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Autore: LaBliiiz    06/08/2013    3 recensioni
Questa è la storia di una ragazza di 19 anni che lavora a Londra.
Lei sa dell'esistenza degli One direction, ma non sembra molto interessata,
Fin quando uno di loro riesce a fargli cambiare idea.
Nonostante la sua cocciutaggine.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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PROSPETTIVA HARRY:
 Erano le prime settimane di Gennaio, a breve avremmo ripreso il tour, ed io non ero del tutto sicuro di voler ricominciare.
Nevicava, nevicava e nevicava. 
Odiavo la neve, perchè lei aveva contribuito nel mettere Nay in queste condizioni.
Era sera, Anne era appena uscita al telefono dalla stanza dell'Ospedale, in questi giorni era molto strana, distratta e in lei si era accesa un po' di felicità. Quanto avrei voluto poter dire lo stesso di me. Ogni giorno che passava la speranza diminuiva, e i dottori tacevano.
Ero solo in quella stanza, il buio alla finestra, il freddo di fuori e Nay, ferma, distesa come da tempo ormai. I suoi lunghi capelli non erano più lucenti nonostante Anne glie li spazzolasse ogni giorno, la sua pelle era pallida e le sue labbra carnose erano di un colore spento. Respirava a ritmo costante, attaccata alle macchine che emettevano dei * bip* leggeri. I suoi genitori erano a prendersi da mangiare,non abbandonavano più l'ospedale da tempo. 
Ero seduto sulla sedia accanto al letto di Nay, dolcemente le accarezzavo la mano, quando fui sorpreso da una mano che mi accarezzava la spalla, mi voltai, la signora Neha mi sorrideva dolcemente.
-Neha: Harry vai a prenderti qualcosa, tu e Anne non avete mangiato.
-Harry: Io non..
La mia pancia mi tradì e la signora mi guardò storto.
-Harry: Okay, vado a vedere dov'è Anne.
Lasciai il posto a Neha, riluttante lasciai la mano della mia ragazza. 
Appena sulla soglia mi voltai, e il cuore mi pulsò nel vedere la scena di una povera madre che accarezza sua figlia, non c'è peggior cosa di quando i genitori sopravvivono ai propri figli.
L'ospedale era vuoto, le luci illuminavano il corridoio, non c'era traccia di Anne.
Mi avvicinai alla porta d'ingresso, fuori era totalmente buio e prima che potessi oltrepassare la soglia mi fermai ad osservare la scena di fronte a me.
Anne che singhiozzava tra le braccia di un uomo, voltato di schiena, poco dopo si baciarono, potevo vedere le mani di Anne che lo stringevano forte, mi sembrava di rivedere l'abbraccio con mia madre, un disperato abbraccio. Anne era sola, aveva solo il padre che non abitava in Inghilterra, ed ora aveva quest'uomo. Che io conoscevo. Ero impietrito, non sapevo cosa fare ma prima che trovassi una soluzione Anne parlò.
-Anne: Harry
-io: Oh Emh, io ero venuto a cercarti per andare a mangiare.
Anne abbassò lo sguardo un po' imbarazzata, nel frattempo si girò lui, Zayn.
-io: Lo sapevo che c'era qualcosa tra di voi
Accennai un sorriso.
-Zayn: Ciao amico!
Sfoderò il suo sorriso sbilenco.
-io: Bè, andiamo a mangiare?!
-Zayn: Ho portato io qualcosa, venite
Zayn con un braccio sopra la spalla di Anne,  si sedette sulla panchina di fronte all'ospedale. Dove c'erano due buste.
-Zayn: Tenete
Ci porse le buste, e dentro fui grato di trovare un bel hamburger.
-io: Questo si che ci voleva, grazie Zayn
-Zayn: Di nulla amico.
Mi rilassai sulla panchina, chiudendo appena gli occhi, il freddo pungeva.
-Anne: Neha?... Neha!
Aprìì subito gli occhi, Anne era in piedi, e Neha si dirigeva verso di noi. Aprì la porta.
-Neha: HARRY! CORRI!
Non appena mi parlò scattai e corsi verso l'ingresso mentre Anne e Zayn mi seguivano, Neha mi aveva già preceduto nella stanza. Mi fermai sulla soglia con il fiatone e gli occhi spalancati, nel vedere un bel color cioccolato nei miei verde smeraldo.
-Nay: Harry..
Una sussurro, debole. Io non sapevo rispondere, lei era lì. Gli occhi appena aperti, la mano che tentava di  muoversi. Io fermo.
-Neha: Harry, è tutto vero, è sveglia..
Girai lo sguardo per un secondo per poi riposarlo su Nay che fievolmente mi sorrideva. Corsi da lei e l'abbracciai, cercando di non posare troppo peso sul suo fragile corpo.
-io: Nay..
Inutile dire che tentai di trattenere le lacrime.
-Nay: Harry.. sono qua.
La strinsi ancora più, non potevo crederci. Lei era lì, viva , tra le mie braccia.
-io: Perdonami.
-Nay: l'ho già fatto qualche tempo fa.
Si staccò da me, non volevo, ma era giusto che salutasse anche gli altri.
-Nay: Anne..
Anne accorse da lei e l'abbracciò.
-Anne: Mi sei mancata tanto Nay.
-Nay: Shh, non cominciare a piangere pure tu, sono qua.
Si staccò anche da lei, e allungò lo sguardo dietro.
-Nay: Ciao Zayn! ci sei solo tu?..
-Zayn: Io, emh si.
PROSPETTIVA NAY:
Nessuno aggiunse altro e Anne diventò terribilmente rossa.
-Nay: Me lo aspettavo!!
Non riuscii a non sorridere, a quel gesto luccicarono gli occhi a tutti.
Insomma.. ero stata in condizioni così gravi?
-papà: Piccola mia..
Spostai subito lo sguardo alla porta, mi si svuotò lo stomaco.
-Io: Papà!
Mi abbracciò e cominciò a piangere sulla mia spalla pure lui.
-io: Papà ti prego..
-Papà: Scusa, ma ho davvero pensato che non ti avrei più riabbracciata..
Si allontanò e si mise seduto sul letto.
-io: Quanto.. tempo è passato?
-Papà: Quasi un mese..
Oddio. Quasi un mese. 
Tutti erano diventati incredibilmente seri.
-io: non ricordo bene cosa è successo..
-Harry: Te lo racconterò quando uscirai di qui.
-io: vabene.
Sorrisi cercando di non pensare troppo a come sarebbe potuta andare..
I miei genitori non si staccavano più da me, erano arrivati anche gli altri ragazzi e potevo udire le urla delle fan. I medici avevano detto che da lì a poco sarei potuta uscire.
-mamma: Bè giovanotti che ne dite di lasciare Harry e Nay soli?
Tutti sorrisero e annuendo uscirono dalla camera mentre Harry si avvicinava al letto.
Dopo essersi seduto sul letto provò a parlare.
-io: Shh..
Aggrottò la fronte.
io: Non devi dire nulla
Presi dolcemente la sua mano e la portai sulla mia guancia, le sue grandi calde mani.
-io: So tutto Harry, io ti sentivo.
Spalancò gli occhi.
-io: Ma il mio corpo non rispondeva, avrei voluto abbracciarti, dirti che era tutto okay, ma non potevo.
Sentìì i miei occhi pizzicare e diventare inevitabilmente lucidi.
Harry rimase a fissarmi per pochi secondi poi con uno scatto posò le sue labbra sulle mie posando le mani sul mio viso, fù un bacio violento, un bacio d'urgenza e rassicurazione. 
Molto lentamente mi staccai, rimanendo con le fronti attaccate cercando di riprendere fiato.
-io: Mi sei mancato.
-Harry: Anche tu.
-io: Non lasciarmi più andare.
-Harry: Non l'avrei fatto comunque.
Mi baciò.















Salvee, eccoci di nuovo, buona lettura ! lasciate tante recensioniii 

come sempre sapete come trovarmi @NonDirmiNulla , byee xx
  
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