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Autore: TheSlayer    06/08/2013    5 recensioni
Holly, Ashley e Skylar sono tre migliori amiche e frequentano il terzo anno alla Santa Monica High.
Holly ha una cotta da due anni per Niall, il quarterback della squadra di football che esce con Charlotte, la capo cheerleader della scuola.
Skylar è uno spirito libero che ama il teatro ed è innamorata della vita... e del suo professore di storia.
Ashley si impegna in qualsiasi tipo di attività scolastica e vorrebbe innamorarsi ma ha paura di rimanere scottata, così tende ad allontanare tutti i ragazzi interessati a lei.
Tra nuovi amori, feste, rivalità, nuove amicizie, pettegolezzi e litigi cosa succederà?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13 – Fake Boyfriend

Jon sembrò sorpreso, ma scosse la testa e indietreggiò di qualche passo.
“Ragazza? Ma tu non sei…? Avevo sentito che… evidentemente mi sbagliavo, scusa.” Farfugliò. Mi voltai verso Harry e lo fissai in attesa di una spiegazione. Certo, mi aveva salvata da una situazione imbarazzante, ma perché aveva finto di essere il mio ragazzo? Harry teneva il braccio saldamente intorno alle mie spalle e stava sorridendo a Jon, che si allontanò continuando a mormorare domande senza senso.
“Scusa.” Disse subito il ragazzo, abbassando lo sguardo.
“No, grazie.” Replicai. “Ma…”
“Non lo so, non sono riuscito a pensare ad altro per salvarti da quella situazione. E poi stamattina mi hanno sbattuto di nuovo contro gli armadietti urlandomi ogni tipo di insulto e non ce la facevo più. Ho pensato… ho pensato di prendere due piccioni con una fava.” Spiegò il ragazzo, parlando più velocemente del solito. Aveva la voce un po’ bassa e roca, una voce che avrei sentito bene in una canzone rock. Scossi la testa a quel pensiero, ma perché stavo divagando? Avevo problemi molto più seri.
“Quindi… vorresti fingere di essere il mio ragazzo, così la gente smetterà di pensare che sei gay e di tormentarti, mentre io non riceverò più queste odiose proposte dai nostri compagni?” Domandai.
“Sì.” Rispose semplicemente Harry. “Inoltre Charlotte potrebbe convincersi che non stai più cercando di conquistare Niall.”
Lo fissai per qualche istante. Sì, poteva funzionare. Anzi, era un ottimo piano! E Niall non sarebbe stato nemmeno geloso, perché Harry era gay, quindi non costituiva nessun tipo di minaccia al nostro rapporto.
“Devo parlarne con Niall, ma sono sicura che non avrà problemi. Sei un genio, Harry! Grazie!” Esclamai e lo abbracciai stretto.
“Ehi, figurati. In questo modo ci aiutiamo a vicenda.” Rispose il ragazzo, sorridendo. Improvvisamente vidi il suo sguardo saettare verso la porta dell’aula di matematica. Prima che potessi dire qualsiasi cosa si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia, molto vicino alle labbra. “E’ passata Charlotte.” Sussurrò poi. “Spero che dalla sua prospettiva abbia pensato che ci siamo baciati sul serio.”
“Lo spero anch’io.” Dissi, arrossendo leggermente a quel contatto. Sentii la prima campanella suonare e decisi di entrare in classe. Avrei avuto un lungo discorso da fare a Niall e avrei dovuto spiegare alle mie amiche quello che era successo prima che lo sentissero da qualcun altro.
 
“Aspetta, fammi capire: noi continuiamo a vederci e a stare insieme, ma tutti penseranno che tu, in realtà, stai con Styles?” Mi chiese Niall a pranzo. Ci eravamo incontrati nel bagno delle ragazze e ci eravamo chiusi dentro nella speranza che nessuno venisse a disturbarci. Avevamo bisogno di privacy per quel discorso e non potevamo vederci da nessun’altra parte.
“Esatto.” Risposi. “E non potremo più sgattaiolare in giro a scuola o vederci a casa mia o a casa tua.” Aggiunsi.
“E come faremo?” Mi domandò quindi Niall, grattandosi il mento. Aveva un accenno di barba bionda e gli occhi stanchi.
“Ho pensato anche a quello.” Dissi, avvicinandomi e dandogli un bacio sulle labbra. “Possiamo organizzare degli appuntamenti lontani da Santa Monica. Los Angeles è grande e dubito che qualcuno ci riconoscerebbe se un giorno andassimo a Griffith Park o, che so, a Hollywood.” Aggiunsi.
“Sì.” Rispose Niall, annuendo. “Sì, quest’idea mi piace. Però niente baci.” Aggiunse. “Voglio dire, so che Harry è gay, ma… cercate di non lasciarvi troppo andare, okay? Sono geloso.”
Sorrisi alla smorfia del ragazzo e appoggiai la fronte contro la sua. Finalmente riuscivo a vedere la luce alla fine del tunnel. Non mi sembrava vero di aver trovato una soluzione per cui avrei potuto continuare a frequentare Niall, evitare di rischiare la morte nella squadra di cheerleader e, soprattutto, non vedere la mia foto senza reggiseno sui cellulari di tutti gli studenti della Santa Monica High. Harry era un buon amico, non mi avrebbe dato fastidio girare nei corridoi mano nella mano con lui o sedermi con lui a pranzo e fare le classiche cose da fidanzatini. Certo, avrei desiderato poterle fare con Niall, ma avrei dovuto accontentarmi di vederlo lontano da Santa Monica, dove avremmo finalmente potuto essere noi stessi e stare davvero insieme.
“D’accordo.” Mormorai e lasciai che le sue labbra trovassero le mie. Forse non era l’ideale, baciarsi nei bagni delle ragazze della scuola, ma era tutto quello che potevamo fare e cercammo di goderci il tempo che avevamo. Ad ogni suo respiro sulla mia pelle sentivo di essere sempre più pronta. Non vedevo l’ora che quella stupida punizione finisse per poter essere finalmente da sola con Niall. Volevo stare davvero insieme a lui, condividere qualcosa di speciale. Cercai di non cominciare a farmi delle paranoie incredibili su dove saremmo potuti andare, visto che le nostre case erano assolutamente off limits, perché tanto mancavano ancora tre settimane di stupida punizione.
Mi avvicinai al ragazzo per dargli un ultimo bacio mentre passavo le mani tra i suoi capelli. Dovevo alzarmi sulle punte per raggiungerlo del tutto. Niall mi sosteneva tenendo le mani sui miei fianchi e il suo tocco mi sembrava elettrico. Era come se mi bruciasse la pelle attraverso i vestiti.
“Dobbiamo uscire di qui, vero?” Mi domandò dopo qualche minuto.
“Credo proprio di sì.” Mormorai, anche se non volevo allontanarmi da lui. Quando eravamo insieme sembrava che esistessimo solo noi e per pochi istanti riuscivo a sentirmi come se niente potesse mettersi tra di noi. Non Charlotte, non la punizione di mia madre, niente.
“Ci vediamo domani, Holly.” Disse Niall. Appoggiai il mento sulla sua spalla e lasciai che mi cullasse per qualche istante. Era già arrivato il momento di salutarci e non saremmo potuti stare insieme per tre settimane, a meno che non avessi trovato il modo di eludere la sorveglianza di Ramona.
“A domani.” Sussurrai e sospirai. Sognavo il giorno in cui avremmo potuto essere insieme all’aperto, davanti a tutti. Lo abbracciai stretto per l’ultima volta prima di aprire la porta del bagno, guardarmi intorno per assicurarmi che nessuno ci avesse visti e raggiungere la caffetteria, dove Ash, Sky e Harry mi stavano aspettando al nostro solito tavolo.
Avevo spiegato alle mie amiche quello che era successo durante l’ora di matematica e approvavano il piano. Mi sedetti di fianco a Harry, gli sorrisi e lasciai che mi prendesse la mano sopra il tavolo.
“Ehi!” Esclamò, dandomi un bacio sulla guancia. Era abbastanza imbarazzante fingere di avere intimità con un ragazzo che conoscevo appena. Certo, probabilmente sapevo più di lui di qualunque altra persona a scuola dopo quello che mi aveva raccontato del suo passato, ma rimaneva il fatto che io ero innamorata di Niall e invece dovevo fingere di stare con lui. Ero sicura che la situazione non fosse facile nemmeno per lui, quindi mi sforzai e avvicinai il mio viso al suo per far strusciare i nostri nasi come avevo visto fare alle coppie nei film. Harry sorrise, mostrando le fossette ai lati della bocca e mi guardò negli occhi, trasmettendomi un’improvvisa tranquillità. Sì, sarebbe andato tutto bene. Anzi, benissimo.
“Siete pronti per i primi test di ammissione al college di domani?” Domandò Sky, distraendomi da quei pensieri.
“Più o meno.” Risposi.
“Sì.” Disse Ashley. “Anche se mi sarei sentita più sicura se avessi studiato con Liam anche in questi giorni.” Mormorò poi.
“Sei sempre in tempo per chiedergli di incontrarvi in biblioteca oggi pomeriggio.” Suggerì saggiamente Sky.
“E tu?” Chiesi a Harry, che alzò le spalle e scosse la testa.
“Non ho studiato molto.” Rispose.
“Stupida punizione.” Sibilai. “Se non fossi agli arresti domiciliari ti darei una mano.” Aggiunsi.
“Perché non provi a parlarne con Ramona? Alla fine ha solo diciannove anni, è stata una sedicenne anche lei! Le dici che dobbiamo per forza studiare insieme e le chiedi se possiamo incontrarci in biblioteca.” Propose Ashley.
“Non credo che mi lascerebbe uscire. Però…” Cominciai a dire ma mi interruppi. “Potreste venire tutti a casa mia. In fin dei conti dobbiamo studiare davvero e se ci mettiamo in salotto dove può vederci non può avere niente in contrario. I miei genitori non possono dire nulla se si tratta davvero di una cosa di scuola.” Riflettei ad alta voce.
“Sarebbe una buona idea.” Rispose Harry.
“Tu provaci e poi facci sapere. In caso veniamo subito.” Disse Ashley. “A proposito, Sky!” Aggiunse poi, facendo sobbalzare la mia amica, che si era persa nei suoi pensieri, fissando il vuoto. Mi voltai nella direzione in cui stava guardando e notai che il suo sguardo non era fisso sul vuoto, ma su Louis. Ridacchiai e scossi la testa senza dire nulla.
“Eh? Cosa?” Domandò la nostra amica, voltandosi verso di noi.
“Sei pronta per la prima di Footloose?” Chiese Ashley. Anche lei aveva notato chi stava guardando Sky, ma non disse nulla.
“Me la sto facendo sotto e non siamo minimamente vicini al livello di perfezione che vorremmo, ma manca ancora una settimana, ce la faremo.” Rispose la ragazza.
“E il bacio con McCormack come va?” Chiese ancora Ashley, questa volta ridendo. Sky arrossì, cosa che non faceva mai, e alzò il dito medio verso la ragazza.
“E’ uno schifo. Spiacevole, ecco cosa.” Rispose. Scoppiammo tutti a ridere prima di concentrarci sul resto del pranzo.
 
Dopo le lezioni e prima di tornare a casa e cercare di convincere Ramona a lasciarmi studiare con i miei compagni di classe, mi cambiai per gli allenamenti con la squadra di cheerleader. Dal Pep Rally Charlotte non aveva smesso di tormentarmi e di ricordare a tutti l’episodio della piramide. Le mie compagne di squadra scoppiavano puntualmente a ridere e imitavano la mia espressione quando mi ero accorta di essere in reggiseno e mutande. Ero arrivata al punto di passare gli allenamenti con la testa abbassata a fare tutto quello che mi veniva detto. E ovviamente, dopo il Pep Rally, Charlotte mi aveva messa alla base della piramide, all’ultima fila dietro a tutte durante le coreografie a terra e non mi faceva fare più nulla. Avevo capito il suo piano, sfortunatamente. Tutte le responsabilità che mi aveva dato per l’assemblea non erano per farmi impazzire, ma era tutto calcolato per il gran finale.
“Beh, devi essere brava come dicono King e Johnson se sei riuscita a far cambiare idea a un gay.” Disse Charlotte quando mi vide, facendo scoppiare a ridere tutte le sue compagne.
“Harry non è gay. Non lo è mai stato.” Risposi. “E comunque non puoi far cambiare idea a un gay, genio. Ci si nasce, non è mica una scelta o una cosa che puoi cambiare.” Mormorai a bassissima voce quando la ragazza si girò. Non volevo che mi sentisse ma non ero riuscita a trattenermi. C’era davvero gente ancora convinta che gli omosessuali lo fossero per scelta e che potessero cambiare idea da un momento all’altro? Scossi la testa e mi sistemai la coda alta, legata con un nastrino dei colori della nostra squadra: il rosso e il bianco.
“Da quando stai con Styles, comunque?” Mi domandò ancora Charlotte, avvicinandosi a me. Ecco, ai dettagli non avevo pensato. Cosa avrei potuto dirle? Inventati qualcosa, Holly, e fai che sia credibile!
“E’ una cosa recente, ci siamo messi insieme ieri.” Risposi, sperando che il mio tono di voce non fosse tremolante o che avessi un’espressione che, in qualche modo, avrebbe potuto tradirmi.
“E Niall non ti interessa più?”
Alzai le spalle e scossi la testa.
“Non ne vale la pena.” Risposi. “Era una cotta passeggera, non siamo fatti l’uno per l’altra. E poi non era interessato a me.” Aggiunsi. Charlotte sorrise e, per la prima volta, trovai che quel gesto fosse stranamente naturale.
“E tu sei sicura al cento percento di non essere più interessata a lui? Mi assicuri che rimarrai con Styles o che, comunque, non proverai più a rimetterti con lui?”
“Sì.” Mentii.
“Tu e lui… cos’avete fatto di preciso?” Mi chiese dopo qualche istante.
“Assolutamente niente.” Risposi, sapendo che almeno in quel momento non avrei potuto tradire nessuna emozione. Era la verità.
“Come niente? Alla tua festa? E quando sei uscita da casa sua a mezzanotte?” Mi domandò ancora.
“Alla mia festa mi sono ubriacata e sono stata male.” Risposi. “Non abbiamo concluso nulla. E quel sabato sera abbiamo guardato la partita, non ha mostrato il minimo interesse in me.”
Charlotte assunse un’aria pensierosa e rimase in silenzio per qualche minuto, mandandomi in paranoia. A cosa stava pensando? Quello che le avevo detto non l’aveva convinta? Stava pensando a qualche strano tipo di vendetta? Invece prese il cellulare, cercò la foto con cui mi aveva minacciata e la cancellò davanti a me.
“Direi che non ha più senso.” Disse, sospirando. “Stai con Styles, fai quello che vuoi. Anzi, visto che non c’è più il rischio che tu vada a letto con il mio ex, di cui sono ancora innamorata, se non si fosse capito, possiamo anche tornare a comportarci in modo civile l’una con l’altra.” Aggiunse.
“Okay.” Replicai con voce tremolante. Non riuscivo a credere a quello che avevo appena sentito. Charlotte Crowley mi stava facendo un’offerta di pace?
“Mercoledì sera andremo in gruppo alla prima di Footloose per supportare Samantha e Bryan. Ci vestiremo in divisa per alzare un po’ gli spiriti. Vieni con noi?”
Deglutii e annuii, incapace di pronunciare una singola parola. Charlotte non mi stava solo chiedendo di fare pace, vero? Mi stava offrendo di essere amiche, giusto? E come avrei fatto a continuare a mentirle in quel modo? La sua vendetta sarebbe stata ancora più orrenda di prima se l’avessi tradita e le avessi mentito dopo essere diventata sua amica.
 


Buongiorno da Londra!
Ecco il nuovo capitolo e vi prometto che presto risponderò a tutte le vostre meravigliose recensioni di quello scorso! Sono sempre di corsa (infatti anche adesso sto per uscire)! Spero che vi piaccia e il prossimo sarà venerdì!
Grazie a tutte le persone che leggono, davvero. <3

Alla prossima!

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