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Autore: Francy_1D_    07/08/2013    0 recensioni
Salve! Questa storia inizia con una ragazza di quindici anni che si trasferisce dall'America andando a Londra. Aveva sempre studiato danza lì,che era l'unica cosa che riusciva a farla star bene. Il suo nome è Isabella,ma tutto la chiamano Bella. Le uniche persone che ha sono la sua migliore amica,Margherita,che conoscerà a scuola e suo fratello Josh. I genitori non l'avevano mai considerata quando il fratello,erano sempre in giro e non erano mai presenti per lei. Fin quando nella sua vita non entra Harry,il ragazzo che avrebbe amato per tutto il corso della storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sala era ornata di ogni tipo di addobbo. Quest'anno gli organizzatori del ballo si erano dati davvero da fare. Tutto intorno a noi c'erano stelle,lampadari,luci che cambiavano colore ad intermittenza,insomma,tutto ciò che si può immaginare su un ballo scolastico. Persone che ballavano senza tregua alternandosi ora un lento ora un ballo moderno. Harry mi trascinò al centro della pista pronto a ballare sebbene non fosse certo il suo forte. Si prospettava una bella serata.

Guardavo spesso le altre coppie per vedere come andava tra loro ma senza sorpresa nessuno era davvero concentrato sul proprio partner,anzi,su quello degli altri. Harry mi guardava dritta negli occhi,parlavamo,scherzavamo e ridevamo prendendo in giro i professori presi dal panico della festa. Credevo che nulla avesse potuto rovinare quella magnifica serata ma mi resi conto che sbagliavo quando suonò il cellulare. Non si può mai stare tranquilli. Era mia madre,strano che si fosse ricordata di avere una figlia.

“Bella io e tuo padre siamo a casa. Muoviti e vieni qui.” gridò in preda alla rabbia.

“Ma perchè? E come mai siete tornati?”

“Non devo darti ulteriori spiegazioni. Vieni subito a casa.”

“No,non vengo fin quando non mi dici che succede” risposi ferma a non cedere.

“Ho deciso di fare la brava madre e per questo ti dico di venire. Non farmelo ripetere Bella” Proprio ora aveva deciso di fare la brava madre? Proprio ora che stava andando tutto per il meglio lei si era ricordata di me. Dopo tanti anni passati ad occuparsi del suo figlio prediletto voleva fare la brava madre. Che in effetti cosa c'entrava fare la brava madre col tornare a casa? Non me lo spiegavo. Era stata una conversazione alquanto strana.

“Ok,ora arrivo” mi rassegnai e lei riattaccò. Chiamai Harry,gli dissi della telefonata di mia madre e gli chiesi di portarmi a casa. Ero quasi in ansia durante il viaggio,o forse era solo rabbia nell'aver dovuto lasciare il ballo nel bel mezzo della festa. Entrai in casa ed Harry mi seguì. Vidi mia madre indaffarata a preparare le valigie,correva da una parte all'altra della casa raccogliendo ogni vestito,ogni gioiello,ogni cosa appartenente a me e a lei. Sembrava presa dalla rabbia più assoluta e di là in cucina c'era mio padre intento a cercare di farla calmare ma ottenne soltanto un “vattene stronzo”.

“Allora mamma cosa c'è?” chiesi prendendola per le spalle e fermandola.

“ce ne andiamo Bella. Prepara la tua roba. Ce ne andiamo”

“Ce ne andiamo? Ma cosa dici? Dove? E soprattutto perchè?” ero sconvolta e volevo vederci chiaro in questa storia.

“In America,andremo per un po' dalla zia e quando avremo i soldi ci compreremo una nuova casa”

“Cosa? Spero tu stia scherzando mamma,io non vengo da nessuna parte. Perchè?”

“Io e tuo padre chiederemo il divorzio. L'ho beccato con un'altra tutte tette e niente arrosto.”

Mio padre aveva tradito mia madre? Non potevo crederci,e aveva ancora il coraggio di presentarsi a casa nostra? Certo io non volevo andarmene ma forse la mamma stava facendo bene. In fin dei conti gli uomini sono tutti uguali,quando sono stanchi di te ti tradiscono con una bionda cotonata tutta rifatta e con due labbra che sembrano gommoni.

Harry guardava la scena allibito.

“Non possiamo trasferirci di nuovo mamma! Io ho tutto qui,ho gli amici,ho Harry...ho la danza!” anche se mi ero da poco trasferita qui avevo sempre studiato danza a Londra fin da quando ero piccola. Michelle,la mia insegnante per me era come una seconda madre,quella che infondo,non avevo mai avuto. Avevo passato anni a preparare l'audizione per entrare nella più prestigiosa accademia di ballo di tutto il mondo. Non potevo lasciare tutto e andarmene.

“Non mi interessa! Ora tu prendi le tue valigie e parti con me,non voglio che stia un altro minuto con quell'uomo” le lacrime le scendevano sul viso ogni volta che urlava.

“No mamma. Io non posso lasciare la danza. Non posso lasciare qui il mio sogno di andare all'accademia. Ho lavorato così tanto per arrivare dove sono adesso. Quello sarà il mio futuro.”

“No che non lo sarà. Non permetterò che tu vada ad un'accademia di ballo. Tu studierai giurisprudenza come tua madre!”

Lei all'inizio voleva fare l'artista ma dopo una litigata con il padre con cui non parla più,fu costretta a prendere giurisprudenza e ora vuole che lo faccia anche io. Che alla fine non ebbe nemmeno troppo successo perchè lavora in un misero supermercato come cassiera e se siamo qui ora è soltanto per mio padre.

“Ma mamma perchè devo fare la tua stessa fine? Perchè dovrei fare il tuo stesso errore? Sai bene cosa vuol dire non poter realizzare i propri sogni. E vuoi che tra me e te succeda ciò che è successo tra te e il nonno? Non devi riporre su di me i tuoi rancori. Io voglio la vita che ho sempre sognato,da ballerina,poter danzare alla scala di Milano magari,tutti che applaudono per me e mi tirano le rose. È questo il mio futuro. Mettitelo bene in testa mamma! Hai visto a cosa ti ha portato fare giurisprudenza? Ti ha portato a viaggiare continuamente non essendo presente per tua figlia,ti ha portato a costringere tua figlia a fare lo stesso errore. E poi hai visto? Non hai fatto nulla con giurisprudenza,credevi davvero di diventare avvocato o giudice o chi per esso? Ora lavori in un supermercato. La tua vita fa schifo. Perchè non provi anche soltanto per un attimo a pensare a me e non a te stessa,perchè non metti da parte l'orgoglio e mi rendi la persona più felice del mondo? Perchè vuoi vedere il sogno di tua figlia sfumare a causa tua? Vuoi davvero che io abbia la vita che hai tu? Soltanto perchè tu hai fallito e hai una misera vita del cazzo non vuol dire che debba averla anche io!” mi ero sfogata,sfogata di ogni mio pensiero più intimo. Le avevo detto ciò che pensavo,facevamo sempre questa discussione ma mai era stata tanto accesa. La danza era la mia vita. Per me ballare era come respirare. Se un giorno avrei dovuto scegliere tra la danza ed Harry non so proprio cosa avrei fatto. Sarebbe stato il giorno più brutto della mia esistenza.

“Isabella Mary Sinclair” aveva detto il mio nome completo. La faccenda stava davvero degenerando. Continuò.

“come ti permetti di parlare a tua madre,sangue del tuo sangue, in questo modo? Non permetterti più di farlo. La mia vita non fa schifo va bene? E io non voglio rovinare la tua. Farai quello che cazzo ti pare. A me non interessa. Vuoi fare la ballerina? Bene...farai la ballerina ma poi a 35 anni,cosa farai? Quando dovrai smettere di ballare che cosa farai? Sei abbastanza matura per decidere da sola.”

“Cos'è una sfida? Sai...da madre dovresti appoggiarmi,non darmi contro.”

“Ma io non ti do contro Bella. Io ti porto soltanto incontro alla realtà. Ma ora sono stanca di te e dei tuoi capricci. Raduna la tua roba. Partiamo domani.”

La guardavo del tutto incredula. “Partiamo” quella parola mi risuonava ad eco nella mia mente e non riuscivo a liberarmene. Mi tormentava,mi uccideva,mi trafiggeva. Il dolore era insopportabile. Lasciare tutto,era un incubo. Mi avvicinai ad Harry ancora in piedi sull'uscio della porta piangendo e mi abbracciò. Mi sarebbero mancati così tanto i suoi abbracci,i suoi baci,i suoi sorrisi. Non potevo stare senza di lui. Era più forte di me. Harry tornò a casa e io mi misi nella mia camera a piangere bagnando tutto il cuscino.

*Margherita*

Stavo ballando in mezzo alla folla quando mi voltai e non vidi più Bella. Non dico di essere preoccupata perchè di certo era con Harry ma non capivo perchè se ne erano andati. Come giravo la testa un attimo Olivia la prendeva tra le mani e mi girava verso di lei. Era un'ottima amica devo ammetterlo,era simpatica,gentile e anche dolce. La cosa migliore era che il trio delle barbie si era finalmente sciolto. Lorena stava con Louis e la povera Martina era destinata a stare seduta su una poltrona bevendo coca e aspettando il suo prossimo pretendente. Ma devo dire che Olivia era davvero appiccicosa,non si staccava un attimo da te,era come una fastidiosa sanguisuga di cui non puoi liberarti.

“Carino Kevin di quinto vero?” chiesi indicando un ragazzo alto e con dei capelli perfetti. Non dico quanto Zayn ma quasi.

“Si...” sembrava titubante,eppure Kevin era un gran pezzo di figo. Mi sorprendeva che non andasse da lui a provarci.

“cosa c'è?”

“nulla...tranquilla. Ma guarda le tette di quella bionda,cavoli.” disse sembrando davvero attratta da lei.

“Vado a cercare Bella. Non capisco perchè non tornino” Come mi aspettavo Olivia mi seguì nemmeno fosse un cane. Andai in bagno per vedere se Bella per caso aveva avuto qualche problema di stomaco dato che i gamberetti erano decisamente andati a male. Non c'era. Mi fermai un attimo allo specchio.

“Olivia ma perchè prima non hai mostrato interesse per quel ragazzo? Sareste stati molto bene insieme.” le dissi mentre mi sistemavo il mascara.

“Senti Marghe,ora siamo molto amiche e posso confessarti una cosa che non ho mai detto a nessuno.”

Aveva l'aria preoccupata. Si vedeva nei suoi occhi.

“Dimmi.” Prese un respiro e iniziò a raccontare.

“Allora,circa tre mesi fa...mia madre in un week end andò ad un convegno di lavoro. Stavo studiando e mio padre entrò nella mia camera. Mi faceva quasi paura perchè aveva uno sguardo quasi perso nel vuoto. Era un po' ubriaco. Iniziò a togliermi i vestiti e mi legò al letto. Non potevo fare nulla. Ero presa dalla paura più assoluta e me ne stavo immobile mentre lui si spogliava. Non voglio entrare nei dettagli. Fa troppo male. Quella scena mi tormenterà per sempre. Non mi darà mai pace. Non lo avevo detto a nessuno,nemmeno a mia madre. Anche se io non ho fatto niente mi sento sporca..non mi sento pura e questa sensazione mi perseguita giorno e notte. Ecco perchè non ero interessata a quel ragazzo. Ogni volta che vedo passare un uomo anche se non è mio padre sono terrorizzata,ho paura che faccia di nuovo. Ho paura di dover rivivere quella paura che non riuscivo a sconfiggere.” La abbracciai. Odiavo vederla così. Era successo anche a Bella e anche se non capivo quanto poteva far male lo vedevo. Piangeva sulla mia spalla ricordando i brutti momenti. “Ora va tutto bene” le sussurrai facendola sentire protetta. Alzò lo sguardo si asciugò le lacrime e mi sorrise. Ci mettemmo a ballare dentro al bagno senza alcun motivo apparente. Volevo farla sciogliere un po',divertire,non pensare a suo padre. Ma lei si sciolse troppo. Ad un tratto si avvicinò abbastanza velocemente da non darmi il tempo di respingerla. Mi baciò. La spinsi via e la feci staccare immediatamente. Ero troppo scossa per dire qualcosa. E non avrei nemmeno saputo cosa dire. La guardai sbalordita e corsi fuori.

*Bella*

Ero ancora nella mia stanza. Non potevo credere di dover lasciare tutto così. La danza era tutta la mia vita. Harry era tutta la mia vita. Come avrei fatto? Avevo bisogno di qualcuno. Quindi chiamai Harry.

“Ciao Harry. Scusa se ti disturbo” dissi singhiozzando.

“Ma figurati. Ora calmati piccola. Calmati. Tutto andrà meglio.”

“Come potrebbe andare meglio? Devo andarmene. Devo lasciare tutto e tutti! Non ha importanza questo per te?”

“Ma certo che ha importanza. Tua madre ora ha soltanto bisogno di tempo. Devi capirla. È stata tradita.”

“Lo so Harry,è vero. Ma io non posso lasciare tutto e andarmene in America! E tra noi? Tra noi come finirà? E la danza? L'accademia?”

“Probabilmente hai ragione. Ma fidati,tua madre cambierà idea. Quando vedrà che stai male lei cambierà idea.”

“Non credo.”

“Io credo di si. E tra noi non cambierà nulla. Sei la persona più importante della mia vita e non permetterò che la distanza ti porti via.”

“Ma come faremo? Sarà impossibile”

“Soltanto alla morte non c'è rimedio”

“Grazie. Buonanotte Harry”

“Buonanotte piccola.”

Quella conversazione mi era proprio servita. Sentire l'appoggio di qualcuno mi faceva sentire meglio. La notte non dormii per niente. Ero troppo agitata e forse anche impaurita. Era arrivato quel giorno. L'aria era tesa e fredda. C'era nebbia,insomma il giorno peggiore per partire. Ma mancava la cosa più dolorosa. I saluti. Dover lasciare i miei amici era un colpo al cuore,erano gli unici che mi avevano aiutato sempre. L'addio era arrivato. Anche se speravo fosse un arrivederci.





Salvee gente,mi dispiace aver aspettato così tanto per mettere il nuovo capitolo,ma ho avuto gli esami,poi sono andata al mare,insomma,ho avuto un sacco di cose da fare,ma finalmente mi sono decisa. Aggiornerò più in fretta promesso,spero che recensiate dskj aw.
-Francesca

  
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