinto della finestra e fece il più silenziosamente possibile, il proprio ingresso nella stanza.

La camera era piacevolmente illuminata e scaldata dal camino scoppiettante, ma di Ginny non vi era alcuna traccia.

Sul cuscino del suo letto era poggiato un foglio di pergamena scritto nell'allegra grafia dell'amica.

 

Herm,

non so dove ti sia cacciata stasera, ma ho il netto sospetto che c'entri qualcosa Malfoy, in quel caso vai così ragazza! Malfoy, per cui per inciso, continui a fingere di non aver perso la testa.. Per quanto riguarda me, non aspettarmi alzata, ti dico solo che sarò con Zabini, il resto ovviamente lo lascio alla tua immaginazione.

Baci

 

Gin

 

 

Ripiegò il foglio e procedette a infilarsi il pigiama, scuotendo la testa e sorridendo allo stesso tempo.

Poco prima di addormentarsi, fissando come ipnotizzata le dolci fiamme del camino una frase in particolare risuonò nella sua mente:

..significa che questo collo è mio, oltre tutto il resto sia chiaro..”

Si addormentò con un sorriso ebete stampato sul volto, il biglietto dell'amica stretto nella mano.

  
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