Madness.

Salve a tutti! Ecco a voi la mia prima storia nella sezione
“Harry Potter” :D
Ehm, niente, ci vediamo a fine capitolo.

Capitolo primo.

La bambina si chiamava Bellatrix Black.
Fissava la cavalletta sui cespugli di fronte a lei da ormai molto tempo. Il suo piccolo viso pallido si rifletteva nelle pozzanghere sporche sotto i suoi piedi, mentre con le scarpine di vernice nere fermava l’altalena su cui si era seduta poco prima. Aveva appena smesso di piovere, in quel pomeriggio d’estate, e, oltre Bellatrix, il parco giochi era deserto.
Quando fu certa che l’altalena fosse immobile, scese, con lo sguardo ancora fisso sull’insetto. Lentamente, quasi impercettibilmente, si avvicinò ad esso, e dal suo sguardo traspariva tutta la concentrazione con cui lo studiava.
Non era una bambina come le altre, Bellatrix.
Continuò a osservare la cavalletta ancora per tanto. Non sbatteva le palpebre, e il suo viso era contratto in una smorfia. Sembrava voler trafiggere l’insetto con lo sguardo.
Ma ad un tratto la bambina indietreggiò velocemente, e stavolta era la paura a dominare sul suo volto.
La cavalletta aveva iniziato a contorcersi, le ali sembravano impazzite, la testa roteava su sé stessa. Era in preda al dolore e all’agonia.
Bellatrix sorrise soddisfatta. Non era una bambina come le altre, lei.

La bambina si chiamava Alice Prewett.
Aveva il viso paffuto e gli occhi marroni e vispi. Era al suo secondo anno a Hogwarts. L’anno prima, il Cappello Parlante l’aveva mandata a Grifondoro, la culla dei coraggiosi. E in quel suo primo anno, Alice aveva dimostrato di essere degna del nome di Godric Grifondoro, offrendo aiuto a chiunque ne avesse avuto bisogno. Era una bambina che non sapeva dire di no.
Ora era nel giardino di fronte all’entrata della scuola, intenta a finire il suo tema di Trasfigurazione sotto il sole tiepido di Maggio.
Stava per intingere la sua penna d’oca nell’inchiostro, quando un verso acuto si levò a pochi metri da lei. Era un inconfondibile verso di dolore, e sembrava provenire da una creatura piuttosto piccola.
Alice chiuse immediatamente i libri, li ripose nella borsa a tracolla che portava e corse verso la fonte del rumore.
E lì, la vide. Una Serpeverde del primo anno, con il viso pallido e gli occhi neri, agitava la bacchetta contro un scoiattolo. Quello si dimenava, si contorceva, e, per quanto fosse solo un animale, nei suoi occhi si leggeva il dolore che provava in quel momento.
La bambina era Bellatrix Black.
Alice non poté fare a meno di notare l’espressione soddisfatta di lei, ma non riuscì a trattenersi oltre.
- Ferma! Non vedi che lo stai facendo soffrire?
La sua voce suonò più autorevole che mai. Subito Bellatrix interruppe il contatto con l’animale, che scappò via terrorizzato.
La bambina del primo anno sgranò gli occhi neri. Al contrario di quelli di Alice, erano assenti e sembravano appartenere a una bambola di porcellana.
Lo sguardo della Serpeverde si posò sulla Grifondoro. Era carico di odio, indignazione, sfida. E per un momento, Alice pensò davvero che Bellatrix volesse aggredirla proprio come aveva fatto con lo scoiattolo; ma quella si limitò a scrutarla, per poi scoppiare in una risata folle. A undici anni, Bellatrix già sapeva quale sarebbe stato il suo destino.

CATERINA’S CORNER.
Innanzitutto grazie per essere arrivato fin qui.
Bene, come ho detto sopra, questa è la mia prima
Storia in questa sezione, è anche la prima long che finisco
e… insomma, non cruciatemi se ho sbagliato qualcosa ç.ç
Allora, questa storia nasce come LUNGHISSIMA One Shot, ma
Tra un problema e l’altro ho preferito trasformarla in una mini long. La storia è già pronta, se vedo che arrivano visite e recensioni,
posto anche i prossimi capitoli c:
Ok, passiamo ai fatti.
Siccome nei film di Alice e Frank si dice poco o niente (maledetto Yates), ho dovuto scegliere un prestavolto per Alice, da mettere nel banner.
Secondo la Rowling Alice aveva un viso paffuto ed era piuttosto bella.
Ecco perché ho scelto Nina Nesbitt (è una giovane cantante ed è bravissima gfdsk).
Ho cercato su Wikipedia e il cognome da nubile di Alice è Prewett,
se è un’informazione sbagliata prendetevela con la Wiki.
Infine, un enoooorme ringraziamento a Nina che ha realizzato
Il meraviglioso banner qui sopra. Ai lav iu, Nina.
Okay, penso di aver detto tutto, lol.
Scusatemi per questo lunghissimo spazio autrice :c
Alla prossima,
Cate. xx