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Autore: Drake_o    07/08/2013    5 recensioni
Harry avvertì uno strano calore appena notò la mano di Draco, i suoi occhi umidi e la matita nera che colava in righe verticali sul suo viso. Si morse un labbro, trattenendo un sorriso.
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La notte di Halloween succede qualcosa che forza i due ragazzi ad una estrema intimità. Ma non è così facile cambiare le cose da un giorno all'altro. Dopo quella notte Harry comincia ad approfondire il suo sguardo su Draco e scopre molti segreti. Harry trascina anche i suoi amici in questa sua impresa, ma non senza conseguenze.
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La storia inizia il 31 Ottobre del terzo anno di Hogwarts. I Protagonisti hanno 13/14 anni.
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(Sul mio profilo c'è una nota esplicativa sul tema di questa storia.
L' Omorashi)
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Autore: Drake_o
Beta: Boann
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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 del capitolo:

TROVATE QUESTA STORIA COME LE MIE ALTRE,  AGGIORNATA PIù SPESSO SU NOCTURNE ALLEY - NICKNAME: DracoMalfoy 
 
CIAAAAOOO!
Here we go! Pensavate che fossi sparita? O forse nemmeno vi ricordavate di questa storia! T_T Molto possibile... beh, ecco un nuovo capitolo. Scusate se è breve e di passaggio e senza musica annessa stavolta. Dal prossimo si entra nel quinto anno. Il prossimo capitolo è molto meglio di questo, è già pronto e lo posterò tra una settimana! Spero vi piaccia è uno di quelli più ispirati ^^ e molto omorashi!
Questa volta Lilit non ha potuto rileggere o betare per mia fretta e suoi impegni! (scusa Lilit!!)
E grazie a Boann che nonostante gli avvelenamenti e le influenze ha betato anche questo capitolo! 
Per adesso vi lascio! Con sorpresina nelle note finali^^
Grazie a tutti per essere ancora qui a seguire questa storia! Senza di voi non avrebbe il senso che ha.
Un grande abbraccio

            
 
 
 
Capitolo 26

Always


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Quando Draco tornò a Hogwarts il giorno seguente, scoprì che i  quattro partecipanti al Torneo Tre Maghi sarebbero rimasti lontani dagli altri studenti per tutta la settimana prima di affrontare la prova finale. Era stato deciso per evitare che qualcuno potesse aiutarli e la loro gara risultare impari.
Draco apprese la notizia da Hermione che gli si avvicinò durante la lezione di Trasfigurazione. 

"Non è in camera di Ron"  disse la ragazza. "Hanno dato a tutti e quattro una camera singola in un'altra alla del castello.  Hanno anche sospeso tutte le lezioni, per una settimana da domani. Possiamo solo esercitarci nei laboratori o studiare in biblioteca."
"Capisco..." Draco si sentì sprofondare il cuore e decise che avrebbe trovato quell'ala del castello e avrebbe visto Harry comunque prima dell'ultima prova.
Ma non fu così. Seppure vagasse di notte nella scuola tentando di sentire la presenza di Harry, qualcosa gli impediva di trovarlo.
Dopo alcune notti insonni e dopo essere stato beccato da Gazza fuori dai dormitori e portato dal preside, Draco decise di desistere.
Nemmeno Silente gli dette il permesso di vedere Harry, dicendo che non c'era bisogno di preoccuparsi perché era al sicuro e doveva solo rispettare le regole del torneo. Harry aveva solo 14 anni, ma se il calice di fuoco lo aveva scelto allora sarebbe stato sicuramente in grado di superare tutte le prove.
 
-*-
 
Mancava solo un giorno e poi l'ultima prova avrebbe avuto luogo.
 
Tormentato dall'ansia e dalla noia di quelle giornate senza meta, Draco si recò all'ufficio di Piton.
"Entra pure" disse l'uomo seduto alla scrivania.
"Signore..." il ragazzo osservò Piton che lavorava davanti ad un calderone. Notò sulla sua scrivania la scatola d'argento aperta. "Cosa sta facendo?"
Il mago alzò lo sguardo alla voce del ragazzo che per un momento gli ricordò quella di Isadora nel tono in cui usava rivolgersi a lui.
"E' la vostra pozione Draco." disse lui facendogli cenno di avvicinarsi. "Sto preparando gli ingredienti"
Draco si avvicinò e guardò dentro il piccolo calderone in cui il professore stava versando una goccia di sangue dalla boccetta di vetro.
Guardando il liquido rosso e denso che colpiva quello bianco nel recipiente, Draco si sentì improvvisamente debole come se quel sangue stesse uscendo dal suo corpo e sentì dei sussurri confusi invadergli per un momento la testa.
 
"Cosa volevi chiedermi?" chiese Piton lanciandogli un'occhiata.
Draco si scosse da quel momentaneo stordimento e lo guardò.
"Tutto bene?"chiese l'insegnante.
"Sì... Signore" Draco sospirò poi prese coraggio e disse "Signore, lei sa che Voldemort ha intenzione di uccidere tutti i suoi seguaci appena avrà trovato il Segreto?" disse cercando di dissimulare la spossatezza che provava.
Piton lo scrutò un momento. "Chi ti ha detto questo?"
"E' stato Voldemort, Signore"
"Ciò che dice non ha alcuna importanza se tu e Potter riuscite a trovare il Segreto prima di lui. Ed è questo che dovete fare! La profezia dice che due bambini saranno la sua rovina. Lui sa che morirà se voi riuscite in quello che le vostre madri hanno cercato di farvi fare. Sarete voi a uccidere lui."
Draco annuì e abbassò lo sguardo. "E se dovesse uccidere i suoi seguaci prima che noi troviamo il Segreto?"
"Di cosa hai paura, Draco?" chiese l'uomo .
"Ho paura... che uccida lei, e mio padre"
Piton lo guardò e Draco riuscì appena a percepire una reazione nel suo viso, prima che essa svanisse.
"Non succederà."  disse l'insegnante appoggiando una mano sulla sua spalla. " E se dovesse succedere sarà per una buona causa. Voglio che voi troviate quel segreto e poniate fine alla vita di quel miserabile essere"
Draco alzò gli occhi per trovare quelli di Piton puntati nei suoi. La rabbia che l'uomo provava era chiara in quel momento. Gli sembrò di vedere, seppellita sotto la maschera impassibile,  la stessa espressione che aveva nel ricordo in cui sollevava il corpo esanime di Lily da terra e lo stringeva a sé.
 
 
-*-
 
 
La notte dell'ultima prova, Draco era appostato dietro una grossa pietra circondata da cespugli. Guardava, oltre le frasche, l’altissima parete di siepe del labirinto costruito appositamente per il Torneo Tre Maghi.
 
Mancava poco all'arrivo dei partecipanti e il brusio non lontano del pubblico riempiva l'aria circostante.
 
 
Arrivare dietro al labirinto la sera della terza prova, non era stato facile. Mentre gli studenti si recavano in gruppi verso gli spalti guidati dagli insegnati, Draco si era staccato dagli altri e, sgattaiolando sotto il naso di un professore, si era nascosto facendo poi il giro intorno al labirinto.
 
C'era qualcosa che da quella mattina gli opprimeva il petto, come una sensazione di attesa, snervante e malsana. Si sentiva come se qualcosa di eccezionale stesse per succedere eppure nello stesso tempo rifiutava quella tensione con l'istintiva consapevolezza che niente di eccezionale poteva essere positivo in quel momento.
Sapeva che forse quelle non erano le sue sensazioni ma avevano a che fare con Voldemort e questo era il motivo per cui Draco si trovava lì. Non avrebbe lasciato Harry da solo fuori dal castello, mai più. Aveva un brutto presentimento e ad un tratto gli tornò in mente il modo in cui Harry era finito tra i partecipanti del torneo.
Ci era finito in modo illegale e totalmente inaspettato, per cui cominciò a temere che quel carrozzone caotico del Torneo che impegnava e confondeva la mente di tutti, compresi i funzionari del ministero della Magia, avesse a che fare in qualche modo con Voldemort.
 
Le trombe suonarono l'inizio della gara quando i quattro partecipanti furono lasciati soli nel labirinto.
Draco corse lungo la parete di foglie, sentiva esattamente che Harry era lì vicino e sapeva in che direzione andava anche senza vederlo.
Sentì gridare Fleur e cercò un ingresso tra le piante ma i rami si strinsero bloccandogli l'accesso.
 
Poi fu la volta di Krum, qualcuno lo aveva colpito. Ma com'era possibile? Ai primi metri di labirinto erano già fuori combattimento? Vide nel cielo le scintille rosse e sentì lo speaker annunciare il ritiro dei due partecipanti.
 
Harry e Cedric erano ancora dentro e proseguivano separatamente il percorso.
Improvvisamente si ricordò di una lettera di Sirius che Harry gli aveva mostrato, che diceva "Non so chi abbia messo il tuo nome nel calice, Harry, ma chiunque sia stato non è tuo amico. Le persone muoiono in questo torneo!"
 
Draco corse ancora lungo la siepe e sentì la voce di Harry che imprecava.
"Harry!" lo chiamò.
"Draco!" si avvicinò alla siepe continuando a camminare "Cosa ci fai qui?"
"Stai attento... c'è qualcosa che non va!" riuscì a dire Draco contro le foglie mentre seguiva la sua voce.
"Non preoccuparti" lo rassicurò Harry "credo che qualcuno abbia deciso di aiutarmi, è stato abbastanza facile arrivare fin qui. E credo che la fine del labirinto si avvicina... Draco! Vedo il trofeo!!" gridò subito dopo.
 
Alle parole di Harry, Draco sentì un brivido di gioia al centro del torace. E improvvisamente l'angoscia lo avvolse. Non era felice. Non era lui ad essere felice.
"Harry! Fermo!" gridò e senza pensare tirò fuori la bacchetta e bucò la parete della siepe con un incantesimo ustionante. Entrò nel labirinto e vide Harry e Cedric correre verso la grande anfora dorata.
Lo inseguì gridando il suo nome ma Harry non si fermò. Fu un attimo e la mano di Harry, contemporaneamente a quella di Cedric, afferrò una delle due maniglie dell'anfora, che stava su un piedistallo di pietra. Draco si gettò su Harry ma lo mancò per un pelo e un crack sollevò un ululato di stupore nella folla.
Si tirò su da terra e Harry era scomparso, insieme a Cedric e al trofeo.
 
Subito Silente, Moody e la MacGranitt si materializzarono di fronte a lui.
"Dove sono?" chiese la Professoressa.
"Non lo so! Son scomparsi!" Draco in preda al terrore sentì la testa girare vorticosamente.
 
"Era una passaporta." constatò Silente con aria grave. E gli altri lo guardarono ammutoliti.
Madama Chips apparve poco dopo seguita da altri funzionari del ministero e da Severus Piton
"Che succede?"
"Severus, il trofeo è stato sostituito da una passaporta. Era una trappola!" Affermò il Preside.
Draco vide l'occhio buono del professor Moody brillare in modo strano ma subito un dolore allo stomaco e poi alla testa lo piegò in due.
Piton si avvicinò. "Draco? Cos'hai?"
Il ragazzo cadde a terra e si portò le mani alla testa gemendo. Non riusciva più a vedere le persone di fronte a sé ma vedeva un cimitero buio e nebbioso in cui Voldemort stava strizzando la mano di Harry che era trafitta e sanguinava sopra una tomba di marmo di cui intravedeva solo la scritta
 
               Riddle
 
"No!!" gridò Draco rotolandosi sull'erba e Piton lo afferrò per le braccia "Che hai? Che sta succedendo?"
Silente si chinò su di lui e lo osservò cupo.
Ma Draco continuò a vedere il cimitero, e sentì Voldemort parlare:
"Il mio corpo è finalmente potente grazie a voi due, al sangue che Draco ha donato e che mi permette finalmente di avere il diritto di ucciderviE grazie al tuo che rinforza il mio corpo e lo rende completamente umano unito alle ossa di mio padre!"
Draco vide l'immagine confusa di un'altra tomba di marmo bianco che recava la scritta
 
       James e Lily Potter - per sempre
 
Una piccola scintilla percorse i contorni della parola sempre e poi fu tutto buio. Un lungo minuto passò prima che una forte luce abbagliasse di nuovo Draco e in quel momento vide una donna camminare verso di lui, era fatta di luce e aveva lunghi capelli e mani sottili.
"Sono fiera di te" disse l'immagine eterea. Ma la sua voce sembrava provenire da due persone. "Sono fiera di te" ripeté ancora e quella volta Draco sentì chiaramente due voci.
Non sapeva dire quanto tempo fosse passato quando un crack improvviso, corrispose alla fine di quella visione e Draco riaprì gli occhi, si voltò sull'erba a si sollevò sulle braccia.
Di fronte a lui c'era Harry, esausto, sanguinante e in lacrime. In una mano stringeva la coppa del trofeo e nell'altra il braccio di Cedric che Madama Chips stava tentando di staccare con la forza dalla sua presa.
"E' morto!" mormorò Harry "L'ha ucciso!"
 
 
 
-*-
 
Dopo che Madama Chips ebbe curato le ferite di Harry, lui e Draco erano stati lasciati con Silente, Piton, la McGranitt e la Cooman. I quattro professori si erano fatti spiegare con precisione cosa fosse successo.
Harry era ancora sotto shock, tuttavia raccontò loro dei Mangiamorte riuniti attorno a Voldemort, evitando di fare il nome di Lucius Malfoy. E raccontò loro di come la sua bacchetta avesse generato dei fantasmi e una strana cupola di luce mentre combatteva con il mago.
Silente gli spiegò la magia del Prior Incantatio e il motivo per cui aveva visto quei fantasmi. Poi disse a tutti i presenti che il ritorno di Voldemort era ormai ufficiale.
 
Quando finalmente i professori se ne andarono, Harry si sdraiò sul suo letto e si voltò di spalle.
Draco lo guardava serio, seduto sul letto accanto a lui, improvvisamente sentì il ragazzo che tirava su col naso e lo vide portarsi una mano sul viso.
"Harry?"
Ma lui non rispose e si coprì il viso.
Allora Draco gli si sdraiò al suo fianco e lo avvolse con un braccio, appoggiò il viso ai suoi capelli e chiuse gli occhi. Sentì il corpo di Harry scosso dai singhiozzi e lo strinse di più a sé.
 
Harry prese la sua mano e la strinse. Avrebbe voluto dirgli di quanto si sentiva inutile per non aver potuto evitare la morte di Cedric, che non c'entrava niente in tutta quella storia. Ma non riusciva nemmeno a parlare. Quella scena raccapricciante del suo compagno di scuola che crollava a terra sotto la maledizione aveva oscurato il suo cuore, come quando per colpa dei dissennatori gli sembrava di rivedere sua madre colpita dal mago oscuro.
La responsabilità che si sentiva di avere verso le persone innocenti che aveva intorno ritornava ad angosciarlo come aveva fatto al secondo anno. Aveva solo quattordici anni ma Il suo destino sembrava sempre più chiaro e ogni volta gli ricordava che non c'era via di fuga, che non c'era una vita normale possibile nel suo futuro, finché Voldemort sarebbe rimasto al mondo.
 
 
"L'ho vista, ho visto tua madre" sussurrò Harry con la voce spezzata mentre il respiro di Draco gli scaldava piacevolmente la nuca.
 
Draco sentì gli occhi pizzicare. "Anche io, l'ho vista" mormorò "Era proprio lei? " chiese, una lacrima gli scese sul viso e si sciolse sui capelli di Harry.
Il moro si voltò e appoggiò la fronte su quella di Draco, intrecciò le dita con le sue e disse
"Mi hanno protetto, erano lì con me, tutte e due, e... è come se fossero sempre qui con noi."
Draco annuì mentre un'altra lacrima scivolava lungo la sua guancia. Allora Harry si girò e baciò le sue labbra prima di stringerlo a sé.
"Dobbiamo andare avanti. Ci aiuteranno."
 
Draco chiuse gli occhi  e ripensò alla strana visone che aveva avuto nel labirinto. Dai racconti di Harry sembrava che avessero visto le stesse cose.
"Dove si trova la tomba dei tuoi genitori?" gli chiese improvvisamente.
"Al cimitero di Godric's Hollow" rispose Harry cupo "Perché?"
"Dobbiamo andare lì, insieme"
 
 
-*-
 
Draco spiegò a Silente il motivo per cui voleva andare alla tomba dei genitori di Harry e quando il preside e Severus, scortati da un grosso cane nero che camminava al fianco di Harry li accompagnarono a Godric's Hollow, la sua teoria risultò giusta.
"Il biglietto nella scatola diceva la terza chiava è sempre con lei. Sempre" spiegò Draco. "Guarda Harry, vicino alle nostre bacchette la parola scintilla come facevano le lettere incise sull'albero."
Harry annuì. Insieme toccarono la scritta con la bacchetta e la scritta si illuminò, un rettangolo si disegnò intorno ad essa e poi si aprì come un piccolo cassetto.
"Eccola!" gridò Harry estraendo al piccola chiave. "E' proprio lei! E' uguale a quella che ha Hermione."
 
 
La terza chiave fu legata al polso di Harry con un nastro incantato come la prima era legata al polso di Hermione. Adesso mancava soltanto la seconda.
Il biglietto della scatola d'argento diceva "la seconda è sul ponte, dove ci siamo incontrati".
E infatti la chiave era nell'acqua del fiume a Firenze, dove Hermione in preda alla trance del fantasma di Isadora Black la aveva gettata, senza però ricordare quel gesto.
 
Tuttavia senza il Passatempo non c'era modo di tornare sul ponte dove era custodito il lucchetto con il Segreto.
 
 
 
-*-
 
 
Gli ultimi mesi di scuola del quarto anno furono molto movimentati.
Silente smascherò l'uomo che aveva messo nel labirinto la passaporta e che si spacciava per Malocchio Moody, liberando il vero professore dal rapimento.
Poi il Preside dovette, suo malgrado, annunciare a tutta la scuola che l'assassino di Cedric Diggory, non era che Voldemort in persona. Il mago oscuro era tornato e si era mostrato a Harry Potter.
Il Ministro Caramell non era assolutamente d'accordo con il divulgare tale notizia poiché non la riteneva attendibile, ma dovette ricredersi quando il Ministero della Magia, venne improvvisamente  invaso da nuovi funzionari al servizio del potere oscuro e i Mangiamorte che prima agivano nell'ombra, uscirono allo scoperto.
Silente chiamò così l'Ordine della Fenice a riunirsi.
 
Harry e Draco si avventurarono più volte invano nella foresta proibita alla ricerca del Passatempo ma nemmeno con l'aiuto di Silente riuscirono a ritrovarlo.
 
La professoressa Cooman all'inizio dell'estete aveva detto a Piton di prepararsi a distillare gli ingredienti trovati nella scatola d'argento, perché si stava avvicinando giorno in cui Harry e Draco, come le loro madri, avrebbero dovuto fare il patto di sangue e bere quella pozione.
 
Così l'estate iniziò e Harry e Draco dovettero separare le loro strade. Silente disse che era meglio così, che i luoghi familiari erano adesso i più sicuri nonostante sapesse che Voldemort frequentava spesso il Malfoy Manor.
Non ci fu niente da fare quando Lucius arrivò al castello e portò via suo figlio, mentre Harry sulla torre dell'orologio guardava la carrozza sparire all'orizzonte. Poi scese e andò preparare il baule per recarsi a casa dei Dursley.
 
  









Note conclusive:

Grazie per aver letto. Come promesso, tra una settimana il prossimo capitolo! E adesso la sorpresina!  
 
FOTOSTORIA  (fatela caricare bene prima di scorrere le foto che è un po' lunga!)
 
Era pronta da un po' in attesa di postare di nuovo! Magari vi aiuterà un po' a non perdere il filo della storia! A presto!  D
  
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