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Autore: annkol_    07/08/2013    1 recensioni
Questo libro parla di una ragazza, una ragazza che ha un sogno.
Il suo sogno è quello di poter rivedere suo padre per un'ultima volta.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario,
oggi è successa una cosa bruttissima. Scusami se ti sto bagnando ma è più forte di me. Marco, ha picchiato Carlo e adesso, è all'ospedale con un braccio rotto. E' tutta colpa mia.
Perchè? Perchè ero lì. Ero lì e sono stata immobile, ferma, guardavo la scena, ascoltavo gli altri che urlavano "Rissa rissa!", spiavo quelli che facevano i video e piangevo. Piangevo come una bambina, mentre Eveline cercava di far smettere Marco. Mi sento una schifezza, anzi, una merda. Non so perchè sono stata immobile. So solo che per colpa mia, ora Carlo è all'ospedale.
Ma questa volta, Marco le prenderà da me. Non solo lo sgriderò, ma lo picchierò con tutta la forza che ho. Con tutto il coraggio e con tutta la voglia che ho di vederlo steso a terra sofferente. No, non lo uccido, ma gli faccio tanto di quel male, che non scorderà mai il mio nome. Poco ma sicuro. Spero anche che si ricordi la mia faccia: occhi infuocati dalla rabbia, capelli rosso fuoco e mani pesanti, forti. E se solo si azzarda a chiedere scusa. Beh, è la volta buona che lo uccido.
Anzi no, perchè finirei in prigione per colpa di uno squilibrato. Mi limito a rompergli un braccio, una gamba, e qualche dente. 

Sono andata a trovare Carlo e stava bene, a parte per il braccio e un livido nel viso. Devo dire che quel livido fa sembrare Carlo un duro. Mi sa però che è più bello senza l'aspetto del duro. 
Avevo paura ad entrare e parlargli. No, non sono vigliacca, avevo solo paura. Paura di perdere l'amore della mia vita. Sì, lo so che non sono ancora maggiorenne, ma qualcosa dentro di me dice che Carlo è l'amore della mia vita.
Appena sono entrata, Carlo si è alzato e mi ha abbracciata con una forza tale da farmi mancare il respiro. Mi ha guardata negli occhi e mi ha baciata appassionatamente davanti a sua madre, senza aver vergogna. Poi mi ha sussurrato che ha apprezzato il mio silenzio durante la rissa. Io ero confusa e così gli ho chiesto il perchè e lui si è limitato a dirmi così:"Perchè lo scopo di Marco era quello di farti incazzare, mentre tu sei stata zitta immobile e guardavi e basta.". 
Bene bene, Marco si può considerare un ragazzo morto. Siamo rimasti un po' soli e abbiamo parlato di noi due e di quanto ci amiamo... e lui continuava a passare le sue calde mani sui miei capelli infuocati. Sentivo caldo. Ma non quel caldo che si sente quando ci sono quindici gradi fuori, ma quel caldo d'amore. Quel caldo che ti scioglie, che ti squaglia. Mi sentivo come un ghiacciolo in un forno ricco di emozioni. Sì, mi sentivo proprio così. Ed ogni volta che mi baciava, sentivo quella voglia di rispondere ai suoi baci, ma non potevo, perchè lui era più veloce di me.
Sono tornata a casa verso le sei e mezza di sera e ho finito i compiti. 

Buona notizia. Clara mi ha chiamata e mi ha detto che si è trasferita a New York.
E tu che hai detto? Vuoi sapere la mia risposta?! "Chi se ne frega di New York. Io abito in un paesino molto, ma molto, ma molto più bello della tua villa lussuosa da settanta milioni di dollari!" e ho riattaccato il telefono semplicemente. E' ovvio che la sua villa e mille volte meglio del paesino in cui vivo, ma volevo aver la soddisfazione di risponderle male. Tanto non sono a scuola e non possono sospendermi.

Ritornando al discorso viscido, schifoso, presuntuoso, arrogante, prepotente, maschilista. vigliacco di Marco, adesso è in castigo per almeno l'eternità e forse oltre, perchè la mamma di Carlo ha chiesto parecchi soldi a causa del braccio rotto. Credo intorno ai trenta mila euro. Tanti, ma la stimo profondamente, e per essere sincera, io avrei chiesto molto di più.

Ho scoperto che Eveline si è tagliata nuovamente i capelli. Ora ha una specie di ciuffo e una cresta alta circa dieci centimetri. Mi ha mandato la foto via Facebook ed è bellissima. 
Come ha fatto? Si è messa un quintale di gel. Logico.
Beh, ora vado a far le nanne, perchè ho sonno. 
Notte papà e stammi bene. 
  
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