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Autore: malpensandoti    07/08/2013    17 recensioni
L’equazione di Dirac afferma che se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce.

Prequel della serie di one-shot "Siccome pioveva"
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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No church in the wild
Capitolo cinque - Coco


 

È sicuramente il caffè peggiore che Dalia abbia mai bevuto, ma con la bocca ancora imbrattata di alcool e il mal di testa pulsante, risulta quasi piacevole.
Sono tutti seduti  sul tavolo della sala, Niall ha ripreso miracolosamente conoscenza, ora sta ridendo come un matto per qualcosa che Louis ha detto e lei davvero non capisce come diavolo faccia ad avere ad avere il buon umore anche – e soprattutto – adesso.
Megan ha fatto un salto in camera per raccattare la sua vestaglia, ora ha le gambe affusolate  appoggiate al legno bianco del tavolo e un bicchiere di succo alla pesca tra le dita. Tiene lo sguardo fisso sugli occhi chiari di Louis, si morde il labbro quando lui sorride e interviene quando è necessario.
India invece ha le ginocchia al petto e i piedi sulla sedia, ha in mano una sigaretta e sta osservando la scena con un sopracciglio alzato e l’espressione beffarda.
“Aspetta un attimo, - Megan spalanca gli occhi e punta l’indice verso Niall – tu sei…aspetta, com’è che ti chiami? Niall Horman?”
Il sottoscritto ride: “Horan, sì, sono io”
La ragazza si volta verso Dalia, raggiante: “E tu hai passato la notte col tuo cantante preferito e hai quella faccia da funerale?”
L’amica si alza di scatto, il mal di testa aumenta drasticamente e le viene da vomitare. Con le guance in fiamme, mormora un “Scusate un attimo” e corre in bagno. I suoi passi e le sue ginocchia piantate poi sul pavimento sono le poche cose che si sentono per qualche istante.
“Non siamo sempre così” tende a precisare poi Megan, con un sorriso di scuse verso i due ragazzi.
“Esatto, - concorda India, con uno sbuffo divertito – di solito siamo anche peggio”
 
 
 
 
 
 
Candice sorride al portinaio di Elle Magazine che le ha gentilmente aperto la porta in vetro per farla passare.
Fuori c’è vento, si stringe nella sciarpa blu che indossa e infila le mani nelle tasche del suo cappotto imbottito.
Sono le sei e trenta e, dopo una mattinata nella biblioteca dell’università e un pomeriggio tra le scartoffie dell’ufficio, è pronta a tornare a casa, farsi una doccia, cercare di parlare con Olivia e con Dalia e dormire sogni tranquilli.
Londra è annuvolata, il cielo è grigio come lo smog e le macchine viaggiano veloci, i pedoni attraversano senza semaforo e c’è ancora qualche ragazzina con la divisa scolastica e una bottiglia di succo in mano.
Dalla sua Stella McCartney regalata da Emma per i vent’anni, Candice pesca il telefono che sta vibrando vicino alle chiavi di casa.
Blocca il passo e il respiro, la signora che cammina dietro di lei quasi le finisce addosso con un commento non troppo carino.
Deglutisce, prende un respiro profondo e accetta la chiamata.
“Pronto?”
Dall’altra parte si sente un sospiro, e Candice deve per forza mordersi il labbro inferiore per non sorridere.
O piangere.
O entrambe le cose.
“Mi dispiace” sente solo.
Tentenna appena su un tacco e l’altro, riprende a camminare piano: “Lo so”
“Vorrei rivederti”
Arrossisce ma si nasconde dentro la sciarpa per non farsi vedere da nessuno.
Sorride, “Mi piacerebbe molto, Zayn”
 
 
 
 
 
 
Megan è sdraiata sul suo letto con i capelli sparsi sul cuscino e lo sguardo perso al soffitto. Dalia sta mettendo
l’acqua per la pasta sul fuoco, Emma è sotto la doccia e Olivia in terrazza al telefono con i suoi genitori.
India entra nella propria stanza e si sdraia sul letto della sua amica dai capelli rosa, che le sorride amorevolmente e si scosta per farla stare comoda.
India ha preso confidenza, non ha paura delle sue amiche ma Megan è attenta e sa che comunque il contatto le dà fastidio.
“È carino” borbotta la bionda, e l’altra ride perché ha già capito tutto, perché non c’è bisogno di un soggetto per capire la frase o capirsi in generale.
“Molto carino” concorda.
“E ti muore già dietro”  
“E sì, mi muore già dietro”
India ride a denti scoperti: “Cos’hai intenzione di fare?” le domanda.
“Ho il suo numero nel telefono, - risponde Megan, beffarda – quindi aspetterò pazientemente che sia lui a chiamarmi.”
“E poi?”
“Sei troppo piccola per sapere queste cose” mormora, arruffandole i capelli biondi.
“Però, devi ammettere che sembrava gay” borbotta India, voltandosi a guardarla.
Megan aggrotta le sopracciglia, riflettendo: “I gay sono sempre i più dotati” risponde poi, qualche istante dopo.
India scoppia a ridere perché con Megan può non aver paura.
 
 
 
 
 
“Emma chiudi la bocca quando mangi…e non alzare gli occhi al cielo!”
“Perdonala Em, Dalia oggi ha scoperto che il suo principe azzurro è uno scaricatore di porto e ora se la prende col mondo”
“Megan tappati quella macchina per fare pom-”
“E buon appetito a tutte voi” sorride angelica India, fermando così l’ennesima strillata di Dalia. Questa lancia un’ultima occhiata di fuoco a tutto il tavolo, poi afferra la propria forchetta e la immerge quasi con rabbia nel proprio piatto.
È lunedì sera, lei ha mal di testa, Megan la serata libera e India non lavora.
Il tavolo del salotto è costellato di forchette e bicchieri colorati dell’Ikea, le luci di Londra entrano dalle vetrate delle finestre e la tv trasmette MTV Hits.
“Parlando di cose serie, - borbotta poi Megan a capotavola, indicando Candice con la propria posata – a che ora arriva Mister Mistery?”
L’amica arrossisce: “Alle otto – deglutisce – E si chiama Zayn”
“Ma Mister Mistery è più…” Megan arriccia le labbra in cerca di parole.
“Misterioso” le viene incontro Emma, convinta, e Olivia si trattiene dal ridere: “Certo, Em, certo”
“A dire la verità, comunque – sibila Dalia, con le spalle alla finestra e di fianco a Megan e Olivia – ci sono parecchie cose da chiarire”
“Parla” incita allora Candice, col piatto ancora pieno.
“Punto primo, perché tu – e indica Emma con fare accusatorio – sei tornata a casa con Coco sporco di caffè?”
L’altra spalanca gli occhi, poi batte una mano sulla superficie del tavolo e: “Cazzo! Hai visto? – strilla, infuriata – Me l’ha rovesciato addosso un ragazzo stamattina! Sono stata tutto il giorno con il cappotto da buttare, è stato un incubo!”
“Oh no, - Megan scuote freneticamente la testa e si porta le dita sulla bocca, scioccata – non dirmi che Coco è quel Coco”
Emma annuisce, grave: “Esatto – esala, con fatica – Cappotto Chanel, collezione autunno inverno 2013”
“Non dovevi dirmelo – Megan ha gli occhi lucidi – Cazzo, non dovevi”
 
 
 
 
 
 Candice apre il portone di casa e pensa che, sotto quel lampione e appoggiato alla sua moto, Zayn sia ancora più bello di quanto si ricordi.
Le sue Converse bianche la portano davanti a lui, che con un gesto rapido lancia la cicca di sigaretta dentro un tombino e si aggiusta appena il colletto della giacca in pelle.
“Hey” accenna un sorriso un po’ imbarazzato.
È bellissimo.
“Ciao” risponde Candice, con le guance già in fiamme. Si morde il labbro inferiore, tentenna appena sul silenzio che si è già creato.
Il gatto della signora O’Connell attraversa veloce la strada e s’infila nella ringhiera a lato del palazzo, Zayn lo segue con lo sguardo spostandolo poi sulla figura sinuosa davanti a lui.
Sospira, “Mi dispiace non essermi fatto sentire in questi giorni”
La ragazza si stringe d’istinto nelle spalle magre, ha solo voglia di piangere sulla spalla di Dalia: “Non ti devi scusare! – esclama, forse con troppa enfasi – Non è colpa tua, non ti devo interessare per forza”
Zayn aggrotta le sopracciglia, lei si schiarisce la voce e riprende: “Insomma, non si richiama una persona a cui non si è interessati”
“Credi che non ti abbia richiamato perché non m’interessi?” domanda lui, collegando i tasselli. Fa un passo avanti, le sfiora il braccio e il maglioncino azzurro che indossa.
Candice trema appena.
“Non è così?” chiede di rimando, la voce bassa e gli occhi imprigionati dentro quelli scuri di lui, che adesso sorride.
“Tutt’altro” sussurra Zayn, scuotendo la testa.
“Vuol dire che ho un’altra possibilità?”
A lei formicolano le mani che vorrebbero incastrarsi con quelle di lui, le chiude a pugno e lo guarda, la differenza d’altezza quasi inesistente.
Zayn le accarezza una guancia: “Tutte quelle che vuoi”
 
 
 
 
 
India esce dal portone con già la sigaretta in bocca e l’accendino in mano. Sono le nove e venti di sera e lei ha bisogno di respirare.
Lo fa spesso, specie in questo ultimo periodo. India ha bisogno di isolarsi in un modo che solo lei riesce a capire. Le sue amiche stanno in silenzio, Megan dice “Stai attenta” e Olivia le lascia un bacio sulla fronte, ma nessuna ha il coraggio di fermarla.
Semplicemente perché, India non la fermi.
Le luci di Brixton sono accese ma fioche, passa davanti ai pub ancora aperti e si blocca quando vede l’insegna del supermarket ancora lampeggiante.
Si morde le labbra secche, prende un respiro profondo e mastica un’imprecazione mentre lancia il mozzicone di sigaretta sull’asfalto e si pulisce le mani sui jeans neri.
Le porte le si aprono in automatico, India cammina a passo spedito verso lo scaffale degli alcolici.
Harry non c’è.
Al bancone, infatti, stanzia una donna in carne, coi capelli ricci e scuri legati dietro la testa e gli occhi piccoli, quasi orientali.
La ragazza affonda le unghie nei palmi delle sue mani, prende un respiro profondo e quasi le viene da ridere.
Patetica.
Si volta, fa un passo avanti e un altro che la fa bloccare di nuovo.
Lui le sta di fronte, il cartellino col nome appeso al maglione blu scuro e un grembiule da lavoro che gli copre parte dei jeans neri e sbiaditi. In testa ha una cuffia di lana e sul volto il solito sorriso bastardo.
“Sei qui per me”
E non è una domanda. India continua a stare in silenzio, lo sguardo impenetrabile e i pugni serrati che ormai le fanno male.
Harry annuisce piano, si lecca le labbra e: “Stacco tra dieci minuti – informa, tranquillo – Vuoi venire con me?”
India si sente così vulnerabile e codarda sotto il suo guardo, nel suo sorriso che ancora non l’ha abbandonato mentre lei gli dà le spalle ed esce in strada.
Harry ha ancora i denti scoperti e sembra dannatamente felice.


“Mi dispiace”
“L’hai già detto”
Olivia sospira: “Non so cosa dire, non so più come fartelo capire… - si morde il labbro e sbuffa, frustrata – Ascolta Dalia, ho fatto un casino e lo so. Puoi giudicarmi, puntarmi il dito contro e anche strozzarmi se vuoi. Ma sono incinta, l’ho accettato io e l’hanno accettato le altre. Ti prego, per favore. Parlami”
Il bagno non è mai stato così caldo e soffocante, Dalia ha appena finito di asciugarsi i capelli davanti allo specchio e Olivia è seduta sul bordo della vasca.
“Per dirti cosa?” domanda la ragazza in piedi, stanca.
“Quello che pensi”
“Sai già quello che penso, - le ricorda, poi afferra il phon e arrotola il filo delle la presa elettrica – non c’è bisogno di dirlo ad alta voce”
“Non ti voglio perdere” sussurra Olivia, con gli occhi lucidi e la voce bassa.
Dalia sospira: “Dammi ancora qualche giorno per riflettere” le dice soltanto, poi esce dalla stanza e, al sicuro nella sua camera, si concede di piangere.




Ciao a tutte!
Ecco qui il nuovo capitolo, puntualissimo :)
Come vi è sembrato? Avete capito qualcosa? Ahah ho sempre il terrore che la storia sia troppo incasinata!
Partiamo subito con l'analizzare le scene: nella prima scena - che può sembrare inutile - abbiamo una piccola dimostrazione d'apprezzamento di Megan nei confronti di Louis.
Secondo voi cosa succederà tra di loro? Louis è già cotto, si capisce, e anche lei lo ha già adocchiato.
E Niall e Dalia? Ho notato con piace che questa coppia vi ha stupite e ne sono molto soddisfatta! A vostro parere, la loro situazione come si evolverà?
Poi, per la gioia di molte, abbiamo il ritorno di Zayn. Zayn che è sempre più misterioso ma anche sempre più preso.
Candice è ingenua, si lascia trascinare senza dire niente e, come vedete, fa fatica a controllarsi.
Lo so, è tutto un casino ahah ma la storia in generale lo è, quindi bisogna accontentarsi :)
Ed India e Harry, come li avete trovati? Io, personalmente, sono follemente innamorata di Harry ahahahahahah
Per ultimo, abbiamo Dalia e Olivia, e la loro discussione che non ha ancora trovato un equilibrio.
Secondo voi, chi ha ragione? E perché?
Stavolta vi chiedo qual è il vostro personaggio maschile preferito!
Passando ai ringraziamenti, volevo dire grazie di cuore alle ragazze che mi lasciano i propri pensieri nelle recensioni. Siete preziose.
Grazie anche a chi ha messo la storia tra le seguite - ricordate - preferite, che mi lasciano i commenti su Ask e che aspettano pazientemente i capitoli.
Spero che questo capitolo non vi abbia deluse, fatemi sapere!
Vi lascio un'immagine di Emma
A presto,
Caterina



 

 

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