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Autore: Maya_FigliaDiAtena    06/08/2013    3 recensioni
Cosa direste se aveste l’opportunità di sapere com’erano gli Dei da piccoli? Tutto in questa pazza e demenziale raccolta di one-shot! Spero che vi faccia sorridere un po'.
Che la vostra spada resti affilata,
Maya, figlia di Atena.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gli Dèi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EFESTO

Il povero piccolo Efesto camminava, più triste che mai, con in spalla il suo fagotto pieno di attrezzi di lavoro, che servivano a costruirsi i giocattoli da solo. Non aveva una casa, visto che la madre (la Dea Era), l’aveva scagliato giù dal Monte Olimpo dopo aver visto la sua faccia, ancora neonato. “Non sono un grande esempio di bellezza” pensava Efesto, sconsolato “ma non mi sembra un buon motivo per scaraventarmi giù dall’Olimpo!”. Allora Efesto, un giorno, incontrò Apollo, suo fratello.
-Apollo- lo chiamò il bambino.
-Che c’è? – rispose Apollo.
-Secondo te perché la mamma ha scaraventato me e non te dall’Olimpo? –
Apollo esplose in una fragorosa risata –Che domande sciocche mi fai! – e, tra una risata e un’altra, biascicò –Perché io sono bellissimo come un cigno, mentre tu sei brutto come uno scarafaggio! –
Il povero Efesto, ovviamente, si sentì maltrattato e oltraggiato, così estrasse dal suo fagotto un robot che aveva costruito e, pigiando pochi pulsanti per dargli i comandi, corse dietro Apollo per un’ora intera (pare proprio che essere inseguito sia il suo forte), pizzicandogli le gambe. Da quel giorno, Efesto capì che sull’Olimpo non era il benvenuto, così si creò un regno tutto suo, dove non aveva bisogno di nessuno di quegli stupidi che lo avevano sempre emarginato, escluso e maltrattato. E così, Efesto, si rifugiò nell’Etna, insieme ai suoi fabbri ciclopi, e inventò dei veri capolavori d’ingegneria. Povero Efesto! Non si meritava di essere trattato così solo perché era un po’ bruttino!

 
Spazio della figlia di Atena:
Ave, mortali, mezzosangue, mezzomezzosangue, mortali con il dono della vista, mostri e Dei! Che dire? Povero, povero Efesto! Mi è sempre dispiaciuto molto per lui. Poi sua madre, Era, che è la dea della famiglia, non dà un bell’esempio gettando via il figlio dall’Olimpo per il suo aspetto (gesto degno di Afrodite!). Cosa ne pensate? Recensite, domandate e consigliate, potrei utilizzare le vostre idee per il prossimo one-shot, che avrà come protagonista una dea…sapiente.
Che la vostra spada resti affilata,
Maya, figlia di Atena.
  
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